Investimenti per principianti: la guida completa per il 2024


Affacciarsi per la prima volta al mondo degli investimenti finanziari può essere complesso e a tratti sconfortante: sarà una scelta vantaggiosa? Avrò fatto bene a fidarmi? I miei risparmi sono davvero al sicuro? Si tratta di dubbi più che legittimi, ai quali è difficile trovare una risposta esaustiva soprattutto se ci si imbatte nei guru del web e nelle loro misteriose ricette che permettono di guadagnare tanto in pochi giorni e senza rischiare nulla. È bene quindi ribadire che non esistono investimenti sicuri al 100% e adatti a chiunque, ma esistono soluzioni su misura che possono soddisfare le diverse esigenze dei risparmiatori, anche quelli che sono alle prime armi: in questo approfondimento vogliamo quindi ripartire dalle basi e fornire un vademecum per principianti su come investire in borsa e barcamenarsi tra i tanti strumenti a disposizione.

🤔 Chi non sa nulla di finanza può fare investimenti? Sì, a patto di affidarsi a consulenti esperti, seri e soprattutto indipendenti.
💰 Quanto rendono i buoni fruttiferi postali? In genere offrono rendimenti molto bassi.
👶 I principianti possono affidarsi ai robo advisor? Sì, ma devono selezionarli con grande attenzione.

Perché è importante investire in un periodo di crisi e inflazione?

L’idea che il miglior modo per proteggere i propri soldi sia tenerli fermi sul conto corrente è purtroppo ancora molto diffusa, soprattutto in un Paese come il nostro caratterizzato da una significativa attitudine al risparmio. In realtà tenere soldi sul conto corrente è una decisione antieconomica perché ha costi elevati (imposta di bollo, costi di gestione per le varie operazioni…), gli interessi corrisposti sono prossimi allo zero e, soprattutto, l’inflazione ne erode il valore. Per capire la portata di questo ultimo punto facciamo un esempio pratico e immaginiamo di avere 50.000 euro sul conto corrente: con un’inflazione dell’8% per 5 anni, il potere d’acquisto dei nostri risparmi scenderà drasticamente a 37.000 euro. È quindi facile intuire il motivo per il quale iniziare ad investire in strumenti finanziari – anche basici e con rendimenti ridotti – è un metodo efficace non solo per proteggere i risparmi dall’inflazione, ma anche per limitare gli effetti della crisi sul nostro benessere economico.

A che età conviene iniziare ad investire?

A vent’anni può essere difficile pensare al futuro in termini puramente economici perché ci si concentra più che altro sulla propria formazione e sulle ambizioni personali e professionali. Tuttavia, avere la lungimiranza di mettere da parte qualcosa e farlo fruttare permetterebbe, nel giro di pochi anni, di costruire una base solida per quello che verrà e soddisfare i desideri e le aspettative che si avranno in una fase più adulta della vita. Ecco perché investire fin dalla giovane età può fare una grande differenza per i nostri progetti futuri, anche per quelli che non abbiamo ancora immaginato. Abbiamo già parlato altrove del ciclo di vita finanziario dell’individuo, che alterna fasi di accumulo a fasi di investimento, ma per massimizzare le proprie opportunità il punto di partenza è sempre il medesimo: risparmiare soldi. Possiamo quindi affermare che la prima regola degli investimenti per principianti è proprio il risparmio, e prima si inizia a risparmiare prima si riuscirà a costruire un capitale dal quale trarre profitto.

Investimenti per principianti: quanti soldi investire?

Uno dei luoghi comuni più difficili da sfatare quando si parla di investimenti per principianti riguarda le somme da impegnare: ciò che tiene lontane molte persone dagli investimenti è la convinzione che si possano investire solo cifre da capogiro, ma non è affatto così: il consiglio è quello di iniziare con piccole somme, magari scegliendo prodotti semplici e modulari come il PAC (Piano di Accumulo Capitale), uno strumento che lascia al risparmiatore la libertà di cambiare mensilmente gli importi versati, aumentandoli o diminuendoli. Inoltre, se fino a pochi anni fa era difficile usufruire di vere e proprie strategie di investimento partendo da somme ridotte, oggi esistono soluzioni adatte a tutte le tasche: ad esempio con Moneyfarm la soglia minima di investimento è 5.000 euro, una cifra che permette di accedere a portafogli diversificati e costruiti per minimizzare i rischi e ottimizzare i rendimenti. Ogni portafoglio viene costantemente monitorato da un team di esperti, e un consulente dedicato è sempre a tua disposizione per aiutarti a prendere le decisioni migliori rispetto ai tuoi obiettivi. Se sei alla ricerca di una guida sicura per iniziare ad investire i tuoi risparmi, compila senza impegno il form online.

Investimenti per principianti: ecco qualche idea per il 2023

Ora che abbiamo visto come non sia mai troppo presto per iniziare ad investire, anche con piccole somme, entriamo nel vivo della nostra guida per principianti su come investire in borsa passando in rassegna le principali possibilità.

Investimenti in banca

Storicamente le banche sono il primo punto di incontro tra i risparmiatori e i mercati finanziari, e spesso sono loro stesse a proporre ai clienti di affidare il proprio capitale ai loro consulenti e sottoscrivere piani di investimento. Agli occhi di un principiante questa può sembrare la scelta più naturale e sicura, ma è importante non sottovalutare il rovescio della medaglia: non è raro, infatti, che le banche siano guidate da logiche poco trasparenti che le portano a proporre prodotti più vantaggiosi per loro che per il risparmiatore e a privilegiare le commissioni sui rendimenti. Affidarsi ad un servizio di consulenza indipendente come Moneyfarm, invece, significa scegliere una guida imparziale i cui professionisti vengono remunerati per dare consigli e aiutare il cliente a raggiungere i suoi obiettivi, non per vendere fondi o prodotti specifici.

Poste

Chi è poco avvezzo ai mercati finanziari spesso sceglie di rivolgersi alle Poste, che da anni offrono una serie di prodotti dedicati alla gestione del risparmio. Oltre ai famigerati libretti – sul mercato da quasi centocinquant’anni  – sono molto diffusi anche i Buoni Fruttiferi Postali, strumenti che hanno fatto la storia del risparmio all’italiana grazie alla garanzia fornita dello Stato e alla fiscalità agevolata al 12,50%. Per quanto offrano rendimenti piuttosto ridotti, gli strumenti finanziari offerti dalle Poste possono essere una buona soluzione iniziale per i principianti, soprattutto per quelli che sono particolarmente avversi al rischio e sono alla ricerca di un investimento di lungo termine.

Obbligazioni e BTP

Anche obbligazioni e BTP sono prodotti piuttosto popolari e interessanti per gli investitori alle prime armi. Le obbligazioni sono, di fatto, dei titoli di debito attraverso i quali l’investitore presta dei soldi alla società che emette il titolo, la quale si impegna a restituire il capitale versato maggiorato dell’interesse maturato. Per chi si affaccia al mondo degli investimenti finanziari è fondamentale comprendere la differenza tra azioni e obbligazioni: le prime, in genere più rischiose, sono titoli di credito che rappresentano la proprietà di una quota dell’azienda; le seconde, invece, godono di una tutela maggiore perché qualora l’azienda dovesse fallire l’obbligazionista rientra nella categoria dei creditori e ha quindi più possibilità di recuperare l’investimento. Tra le forme più sicure di investimento rientrano anche i BTP (Buoni del Tesoro Poliennali) sono una particolare tipologia di obbligazioni che vengono emesse dallo Stato Italiano per finanziare la propria attività. Hanno scadenze piuttosto lunghe (in genere dai 3 ai 5 anni), danno diritto ad una cedola ed hanno l’importante vantaggio di godere di una tassazione agevolata al 12.50%, come tutti i titoli di Stato. Tuttavia, visti gli scarsi rendimenti offerti, obbligazioni e BTP da soli difficilmente possono rispondere alle necessità di un investitore che voglia incrementare il proprio capitale nel tempo, e dunque necessitano di essere inseriti in un portafoglio opportunamente diversificato.

Immobili, box, uffici, negozi

Tra i grandi classici dell’investimento all’italiana figura anche il mattone, una scelta che continua a riscuotere molto successo nonostante la complessità di gestione e la difficoltà di ottenere rendimenti significativi. Il primo ostacolo spesso riguarda l’immobile stesso, che potrebbe essere poco appetibile e quindi difficile da mettere a reddito. Il secondo riguarda la poca stabilità del mercato immobiliare soprattutto nelle grandi città, caratterizzato da grandi oscillazioni che possono incidere notevolmente sul valore del bene. Tutti motivi che, a nostro avviso, rendono la maggior parte degli investimenti immobiliari poco convenienti, ma come sempre esistono le eccezioni: ad esempio, chi ha ereditato un immobile o ha la possibilità di acquistarne uno ad un prezzo davvero vantaggioso potrebbe prendere in considerazione l’ipotesi di affittarlo o ristrutturarlo nell’attesa di venderlo quando il mercato immobiliare sarà favorevole.

Robo advisor

Negli ultimi anni l’offerta di servizi finanziari si è notevolmente ampliata, dando vita a formule nuove ed evolute come quella del robo advisor: si tratta di una particolare tipologia di consulenza finanziaria che si svolge direttamente online e che si avvale di software e algoritmi per la gestione e ottimizzazione del patrimonio investito. Trattandosi di realtà prettamente digitali è importante fare molta attenzione durante la selezione della piattaforma e dei prodotti proposti: ad oggi, infatti, molti robo advisor propongono dei sistemi di gestione totalmente automatizzati, ma delegare interamente la gestione dei nostri soldi ad un calcolo matematico può essere rischioso, soprattutto se la piattaforma non offre all’utente la possibilità di seguire in tempo reale l’andamento del suo investimento. In Moneyfarm, il più grande robo advisor in Italia, siamo in grado di offrire un servizio di consulenza finanziaria completo ed efficiente non solo grazie alla tecnologia ma anche ad un team di esperti che sono sempre a disposizione del cliente per supportarlo in tutte le fasi del suo investimento.

Investimenti per principianti: ecco perchè Moneyfarm è la soluzione giusta per te

In questa guida dedicata agli investimenti per principianti abbiamo parlato degli strumenti finanziari più classici e, per così dire, “semplici”, che sono spesso considerati l’unica opzione possibile per chi ha poca dimestichezza con questi argomenti. Anche se in molti sono convinti che la semplicità e il rendimento viaggino su binari paralleli che non si incontrano mai, da più di dieci anni in Moneyfarm crediamo che tutti debbano poter cogliere le opportunità offerte dal mercato, anche chi non dispone di grandi capitali da investire o chi non ha esperienza nel campo. Ecco perché, prima ancora di parlare di prodotti finanziari, identifichiamo il profilo di ogni investitore attraverso un rigoroso processo per determinare la sua propensione al rischio e definire insieme a lui gli obiettivi dell’investimento. Questo modus operandi ci permette di proporre ad ogni risparmiatore un portafoglio su misura, diversificato e composto dagli ETF strategicamente più idonei. Se stai cercando una guida imparziale e competente per iniziare ad investire, scopri Moneyfarm compilando senza impegno il form online.

Domande Frequenti

I BTP sono consigliati per i principianti?

Sì, i Buoni del Tesoro Poliennali sono considerati forme di investimento piuttosto sicure perché sono emessi dallo Stato italiano, godono di una buona liquidità e offrono una remunerazione, per quanto bassa, sicura.

Conviene fare investimenti in Banca?

Per quanto sia tra i metodi più comuni per fare investimenti, a nostro avviso il canale bancario offre servizi di consulenza piuttosto costosi e spesso caratterizzati da logiche poco trasparenti: queste dinamiche fanno sì che i prodotti proposti non siano sempre i più adeguati rispetto alle esigenze del cliente.

Un robo advisor è adatto ad un principiante?

Se selezionato con cura, un servizio di robo advisor può essere la soluzione ideale per chi vuole avvicinarsi al mondo degli investimenti in modo efficace e contenendo i costi, ma senza rinunciare alla trasparenza.

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*Gli investimenti in strumenti finanziari sono soggetti alla variabilità del mercato e possono determinare la perdita, in tutto o in parte, del capitale inizialmente investito.

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