Come investire 100.000 euro nel 2025 in modo trasparente e sicuro

⏳ Tempo di lettura: 11 minuti

Le opportunità quando si possiedono dei risparmi aumentano con il valore del capitale a disposizione. Con 100.000 euro da investire, infatti, le possibilità disponibili tra cui scegliere sono davvero molte, tuttavia poiché si tratta di una somma ingente è importante essere prudenti, adottando un atteggiamento ancora più cauto rispetto a quando si devono investire piccole somme

In questa guida proponiamo alcuni consigli utili per capire come investire 100.000 euro nel 2025, fornendo una serie di suggerimenti e indicazioni che aiutano a prendere decisioni informate e consapevoli. D’altronde, se hai 100.000 euro da investire certamente hai la necessità di proteggere il tuo capitale sia dal rischio di mercato, ma anche dalla svalutazione a cui lo condanneresti lasciandolo sul conto corrente. 

Allo stesso tempo non puoi certo lasciare spazio all’improvvisazione, specialmente in fasi di mercato particolari come quella che sta caratterizzando il 2025. Con i cambiamenti e l’incertezza, però, arrivano anche grandi opportunità, ma è fondamentale individuare la strategia più adatta e un’esposizione al rischio congrua con i tuoi obiettivi e la tua situazione patrimoniale. Per investire nel modo giusto, quindi, consigliamo di rivolgerti a un consulente finanziario indipendente e affidabile.

Oggi, d’altronde, avere a disposizione un team di professioni professionisti qualificati che si dedicano quotidianamente al monitoraggio dei mercati per cogliere le opportunità e gestire le fasi delicate è alla portata di chiunque grazie all’innovazione tecnologica. Bisogna però stare attenti ai costi, in quanto con una cifra del genere, risparmiando anche un solo punto percento percentuale sui costi, nel lungo periodo si possono migliorare i risultati del proprio investimento anche di diverse migliaia di euro. Ecco tutto quello che devi sapere per investire in modo sicuro 100.000 euro oggi. 

Meglio fare da solo o affidarsi a un esperto? Sempre meglio affidarsi ad un esperto, come un consulente finanziario indipendente
Lasciarli in banca è un’opzione? Non conviene a causa dell’inflazione
La prima cosa da fare Diversificare
È possibile investire 100.000€ senza rischi? Una componente di rischio c’è sempre
Orizzonte temporale Lungo per massimizzare le performance

Come investire oggi 100.000 euro: partiamo dal tuo profilo investitore

Prima di capire come investire 100.000 euro di soldi risparmiati ecco le principali domande che dovresti farti:

  • Perché voglio investire? Molte persone quando pensano a come investire oggi 100.000 euro partono dai presupposti sbagliati. Quello che si chiedono è dove e come investire i propri soldi, quando invece dovrebbero chiedersi la ragione per cui è necessario investire 100.00 euro o qualsiasi somma. Capire le ragioni per cui si investe è il modo migliore per comprendere il rischio del proprio investimento. Ogni buon investimento parte dall’elaborazione di un piano che implica innanzitutto l’identificazione dei propri obiettivi e della propria tolleranza del rischio. 
  • Qual è la mia tolleranza al rischio? Siamo tutti diversi e non possiamo accettare il rischio allo stesso modo, sia per motivi caratteriali e psicologici che per la quantità di risorse che abbiamo a disposizione. Prima di investire, quindi, è fondamentale stabilire qual è un rischio sostenibile in base alle proprie esigenze. 
  • Per quanto tempo voglio investire? Un altro aspetto indispensabile da stabilire prima di iniziare a investire, soprattutto una somma elevata come 100.000 euro, è capire l’orizzonte temporale sul quale basare le proprie scelte d’investimento. Più la durata è lunga più è possibile minimizzare i rischi e puntare a un rendimento più elevato sfruttando l’interesse composto, altrimenti sarà necessario assumere un rischio maggiore. 

Le risposte a queste domande consentono di definire il proprio profilo di investitore. Se vuoi puoi farlo in modo semplice, comodo e veloce con il servizio dedicato di Moneyfarm, basta registrarsi gratuitamente per effettuare un questionario online di profilazione e ricevere una consulenza finanziaria indipendente su misura. 

Cosa faccio con 100.000 euro: la trappola dei conti corrente e conti deposito

Chi ha esperienza sa quanto sia poco conveniente lasciare 100.000 euro in un conto corrente, per ovvi motivi legati all’effetto dell’inflazione, paragonabile a una tassa che erode progressivamente il valore reale del capitale. E il conto deposito? Neanche quello potrebbe essere una buona idea avendo ormai rendimenti bassissimi, in certi casi pari allo zero. Esistono però delle alternative come Moneyfarm Liquidità+, un portafoglio di fondi monetari con un’esposizione al rischio limitata, un rendimento lordo annualizzato a oggi del 3% e nessun vincolo. 

Ad ogni modo, il conto deposito è una soluzione poco efficiente sul lungo termine, un contesto dove investimenti come il wealth management, ovvero la gestione patrimoniale, potrebbero essere decisamente più interessanti, soprattutto dal punto di vista fiscale (ad esempio puoi leggere la nostra analisi del conto deposito offerto da Generali e le sue performance paragonate all’offerta di Moneyfarm). Questa soluzione offre infatti un vantaggio fiscale che il tradizionale investimento in fondi comuni per esempio non offre: la possibilità di compensare plusvalenze e minusvalenze generate dai titoli in portafoglio. 

La Gestione Patrimoniale di Moneyfarm, in particolare, presenta delle caratteristiche abbastanza uniche nel panorama del risparmio gestito italiano. Un servizio di questo tipo, in genere, impone all’investitore una soglia minima di ingresso superiore ai 100.000 euro e costi che superano il 2%. La Gestione Patrimoniale di Moneyfarm, invece, consente di investire da appena 5.000 euro, usufruendo di soluzioni personalizzate e del supporto del team di asset allocation e del team di consulenza di Moneyfarm. Inoltre, i costi sono contenuti e si riducono all’aumentare del valore del portafoglio, con la possibilità di monitorare tutto in app e analizzare il portafoglio con strumenti avanzati. 

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I migliori strumenti finanziari del 2025 per investire 100.000 euro

Dal momento che strumenti come i conti deposito, storicamente ritenuti tra i più sicuri, offrono al giorno d’oggi dei guadagni davvero esigui e per nulla convenienti, passiamo in rassegna le opzioni più redditizie per investire 100.000 euro nel 2025 tra quelle attualmente presenti sul mercato:

  • Azioni: somme come 100.000 euro consentono di acquisire interessanti quote societarie in grado, nel tempo, di generare interessi ed elevati dividendi (qualora le società li distribuiscano). Inoltre, investire in azioni consente di sfruttare l’effetto compounding, ossia la capacità di generare ulteriore rendimento grazie all’aumento del capitale nel lungo termine.
  • Obbligazioni: l’investimento in bond ha storicamente dimostrato di essere meno conveniente rispetto a un portafoglio composto solo da azioni. Questi titoli di debito, però, che garantiscono all’investitore il rimborso del capitale inizialmente investito maggiorato dagli interessi maturati, sono esposti a una minore volatilità rispetto ad altri strumenti e permettono di stabilizzare il portafoglio d’investimento, esponendolo a un rischio minore.
  • BTP: anche i titoli di Stato sono degli strumenti utili per diminuire il rischio degli investimenti azionari e proteggere il capitale dall’inflazione. Essendo particolarmente stabili, infatti, contrastano le eventuali perdite in cui incorrono nel tempo altre tipologie di titoli. Non avendo ormai la capacità di generare ingenti guadagni, tuttavia, si sconsiglia di creare un portafoglio composto unicamente da questa tipologia di strumenti.
  • Materie prime/Beni di rifugio: tra le materie prime quella più conveniente in assoluto per gli investimenti a lungo termine è l’oro. Nei tempi di grande crisi, come quello che stiamo vivendo, l’oro è sempre stato una garanzia per stabilizzare il proprio portafoglio. Le migliori strategie di investimento, infatti, prevedono che almeno il 10% del capitale venga impiegato nell’acquisto di beni rifugio.
  • ETF: investire in ETF (Exchange Traded Funds) significa avere portafogli costituiti da una molteplicità di titoli di diversa natura. La loro struttura, per natura, comprende sia strumenti finanziari volatili sia titoli stabili e in grado di contrastare le crisi economiche e l’inflazione. Si tratta in assoluto degli investimenti più convenienti nel 2025, poiché permette di proteggere il proprio capitale e generare, nel tempo, ottimi guadagni.
  • Crowdfunding immobiliare: anche il crowdfunding immobiliare è un investimento interessante a medio e lungo termine. Esistono due tipologie di crowdfunding, il lending e l’equity. Il primo mira a investire su progetti particolarmente interessanti, garantendo all’investitore interessi maggiorati rispetto a quelli comunemente proposti. L’equity crowdfunding, invece, punta non su singoli progetti, bensì sull’investimento diretto nelle società che presentano maggiori possibilità di crescita e successo.
  • Criptovalute: negli ultimi anni gli investimenti in criptovalute hanno dimostrato di poter generare enormi guadagni (su tutti l’investimento in Bitcoin). Attualmente, però, questo strumento finanziario è molto rischioso, poiché soggetto alla più alta volatilità di mercato. Anche in questo caso, pertanto, un portafoglio che contenga criptovalute dev’essere necessariamente protetto con il contemporaneo acquisto di beni di rifugio o bond, in grado di arginare eventuali perdite e ribassi delle valute digitali.
  • Strumenti derivati: i CFD e altri strumenti derivati sono una tipologia di investimento che non punta al lungo termine, ma sul breve e brevissimo termine. Gestire gli investimenti in CFD, tuttavia, richiede tempo e competenze, motivo per il quale se non si possiede una buona conoscenza del trading è sconsigliabile investire con il trading online attraverso i derivati. Meglio preferire un piano d’accumulo con orizzonti temporali di lungo termine.

Investire 100000 euro senza rischi: orizzonte temporale lungo e controllo dei costi

La diversificazione è il metodo migliore per proteggere il capitale e tutelarsi dai rischi specifici che potrebbero colpire l’investimento. Questo vale sia nel caso di investimenti più contenuti, come ad esempio 5 mila euro o 20 mila euro, che di investimenti più sostanziosi, come 50.000 euro.

In particolare, diversificare gli investimenti vuol dire selezionare prodotti con caratteristiche diverse. In questo modo, anche nel peggiore dei casi (per esempio la bancarotta di un’azienda di cui si sono acquistate le azioni), il capitale sarà tutelato, perché il peso di ogni singolo investimento costituirà solo una frazione del totale. Il concetto è molto semplice ed è la pietra miliare della strategia di ogni buon investitore. Meglio diffidare di chiunque consigli di investire l’intero patrimonio di un individuo in un singolo titolo, dietro questi consigli si cela sicuramente un conflitto di interesse.

Assodato che è necessario diversificare, la domanda è: qual è il livello di diversificazione giusto? Ovviamente Non esiste una formula magica o una risposta univoca. La distribuzione dell’investimento tra i vari asset dipende dal livello di rischio che l’investitore intende assumersi. Chi è più propenso al rischio accetterà di inserire più titoli rischiosi in portafoglio. Investire 100.000 euro in una singola azione o in una specifica obbligazione, ad esempio non è una buona idea, perché le sorti dell’investimento risulterebbe troppo legate all’andamento di un singolo asset.

Un portafoglio deve coprire almeno più di due asset class e includere prodotti di diverse aree geografiche. Dentro le asset class ci sono prodotti con caratteristiche diverse e a cui sono associati diversi livelli di rischio: naturalmente, tra le asset class esiste una correlazione che deve essere gestita. È importante quindi conoscere il meccanismo di interazione tra i vari prodotti per compiere delle scelte equilibrate. Le risorse degli investitori, d’altronde, si spostano da una categoria di prodotti all’altra a seconda dei trend macroeconomici e delle notizie su rischi e opportunità nell’economia reale.

Essere esposti su più asset class permette di sfruttare tutte le opportunità e distribuire meglio il rischio. Un’altra importante strategia di diversificazione è quella per aree geografiche. Per quanto i mercati finanziari siano esposti a rischi sistemici, avere un portafoglio che parla molte lingue aiuta a proteggersi dagli stravolgimenti negativi che possono riguardare una singola regione. Sul mercato sono disponibili prodotti, come gli ETF, il cui andamento è legato a un paniere di titoli di una specifica asset class.

L’analisi dei rischi può essere distinta in tre diversi processi:

  • Distinzione dei diversi tipi di rischio: prima di tutto è importante capire che esistono diversi tipi di rischio legati all’investimento. Il rischio di mercato, ad esempio, riguarda le fluttuazioni dei prezzi causate da eventi economici, politici o sociali. Il rischio di credito, invece, si riferisce alla possibilità che un emittente di un titolo non sia in grado di onorare i suoi obblighi finanziari. Esiste anche il rischio di liquidità, che si verifica quando un investitore non è in grado di vendere un’attività a causa della mancanza di acquirenti sul mercato.
  • Valutazione dei rischi: questo processo implica l’uso di una serie di strumenti e tecniche per quantificare il livello di rischio associato a un determinato investimento. Questo può includere l’analisi storica dei rendimenti, l’uso di modelli matematici e statistici e l’esame delle condizioni economiche generali. Un buon punto di partenza potrebbe essere la determinazione del livello di volatilità di un investimento, che può indicare la frequenza e l’entità delle variazioni di prezzo.
  • Gestione dei rischi: una volta valutati i rischi è fondamentale implementare una strategia di gestione del rischio. Questo può significare diversificare il portafoglio di investimenti per ridurre l’esposizione a un singolo asset o settore. Un’altra strategia comune è l’allocazione di attività, che coinvolge la ripartizione del capitale tra diverse categorie di investimento (ad esempio, azioni, obbligazioni, immobili, ecc.) in base al proprio orizzonte temporale di investimento, alla tolleranza al rischio e agli obiettivi finanziari.

Questo è solo un esempio dei passaggi che si rivelano necessari per valutare il rischio in un investimento di 100.000 euro. In questi casi, consultare un professionista aiuta a gestire questo processo in modo più consapevole ed efficiente.

La Psicologia dell’Investitore e la Gestione delle Emozioni

La psicologia dell’investitore gioca un ruolo cruciale nel mondo degli investimenti, influenzando non solo le decisioni individuali ma anche i movimenti del mercato nel suo complesso. In queste circostanze, infatti, è fondamentale comprendere e gestire le proprie emozioni, specialmente quando si tratta di decisioni finanziarie di rilievo come investire 100.000 euro. 

L’avidità e la paura sono due emozioni predominanti nel campo degli investimenti. L’avidità può spingere gli investitori a seguire tendenze irrazionali o a rischiare troppo, mentre la paura può portare a decisioni precipitose e a vendite paniche. È essenziale quindi sviluppare una solida strategia di investimento che includa obiettivi chiari e un piano d’azione ben definito. Questo non solo fornisce una guida su come navigare attraverso le varie opzioni di investimento, ma serve anche come ancora durante i periodi di volatilità del mercato, aiutando a mantenere la calma ed evitare decisioni guidate dall’emozione.

Investire 100.000 euro con un team di esperti al tuo fianco

Insomma, come investire 100.000 euro senza rischi? Purtroppo quando si investe il rischio fa parte del gioco, ma esso può essere minimizzato e solitamente viene ripagato nel lungo periodo. I portafogli Moneyfarm, ad esempio, sono monitorati costantemente dagli esperti che compongono il Comitato Investimenti. Verifichiamo costantemente l’andamento del piano rispetto agli obiettivi prefissati, operando gli opportuni aggiustamenti (ribilanciamenti) in caso di variazioni di mercato per mantenere costante il livello di rischio scelto in base al profilo dell’investitore.

Un’altra squadra di esperti che mettiamo al servizio degli investitori è quella del nostro Centro Studi. Chiunque abbia investimenti in essere al di fuori di Moneyfarm, infatti, può in ogni momento richiedere un’analisi gratuita della composizione del portafoglio d’investimento, oltre a una valutazione di efficienza e qualità per ogni singolo strumento, ricevendo commenti e consigli specifici. Si tratta di un banco di prova utile per l’investitore, che può testare senza impegno la nostra competenza.

Perché non investire 100.000 euro con la banca? In cosa fa la differenza la consulenza indipendente di Moneyfarm?

Un accorgimento importante da prendere quando ci si rivolge a un consulente finanziario è sincerarsi della struttura con cui viene remunerato. Questo non solo per evitare brutte sorprese in termini di costi che andranno a erodere l’investimento. Lo schema di remunerazione tradizionale, ossia quello utilizzato da molti gestori in Italia, è caratterizzato infatti da una serie di conflitti di interesse a vari livelli (come confermato anche dalla Consob).

In questi casi il consulente guadagna delle commissioni sui prodotti che vi suggerisce. Questo sistema perverso crea un incentivo per selezionare strumenti in base alla generosità delle commissioni piuttosto che all’interesse del cliente. Ovviamente non tutti i gestori antepongono il proprio tornaconto, sarebbe ingeneroso gettare fango su un’intera categoria, ma è necessario e importante informarsi bene.

Un modo per tutelarsi è quello di scegliere un consulente finanziario indipendente. Questa categoria, il cui sistema di remunerazione è regolato dalla legge, percepisce sempre e solo una quota fissa per i consigli che offre. È evidente come in questo caso il suo unico obiettivo sia l’ottimizzazione dei rendimenti dei portafogli che gestisce, senza pericolose tentazioni o conflitti d’interesse.

Se ancora non hai trovato quello che cercavi, oppure preferisci iniziare a investire solo una parte dei tuoi 100.000 euro, puoi dare un’occhiata alle nostre guide, aggiornate al 2025, relative all’investimento di diverse somme di denaro, dalle più piccole alle più grandi, per scoprire qual è la soluzione migliore che fa per te:

Domande frequenti

Come investire 100.000 euro?

Il primo passo da compiere per investire in modo efficace e sicuro 100.000 euro è definire il proprio profilo di investitore. Bisogna dunque fissare degli obiettivi e una soglia di tolleranza del rischio. Successivamente si deve scegliere l’orizzonte temporale in cui operare.

Dove investire 100.000 euro?

I tradizionali conti deposito, al giorno d’oggi, si rivelano ormai ben poco redditizi. E’ dunque preferibile investire nei mercati finanziari, adottando efficienti strategie di diversificazione del portafoglio e un periodico ribilanciamento degli asset scelti. Affidarsi ad un consulente finanziario, nel caso si abbia poca esperienza nel settore, è sempre l’opzione migliore.

Quanto rendono 100.000 euro?

La rendita potenziale di un investimento dipende, come in ogni operazione di questo tipo, dall’orizzonte temporale in cui si opera e dall’esposizione al rischio. Quest’ultima in particolare, è fondamentale: rendimento e rischio sono inversamente proporzionali, pertanto più le operazioni di investimento sono esposte al rischio, più potrebbero risultare redditizie. Il livello di rischio che si può sopportare, naturalmente, muta da investitore a investitore.

Quanto rendono 100.000 euro in BTP?

Attualmente il rendimento netto dei BTP può andare dall’1,89% al 4,88%. Ipotizzando un rendimento del 2,5%, 100.000 euro investiti in BTP possono rendere circa 2.500 euro l’anno, una somma a cui bisogna applicare la tassazione agevolata del 12,50%.

Quanti anni si può vivere con 100.000 euro?

Con 100.000 euro da parte è possibile vivere alcuni anni senza lavorare a seconda delle proprie spese, ad esempio 4 anni spendendo 2.000 euro al mese o 8 anni spendendo 1.000 euro al mese. Tuttavia, il modo migliore per vivere di rendita è investire 100.000 euro con un orizzonte temporale di lungo termine e far crescere il patrimonio nel tempo tramite l’interesse composto, ossia reinvestendo continuamente il rendimento fino al raggiungimento dei propri obiettivi finanziari.

Quanto si guadagna investendo 100.000 euro?

Investendo 100.000 euro è possibile ottenere un guadagno commisurato al livello di rischio e al tipo di investimento scelto: titoli di Stato, conti deposito e buoni fruttiferi postali offrono rendimenti contenuti, solitamente inferiori al 3-4%, mentre azioni, ETF e obbligazioni aziendali consentono di puntare a rendimenti superiori.

Cosa succede se il mio conto corrente supera i 100.000 euro?

In Italia le somme in giacenza su conti corrente e conti deposito sono garantite dal Fondo Interbancario fino a 100.000 euro, quindi se i depositi superano questo valore conviene investire i risparmi per proteggerli e accrescere il capitale nel tempo.

Che attività aprire con 100.000 euro?

Con 100.000 euro si possono aprire numerose attività, ad esempio un ristorante, un bar, un negozio di abbigliamento, una profumeria o un salone di estetica. Tuttavia, è possibile investire 100.000 euro con una strategia diversificata e bilanciata orientata al lungo termine per ottenere un rendimento potenziale interessante anche in modo completamente passivo.

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*Investire in strumenti finanziari comporta rischi inerenti, tra cui perdita di capitale, fluttuazioni del mercato e rischio di liquidità. I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri. È importante considerare la tua tolleranza al rischio e gli obiettivi d’investimento prima di procedere.

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