Cercando online le parole “investimenti ad alto rendimento” ci si imbatte rapidamente in una moltitudine di presunti esperti e “guru” della finanza che promettono guadagni straordinari in tempi molto brevi, con soluzioni apparentemente a rischio zero.
Chiunque abbia una minima familiarità con il mondo degli investimenti sa però che queste promesse non hanno fondamento: non esistono rendimenti elevati privi di rischio, investire è un’attività seria e non si diventa consulenti finanziari dalla mattina alla sera. Investire in modo consapevole infatti richiede preparazione, informazioni specifiche e un aggiornamento costante.
Questo articolo è un’analisi ad ampio raggio sugli investimenti finanziari ad alto rendimento, con indicazioni precise su quali sono concretamente le possibilità che si prospettano ad un risparmiatore che voglia capire su cosa investire oggi. In generale tutte le attività potenzialmente molto remunerative presentano anche un rischio direttamente proporzionale, su cui è necessario essere consapevoli.
| Qual è il miglior investimento ad alto rendimento? | Ci sono diverse opzioni: dagli ETF alle criptovalute, dalle startup all’intelligenza artificiale |
| Chi può investire? | Investitori esperti e con un’alta propensione al rischio |
| Qual è l’orizzonte temporale per la rendita? | Medio – lungo termine Fondamentale per massimizzare le performance |
| Quali sono i rischi? | Medio – alti, soprattutto per gli asset più volatili |
| Investire tutto in un solo asset è consigliato? | No, meglio diversificare |
Cosa sono gli investimenti ad alto rendimento e significato
Oggi un investitore può scegliere tra una vasta gamma di prodotti di investimento, che si differenziano non solo per i mercati e gli asset coinvolti (azioni, obbligazioni e così via), ma anche per la tipologia di rendimento che possono dare e il livello di rischio correlato. Tra questi, gli investimenti più redditizi includono azioni, obbligazioni e fondi comuni di investimento, che offrono varie opzioni per coloro che cercano rendimenti elevati.
In questo senso, gli investimenti ad alto rendimento sono un territorio molto vasto, tradizionalmente dedicato agli investitori più esperti e a chi ha un’alta propensione al rischio, preferibilmente accompagnata da un discreto capitale da mettere in gioco.
Per fare una valutazione seria e strutturata di questa tipologia di investimento vale la pena approfondire la definizione stessa di “alto rendimento”: non si tratta di un valore assoluto e definito a priori, ma di una valutazione per certi versi arbitraria. Questa dipende da una serie di elementi e fattori che variano sulla base del profilo del singolo investitore e della tipologia di prodotto scelto.
Per dirla in termini molto semplici: un piano di investimento con un rendimento medio annuo del 2% può essere un ottimo obiettivo per alcuni, ma anche una pessima strategia per altri.
Dove investire e come valutare il rischio
Quando si parla di investimenti, il rischio è un elemento imprescindibile da tenere in grande considerazione, e quando ci si approccia ad investimenti ad alto rendimento questo aspetto diventa ancora più importante. È fondamentale chiarire quali siano i reali obiettivi finanziari per garantire una pianificazione efficace.
La valutazione del rischio è il punto di partenza di ogni pianificazione finanziaria, perché coinvolge:
- l’investitore: per ogni investitore si deve elaborare un profilo di rischio, una sorta di fotografia che prende in considerazione non solo il patrimonio disponibile, ma anche le caratteristiche personali, la competenza su tematiche specifiche come le operazioni finanziarie e la propensione a correre dei rischi mettendo in gioco i propri risparmi. Questo al fine di aumentare le probabilità di ottenere un rendimento più alto;
- il prodotto: al di là dei rischi generici che accomunano tutti gli strumenti finanziari, ogni prodotto ne porta con sé di specifici (pensiamo, ad esempio, al rischio emittente dei titoli obbligazionari). Questi elementi insieme determinano la classe di rischio di appartenenza di ogni prodotto. Più è alto il valore, più sono alti i rendimenti potenziali, più aumentano i rischi.
Per comprendere meglio l’importanza della valutazione del rischio, entriamo nel vivo con un esempio pratico di investimento finanziario ad alto rendimento: il portafoglio P7 Moneyfarm. Si tratta certamente del prodotto più aggressivo tra quelli che proponiamo, con un’esposizione azionaria che oscilla tra il 75% e il 90% e un target di volatilità del 14%. I rendimenti sono decisamente interessanti anche per investimenti inferiori ai 50.000 euro, con una media annua del 9,2%.

A fronte di queste cifre, naturalmente, c’è un profilo di rischio elevato dovuto principalmente alla composizione del portafoglio (per la maggior parte azionario con un’esposizione su mercati globali): questo prodotto, dunque, è adatto agli investitori esperti che abbiano la possibilità di investire somme importanti sul lungo termine.
infatti, più si allunga l’orizzonte temporale, più il rendimento mediano cresce e le probabilità di perdita diminuiscono. Questo non è certo consigliato a chi si trova ad operare sul mercato per la prima volta o cerca un guadagno sicuro e nel breve termine.
Non tutti gli investimenti sono adatti a tutti gli investitori, ecco perché è importante essere informati sull’esposizione al rischio per evitare brutte sorprese. Come consulenti indipendenti, in Moneyfarm applichiamo un attento processo di profilazione per ogni cliente attivo o potenziale, per essere certi di proporre un progetto di investimento su misura per il caso specifico. Se stai cercando l’investimento giusto per te, scopri senza impegno la nostra proposta compilando il form online.
Investimenti finanziari ad alto rendimento: quali asset scegliere?
Al di là dei nostri portafogli strategici, quali sono gli asset più idonei per chi ha in programma investimenti ad alto rendimento? Se fossimo negli anni Novanta non ci sarebbero dubbi: il mattone, che da sempre è considerato un bene rifugio caratterizzato da un aumento costante del valore.
Ma siamo nel 2025, ed è difficile parlare di investimenti immobiliari ad alto rendimento, anzi, la realtà è che, nella maggior parte dei casi, non conviene più investire nell’immobiliare, soprattutto se residenziale, ma optare per asset più evoluti. Oggi questo comparto infatti può essere un terreno fertile solamente se si guarda all’hospitality, o se ci si concentra su locali commerciali e uffici.
Valutando le alternative, puntare su un unico asset è un errore: la scelta ideale è quella di diversificare il proprio portfolio, in modo da non focalizzarsi solamente su uno strumento, ma differenziare l’investimento per raggiungere risultati più facilmente.
Qui di seguito, vediamo quali sono le caratteristiche principali degli asset ad alto rendimento e quali scegliere oggi, anche alla luce dell’evoluzione tecnologica e dei nuovi mercati emergenti.
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Asset |
Caratteristiche |
Rischio |
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ETF |
A gestione passiva, sono più facili da comprare e vendere. Totale trasparenza, costi di gestione bassi |
Rischio basso |
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Criptovalute |
Non legate alla moneta corrente, soggette a oscillazioni |
Rischio alto |
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Trading online |
Gestione semplice e veloce tramite software, possibilità di trading automatico |
Rischio alto |
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Beni pregiati e di lusso |
Opportunità interessanti se si conosce il mercato |
Rischio basso |
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Investimenti in startup |
Opportunità interessanti se si punta alle startup che hanno maggiori prospettive di successo |
Rischio alto |
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Obbligazioni ad alto rendimento |
Maggiori rendimenti, ma estrema variabilità |
Rischio alto |
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Azioni big tech ed e-commerce |
Azioni soggette a forti variazioni, soprattutto se si guarda ad Amazon |
Rischio medio |
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Energie rinnovabili |
Settore in continua crescita, sostenuto anche da iniziative pubbliche e private |
Rischio medio |
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Intelligenza artificiale |
In rapido sviluppo intorno a diversi comparti |
Rischio medio |
1. ETF (Exchange Traded Fund)
Gli ETF sono dei particolari fondi comuni di investimento (o SICAV) negoziati in borsa come qualunque altro titolo azionario, ma la differenza è che sono a gestione passiva, vale a dire che hanno lo scopo di replicare l’andamento di un determinato indice azionario, obbligazionario o settoriale (come le materie prime). Gli ETF offrono dei vantaggi particolarmente interessanti:
- garantiscono una totale trasparenza sulla composizione del fondo, e quindi aiutano a diversificare in modo accurato;
- hanno costi di gestione molto bassi: il TER (Total Expense Ratio) varia da 0.15% a 0,50% a seconda della tipologia;
- essendo scambiati in borsa quotidianamente sono più liquidi, quindi più facili da vendere e comprare;
- accessibilità: anche investitori molto piccoli possono avvicinarsi facilmente agli ETF, dati i costi ridotti e la gestione semplice.
L’oscillazione dei tassi di interesse può comunque influire sugli ETF e le altre opzioni di investimento, rendendo necessario valutare attentamente le condizioni del mercato finanziario.
Non è un caso che gli ETF siano alla base della strategia di investimento Moneyfarm: scegliere questo genere di asset nella costruzione dei portafogli permette non solo di generare rendimenti estremamente soddisfacenti sul lungo periodo, ma anche di operare scelte responsabili in ottica ESG, valorizzando cioè gli investimenti che tengano conto delle questioni ambientali, dei valori sociali e della cosiddetta “buona governance”.
Ecco alcune delle nostre guide sugli ETF, aggiornate al 2025:
- ETF petrolio
- Lyxor ETF
- iShares ETF
- ETF sulle materie prime
- ETF energie rinnovabili
- ETF obbligazionari
- ETF oro
- ETF idrogeno
- ETF green economy
- ETF S&P 500
- ETF caffè
- ETF platino
- ETF nickel
- ETF acqua
- ETF argento
2. Criptovalute
Quello delle criptovalute è un asset molto particolare e che negli ultimi anni ha conquistato migliaia di investitori, complice un certo entusiasmo per l’idea stessa di una “moneta virtuale” che si genera e si scambia esclusivamente in via telematica sfruttando la tecnologia blockchain.
Nel 2017 non si parlava d’altro, e ancora oggi le cripto entrano di diritto nel ventaglio dei possibili investimenti ad alto rendimento. Oggi investire nelle criptovalute in ogni caso è considerato molto rischioso, a fronte degli avvenimenti che hanno coinvolto questo mondo negli ultimi anni e soprattutto a causa della loro grande volatilità, che rende le oscillazioni di prezzo poco prevedibili nel tempo.
Intorno alla compravendita di criptovalute, molti hanno guadagnato ricavi di tutto rispetto, mentre altri, al contrario, hanno perso grosse somme di denaro. Per questo motivo, soprattutto intorno alla moneta virtuale, è necessario uno studio approfondito prima di investire. E tra i rischi dietro a questi strumenti ci sono anche: attacchi informatici alle strutture in cui vengono scambiati, cambiamenti repentini delle normative, rapido mutamento dell’interesse verso questi asset.
3. Trading Online e Trading Automatico
Il trading online è, molto spesso, il punto di partenza per chi si affaccia al mondo degli investimenti per la prima volta, attratto dai costi piuttosto bassi, dalla facilità di partecipazione e dalla presenza di numerose piattaforme di trading che permettono, in pochi click e comodamente dal divano di casa, di acquistare e vendere liberamente titoli finanziari.
Il vantaggio del trading online – dando per scontato che ci si affidi esclusivamente ad operatori autorizzati dalla Consob – è la possibilità di scegliere direttamente la strategia da attuare, e quindi godere della libertà di optare per prodotti ad altissimo rendimento.
Peccato che il rovescio della medaglia sia tutt’altro che trascurabile: investire il denaro in totale autonomia e senza alcun tipo di consulenza professionale significa correre dei rischi altissimi, mettendo a repentaglio il proprio patrimonio ed esponendosi a perdite ingenti. Secondo i dati più recenti, la maggior parte delle persone che fa trading online perde il proprio denaro, con numeri che arrivano in alcuni momenti anche all’80% degli operatori. Situazione peggiorata inoltre dalle numerose truffe online legate al trading.
Un discorso molto simile si può fare per il trading automatico, particolarmente in voga negli ultimi anni: si tratta di una tecnica basata su un software che, una volta impostati i parametri della propria strategia di investimento con un algoritmo, analizza i dati e si occupa dell’operatività in autonomia.
Anche in questo caso, a nostro avviso la mancanza di figure professionali e preparate, capaci di interpretare l’andamento del mercato non solo alla luce dei dati analitici, ma anche attraverso una “sensibilità finanziaria”, riduce drasticamente le probabilità di guadagnare (e aumenta quella di andare in perdita).
4. Beni pregiati e beni di lusso
Quando si pensa agli investimenti ad alto rendimento, uno dei primi asset che viene in mente è certamente quello legato ai beni pregiati e di lusso. In effetti si tratta di un mercato globale che sembra risentire meno degli altri della crisi e che può dare prospettive di rendimento interessanti, ma ad una condizione. Muoversi agevolmente nell’universo degli investimenti finanziari non è sufficiente, bisogna conoscere in modo approfondito il prodotto, vale a dire il bene, di cui si tratta.
Un appassionato di orologi o di auto d’epoca, con una discreta conoscenza del prodotto e delle sue potenzialità, avrà senz’altro più strumenti per valutare questo genere di investimento, ma chi ha poche frecce al proprio arco potrebbe trovarsi ad operare basandosi esclusivamente sulle proprie sensazioni, rischiando di non cogliere opportunità di rendimento interessanti o, peggio, realizzare pessimi affari.
Tra le materie prime e i beni più pregiati indiscutibilmente c’è l’oro, un bene rifugio che può garantire solide rendite soprattutto in alcuni periodi e momenti storici. Nel 2025 si assiste a forti variazioni dei prezzi di questo bene pregiato, che ha raggiunto il record di 3.673,95 dollari all’oncia. Seguirne l’andamento è utile per capire quando e come investire.
5. Investimenti in startup
Si tratta di uno degli investimenti più ad alto rischio, perché coinvolge realtà che, pur con un grande potenziale, sono in continua evoluzione e non possono offrire alcun tipo di garanzia. La storia insegna che molti dei brand che oggi consideriamo di successo siano nati da startup che, grazie agli investimenti, sono cresciute fino a diventare dei veri e propri colossi (e hanno fatto arricchire i propri investitori con rendimenti altissimi). Ma questo non avviene sempre ed è possibile anche il contrario.
All’interno di un portafoglio strategico sapientemente diversificato, scegliere di investire una piccola parte del proprio patrimonio in una o più startup può essere un modo appagante per sposare un’idea, un sogno, ma non certo per un rendimento sicuro. Anche in questo caso è consigliato informarsi al meglio, sulla startup, sul settore in cui si muove e sulle reali possibilità di successo.
6. Investimenti in obbligazioni ad alto rendimento (High Yield Bonds)
obbligazioni tradizionali. La natura di questi strumenti finanziari è strettamente legata al grado di rischio associato, che si traduce in una maggiore remunerazione per l’investitore.
Le obbligazioni ad alto rendimento sono generalmente emesse da società che presentano un profilo di credito meno solido o da entità con una valutazione creditizia inferiore. Ciò significa che esiste un rischio maggiore che l’emittente possa non adempiere agli obblighi di pagamento degli interessi o del capitale.
Ad esempio, una società in difficoltà finanziaria potrebbe emettere obbligazioni ad alto rendimento per finanziare la propria crescita o la ristrutturazione, offrendo in cambio un tasso di interesse più elevato.
Il rischio maggiore si riflette anche nei rating assegnati dalle agenzie di valutazione, che classificano queste obbligazioni come “speculative grade” o addirittura “non-investment grade”. Un esempio classico potrebbe essere un’obbligazione emessa da una società emergente nel settore tecnologico, che cerca di raccogliere capitali ma è soggetta a forti fluttuazioni del mercato.
A fronte del rendimento potenzialmente elevato, è necessario bilanciare il portafoglio includendo asset più sicuri, come obbligazioni governative o titoli di società ben capitalizzate, che possono fungere da “ammortizzatori” in caso di eccessiva volatilità. Rispetto ai titoli di stato, le obbligazioni ad alto rendimento offrono ricavi superiori ma comportano un rischio significativamente maggiore.
Per gli investitori interessati a diversificare il loro portafoglio con obbligazioni ad alto rendimento, il Conto Titoli Moneyfarm offre una soluzione versatile. Con questa soluzione è possibile selezionare una vasta gamma di titoli, tra cui obbligazioni ad alto rendimento, e beneficiare di una gestione professionale e di una consulenza personalizzata. Questa piattaforma permette di accedere ai mercati finanziari globali, ottimizzando il bilanciamento tra rischio e rendimento attraverso strumenti avanzati e un supporto continuo nella gestione degli investimenti.
7. Azioni di big tech e colossi e-commerce
Investire nei colossi dell’e-commerce e nelle aziende big tech oggi può essere una scelta ottimale. Parlando di Amazon, la società fondata da Jeff Bezos, le cose però stanno iniziando ad incrinarsi. Nonostante sia una delle più grandi aziende al mondo, con un fatturato da capogiro che ha visto una forte crescita anche durante i mesi di pandemia globale, oggi investire su Amazon potrebbe non essere una buona idea.
Il titolo ha viaggiato per anni ad oltre 3.000 dollari ad azione, con rendimenti notevoli per chi vi ha investito. Oggi però le cose sono diverse e potrebbe non essere più vantaggioso puntare su questo colosso, soprattutto a causa delle oscillazioni cicliche.
Ma questo non vuol dire che il comparto big tech ed e-commerce sia da scartare: molti altri giganti della vendita online nel 2025 possono garantire rendimenti futuri interessanti, come Alibaba Group Holding, Shopify Inc o le piattaforme dei mercati emergenti.
8. Investire in energie rinnovabili
L’interesse per gli investimenti sostenibili è in crescita, e le energie rinnovabili rappresentano una grande opportunità. Investire in progetti di energia solare, eolica o idroelettrica non solo può essere redditizio, ma anche positivo per l’ambiente. Questi investimenti si allineano con i principi ESG (Environmental, Social, Governance) sempre più considerati da investitori attenti alla sostenibilità. Inoltre, le banche stanno attualmente offrendo promozioni vantaggiose sui conti deposito legati a progetti di energia rinnovabile e ci sono numerosi incentivi statali. Si può quindi scegliere di puntare su:
- energia solare: l’energia solare è una delle fonti rinnovabili più promettenti. Gli investimenti in impianti fotovoltaici, sia su larga scala che residenziali, hanno mostrato rendimenti interessanti grazie alla riduzione dei costi delle tecnologie solari e agli incentivi governativi. Inoltre, l’installazione di pannelli solari può beneficiare di tariffe incentivanti per la vendita dell’energia prodotta;
- energia eolica: l’energia eolica, sia terrestre che offshore, rientra in un settore in rapida espansione. I parchi eolici offrono una produzione energetica significativa e costante, con rendimenti stabili nel lungo termine. Le tecnologie eoliche stanno migliorando in efficienza, rendendo questo tipo di investimento sempre più attrattivo;
- energia idroelettrica: gli investimenti in energia idroelettrica (in cui si sfrutta la forza dell’acqua per generare elettricità) sono considerati tra i più sicuri nel panorama delle energie rinnovabili. Progetti idroelettrici su piccola e grande scala possono offrire rendimenti sostenibili e prevedibili, grazie alla lunga durata degli impianti e alla stabilità della fonte energetica;
- altre energie rinnovabili: oltre a solare, eolico e idroelettrico, ci sono altre fonti di energia rinnovabile emergenti come la geotermia e le biomasse. Questi settori, sebbene meno sviluppati, presentano potenzialità di crescita e rendimenti interessanti per chi è disposto a diversificare il proprio portafoglio.
Bisogna tenere comunque a mente alcune considerazioni:
- benefici ambientali e sociali: gli investimenti nelle energie rinnovabili non solo generano profitti, ma contribuiscono anche alla riduzione delle emissioni di CO2 e alla lotta contro il cambiamento climatico. Promuovere l’uso di fonti energetiche pulite aiuta a costruire un futuro più sostenibile e a creare posti di lavoro nel settore green;
- incentivi e supporto governativo: molti governi offrono incentivi fiscali, sussidi e altre forme di supporto per promuovere gli investimenti nelle energie rinnovabili. Questi incentivi possono migliorare significativamente la redditività degli investimenti, rendendo il settore ancora più attraente;
- rischi e considerazioni: come per ogni investimento, è importante considerare i rischi associati. I progetti di energie rinnovabili possono essere influenzati da variabili come le condizioni climatiche, le regolamentazioni governative e le evoluzioni tecnologiche. È cruciale effettuare una valutazione accurata e scegliere progetti con solidi piani di business e gestori esperti.
Investire nelle energie rinnovabili offre una doppia opportunità: ottenere rendimenti interessanti e contribuire alla sostenibilità ambientale. Per i risparmiatori consapevoli, questo settore rappresenta una scelta strategica che combina crescita finanziaria e responsabilità sociale.
9. Investire nell’intelligenza artificiale
Un nuovo e recente ambito della tecnologia ha il potenziale per essere un terreno fertile per gli investimenti: l’intelligenza artificiale. Puntare su aziende e settori particolarmente in crescita in questo momento storico può portare sul medio e lungo periodo a rendite interessanti.
Il panorama dell’AI è recente e in fase di regolamentazione in molti stati (pensiamo alla prima legge italiana sull’AI del 17 settembre 2025) per cui l’orizzonte di sviluppo è molto vasto. L’AI oggi può essere impiegata in diversi settori: da quello sanitario a quello legale, dal mondo dell’informazione all’educazione, passando per la logistica e la produzione.
Come per altri asset di investimento, bisogna informarsi attentamente e conoscere il panorama in cui si vuole operare, per investire e ottenere una rendita, oltre ad affrontare qualche rischio. Diversificazione è la parola d’ordine anche in questo caso, per cui è consigliato puntare sulle azioni di diverse aziende, che operano nello sviluppo di AI di diverso tipo e su molteplici settori.
Introdurre l’AI in un’azienda significa molto spesso semplificare i processi, risparmiare denaro e rendere l’attività più produttiva, per cui ci si aspetta una richiesta sempre crescente nel prossimo periodo di prodotti e tecnologie che alla base hanno l’intelligenza artificiale. Puoi scegliere di:
- investire in azioni AI: puoi optare ad esempio per colossi come Alphabet, Microsoft, Apple, Nvidia, Meta, Tesla e così via. L’investimento in questo caso può essere rischioso, soprattutto perché si parla di un settore nuovo e che non ha ancora espresso tutte le sue potenzialità. OpenAI però, che ha sviluppato ChatGPT, in questo momento non è quotata in borsa;
- investire in ETF AI: in questo caso è possibile investire in aziende che operano con l’AI, scegliendo di differenziarsi e puntare sulle imprese maggiormente impegnate nello sviluppo di queste tecnologie. Gli ETF sono meno rischiosi rispetto alle azioni.
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ETF AI |
Caratteristica |
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WisdomTree Artificial Intelligence USD ACC (ISIN IE00BDVPNG13) |
Ha un costo annuale di gestione dello 0,40%, con una performance di +162% dal lancio |
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L&G Robo Global Robotics & Automation UCITS ETF (ISIN IE00BMW3QX54) |
Ha un costo annuale di gestione dello 0,80%, con una performance di +156% dal lancio |
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Xtrackers Artificial Intelligence & Big Data UCITS ETF 1C |
Ha un costo annuale di gestione dello 0,35%, con una performance di +199% dal lancio |
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Amundi MSCI Robotics & AI UCITS ETF Acc |
Ha un costo annuale di gestione dello 0,40%, con una performance di +100% dal lancio |
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L&G Artificial Intelligence UCITS ETF |
Ha un costo annuale di gestione dello 0,49%, con una performance di +131% dal lancio |
Investimenti ad alto rendimento: come fare
Abbiamo visto quali sono gli asset più comuni per fare investimenti che, a fronte di una notevole complessità e di una significativa esposizione al rischio, possono dare alti rendimenti, ma questi non rappresentano l’unica strada per mettere a frutto i propri risparmi.
In Moneyfarm, grazie al nostro team di professionisti e agli esperti del Comitato Investimenti che monitorano costantemente l’andamento dei nostri portafogli, gestiamo il patrimonio di oltre 60.000 risparmiatori ad un ritmo di crescita che è sempre stato a doppia cifra anno su anno. Scopri come ottenere il massimo dal tuo patrimonio senza rinunciare alla sicurezza con le strategie di investimento Moneyfarm: compila senza impegno il form.
Domande Frequenti
Non esiste una definizione assoluta di “alto rendimento”, dipende da una serie di elementi che variano sulla base del profilo del singolo investitore e della tipologia di prodotto scelto. In generale, sono investimenti dedicati ai traders più esperti e a chi ha un’alta propensione al rischio, preferibilmente accompagnata da un discreto capitale a disposizione.
Si intende sia il profilo di rischio dell’investitore, vale a dire le sue caratteristiche e la sua propensione a mettere in gioco i propri risparmi, sia il profilo di rischio del prodotto che, in genere, è proporzionale alle possibilità di rendimento.
Il portafoglio P7, con un’esposizione azionaria che oscilla tra il 75% e il 90% e un rendimento medio annuo che si attesta intorno al 9.2%.
Oggi tra le migliori obbligazioni ad alto rendimento troviamo i Buoni del Tesoro Poliennali (BTP) italiani, ma anche quelli di paesi emergenti, come Polonia e Ungheria, il Sud Africa e il Sud America.
Le migliori oggi sono Bitcoin, Ethereum, Solana, Ada di Cardano. Questi investimenti però hanno un elevato grado di rischio, soprattutto se non si è informati sul mondo delle valute virtuali.
Non esistono titoli di stato migliori in cui investire, perché molto dipende dal caso specifico e dagli obiettivi prefissati. I titoli di stato italiani in generale sono tra gli asset più sicuri in cui investire e con rendimenti interessanti con scadenze e cedole vantaggiose.
*Investire in strumenti finanziari comporta rischi inerenti, tra cui perdita di capitale, fluttuazioni del mercato e rischio di liquidità. I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri. È importante considerare la tua tolleranza al rischio e gli obiettivi d’investimento prima di procedere.






