Come investire 500 euro nel 2024: la strategia migliore


Chi si avvicina per la prima volta al mondo degli investimenti in genere non dispone di un grande capitale da investire. Oggi non mancano le opportunità per far fruttare i piccoli capitali e anche investire 500 euro è un passo importante per conoscere meglio i mercati finanziari e le loro potenzialità.

Quando si inizia un percorso d’investimento è bene essere realisti e restare con i piedi per terra. Di certo non è possibile arricchirsi con un capitale di soli 500 euro, ma questa somma iniziale può essere considerato il primo mattone per costruire un futuro economico privo di incertezze.

Se fino a qualche anno fa occorrevano grandi capitali per entrare nei mercati finanziari, oggi le cose sono cambiate e si può cominciare anche con qualche centinaia di euro. Per decidere su quale strumento finanziario puntare, abbiamo preparato una lista di 12 idee d’investimento tra cui scegliere.

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Dove investire 500 euro oggi? Ecco 12 idee:

Prima di decidere quale strategia d’investimento adottare, è necessario conoscere gli asset che si prestano ad un investimento profittevole anche con piccoli capitali. Scopriamo quali sono le peculiarità dei principali strumenti finanziari, dalle intramontabili azioni agli strumenti più recenti come le criptovalute o il crowdfunding.

1.     Azioni

Quando si pensa al mondo degli investimenti, le azioni sono il primo asset finanziario che viene in mente. Il mercato azionario si basa sul principio della domanda e dell’offerta, che fanno oscillare i prezzi delle azioni, ossia dei titoli delle società quotate in Borsa.

Chi vuole investire 500 euro in Borsa e punta ad azioni di grandi società come Google, non riesce ad acquistare un’intera azione, visto che il valore di una singola azione supera i 2.000 euro, ma può acquistare una piccola frazione delle azioni prescelte. Molti broker offrono la possibilità di acquistare delle frazioni di azione, così anche il piccolo investitore ha la possibilità di differenziare il suo investimento e bilanciare i rischi.

Il valore delle azioni tende a salire nel lungo periodo, mentre il prezzo può subire delle forti oscillazioni nel breve periodo. Per questo è importante la differenziazione e la scelta delle azioni su cui investire.

Un particolare tipo di azioni che vale la pena di menzionare sono le azioni di società dividend-paying.

Investire in azioni di società dividend-paying può rappresentare una strategia interessante per coloro che desiderano ottenere flussi di reddito passivi nel lungo termine. Le società dividend-paying sono quelle che distribuiscono una parte dei propri utili sotto forma di dividendi agli azionisti. Questo tipo di investimento offre diversi vantaggi.

Gli investimenti in azioni di società dividend-paying, infatti, offrono la possibilità di generare un flusso di reddito regolare. I dividendi rappresentano una parte dei profitti realizzati dalla società e vengono distribuiti agli azionisti in base alla quantità di azioni possedute. Questi pagamenti periodici possono essere utilizzati come una fonte di reddito aggiuntiva o reinvestiti per aumentare il capitale investito.

Si deve considerare che le società dividend-paying sono spesso caratterizzate da una maggiore stabilità e solidità finanziaria. Di solito, infatti, queste aziende appartengono a settori maturi e consolidati, con una base di clienti stabile e un flusso di entrate costante. Ciò contribuisce a ridurre il rischio di investimento, poiché tali società tendono a essere meno soggette a oscillazioni di mercato e turbolenze finanziarie.

Vuoi saperne di più? Leggi la nostra guida online sugli investimenti in azioni.

2.     Obbligazioni

I piccoli investitori che vogliono operare in Borsa e non sanno dove investire 500 euro, possono orientarsi anche sulle obbligazioni. In genere i rendimenti sono più bassi rispetto alle azioni, ma anche il rischio è più basso. Le obbligazioni sono quindi uno strumento che può essere utile per differenziare il portafoglio d’investimento e bilanciare il rischio.

Se invece si punta ad obbligazioni ad alto rendimento (titoli High Yield), è bene sapere che si tratta di titoli che hanno un rating molto basso perché la volatilità è alta oppure la società è a rischio d’insolvenza. A fronte di un rischio elevato, l’investitore ha la possibilità di accedere a rendimenti che possono anche superare il 10%. È una scelta che va ponderata bene, mettendo sulla bilancia rischi e benefici.

3.     Fondi comuni di investimento

Grazie ai fondi comuni d’investimento anche i piccoli investitori possono accedere a degli strumenti finanziari che altrimenti sarebbero inaccessibili. Il capitale dei risparmiatori viene investito da società specializzate in azioni, obbligazioni, ETF, immobili, materia prime o altri asset.

È la società di gestione ad occuparsi dell’investimento e compiere periodicamente gli atti di gestione necessari, mentre l’investitore può limitarsi a monitorare l’andamento dell’investimento. Trattandosi di fondi a gestione attiva, i costi sono mediamente elevati. In compenso i fondi comuni offrono una buona possibilità di diversificazione.

4.     ETF

Gli ETF o exchange traded funds sono i fondi che permettono di investire in un paniere di titoli, che in genere replicano un determinato indice di borsa. Anche in questo caso le possibilità di differenziare l’investimento sono molto alte perché si può comporre il paniere con titoli di settori diversi o che hanno una differente esposizione geografica.

A differenza dei fondi comuni, gli ETF sono caratterizzati da una gestione passiva, infatti hanno dei costi più contenuti e competitivi. Investire 500 euro in ETF potrebbe essere un ottimo modo per entrare nei mercati finanziari, a patto di scegliere bene i fondi su cui puntare.

I consulenti di Moneyfarm sono specializzati nella selezione degli ETF e utilizzano dei criteri molto rigidi, così da offrire agli investitori solo degli ETF di comprovata qualità. Grazie ad una strategia multi-asset, è possibile massimizzare i vantaggi degli ETF attraverso un investimento efficiente e sicuro.

5.     Buoni fruttiferi postali

Gli investitori più tradizionalisti guardano sempre con fiducia ai buoni fruttiferi postali, ma nel tempo questi strumenti finanziari sono diventati sempre meno convenienti. I rendimenti offerti dai buoni fruttiferi postali oggi sono molto bassi e con un capitale di soli 500 euro il guadagno annuale rischia di ridursi a poche decine di euro.

Si tratta di strumenti pensati per un pubblico molto ampio, infatti non offrono alcuna possibilità di personalizzare l’investimento o bilanciare il rischio attraverso la diversificazione.

6.     Trading online

Il trading online offre la possibilità di operare sui mercati finanziari in totale autonomia, anche con capitali molto piccoli. Grazie alle piattaforme offerte dai broker, l’operatività è molto semplice, infatti questa forma di investimento attrae molti risparmiatori.

Se è vero che si possono guadagnare cifre interessanti anche partendo con un capitale di soli 500 euro, con altrettanta facilità i guadagni possono trasformarsi in dolorose perdite. Per rendere il trading online profittevole, bisogna studiare bene i mercati finanziari e seguire fedelmente una strategia, per minimizzare gli effetti dell’emotività.

7.     Forex

Spesso chi fa trading online si concentra sul mercato Forex, perché è un mercato molto liquido e si può iniziare anche con poche centinaia di euro. L’operatività si concentra sugli scambi valutari, quindi l’investitore deve prestare grande attenzione alla situazione geopolitica degli Stati interessati e alle notizie di natura economico-finanziaria.

Chi sceglie di investire 500 euro nel Forex per inseguire dei facili guadagni, si scontra spesso con la dura realtà. Gli investitori inesperti che si improvvisano trader rischiano di perdere l’intero capitale investito. Prima di cominciare, è bene conoscere bene l’alto livello di rischio e gestire il capitale in modo prudente.

8.     Crowdfunding immobiliare

Fino a qualche anno fa occorrevano capitali molto grandi per accedere agli investimenti immobiliari, ma il crowdfunding immobiliare ha sovvertito questa regola. In questa tipologia d’investimento, l’unione fa la forza, perché tanti piccoli investitori possono finanziare dei progetti immobiliari e ottenere in cambio un rendimento periodico.

Per questa tipologia d’investimento 500 euro sono più che sufficienti, perché l’investitore può partecipare al crowdfunding con un contributo che parte da 50 euro. I rendimenti offerti oscillano tra il 7 e il 12% annuo.

9.     Criptovalute

Investire 500 euro in bitcoin o altre criptovalute è un’altra possibilità da valutare, purché l’investitore sia cosciente dell’alta volatilità che caratterizza questo mercato. Le forti oscillazioni di prezzo possono portare in poco tempo un grande guadagno o una grande perdita, quindi chi entra nel mondo cripto dovrebbe adottare delle solide regole di money management.

La blockchain e le nuove tecnologie che si stanno sviluppando attorno alle criptovalute hanno un enorme potenziale, ma è ancora difficile fare delle previsioni sul bitcoin per il lungo periodo.

10.  Beni rifugio (oro, diamante, argento)

Le materie prime come oro, argento e diamanti vedono crescere il loro valore nel tempo ed è per questo che sono considerati beni rifugio per eccellenza. Sono investimenti soggetti ad alta volatilità nel breve periodo, infatti per chi non ha molta esperienza con questo mercato è preferibile un orizzonte temporale medio-lungo.

Ci sono diversi modi per investire 500 euro in oro o altri beni rifugio, come l’acquisto di lingotti, monete, azioni di società aurifere o ETF. Che si tratti di un investimento in beni fisici o meno, in ogni caso ci sono possibilità che anche i piccoli investitori possono esplorare.

Vuoi saperne di più sull’investimento in materie prime? Dai un’occhiata alle nostre guide online:

11.  Startup innovative

Abbiamo già parlato del crowdfunding immobiliare, ma il finanziamento dei progetti imprenditoriali può essere rivolto anche nei confronti delle start-up innovative. Si tratta di una scommessa che può fruttare parecchio se la società in questione riesce a raggiungere il successo, ma c’è anche la possibilità che il progetto fallisca.

Ogni investimento parte da 250 euro e attraverso le piattaforme specializzate è possibile conoscere e valutare queste giovani società in cerca di finanziamenti.

12. P2P lending

Restiamo in tema di finanziamenti per parlare delle opportunità del P2P lending. In questo caso di tratta di prestiti erogati nei confronti di persone fisiche o aziende, che preferiscono evitare i tradizionali canali bancari per finanziare i loro progetti.

A fronte di questi prestiti peer to peer, i beneficiari del finanziamento pagano dei tassi di interesse che possono essere anche molto alti ed così che i finanziatori guadagnano, proprio come fanno le banche. Si può investire importi anche molto piccoli, a partire da poche decine di euro.

13. Fondi ESG

Nel panorama finanziario contemporaneo, i Fondi ESG stanno guadagnando sempre più popolarità tra gli investitori consapevoli. Questi fondi, che si concentrano su criteri Ambientali, Sociali e di Governance (ESG), rappresentano una nuova frontiera dell’investimento responsabile. 

La crescente attenzione verso le tematiche ambientali e sociali ha portato molti a cercare opportunità di investimento che non solo offrano rendimenti competitivi, ma che siano anche in linea con principi etici e sostenibili. I Fondi ESG rispondono proprio a questa esigenza, permettendo agli investitori di conciliare obiettivi finanziari con valori personali e sociali.

Per chi si avvicina al mondo degli investimenti con un budget limitato, potrebbe sorgere la domanda: è possibile investire 500 euro in Fondi ESG? La risposta è sì. Molti fondi offrono infatti soglie di ingresso accessibili, permettendo anche a chi dispone di somme più contenute di accedere a questa opportunità. 

Investire in Fondi ESG non significa solo fare una scelta etica, ma anche prendere una decisione strategica. Infatti, molte aziende che adottano pratiche sostenibili tendono a mostrare una maggiore resilienza in situazioni di mercato avverse. Questo rende i Fondi ESG non solo un’opzione moralmente responsabile, ma anche un’opzione potenzialmente redditizia a lungo termine.

Investire 500 euro: strategia di investimento e orizzonte temporale

Prima di decidere come investire 500 euro, è importante avere chiara una strategia d’investimento. Investire sui mercati finanziari è una cosa ben diversa rispetto ai finanziamenti retribuiti o all’acquisto di beni rifugio. Sebbene le performance precedenti non sono mai una garanzia per il futuro, è consigliabile valutare i rendimenti dello strumento prescelto e capire se è in linea con gli obiettivi stabiliti.

Per fissare l’obiettivo può essere utile domandarsi perché si sta investendo 500 euro e qual è l’orizzonte temporale entro il quale si auspica che l’obiettivo venga raggiunto. Visto che si parte da un capitale piccolo, nella definizione degli obiettivi e della strategia d’investimento bisogna essere realisti e adottare un approccio flessibile.

Come investire 500 euro al mese?

Se invece di investire solo 500 euro, si ha la possibilità di investire 500 euro al mese, le possibilità d’investimento si ampliano ed è possibile raggiungere obiettivi più ambiziosi. In soli 12 mesi si può già contare su un capitale investito di 6.000 euro, a cui si va ad aggiungere anche il guadagno già realizzato e da reinvestire.

Per abbinare efficacemente risparmio e investimento, è possibile ricorrere ad un Piano di Accumulo di Capitale o PAC. È uno strumento flessibile che aiuta a risparmiare con disciplina, mentre l’investimento fa aumentare il rendimento nel tempo. I Piani di Accumulo Moneyfarm hanno dei costi trasparenti e ti permettono di investire in un portafoglio diversificato ed efficiente.

Investire in periodo di crisi

La guerra in Ucraina e la crisi legata alla pandemia sono degli eventi che possono spaventare l’investitore e spingerlo ad attendere un momento migliore. In realtà non esiste un momento ideale per investire, perché anche in periodo di crisi si presentano delle buone opportunità di investimento che si possono cogliere anche con un capitale di 500 euro.

Lo sanno bene gli investitori più esperti, che riescono a generare dei rendimenti anche in presenza di un’instabilità politica o una crisi dei mercati. Per cogliere queste opportunità in questi periodi turbolenti, è preferibile affidarsi a dei consulenti esperti, che conoscono bene il modo in cui i mercati reagiscono nei periodi di incertezza.

Conclusioni

Iniziare ad investire con un capitale piccolo di certo non permette di ottenere fin da subito una rendita elevata, ma è il modo migliore per prendere confidenza con gli strumenti finanziari. Si tratta di una conoscenza che si rivelerà ancora più utile quando il capitale sarà più grande e l’investimento sarà più impegnativo.

Per rendere gli investimenti ancora più convenienti e far crescere il rendimento, è bene continuare a risparmiare, così da incrementare il capitale iniziale di 500 euro. Grazie al PAC si può far crescere l’investimento con gradualità, così da minimizzare anche gli effetti delle oscillazioni di mercato.

Domande frequenti

Come investire 500 euro?

Dipende dalla strategia d’investimento che si preferisce utilizzare, perché le possibilità sono molte e non resta che scegliere. Nel dubbio è possibile valutare un piano di accumulo, in modo da iniziare ad investire mentre si fa crescere il capitale investito.

Quali obiettivi di possono raggiungere con un investimento di 500 euro?

Gli obiettivi che si possono raggiungere dipende dall’orizzonte temporale preso in considerazione, ma per accelerare il processo è preferibile incrementare il capitale investito anche gradualmente. Si tratta di un capotale piccolo, quindi è bene essere realisti.

Si può investire 500 euro in periodi di crisi?

Ogni fase di mercato offre delle opportunità di investimento, infatti anche durante una crisi economica gli investitori esperti riescono a ottenere dei profitti. Per cogliere le opportunità anche nei periodi più incerti, è preferibile continuare a risparmiare e affidarsi a dei consulenti esperti.

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*Gli investimenti in strumenti finanziari sono soggetti alla variabilità del mercato e possono determinare la perdita, in tutto o in parte, del capitale inizialmente investito.

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