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Le obbligazioni (o bond) sono tra gli strumenti finanziari più diffusi, ancora nel 2023, nonostante negli ultimi anni abbiano ripagato gli investitori con prestazioni piuttosto modeste. In questo articolo proveremo ad aiutarti a capire se investire in obbligazioni convenga ancora al giorno d’oggi oltre a provare a darti delle dritte per quanto riguarda l’investimento obbligazionario.
Come investire in obbligazioni nel 2023 – Tabella Iniziale
❓ Conviene investire in obbligazioni nel 2023? | Sì, ma se fanno parte di un portafoglio ben diversificato |
🔒 I bond sono sempre sicuri? | No, non sempre. Il rischio è legato alla possibilità che il tuo capitale non venga restituito |
⌚ Devo tenere i bond acquistati fino a scadenza? | No, non è necessario |
✅ Qual è il modo più sicuro per investire in bond? | Farsi aiutare da un consulente esperto |
Conviene investire in obbligazioni nel 2023?
L’anno in corso non è iniziato con il piede giusto per gli investitori obbligazionari. Il primo trimestre è stato uno dei peggiori che si ricordi per gli investimenti obbligazionari e adesso tutti si chiedono se assisteremo a un rimbalzo, oppure se questo comparto continuerà ad avere la performance deludente che ha avuto in questi ultimi due anni. A pesare sulla performance e sul rendimento atteso delle obbligazioni sono soprattutto due fattori:
Sai quanto paghi per i tuoi investimenti?
Il controllo dei costi dovrebbe essere al centro della tua strategia di investimento.
- Il processo di rialzo dei tassi di interesse.
- L’inflazione che mette a rischio il valore reale dei titoli.
Questi due fattori influiranno in modo piuttosto negativo sulle prospettive di rendimento delle obbligazioni in questa fase. Questo vuol dire che le obbligazioni non debbano più fare parte del portafoglio degli investitori?
Assolutamente no. Le obbligazioni possono avere ancora un ruolo importante in un portafoglio ben diversificato per controbilanciare la quota azionaria del portafoglio. Se vuoi scoprire quale è la quota di obbligazioni più giusta per la tua situazione personale ti basterà completare il breve processo di sottoscrizione online.
Gli investimenti in obbligazioni sono di fatto dei prestiti che l’investitore eroga verso un’azienda e un governo. Si tratta di strumenti di credito: nel senso che quando acquisti un’obbligazione è come se stessi erogando un prestito (scopri l’influenza del sistema del credito sull’economia). Quando acquisti un bond di una banca, di una società o di un paese, tu stai prestando i tuoi soldi all’ente che l’ha emessa. In cambio ti verrà ripagato quanto prestato dopo un periodo prestabilito (scadenza) e, per remunerare il tuo prestito, ti verrà corrisposta una quota periodica (interesse).
Sono obbligazioni quelle emesse dal governo per finanziare il debito pubblico (Btp), al pari di quelle emesse da alcune società per raccogliere liquidità e effettuare nuovi investimenti.
Gli investimenti di obbligazioni sono estremamente popolari tra i risparmiatori. Ciò che li rende attraenti è che offrano un rendimento certo e che paghino una quota periodica garantita. Sono uno strumento molto interessante per investimenti a medio e lungo termine. Quando si acquista un’obbligazione le caratteristiche che dovremmo andare a guardare sono la scadenza e il tasso di interesse. In questo modo capiremo quanto renderà il nostro investimento nel tempo.
Ammettiamo che tu voglia acquistare un titolo di Stato (Btp) per un valore di 100€ con scadenza a 10 anni (o 30)e con un tasso di interesse del 2%.
– Per acquistare il Btp spenderai 100€ che saranno prestati al Governo
– Ogni anno riceverai 2€ come interesse
– Alla fine del periodo otterrai i tuoi 100€ indietro.
Alla scadenza (dopo 10 anni) il tuo capitale sarà di 120€, ovvero avrai ottenuto un profitto (interesse) di 20€ per aver prestato i tuoi soldi al governo.
Il rischio di credito
Spesso erroneamente si pensa che i bond siano strumenti del tutto sicuri. In generale questo tipo di strumenti sono considerati un investimento affidabile per via del loro rendimento garantito, una percezione viva tra gli utenti ancora in questo 2023. In realtà ci sono casi in cui l’investimento in bond ha tradito questa nomea: vi ricordate i famosi bond argentini o le obbligazioni subordinate delle banche finite in risoluzione?
Investire in bond presenta infatti vari tipi di rischio. D’altronde è evidente che per generare dei rendimenti bisogna accettare in qualche modo che le cose non vadano per il verso giusto, purtroppo quando si parla di investimenti nessun profitto viene senza rischiare.
Il rischio principale (rischio di credito) è legato alla possibilità che il tuo capitale non venga restituito, ovvero che l’emittente del bond non rispetti con te il patto al momento del realizzo. Di solito le obbligazioni sono catalogate a seconda del livello di rischio che l’emittente non onori il suo patto. Più è alta questa possibilità, più il tasso di interesse sarà elevato.
Rischio di tasso per le obbligazioni
Un altro rischio di investire bond è quello legato al movimento dei tassi. Ovviamente non è detto che i bond si debbano tenere per forza fino a scadenza. Essi possono essere acquistati e venduti nel bel mezzo della loro vita finanziaria. Così i tassi non rimangono fissi nel tempo: essi possono muoversi a seguito di un cambio nella percezione dell’affidabilità del creditore o per cambi nel contesto economico generale (come le decisioni della banca centrale di modificare il tasso di interesse principale).
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Ovviamente una modifica del livello generale dei tassi ha una diretta conseguenza sul valore del tuo bond. Se i tassi aumentano vuol dire che sarà possibile reperire sul mercato obbligazioni più vantaggiose della tua e questo vuol dire che per vendere quella in tuo possesso (che paga meno interessi) dovrai accontentarti di un prezzo minore. L’opposto è vero quando i tassi scendono.
La gestione finanziaria dei bond
Come avrai capito, nonostante i bond siano uno strumento relativamente semplice, l’investimento in bond non è di facile gestione da un punto di vista finanziario. Trovare il giusto equilibrio tra rendimento e rischio può essere complesso, così come capire il momento finanziario per prevedere quale sarà il movimento dei tassi, per questo è consigliato affidarsi a dei professionisti del wealth management. Ancora più problematico potrebbe essere integrare i bond con altre asset class per sfruttare al massimo la dinamica dei tassi. Per questo è sempre meglio costruire un portafoglio ben diversificato, che sfrutti al massimo la combinazione tra le varie asset class
Qualora volessi investire una parte più o meno consistente dei tuoi risparmi, ti consigliamo la lettura di alcune nostre guide dedicate:
- Come investire soldi senza rischi
- Come investire piccole somme
- Come investire 1000 euro
- Come investire 5000 euro
- Come investire 10.000 euro
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- Come investire 100.000 euro
- Investimenti passivi
Tipologie di obbligazioni
Ordinarie
Anche definite plain vanilla, le obbligazioni ordinarie sono la tipologia più semplice e includono i titoli di Stato e le obbligazioni italiane come i BOT. A seconda dei casi possono essere a tasso fisso o variabile e distribuire, rispettivamente, una cedola fissa o una cedola legata alle variazioni dei tassi di mercato. A differenza delle obbligazioni subordinate, i bond ordinari prevedono il rimborso in via prioritaria in caso di fallimento dell’emittente. Le obbligazioni ordinarie – anche definite bond senior – sono pertanto considerate obbligazioni sicure.
Subordinate
Generalmente emesse da istituti bancari, le obbligazioni subordinate si caratterizzano per un rischio più alto rispetto alle obbligazioni ordinarie: in caso di liquidazione o fallimento del soggetto emittente, infatti, il rimborso è subordinato a quello dei creditori ordinari e dei titolari di bond senior. Da ciò deriva il maggiore rendimento delle obbligazioni subordinate.
Callable
Nel caso delle obbligazioni callable, l’emittente può disporre il rimborso prima della scadenza indicata nel contratto. In questa eventualità, il rimborso anticipato avviene al valore nominale del titolo. L’emittente, in questo modo, può tutelarsi rispetto a variazioni sfavorevoli dei tassi di mercato.
Convertibili
Le obbligazioni convertibili offrono all’investitore la possibilità di convertire i titoli di credito in azioni a una determinata scadenza. Questa operazione si svolge secondo un tasso di cambio predefinito e può avvenire in modo diretto o indiretto: l’obbligazionista, cioè, può sottoscrivere le azioni dell’emittente o le azioni di un’altra società, detenute dall’emittente stessa.
Su quali obbligazioni investire oggi?
Obbligazioni indicizzate all’inflazione
L’andamento dei tassi di interesse e l’aumento dell’inflazione sono le maggiori incognite che pesano sui bond. Quali obbligazioni comprare per far fronte a questo rischio? Molti investitori hanno risposto a questa domanda puntando sulle obbligazioni indicizzate all’inflazione, legate alla crescita dei prezzi. Questi titoli nel 2021 hanno sovraperformato le obbligazioni nominali e anche nel 2023 restano una buona opzione per proteggere il capitale: prevedere la tendenza dei tassi reali, tuttavia, è oggi più difficile.
Per confrontare l’efficacia dei bond indicizzati all’inflazione rispetto alle opzioni non indicizzate è possibile prendere in considerazione il cosiddetto tasso di pareggio: se l’inflazione supera questo livello, il rendimento delle obbligazioni indicizzate supera il rendimento dei rispettivi titoli nominali.
Obbligazioni convertibili
Investire in obbligazioni convertibili è vantaggioso? Molto dipende dall’andamento del mercato azionario e dalla strategia di investimento adottata. Essendo titoli a capitale di rischio, le azioni offrono un livello di sicurezza diverso rispetto ai titoli di credito. La conversione in azioni, tuttavia, è facoltativa e l’investitore può decidere di detenere i bond fino a scadenza o di scambiarli sul mercato secondario. Conviene comprare le azioni? Il tasso di conversione determina la convenienza dell’operazione e il prezzo di acquisto delle azioni alla data prefissata: se il rapporto di cambio è superiore al prezzo di mercato, l’acquisto delle azioni può non essere conveniente nell’immediato, ma avere senso in previsione di una futura crescita del titolo.
Green bond
Fra gli strumenti che attraggono un interesse crescente da parte degli investimento ci sono i green bond, presenti sul mercato da circa un decennio e attualmente al centro di una forte crescita. Sono obbligazioni su cui investire nel 2023? Valutare la redditività dei singoli prodotti – che si tratti di bond societari o istituzionali – non è immediato: la soluzione migliore resta la diversificazione per migliorare le performance di rendimento.
Obbligazioni high yield investment grade
Le obbligazioni high yeald offrono, per definizione, rendimenti superiori alla media del mercato, a causa del rischio elevato che corrisponde al basso rating assegnato all’emittente. Sono obbligazioni da comprare? Investire in bond ad alto rendimento può avere senso, a condizione di riservare a questi strumenti una piccola frazione del portafoglio e di puntare su titoli con scadenza abbastanza ravvicinata.
E quali sono i benefici?
L’approccio tradizionale basato sull’idea che le obbligazioni siano sicure è ormai superato. I bond, tuttavia, continuano a rappresentare una componente importante del portafoglio e a rispecchiare una logica di protezione. A condizione di non improvvisare: l’investimento in obbligazioni è sempre più una materia per specialisti e la parte obbligazionaria deve essere controbilanciata da altri strumenti con caratteristiche diverse.
I bassi rendimenti delle obbligazioni degli ultimi anni ci hanno portato ad inserirle in un portafoglio multi-asset allo scopo di ottenere un’adeguata diversificazione. Adesso che i tassi d’interesse sono più alti, il rendimento ha reso più appetibili le obbligazioni rispetto al passato, perché potrebbero contribuire in maniera concreta a migliorare le performance del portafoglio d’investimento.
Gli investitore non devono però farsi abbagliare dalla prospettiva dei rendimenti obbligazionari, magari sbilanciando la propria esposizione su una singola cedola o titolo. La strategia diversificata resta quella più prudente e consigliabile, soprattutto se si tratta di investimenti in ETF.
Investire in obbligazioni in periodo di crisi (covid-19 e guerra Russia-Ucraina)
Investire oggi in obbligazioni conviene? Sì, ma esclusivamente in un’ottica di diversificazione volta a bilanciare rischio e rendimento. Le obbligazioni convertibili, ad esempio, possono rappresentare una buona opportunità per compensare la redditività dei titoli di Stato. Gli investitori disposti a scommettere sui bond ad alto rendimento possono orientarsi su ETF e fondi comuni di investimento. In linea generale, le obbligazioni emergenti e l’investment grade globale sono da preferire alle obbligazioni high yeald a causa dell’elevato rischio di insolvenza che caratterizza questa tipologia di bond.
Conclusioni
Qual è la migliore obbligazione oggi? Non c’è una risposta sola a questa domanda: la strategia più intelligente è adottare un approccio selettivo e affidarsi a un consulente finanziario indipendente per costruire un portafoglio bilanciato. Se l’obiettivo è proteggere il capitale con un orizzonte di lungo periodo puoi valutare anche la sottoscrizione di un piano di accumulo del capitale, tra le soluzioni consigliate da Moneyfarm per il 2023.
Domande frequenti
Quanto si può guadagnare con le obbligazioni?
Il rendimento delle obbligazioni è variabile e dipende principalmente dal tasso di interesse delle stesse. Si tratta di titoli a reddito garantito, ma ciò non vuol dire che siano investimenti che non presentano da rischi (es. inflazione).
Quali sono le obbligazioni che rendono di più?
Le obbligazioni più redditizie sono quelle che presentano il maggior tasso di interessi possibile. Più alto è quest’ultimo, tuttavia, maggiore attenzione si deve prestare alla solidità e affidabilità dell’ente cui si stanno prestando i propri soldi (rischio di credito).
Quali obbligazioni comprare nel 2023?
Le obbligazioni più sicure nel 2023 sono certamente quelle governative. A fronte di una pressoché totale affidabilità, tuttavia, si deve considerare che queste ultime non offrono un rendimento particolarmente elevato.
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