In uno scenario economico e finanziario caratterizzato da numerose incertezze e opportunità, sapere come investire 10.000 euro nel 2025 in modo efficace può fare la differenza. In questo clima di instabilità, infatti, capire in che modo investire i propri risparmi è fondamentale per costruire un futuro finanziario più solido.
Naturalmente, investire 10.000 euro non permette di vivere di rendita, ma può aiutare a pianificare una spesa importante con maggiore serenità e incentivare una solida disciplina di risparmio. Tuttavia, per ottenere rendimenti che incrementano il capitale iniziale è necessaria una strategia di investimento diversificata e di lungo periodo. Investire, però, non è semplice, poiché richiede una conoscenza approfondita del settore e la capacità di prevedere le tendenze.
La maggior parte dei risparmiatori, magari seguendo i consigli di guru online o di influencer sui social media, non acquisisce in pochi giorni le competenze necessarie per interpretare i mercati, con il rischio di commettere errori costosi. Per questo è fondamentale valutare attentamente dove investire 10.000 euro senza rischi e in che modo proteggere il capitale. Ecco tutto quello che bisogna sapere.
A chi rivolgersi per investire 10.000 euro oggi?
Chi desidera investire 10.000 euro nei mercati finanziari, ma non ha le competenze giuste per farlo in autonomia, dovrebbe rivolgersi a un consulente finanziario indipendente. Un esperto, infatti, è in grado di suggerire la corretta strategia per investire 10.000 euro in modo sicuro, adattando le scelte di investimento alle necessità e agli obiettivi personali. Inoltre, un consulente finanziario indipendente aiuta a evitare errori e a ridurre i rischi, elaborando una strategia su misura per bilanciare il rapporto tra rendimento e protezione del capitale.
Oggi, grazie alla tecnologia il processo di investimento è diventato più veloce, semplice ed efficiente, con la possibilità di accedere a una Gestione Patrimoniale anche con 10.000 euro (naturalmente è possibile investire anche delle piccole somme di denaro o delle cifre più ingenti, come 20.000 euro o anche di più, arrivando a 100.000 euro e oltre).
In questo articolo proponiamo una guida completa su come investire 10.000 euro in modo sicuro. Come avrai capito non esiste una soluzione unica valida per tutti, ma la scelta migliore rimane quella di affidarsi a un consulente finanziario indipendente per analizzare il proprio profilo di investitore, così da avere una base di partenza chiara e ben definita che permetta di individuare le opzioni di investimento più adatte alle tue necessità.

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Come investire 10.000 euro in borsa
Per investire 10.000 euro la maggior parte delle persone si trova di fronte a diverse possibilità tra cui scegliere:
- selezionare direttamente i propri titoli e acquistarli autonomamente attraverso la propria banca o una piattaforma online specializzata;
- acquistare delle quote di un fondo di investimento (in questo caso le difficoltà sono legate alla selezione dello strumento e a un’attenta stima dei costi);
- rivolgersi a un consulente (facendo attenzione al tipo di rapporto che si stabilisce, in particolare se il consulente opera su base indipendente o meno);
- investire in obbligazioni governative, ossia acquistare bond dello Stato italiano o di altri paesi;
- aprire una gestione patrimoniale (questa opzione un tempo era prerogativa solo dei gestori di grandi patrimoni, ma oggi grazie alla tecnologia è disponibile anche per i piccoli risparmiatori).
Tuttavia, a prescindere dall’approccio scelto ci sono degli accorgimenti che è bene adottare prima di investire 10.000 euro per tenere sotto controllo il rischio:
- scegliere un orizzonte temporale più lungo possibile;
- diversificare gli investimenti per ridurre il rischio;
- ottimizzare l’investimento, ad esempio minimizzando i costi;
- preferire la soluzione con il miglior rapporto qualità/prezzo.
L’orizzonte temporale dell’investimento
L’orizzonte temporale è la stima di quanto deve durare l’investimento per raggiungere i propri obiettivi. Non è un vincolo, bensì un elemento importante di qualsiasi strategia di investimento. Solitamente, un orizzonte temporale breve richiede l’assunzione di un rischio maggiore per ottenere dei risultati soddisfacenti, mentre un orizzonte temporale più lungo consente di ridurre il rischio accettando un rendimento inferiore nel breve termine.
Questo si spiega con il fatto che gli investimenti finanziari devono fare i conti con la volatilità. I mercati, infatti, hanno una tendenza naturale alla crescita, ma il percorso non è lineare: al contrario è caratterizzato da numerosi saliscendi che determinano appunto la volatilità. Aumentare l’orizzonte temporale permette di affrontare con maggiore serenità anche i momenti negativi, quindi dà la possibilità di includere all’interno del portafoglio anche asset class più volatili, che sono quelle che generano più rendimento.
Investire 10.000 euro senza rischi: diversificare l’investimento
Capire come investire 10.000 euro in modo sicuro è una priorità per molti investitori, soprattutto in tempi di incertezza economica. La diversificazione dell’investimento è una strategia fondamentale per contenere i rischi associati all’investimento in singoli titoli o settori specifici. Avere un portafoglio ben diversificato, come quello composto da ETF (Exchange Traded Funds) o fondi comuni di investimento, permette di ridurre il rischio distribuendolo su un’ampia gamma di asset.
Gli ETF, in particolare, sono strumenti finanziari che replicano la performance di un indice, come S&P 500 o MSCI World, offrendo così un’esposizione a un’ampia varietà di azioni o obbligazioni. I fondi comuni, d’altro canto, sono gestiti da professionisti che investono in una serie di titoli selezionati in base a dei criteri specifici. Entrambi gli strumenti permettono agli investitori di accedere a diversi mercati e settori, senza la necessità di selezionare e gestire individualmente ogni singolo titolo.
Al contrario, investire 10.000 euro in un singolo titolo o in un numero limitato di titoli può portare a un’esposizione eccessiva a specifici rischi di mercato o di settore. Questo può comportare una volatilità maggiore e, potenzialmente, causare delle perdite significative se il titolo o il settore in questione dovesse andare incontro a delle difficoltà. Un portafoglio diversificato, invece, aiuta a mitigare questi rischi, poiché le performance negative di alcuni titoli possono essere compensate dalle performance positive di altri.
La diversificazione non solo riduce i rischi, ma può anche migliorare i rendimenti nel lungo termine. Anche se alcuni settori o titoli potrebbero avere performance inferiori in certi periodi, un portafoglio ben diversificato consente di sfruttare le opportunità offerte da diversi ambiti di mercato. Investire 10.000 euro in asset differenziati, che includano varie aree geografiche e settori differenti, permette di bilanciare le performance complessive, mantenendo una strategia solida anche in contesti di mercato volatili.
Monitorare l’investimento e migliorarlo nel tempo
Se stai pensando a come investire 10.000 euro e vuoi vedere il tuo capitale crescere nel tempo, non basta pianificare una strategia e scegliere bene i titoli su cui investire. Per ottenere dei risultati, infatti, bisogna monitorare periodicamente l’investimento, realizzando se necessario dei cambi di strategia per consentire al tuo investimento di adattarsi a tutte le condizioni di mercato.
Questo vuol dire, ad esempio, vendere gli asset meno performanti (soprattutto quando hanno già dato tutto quello che potevano dare in termini di performance) e acquistare strumenti con valutazioni e prospettive migliori. In questo modo il tuo investimento sarà sempre in linea con il contesto economico-finanziario e nelle condizioni ideali per garantire prestazioni ottimali.
Attenzione ai costi degli investimenti
Ogni investimento prevede dei costi che a volte sono poco trasparenti, ma è importante considerarli per capire come investire 10.000 euro in modo consapevole ed efficiente. Spesso è difficile comprendere pienamente l’impatto dei costi sugli investimenti, ma anche una piccola differenza decimale, se protratta nel tempo, può compromettere i rendimenti.
Inoltre, nell’ambito dei servizi finanziari costi maggiori non equivalgono a una maggiore qualità o sicurezza. A essere remunerati sono invece i meccanismi di distribuzione e di vendita molto articolati, che non offrono un reale valore aggiunto all’investitore. Tieni presente che i costi degli investimenti in Italia sono tra i più cari in Europa. Non dimenticare, quindi, che se vuoi investire 10.000 euro devi necessariamente ottimizzare il più possibile i costi.
Ad esempio, se investi 10.000 euro in un ETF con un costo di gestione annuo dell’1%, significa che ogni anno dovrai pagare 100 euro di commissioni al gestore. Questo costo va a erodere il rendimento ottenuto, dunque se l’ETF ha generato un rendimento del 5% pari a 500 euro il costo di gestione riduce il potenziale guadagno a 400 euro. Nel corso degli anni i costi possono fare una differenza di migliaia di euro sul risultato finale, rendendo più difficile e lungo raggiungere i propri obiettivi.
Investire 10.000 euro riducendo i rischi
In molti si chiedono se sia preferibile investire 10.000 euro tutti insieme o attraverso degli investimenti regolari, ad esempio tramite un Piano di Accumulo del Capitale (PAC). Con una cifra del genere è meglio entrare sul mercato il prima possibile per costituire la base solida di un investimento di lungo termine. Entrare in un investimento passivo con diverse tranches, tuttavia, può essere considerato una strategia per diminuire il rischio legato alle valutazioni presenti al momento di ingresso.
Certo, in fasi di mercato come quella che stiamo vivendo nel 2025, dilazionare l’investimento in vari momenti ravvicinati può essere una strategia vincente. Tuttavia, se il budget è solamente di 10.000 euro conviene optare per l’investimento in un’unica soluzione. Il Piano di Accumulo del Capitale può essere uno strumento utile per puntellare l’investimento. Anche in questo caso, la vera panacea è l’orizzonte temporale: più si allunga, meno il momento di ingresso diventa rilevante.
Dove investire 10.000 euro nel 2025: le principali soluzioni da valutare
Per investire in modo sicuro 10.000 euro servono innanzitutto lungimiranza e pazienza. Bisogna inoltre elaborare un piano, sviluppando una strategia che sia in grado di dare i risultati sperati nel lungo termine entro orizzonti temporali certi. Ad ogni modo, ecco quali sono le principali opzioni da considerare per investire 10.000 euro nel 2025, tra cui scegliere in base ai propri obiettivi e alla propria propensione al rischio.
BFP – Buoni fruttiferi postali
I buoni fruttiferi postali rappresentano un’opzione interessante per chi desidera investire 10.000 euro in modo sicuro, poiché sono garantiti dallo Stato italiano e non subiscono le fluttuazioni del mercato. Questo implica che il valore di questi titoli rimane costante e non teme la svalutazione, anche in caso di turbolenze di mercato e crisi finanziarie.
Sostanzialmente i BFP, collocati esclusivamente da Poste Italiane ed emessi dalla Cassa Depositi e Prestiti S.p.A., comportano l’investimento di una somma di denaro cui viene corrisposto, per l’appunto, un buono: quest’ultimo, nel tempo, matura interessi e alla scadenza viene restituito con i rendimenti maturati fino a quel momento.
Attualmente i buoni fruttiferi postali non sono un investimento che genera alti rendimenti, ma si rivelano piuttosto efficienti quando si vuole proteggere il proprio capitale nel tempo. Sono inoltre ottimi per gli investitori che, volendo diversificare il proprio portafoglio di investimento, desiderano acquisire dei titoli che riescano a stabilizzarne il valore, anche a fronte di forti oscillazioni del mercato.
I BFP sono esenti da costi di sottoscrizione e rimborso, oltre che dall’imposta di successione. Le commissioni da pagare, pertanto, rimangono esclusivamente quelle legate a gli oneri fiscali. Questa tipologia di investimento ha una durata media di 10 anni, ma esistono anche buoni fruttiferi postali con scadenza a 4 anni. I titoli con scadenza di lungo periodo, però, possono generare interessi superiori a quelli di medio periodo.
Si può dunque guardare ai BFP nel caso di una strategia difensiva, dunque ad essi si può destinare solo la parte di capitare messa a risparmio utile a proteggere l’intero portafoglio da eventuali svalutazioni monetarie. Nel complesso, però, i rendimenti offerti dai buoni fruttiferi postali sono modesti, con il rischio che al netto delle tasse e dei costi di gestione il guadagno sia inferiore all’inflazione.
BTP – Titoli di Stato
Fino a non molto tempo fa i titoli di Stato di tipo BTP (Buoni del Tesoro Pluriennali) erano considerati un investimento poco conveniente, poiché il tasso di interesse generato (anche nel lungo e lunghissimo periodo) era particolarmente basso, quasi irrisorio. Negli ultimi anni, però, stiamo assistendo a un recupero da parte delle obbligazioni governative, che hanno incrementato il loro rendimento.
Ad esempio, il BTP 2051, che propone un investimento con scadenza a quasi 30 anni, ha un rendimento effettivo a scadenza lordo del 3,97%, mentre l’ultima emissione di BTP Più destinati ai piccoli investitori ha offerto un rendimento annuo del 2,85% nei primi 4 anni e del 3,7% nel successivo quadriennio.
Avendo a propria disposizione un capitale di 10.000 euro, si potrebbe dunque pensare di includere nel proprio portafoglio dei Titoli di Stato: oltre a garantire una stabilizzazione del valore monetario, questi titoli offrono realmente la possibilità di generare interessi soddisfacenti e, nell’ottica di una strategia di lungo e lunghissimo periodo, oggi sono tra gli strumenti di investimento a basso rischio più efficaci.
Conto deposito
Al giorno d’oggi il conto deposito è una tipologia di investimento che viene ritenuta ben poco conveniente: questo succede in ragione del fatto che gli interessi e i rendimenti generati sono molto bassi. Anche nelle strategie di lungo periodo, i conti deposito non si rivelano particolarmente efficienti. L’unico reale vantaggio che offrono è quello di riuscire a custodire la liquidità, proteggendola dall’inflazione e dal rischio di svalutazione monetaria.
Ad esempio, effettuando una simulazione online sul sito del Sole 24 Ore, con 10.000 euro da investire in conti deposito si ottiene un tasso netto intorno al 2% per i prodotti vincolati a 12 mesi, mentre il rendimento raggiunge il 2,59% aumentando il vincolo fino a 60 mesi. Bloccare un capitale nel conto deposito può avere i suoi vantaggi, ma questo vuol dire perdere la possibilità di mettere a frutto le somme in tuo possesso.
Se i tuoi obiettivi prevedono solo il mantenimento del tuo attuale capitale, dunque, guardare ai conti deposito potrebbe essere un’opzione da considerare. Se invece vuoi ottenere una rendita soddisfacente mettendo a frutto i tuoi risparmi, così da permettere al capitale inizialmente investito di generare interessi più elevati, esistono altre opzioni e strategie più indicate per i tuoi scopi.
Su questo argomento puoi leggere la nostra analisi del conto deposito offerto da Banca Mediolanum e le sue performance paragonate all’offerta di Moneyfarm.
Oro e materie prime
L’oro e gli altri beni rifugio, come l’argento o gli oggetti da collezione, sono considerati un “evergreen” nel settore degli investimenti. È estremamente difficile che questi beni incorrano in una forte svalutazione, a differenza ad esempio delle materie prime, in quanto per loro stessa natura non sono soggetti alle dinamiche di mercato a cui rispondono altri strumenti finanziari.
Investire nell’oro e negli altri beni rifugio consente di mantenere il capitale al sicuro nei momenti difficili, ad esempio durante le fasi di contrazione dell’economia. Inoltre, nel corso del tempo questi prodotti sono stati in grado di accrescere il loro valore: il prezzo dell’oro spot, ad esempio, è passato da 33 euro al grammo di febbraio 2016 a 89 euro al grammo di febbraio 2025, con una crescita piuttosto costante. Alla base di questo andamento c’è il concetto di scarsità, un aspetto che mette al riparo questi beni da crisi finanziarie e recessioni.
Questo non vuol dire che i beni rifugio siano immuni alle oscillazioni di mercato, infatti possono subire variazioni di prezzo anche significative nel breve e medio periodo, specialmente quando l’economia globale è in buona salute. Il miglior modo per sfruttare questa tipologia di investimenti in maniera prudente è quello di inserirli in un portafoglio diversificato, un approccio che consente di contrastare efficacemente i movimenti di prezzo nel breve periodo.
Investimenti immobiliari
Gli investimenti immobiliari, se ben ponderati, possono sempre far parte di una buona strategia di investimento, in quanto permettono di acquistare beni di lunga durata che difficilmente subiscono un crollo elevato del loro valore. I beni immobiliari, tra l’altro, aprono le strade verso altre forme di guadagno, ad esempio acquistando una casa o un edificio con l’intenzione di avviare un’attività turistica o affittare le unità immobiliari.
Avendo a propria disposizione solo 10.000 euro, però, gli investimenti immobiliari non rappresentano un’opzione accessibile. Con una simile cifra, però, è possibile orientarsi verso il crowdfunding immobiliare. Questa attività prevede la possibilità di finanziare dei progetti immobiliari insieme ad altri investitori privati, ad esempio investendo nella costruzione di palazzine, di ville o nella riqualificazione di un edificio. In cambio è possibile ottenere il rimborso del capitale maggiorato degli interessi a una scadenza prefissata, oppure ricevere il pagamento di una cedola periodica.
Il crowdfunding immobiliare comporta però dei rischi che non bisogna sottovalutare, ad esempio la possibilità di perdere i soldi investiti in caso di insolvenza o fallimento della società immobiliare. Bisogna quindi analizzare con molta attenzione sia i progetti su cui investire che le imprese che li realizzano, cercando di diversificare il rischio investendo piccole somme su vari progetti immobiliari.
ETF (Exchange Traded Found)
Se ti stai chiedendo come investire 10.000 euro nel 2025, forse la risposta migliore è rivolgere la tua attenzione verso gli ETF (Exchange Traded Fund), strumenti di investimento tra i più convenienti, semplici e diversificati. Questo vale soprattutto per gli ETF bilanciati, in quanto hanno sia una componente azionaria che obbligazionaria replicando una strategia bilanciata e multi asset.
Gli ETF sono l’alternativa più efficace ai tradizionali Fondi Comuni di Investimento, che attualmente hanno perso gran parte della loro attrattiva. La diversificazione degli ETF punta sul bilanciamento degli asset (asset allocation), associando titoli più o meno soggetti alla volatilità del mercato, come le azioni o le obbligazioni, a strumenti più stabili in grado di contrastare le oscillazioni degli altri prodotti contenuti nel fondo.
Una simile strategia è altamente personalizzabile, infatti il rapporto rischio/rendimento può essere ottimizzato a seconda delle specifiche necessità del singolo investitore, qualsiasi sia l’importo che si intende destinare all’investimento. Questi fondi, inoltre, prevedono un ribilanciamento automatico dei titoli inseriti nel paniere, operazione che ottimizza ulteriormente l’investimento in ETF.
Un altro vantaggio degli ETF consiste nelle spese basse di gestione. Al contrario di quanto avviene per i Fondi Comuni di Investimento, infatti, gli Exchange Traded Fund pongono il risparmiatore di fronte a costi decisamente più contenuti. Per sfruttare al massimo la diversificazione del paniere ETF, tuttavia, è sempre preferibile rivolgersi ad un consulente indipendente specializzato in questo settore.
Obbligazioni Corporate
Le obbligazioni corporate sono uno strumento finanziario emesso dalle società per raccogliere capitale. Acquistando un’obbligazione, l’investitore presta denaro alla società che l’ha emessa e, in cambio, ottiene degli interessi (o cedole) a un tasso fisso o variabile per un periodo di tempo stabilito. Al termine di questo lasso di tempo l’investitore riceve il rimborso del capitale investito.
Un investimento di 10.000 euro in obbligazioni corporate può essere una buona scelta per coloro che cercano una fonte di reddito regolare e più prevedibile rispetto agli investimenti in azioni. Inoltre, le obbligazioni corporate offrono solitamente un rendimento più alto rispetto alle obbligazioni governative, in quanto il rischio di insolvenza delle aziende è generalmente superiore a quello dei governi.
In ogni caso, è importante ricordare che le obbligazioni corporate comportano un certo grado di rischio. In caso di insolvenza dell’azienda, infatti, gli investitori potrebbero non riuscire a recuperare il capitale investito. Pertanto, prima di investire in obbligazioni corporate è fondamentale valutare attentamente la salute finanziaria dell’azienda e la sua capacità di rimborsare il debito.
Investimenti non sicuri: criptovalute e trading online
Negli ultimi anni il trading online ha attirato l’interesse e la curiosità di molti risparmiatori, spesso promettendo in modo ingannevole di poter guadagnare cifre elevate in modo rapido e veloce, anche senza competenze. In realtà è vero esattamente il contrario. Per guadagnare con il trading online bisogna avere competenze specifiche e molta esperienza, oltre a un’elevata propensione al rischio e un capitale considerevole.
Un altro modo poco sicuro per investire 10.000 euro è rappresentato dalle criptovalute. Questi asset digitali sono ancora poco regolamentati ed esposti al rischio di truffe, inoltre le criptovalute hanno una volatilità eccessiva per la maggior parte dei piccoli investitori. D’altra parte, se per un fondo miliardario vale la pena cercare di ottenere rendimenti elevati sostenendo un rischio altrettanto alto, per un piccolo investitore potrebbe essere letale una perdita di qualche migliaio di euro.
Se si è in grado di seguire efficacemente le movimentazioni di breve e brevissimo periodo, pertanto, si potrebbe persino riuscire ad ottenere qualche profitto interessante, ma sia il trading online che le criptovalute sono investimenti sconsigliati ai risparmiatori alle prime armi. Affidarsi ai robo advisor per risparmiare tempo, inoltre, non offre alcuna garanzia, tanto più se in possesso di un capitale di appena 10.000 euro.
Conto Titoli Moneyfarm
Se stai cercando una strategia per investire 10.000 euro nel 2025, il Conto Titoli Moneyfarm potrebbe essere una scelta da tenere in considerazione.
All’interno della piattaforma, infatti, sono presenti diverse soluzioni per la gestione del capitale, con la possibilità di accedere ai mercati finanziari in modo semplice e intuitivo ampliando l’investimento con gli strumenti messi a disposizione da Moneyfarm.
Vediamo quali sono i principali vantaggi di Conto Titoli Moneyfarm:
- ampio accesso al mercato: con il Conto Titoli Moneyfarm puoi investire in una vasta selezione di azioni ed ETF quotati su Borsa Italiana, Deutsche Börse, Euronext Paris e altre piazze finanziarie. In questo modo puoi diversificare il tuo portafoglio, riducendo il rischio e massimizzando le potenziali opportunità di rendimento;
- diversi strumenti di investimento: il Conto Titoli Moneyfarm offre due principali strumenti di investimento: azioni ed ETF. Le azioni ti permettono di investire direttamente in singole aziende, mentre gli ETF offrono un’esposizione a interi settori o indici di mercato, garantendo una maggiore diversificazione. Questa combinazione di strumenti consente di costruire un portafoglio bilanciato e adatto ai tuoi obiettivi finanziari a lungo termine;
- gestione fiscale semplificata: un altro vantaggio significativo del Conto Titoli Moneyfarm è la gestione fiscale. La piattaforma opera in regime amministrato, agendo come sostituto d’imposta. Questo significa che Moneyfarm si occuperà del calcolo e del versamento delle imposte sui tuoi investimenti, semplificando notevolmente la gestione fiscale;
- costi competitivi: Moneyfarm si distingue anche per i costi competitivi. Non sono previste commissioni di ingresso o di uscita, inoltre i costi di gestione sono tra i più bassi sul mercato. Questo permette di massimizzare i potenziali rendimenti netti dei tuoi investimenti, mantenendo sotto controllo le spese;
- supporto e consulenza professionali: il Conto Titoli Moneyfarm mette a disposizione un team di esperti pronti a supportarti nella scelta delle migliori soluzioni di investimento. Questo servizio di consulenza aiuta a definire una strategia personalizzata in base al tuo profilo di rischio e ai tuoi obiettivi finanziari.
Come investire 10000 euro in modo sicuro
Sia che tu inizi a investire 10.000 euro nel 2025 per cominciare a costruire per il futuro, sia che tu abbia la necessità di non lasciare deperire il risparmio nel conto corrente, valuta bene a chi rivolgerti. Il fai da te o il sentito dire non si rivelano quasi mai strategie vincenti. Solo i professionisti hanno accesso a dati e strumenti di monitoraggio sofisticati e adeguati per investire in modo efficiente e consapevole.
Oggi, inoltre, grazie alla tecnologia, puoi accedere alla consulenza finanziaria in ogni momento, senza recarti in filiale. I costi superflui sono eliminati, quindi anche chi può investire solamente 10.000 euro può usufruire di un servizio di alta qualità. Ma come scegliere a chi rivolgersi? Il nostro consiglio è di rivolgersi a un consulente indipendente che sia retribuito solamente per i consigli che offre, non in base agli strumenti che inserisce in portafoglio.
Ovviamente non tutti i consulenti non indipendenti e i promotori ragionano in questo modo, infatti non in tutti i casi esiste un conflitto di interesse. Tuttavia, se vuoi la garanzia di investire 10.000 euro senza pagare commissioni inutili o evitando di sottoscrivere un investimento non adatto al tuo profilo, meglio scegliere un consulente online indipendente e optare per prodotti finanziari a basso costo di gestione come gli ETF.
Per scoprire qual è la soluzione migliore per te dai un’occhiata alle nostre guide aggiornate al 2025, troverai tante informazioni utili per investire diverse somme di denaro, dalle più piccole alle più grandi:
- investire 1.000 euro;
- investire 2.000 euro;
- investire 5.000 euro;
- investire 15.000 euro;
- investire 20.000 euro;
- investire 30.000 o 40.000 euro;
- investire 50.000 euro;
- investire 100.000 euro.
Domande frequenti
Con 10.000 euro è possibile costruire un portafoglio di asset, ossia investire in borsa. Con un simile capitale si può diversificare sufficientemente il portafoglio, in modo da renderlo quanto più stabile possibile nel tempo e meno soggetto alla volatilità di mercato.
Qualsiasi investimento si decida di effettuare, con un capitale di 10.000 euro è importante realizzare un’ottimale diversificazione dello stesso, ribilanciando periodicamente gli asset e tenendo sotto controllo il livello di rischio cui ci si espone.
Un capitale di 10.000 euro può essere investito acquistando autonomamente singoli asset, acquisendo un fondo di investimento, impegnandolo in obbligazioni o aprendo una gestione patrimoniale. Tali operazioni, se si ha esperienza, possono essere eseguite per conto proprio, altrimenti è possibile affidarsi a un consulente.
Non esistono investimenti senza rischi, tuttavia le soluzioni meno rischiose per investire 10.000 euro sono titoli di Stato, conti deposito, buoni fruttiferi postali ed ETF.
10.000 euro investiti hanno un rendimento legato alle caratteristiche dello strumento d’investimento e al rischio, con rendimenti più bassi per prodotti come conti deposito, buoni fruttiferi postali e titoli di Stato e rendimenti più alti per ETF, obbligazioni corporate e azioni.
10.000 euro in banca non rendono nulla, a meno che non vengano spostati in un conto deposito vincolato, ma anche in questo caso il rendimento è minimo e bisogna sottrarre l’aliquota fiscale sugli interessi del 26%.
Per raddoppiare 10.000 euro è necessario investire in strumenti ad alto rischio, come azioni growth o startup innovative, oppure sfruttare l’interesse composto per raggiungere questo obiettivo nel tempo a fronte di un rischio contenuto investendo in un piano di accumulo o in ETF.
10.000 euro investiti in BTP Valore a febbraio 2025 rendono all’incirca 280 euro lordi all’anno per i primi 4 anni e 360 euro lordi all’anno per i successivi 4 anni.
*Investire in strumenti finanziari comporta rischi inerenti, tra cui perdita di capitale, fluttuazioni del mercato e rischio di liquidità. I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri. È importante considerare la tua tolleranza al rischio e gli obiettivi d’investimento prima di procedere.