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Quando i mercati attraversano una fase di incertezza, investire in oro diventa una delle scelte privilegiate da parte dei risparmiatori. Questo metallo prezioso è considerato il bene rifugio per eccellenza e riesce a performare bene soprattutto quando i mercati sono in sofferenza.
Esistono diversi modi per affrontare un investimento in oro, perché oltre all’oro fisico c’è anche la possibilità di investire nell’oro finanziario. Nei portafogli di investimento di Moneyfarm, la strategia di diversificazione spesso comprende una quota di investimento in ETF in oro. Puoi iniziare oggi stesso un percorso di investimento costruito attorno ai tuoi obiettivi.
Investire in oro: tabella iniziale
🤓 Quali sono le tipologie di investimento in oro? | 1.Oro finanziario 2.Oro fisico 3.Monete d’oro 4.Lingotti d’oro |
💸 Qual è il modo migliore per investire in oro finanziario? | Gli ETF in oro permettono di diversificare e minimizzare i rischi |
⌚ È importante l’orizzonte temporale? | Fondamentale per massimizzare i rendimenti |
👍🏽 Conviene investire in oro? | Sì, ma nel lungo periodo |
Investire in oro: cosa significa?
Investire in oro può avere diversi significati, a seconda del tipo di investimento che si vuole affrontare. Questo metallo prezioso, ad esempio, può essere utilizzato al pari di un’altra materia prima ed essere oggetto di operazioni di trading per scommettere sul rialzo o ribasso del suo prezzo.
L’investimento in altri casi può avere la finalità di proteggere il proprio capitale mediante l’acquisto di oro fisico, confidando che il suo valore cresca progressivamente nel tempo, visto che si tratta di una risorsa limitata che tende a conservare il suo valore.
A volte investire in oro significa inserire nel portafoglio d’investimento degli ETF in oro, dei futures oppure un altro asset che ruota attorno all’industria mineraria dell’oro. Le possibilità sono quindi numerose e dipendono dalla finalità dell’investimento.
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Perché investire in oro?
Sono diverse le ragioni che possono spingere a investire in oro, perché è un asset finanziario e una commodity che si presta a varie tipologie di investimento. Molti investitori puntano sull’oro per diversificare il proprio portafoglio d’investimento, in modo da spalmare il rischio su un numero maggiore di asset class.
Quando si vuole diversificare un portafoglio, è bene scegliere degli asset class che non sono correlati tra loro, in quanto l’andamento dei loro prezzi segue delle logiche diverse rispetto agli altri mercati. L’oro ha il vantaggio di avere una bassa correlazione con il mercato azionario e obbligazionario e con i mercati emergenti, quindi assolve con grande efficienza il suo compito di diversificare i portafogli d’investimento.
L’oro è considerato tradizionalmente un bene rifugio, perché nei periodi di crisi finanziaria permette di preservare il capitale, visto che è un metallo prezioso che nel lungo periodo vede salire il suo valore. È proprio nelle fasi di compressione dei mercati che la domanda di oro aumenta, facendo spesso registrare un incremento del suo prezzo.
Un investimento in oro può risultare utile anche nei periodi caratterizzati da una forte inflazione, che rischiano di assottigliare il capitale che non è stato investito.
Come investire in oro?
Gli investimenti in oro sono considerati tradizionalmente sicuri e in grado di mettere al riparo dalle incertezze dei mercati. L’oro è un bene relativamente scarso, perché è una risorsa limitata sul pianeta, infatti nel lungo periodo il suo valore tende a salire.
È anche un asset finanziario caratterizzato da un’alta volatilità, che rende invece gli investimenti di breve periodo più rischiosi e incerti. L’andamento del prezzo dell’oro è ciclico e questa caratteristica rende gli investimenti in oro particolarmente adatti per diversificare un portafoglio d’investimento.
Come investire in oro? Accanto agli investimenti in oro fisico, come l’acquisto di lingotti o monete, ci sono anche gli investimenti in oro finanziario, che possono consistere nell’acquisto di ETF oppure di azioni di società minerarie.
Investire in monete d’oro
Una delle possibilità di chi sceglie di investire in oro fisico, è l’acquisto di monete d’oro, che possono essere solo monete d’investimento oppure monete rare. In quest’ultimo caso, oltre al valore intrinseco del metallo prezioso, si aggiunge anche quello legato alla rarità delle monete, che diventano anche oggetti da collezione.
Bisogna fare attenzione alla scelta delle monete, perché devono essere facili da rivendere nel momento in cui si vuole disinvestire. È bene scegliere sempre monete di buona qualità, che viene misurata in carati.
Chi vuole investire in monete d’oro ha di fronte a sé tante opzioni. Le più gettonate sono il marengo d’oro svizzero, il Krügerrand sudafricano, l’American Eagle, il Wiener Philharmoniker austriaco, il Maple Leaf canadese, le sterline d’oro e l’Australian Nugget. Sono tutte monete ben conosciute, che hanno un ampio mercato.
Investire in lingotti d’oro
I lingotti d’oro sono uno degli investimenti più semplici, perché si possono acquistare in banca o presso i rivenditori specializzati. L’investitore può scegliere di lasciare i lingotti nel caveau della banca oppure custodirli in casa. In entrambi i casi bisogna affrontare delle spese, per la custodia e l’assicurazione nel primo caso e per il trasporto nel secondo.
Esistono lingotti di diverso taglio, dalle placchette da un grammo fino ai lingotti più grandi che pesano 12,5 kg. Anche per investire in lingotti d’oro è opportuno seguire alcuni accorgimenti, infatti l’acquisto di lingotti troppo piccoli non è molto conveniente. Quelli che pesano da 1 a 5 grammi, possono costare anche il 20% in più rispetto al valore dell’oro a causa dei costi di produzione più elevati.
Al momento di investire in lingotti d’oro, bisogna assicurarsi che siano dotati di certificazione, così rivenderli non sarà un problema. I lingotti chiamati kinebar hanno addirittura un ologramma, che li rende immuni da ogni tentativo di contraffazione.
Investire in oro fisico
L’acquisto di oro fisico ha certamente il suo fascino e permette di disporre delle monete o dei lingotti in ogni momento. Investire in oro fisico ha anche degli inconvenienti, legati soprattutto ai costi aggiuntivi che l’investitore deve affrontare.
Prima dell’investimento, bisogna decidere dove custodire l’oro. La custodia presso il caveau della banca e la relativa assicurazione sono dei costi collaterali da tenere in considerazione. Chi invece vuole custodire lingotti e monete in casa, deve pagare le spese di trasporto assicurato e tenere in conto anche il rischio di un furto in casa.
Investire in oro finanziario
Per ovviare agli inconvenienti e ai costi di investire in oro fisico, molti investitori preferiscono un investimento in oro finanziario, che spesso si rivela più conveniente. Il vantaggio è legato alla possibilità di risparmiare sui costi di custodia, assicurazione e trasporto, ma c’è dell’altro.
Esistono diversi modi per investire in oro finanziario, come ad esempio acquistare gli ETF in oro, i certificati oppure le azioni di società minerarie. I tutti questi casi si tratta di asset finanziari che possono essere rivenduti con facilità
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Investire in oro con ETF
Gli ETF (Exchange Traded Fund) in oro sono dei fondi d’investimento che riproducono il prezzo dell’oro con un rapporto che si avvicina a 1:1. Il loro prezzo segue quindi fedelmente quello dell’oro. Esiste un’offerta molto ampia di ETF in oro e i più convenienti sono quelli che sono interamente coperti da oro fisico.
Gli ETF replicano l’andamento di un determinato indice e possono essere a replica fisica o a replica sintetica. Nel caso degli ETF a replica fisica, l’offerente acquista una quantità corrispondente di oro fisico e la deposita. Il proprietario dell’oro resta l’investitore, che infatti all’occorrenza può richiedere la consegna del metallo prezioso. Alcuni fondi offrono la possibilità di consegna dell’oro a tutti gli investitori, mentre altri la offrono solo a chi acquista una quantità determinata di oro, che in genere corrisponde ad almeno un lingotto da 12,5 kg.
L’oro è una delle poche commodity che rende possibile la replica fisica, perché è un mercato molto antico e caratterizzato da volumi abbastanza alti. Un sistema a replica fisica non è invece possibile con altre materie prime, per le quali non è quindi previsto un corrispondente investimento nei mercati sottostanti.
Gli ETF in oro caratterizzati dalla replica sintetica, non prevedono alcun acquisto di oro fisico. In questo caso la replica avviene attraverso dei contratti derivati, che possono essere ad esempio futures oppure opzioni.
Investire in oro con futures e opzioni
Chi investe in oro può farlo anche attraverso i futures e le opzioni che utilizzano l’oro come sottostante. Sono strumenti derivati che replicano l’andamento dell’oro come nel caso degli ETF, ma si caratterizzano per la possibilità di operare con la leva.
La presenza della leva comporta per l’investitore un maggiore rischio, visto che si espone a perdite che vanno anche oltre il capitale investito. Una esposizione solo con futures e opzioni è da considerarsi complessa e rischiosa, consigliabile semmai solo all’investitore esperto che conosce bene i rischi a cui va incontro.
Chi investe in oro finanziario con l’acquisto di futures e certificati, non diventa proprietario del metallo prezioso. In mancanza di questo tipo di assicurazione, l’investitore corre il rischio di controparte dell’emittente.
Rispetto ad un investimento in oro con futures e opzioni, probabilmente è preferibile un investimento con ETF in oro a replica sintetica, che prevedono almeno la gestione semplice e professionale dei contratti, oltre che un rischio più limitato.
Investire in oro con le azioni
Come già accennato, anche il mercato azionario offre la possibilità di investire in oro attraverso l’acquisto di azioni di società minerarie o coinvolte a vario titolo nell’industria dell’oro. Si tratta di un investimento indiretto, che è legato solo in parte all’andamento del prezzo dell’oro.
Sebbene l’andamento del prezzo delle azioni segua quello dell’oro, ci sono anche altri fattori da tenere in considerazione. L’estrazione del metallo prezioso avviene spesso in aree ad alto rischio geopolitico, inoltre la società potrebbe anche fallire o dover affrontare costi di estrazione più alti del previsto.
Rispetto all’oro fisico, le azioni di aziende minerarie sono più volatili. Quando il metallo prezioso attraversa un ciclo rialzista, l’andamento delle azioni spesso amplifica questo movimento al rialzo, perché fa leva sia sull’incremento di prezzo della materia prima, sia sui profitti maggiorati delle aziende minerarie.
Pro e contro
Come per tutti gli asset finanziari, anche gli investimenti in oro hanno punti di forza e punti di debolezza. Il principale vantaggio è rappresentato dalla stabilità del valore dell’oro nel lungo periodo, che lo rende adatto per diversificare un portafoglio d’investimento nel tempo.
Anche la scarsità dell’oro si rivela un punto a suo favore, perché il rischio di default non c’è. Uno dei vantaggi più apprezzati è la possibilità di liquidare con facilità l’investimento in oro fisico o finanziario.
Quali sono invece gli svantaggi degli investimenti in oro? Data la sua alta volatilità, di certo è poco adatto per gli investimenti di breve periodo. Inoltre non protegge dal rischio di cambio, perché un deprezzamento del dollaro rispetto al franco, comporta anche una contrazione del prezzo dell’oro.
Inoltre quando si investe in oro fisico, bisogna affrontare anche costi aggiuntivi, come quelli legati alla custodia sicura dell’oro, alla sua assicurazione o all’eventuale trasporto. Chi sceglie di custodire l’oro in casa, ad esempio in cassaforte, si espone comunque al rischio di furto o rapina.
Quali sono i rischi?
Ogni investimento presenta una percentuale di rischio e prima di immettere dei capitali in un mercato, bisogna conoscere molto bene quali sono. Come abbiamo visto a proposito degli svantaggi di investire in oro fisico, la custodia è di certo uno dei rischi da valutare e questo vale sia per la custodia in casa che per la custodia presso il caveau di una banca.
Custodire l’oro all’interno dell’abitazione espone l’investitore al rischio di un furto o un rapina, che non sempre si può scongiurare con l’utilizzo di una cassaforte. Anche la custodia presso la banca ha le sue criticità, perché comporta dei costi che potrebbero rendere meno profittevole l’investimento.
Chi investe in oro per proteggersi dall’inflazione potrebbe avere un’amara sorpresa. Infatti negli ultimi 47 anni, l’andamento dell’oro è riuscito a battere l’inflazione soltanto 24 volte.
Anche la volatilità del mercato dell’oro è un fattore di rischio da tenere in considerazione, soprattutto per gli investitori che non hanno una buona esperienza nella gestione delle forti oscillazioni di prezzo. I rischi di un investimento in oro sono maggiori per chi si muove su un orizzonte temporale ridotto, proprio per effetto della forte volatilità.
L’esperienza è un requisito indispensabile anche per sfruttare le potenzialità dell’oro in un’ottica di diversificazione dell’investimento. Molti investitori cercano di sfruttare la bassa correlazione tra il mercato azionario e quello dell’oro allo scopo di diversificare il portafoglio d’investimento. Sebbene si tratti di un approccio corretto, è bene sapere che si tratta di una correlazione che non è così sistematica e ci sono alcune fasi di mercato in cui l’andamento dell’oro non è contrario a quello del mercato azionario.
Conviene nel 2023?
L’oro è una materia prima pregiata e relativamente scarsa, quindi il suo valore tende a salire nel tempo. L’aumento di prezzo dell’oro in genere è ancora più marcato nelle fasi di incertezza dei mercati, visto che molti investitori utilizzano questa commodity come bene rifugio. Come bene fisico, l’oro non è soggetto al rischio di default, a differenza di altri asset finanziari.
In assoluto non esiste un momento buono per investire in oro e anche quando si entra nel mercato in una fase poco favorevole, è sempre nel lungo periodo che si raccolgono i buoni frutti dell’investimento. Di certo chi vuole affrontare un investimento di questo tipo, deve armarsi di pazienza e lasciare che il tempo giochi a suo favore.
Qualunque sia il momento in cui si sceglie di entrare nel mercato, è sempre una buona abitudine affidarsi ad una strategia solida, che permetta di differenziare il portafoglio d’investimento e sfruttare asset class diverse tra loro.
Investire in oro in periodo di crisi (covid-19 e guerra Russia-Ucraina)
In un momento di crisi come quello che stiamo vivendo, con lo spettro della pandemia non ancora scongiurato e la guerra tra Ucraina e Russia che rende instabili gli equilibri geopolitici, gli investitori si trovano in una posiziona difficile. Se da una lato la tentazione è quella di congelare gli investimenti, dall’altro si cerca un rifugio verso investimenti sicuri.
Interrompere gli investimenti in un momento di crisi è un errore molto comune, ma questo atteggiamento prudenziale si rivela spesso controproducente. Gli investitori che hanno sospeso gli investimenti all’inizio della pandemia, sono gli stessi che hanno “perso il treno giusto” nel momento in cui la ripresa è cominciata in modo rapido e inatteso. Chi invece ha continuato a investire, è riuscito ad ottenere delle performance migliori, recuperando le perdite senza troppe difficoltà e in tempi più rapidi.
Il timore di investire in un momento di crisi come quello che stiamo vivendo, è legittimo, ma può portare l’investitore a fare delle scelte emotive che vanno nella direzione contraria al raggiungimento dei suoi obiettivi economici.
Per sfuggire all’emotività e cogliere le migliori opportunità anche in una fase in cui il mercato è instabile, è opportuno affidarsi alla professionalità e all’esperienza di consulenti preparati, in grado di bilanciare il portafoglio d’investimento in modo ottimale.
Un altro modo per sfuggire alle insidie di scelte finanziarie emotive, è investire in tranches, ad esempio attraverso lo strumento del PAC o Piano di Accumulo di Capitale. Attraverso questo strumento si può continuare a investire anche in tempi di crisi, costruendo mattone dopo mattone un rendimento solido e duraturo.
Conclusioni
Prima di investire in oro, si deve valutare con attenzione le varie opzioni a disposizione, ognuna delle quali presenta vantaggi e svantaggi. In definitiva un investimento di questo tipo risulta conveniente nel lungo periodo e in un’ottica di diversificazione del portafoglio d’investimento.
È bene dedicare a questo tipo di investimento solo una piccola porzione del proprio capitale, ad esempio per controbilanciare un investimento nel mercato azionario. A Moneyfarm siamo specializzati nella composizione di portafogli d’investimento che comprendono ETF, controllando il rischio con un monitoraggio costante. Scopri insieme ai nostri consulenti qual è la soluzione più indicata per le tue esigenze.
Domande frequenti
Cosa significa investire in oro?
Il significato può essere diverso a seconda della tipologia di investimento, perché l’oro può essere considerato come tutte le altre materia prime oppure come bene rifugio, a seconda degli obiettivi dell’investitore.
Perché investire in oro?
Si può investire in oro per proteggere il capitale, per contrastare l’inflazione, per diversificare il portafoglio d’investimento o per trarre vantaggio dalle oscillazioni di prezzo mediante il trading.
Come investire in oro?
Ci sono diversi modi per investire in oro: monete d’oro, lingotti, ETF oro, azioni, futures e opzioni. Si può quindi investire in oro fisico oppure in oro finanziario.
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