Come investire in obbligazioni nel 2024

Le obbligazioni (o bond) sono tra gli strumenti finanziari più diffusi, ancora nel 2024, nonostante negli ultimi anni abbiano ripagato gli investitori con prestazioni piuttosto modeste. In questo articolo proveremo ad aiutarti a capire se investire in obbligazioni convenga ancora al giorno d’oggi oltre a provare a darti delle dritte per quanto riguarda l’investimento obbligazionario. Un investimento in obbligazioni rappresenta un prestito da parte del risparmiatore verso l’emittente, che può essere un’azienda o un governo.

Conviene investire in obbligazioni nel 2024? Sì, ma se fanno parte di un portafoglio ben diversificato
I bond sono sempre sicuri? No, non sempre. Il rischio è legato alla possibilità che il tuo capitale non venga restituito
Devo tenere i bond acquistati fino a scadenza? No, non è necessario
Qual è il modo più sicuro per investire in bond? Farsi aiutare da un consulente esperto

Conviene investire in obbligazioni nel 2024?

Assolutamente no. Le obbligazioni possono avere ancora un ruolo importante in un portafoglio ben diversificato per controbilanciare la quota azionaria del portafoglio. Se vuoi scoprire quale è la quota di obbligazioni più giusta per la tua situazione personale ti basterà completare il breve processo di sottoscrizione online

Gli investimenti in obbligazioni sono di fatto dei prestiti che l’investitore eroga verso un’azienda e un governo. Si tratta di strumenti di credito: nel senso che quando acquisti un’obbligazione è come se stessi erogando un prestito (scopri l’influenza del sistema del credito sull’economia). Quando acquisti un bond di una banca, di una società o di un paese, tu stai prestando i tuoi soldi all’ente che l’ha emessa. In cambio ti verrà ripagato quanto prestato dopo un periodo prestabilito (scadenza) e, per remunerare il tuo prestito, ti verrà corrisposta una quota periodica (interesse).

Sono obbligazioni quelle emesse dal governo per finanziare il debito pubblico (Btp), al pari di quelle emesse da alcune società per raccogliere liquidità e effettuare nuovi investimenti.

Gli investimenti di obbligazioni sono estremamente popolari tra i risparmiatori. Ciò che li rende attraenti è che offrano un rendimento certo e che paghino una quota periodica garantita. Sono uno strumento molto interessante per investimenti a medio e lungo termine. Quando si acquista un’obbligazione le caratteristiche che dovremmo andare a guardare sono la scadenza e il tasso di interesse. In questo modo capiremo quanto renderà il nostro investimento nel tempo

Ammettiamo che tu voglia acquistare un titolo di Stato (Btp) per un valore di 100€ con scadenza a 10 anni (o 30)e con un tasso di interesse del 2%.

– Per acquistare il Btp spenderai 100€ che saranno prestati al Governo

– Ogni anno riceverai 2€ come interesse

– Alla fine del periodo otterrai i tuoi 100€ indietro.

Alla scadenza (dopo 10 anni) il tuo capitale sarà di 120€, ovvero avrai ottenuto un profitto (interesse) di 20€ per aver prestato i tuoi soldi al governo.

Il rischio di credito

Spesso erroneamente si pensa che i bond siano strumenti del tutto sicuri. In generale questo tipo di strumenti sono considerati un investimento affidabile per via del loro rendimento garantito, una percezione viva tra gli utenti ancora in questo 2024. In realtà ci sono casi in cui l’investimento in bond ha tradito questa nomea: vi ricordate i famosi bond argentini o le obbligazioni subordinate delle banche finite in risoluzione?

Investire in bond presenta infatti vari tipi di rischio. Le cedole, ovvero gli interessi pagati periodicamente agli investitori, giocano un ruolo cruciale nel rendimento delle obbligazioni, influenzando il legame tra rendimento, durata e rischio associato al soggetto emittente. D’altronde è evidente che per generare dei rendimenti bisogna accettare in qualche modo che le cose non vadano per il verso giusto, purtroppo quando si parla di investimenti nessun profitto viene senza rischiare.

Il rischio principale (rischio di credito) è legato alla possibilità che il tuo capitale non venga restituito, ovvero che l’emittente del bond non rispetti con te il patto al momento del realizzo. Di solito le obbligazioni sono catalogate a seconda del livello di rischio che l’emittente non onori il suo patto. Più è alta questa possibilità, più il tasso di interesse sarà elevato.

Rischio di tasso per le obbligazioni

Il rischio di tasso per le obbligazioni è uno dei principali rischi che gli investitori devono considerare. Questo rischio è legato alla possibilità che i tassi di interesse possano variare nel tempo, influenzando il valore delle obbligazioni già emesse.

Ma come funziona il rischio di tasso?

Quando un’obbligazione viene emessa, essa offre un tasso di interesse fisso che rimane costante fino alla scadenza del titolo. Tuttavia, i tassi di interesse di mercato possono cambiare per vari motivi, come le decisioni delle banche centrali o le fluttuazioni economiche. Queste variazioni hanno un impatto diretto sul valore delle obbligazioni esistenti.

Esempio pratico: immagina di aver acquistato un’obbligazione con un tasso di interesse del 3% per una durata di 10 anni. Se, nel corso del tempo, i tassi di interesse di mercato aumentano al 4%, i nuovi investitori preferiranno acquistare le nuove obbligazioni che offrono un rendimento più alto.

Di conseguenza, per vendere la tua obbligazione sul mercato secondario, dovrai accettare un prezzo inferiore, perché il rendimento offerto dalla tua obbligazione è inferiore rispetto ai nuovi tassi di mercato. Al contrario, se i tassi di interesse scendono al 2%, la tua obbligazione diventerà più attraente per gli investitori, poiché offre un rendimento superiore al nuovo tasso di mercato, e quindi il suo valore aumenterà.

Per l’investitore, il rischio di tasso significa che il valore di un’obbligazione può fluttuare durante la sua vita finanziaria, anche se il tasso di interesse dell’obbligazione rimane invariato. Questo rende importante monitorare le condizioni di mercato e considerare la durata dell’obbligazione e il contesto economico prima di prendere decisioni di investimento.

La gestione finanziaria dei bond

Come avrai capito, nonostante i bond siano uno strumento relativamente semplice, l’investimento in bond non è di facile gestione da un punto di vista finanziario. Trovare il giusto equilibrio tra rendimento e rischio può essere complesso, così come capire il momento finanziario per prevedere quale sarà il movimento dei tassi, per questo è consigliato affidarsi a dei professionisti del wealth management.

Ancora più problematico potrebbe essere integrare i bond con altre asset class per sfruttare al massimo la dinamica dei tassi. Per questo è sempre meglio costruire un portafoglio ben diversificato, che sfrutti al massimo la combinazione tra le varie asset class

Qualora volessi investire una parte più o meno consistente dei tuoi risparmi, ti consigliamo la lettura di alcune nostre guide dedicate:

Tipologie di obbligazioni

Ordinarie

Anche definite plain vanilla, le obbligazioni ordinarie sono la tipologia più semplice e includono i titoli di Stato e le obbligazioni italiane come i BOT. A seconda dei casi possono essere a tasso fisso o variabile e distribuire, rispettivamente, una cedola fissa o una cedola legata alle variazioni dei tassi di mercato. A differenza delle obbligazioni subordinate, i bond ordinari prevedono il rimborso in via prioritaria in caso di fallimento dell’emittente. Le obbligazioni ordinarie – anche definite bond senior – sono pertanto considerate obbligazioni sicure.

Subordinate

Generalmente emesse da istituti bancari, le obbligazioni subordinate si caratterizzano per un rischio più alto rispetto alle obbligazioni ordinarie: in caso di liquidazione o fallimento del soggetto emittente, infatti, il rimborso è subordinato a quello dei creditori ordinari e dei titolari di bond senior. Da ciò deriva il maggiore rendimento delle obbligazioni subordinate.

Callable

Nel caso delle obbligazioni callable, l’emittente può disporre il rimborso prima della scadenza indicata nel contratto. In questa eventualità, il rimborso anticipato avviene al valore nominale del titolo. L’emittente, in questo modo, può tutelarsi rispetto a variazioni sfavorevoli dei tassi di mercato.

Convertibili

Le obbligazioni convertibili offrono all’investitore la possibilità di convertire i titoli di credito in azioni a una determinata scadenza. Questa operazione si svolge secondo un tasso di cambio predefinito e può avvenire in modo diretto o indiretto: l’obbligazionista, cioè, può sottoscrivere le azioni dell’emittente o le azioni di un’altra società, detenute dall’emittente stessa.

Obbligazioni sovrane VS corporate bond

Sia le obbligazioni sovrane che quelle corporate rappresentano un prestito da parte dell’investitore all’ente emittente, con la promessa di un rimborso del capitale e degli interessi dopo un periodo di tempo specificato. Tuttavia, ci sono significative differenze tra queste due tipologie di obbligazioni.

Le obbligazioni sovrane sono emesse dai governi e sono generalmente considerate tra gli investimenti più sicuri disponibili. Questo perché è altamente improbabile che un governo sovrano, in particolare quelli di paesi economicamente stabili, faccia default sul proprio debito. Questa bassa probabilità di default si riflette in rendimenti relativamente bassi rispetto ad altri strumenti finanziari. Le obbligazioni sovrane, inoltre, offrono spesso protezione contro l’inflazione e la deflazione, rendendole una scelta popolare tra gli investitori che cercano stabilità e sicurezza.

Le obbligazioni corporate, invece, sono emesse da aziende e offrono generalmente rendimenti più elevati per compensare l’aumento del rischio. A differenza dei governi, le aziende possono fallire o avere difficoltà finanziarie, aumentando la possibilità di default. Le obbligazioni corporate sono classificate in base alla loro qualità creditizia, con le obbligazioni di alta qualità o “grado di investimento” che offrono rendimenti più bassi e un rischio minore, e le obbligazioni di qualità inferiore o “high yield” che offrono rendimenti più elevati a fronte di un rischio più elevato.

Su quali obbligazioni investire oggi?

Obbligazioni indicizzate all’inflazione

L’andamento dei tassi di interesse e l’aumento dell’inflazione sono le maggiori incognite che pesano sui bond. Quali obbligazioni comprare per far fronte a questo rischio? Molti investitori hanno risposto a questa domanda puntando sulle obbligazioni indicizzate all’inflazione, legate alla crescita dei prezzi. Questi titoli nel 2021 hanno sovraperformato le obbligazioni nominali e anche nel 2024 restano una buona opzione per proteggere il capitale: prevedere la tendenza dei tassi reali, tuttavia, è oggi più difficile.

Per confrontare l’efficacia dei bond indicizzati all’inflazione rispetto alle opzioni non indicizzate è possibile prendere in considerazione il cosiddetto tasso di pareggio: se l’inflazione supera questo livello, il rendimento delle obbligazioni indicizzate supera il rendimento dei rispettivi titoli nominali.

Obbligazioni convertibili

Investire in obbligazioni convertibili è vantaggioso? Molto dipende dall’andamento del mercato azionario e dalla strategia di investimento adottata. Essendo titoli a capitale di rischio, le azioni offrono un livello di sicurezza diverso rispetto ai titoli di credito. La conversione in azioni, tuttavia, è facoltativa e l’investitore può decidere di detenere i bond fino a scadenza o di scambiarli sul mercato secondario.

Conviene comprare le azioni? Il tasso di conversione determina la convenienza dell’operazione e il prezzo di acquisto delle azioni alla data prefissata: se il rapporto di cambio è superiore al prezzo di mercato, l’acquisto delle azioni può non essere conveniente nell’immediato, ma avere senso in previsione di una futura crescita del titolo.

Green bond

Fra gli strumenti che attraggono un interesse crescente da parte degli investimento ci sono i green bond, presenti sul mercato da circa un decennio e attualmente al centro di una forte crescita. Sono obbligazioni su cui investire nel 2024? Valutare la redditività dei singoli prodotti – che si tratti di bond societari o istituzionali – non è immediato: la soluzione migliore resta la diversificazione per migliorare le performance di rendimento.

Obbligazioni high yield investment grade

Le obbligazioni high yeald offrono, per definizione, rendimenti superiori alla media del mercato, a causa del rischio elevato che corrisponde al basso rating assegnato all’emittente. Sono obbligazioni da comprare? Investire in bond ad alto rendimento può avere senso, a condizione di riservare a questi strumenti una piccola frazione del portafoglio e di puntare su titoli con scadenza abbastanza ravvicinata.

E quali sono i benefici?

L’approccio tradizionale basato sull’idea che le obbligazioni siano sicure è ormai superato. I bond, tuttavia, continuano a rappresentare una componente importante del portafoglio e a rispecchiare una logica di protezione. A condizione di non improvvisare: l’investimento in obbligazioni è sempre più una materia per specialisti e la parte obbligazionaria deve essere controbilanciata da altri strumenti con caratteristiche diverse.

I bassi rendimenti delle obbligazioni degli ultimi anni ci hanno portato ad inserirle in un portafoglio multi-asset allo scopo di ottenere un’adeguata diversificazione. Adesso che i tassi d’interesse sono più alti, il rendimento ha reso più appetibili le obbligazioni rispetto al passato, perché potrebbero contribuire in maniera concreta a migliorare le performance del portafoglio d’investimento.

Gli investitore non devono però farsi abbagliare dalla prospettiva dei rendimenti obbligazionari, magari sbilanciando la propria esposizione su una singola cedola o titolo. La strategia diversificata resta quella più prudente e consigliabile, soprattutto se si tratta di investimenti in ETF.

Obbligazioni in valuta estera: una sfida di cambio

Investire in obbligazioni può rappresentare una strategia solida per diversificare il proprio portafoglio e cercare rendimenti interessanti, ma quando si esplora il terreno delle obbligazioni in valuta estera, la questione si fa leggermente più complessa a causa del rischio di cambio. Le obbligazioni in valuta estera sono titoli di debito emessi in una valuta diversa da quella del paese dell’investitore, offrendo un’opportunità di diversificazione geografica e valutaria.

Tuttavia, il rischio di cambio emerge quando il valore della valuta in cui l’obbligazione è denominata fluttua rispetto alla valuta locale dell’investitore. Ad esempio, se un investitore italiano acquista un’obbligazione denominata in dollari USA e il dollaro si deprezza rispetto all’euro, il valore nominale dell’investimento e gli interessi ricevuti saranno inferiori quando convertiti in euro, nonostante il rendimento dell’obbligazione possa essere positivo.

In questo scenario, è fondamentale per gli investitori comprendere e, se possibile, mitigare il rischio di cambio. Una strategia comune per farlo è l’utilizzo di strumenti di copertura, come i futures sulle valute, che possono aiutare a neutralizzare le potenziali perdite dovute alle fluttuazioni valutarie. Tuttavia, la copertura ha un costo e può ridurre il rendimento complessivo dell’investimento.

Conclusioni

Qual è la migliore obbligazione oggi? Non c’è una risposta sola a questa domanda: la strategia più intelligente è adottare un approccio selettivo e affidarsi a un consulente finanziario indipendente per costruire un portafoglio bilanciato. Se l’obiettivo è proteggere il capitale con un orizzonte di lungo periodo puoi valutare anche la sottoscrizione di un piano di accumulo del capitale, tra le soluzioni consigliate da Moneyfarm per il 2024.

Domande Frequenti

Quanto si può guadagnare con le obbligazioni?

Il rendimento delle obbligazioni è variabile e dipende principalmente dal tasso di interesse delle stesse. Si tratta di titoli a reddito garantito, ma ciò non vuol dire che siano investimenti che non presentano da rischi (es. inflazione).

Quali sono le obbligazioni che rendono di più?

Le obbligazioni più redditizie sono quelle che presentano il maggior tasso di interessi possibile. Più alto è quest’ultimo, tuttavia, maggiore attenzione si deve prestare alla solidità e affidabilità dell’ente cui si stanno prestando i propri soldi (rischio di credito).

Quali obbligazioni comprare nel 2024?

Le obbligazioni più sicure nel 2024 sono certamente quelle governative. A fronte di una pressoché totale affidabilità, tuttavia, si deve considerare che queste ultime non offrono un rendimento particolarmente elevato.

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*Gli investimenti in strumenti finanziari sono soggetti alla variabilità del mercato e possono determinare la perdita, in tutto o in parte, del capitale inizialmente investito.

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