Investimenti contro inflazione: i migliori investimenti per proteggere il portafoglio


Gli italiani sono tradizionalmente grandi risparmiatori, ma questa tendenza ad accumulare denaro sui conti correnti erode pian piano il potere d’acquisto, fino a diventare un costo insostenibile nei periodi in cui l’inflazione corre più veloce. Secondo i dati Istat, a Marzo 2023 il tasso d’inflazione registrato su base annua è stato del +7,7%, mentre secondo le banche centrali il tasso d’inflazione è sano quando si assesta intorno al +2%.

Esistono degli investimenti contro l’inflazione, che possano aiutare l’investitore a tutelare il proprio potere d’acquisto? Di certo alcuni investimenti funzionano meglio di altri nei periodi di forte inflazione e in questa guida prenderemo in considerazione quelli più efficaci. Sebbene gli strumenti utilizzati possano fare la differenza, è grazie ad una strategia diversificata e lungimirante che l’investitore riesce a superare egregiamente queste cicliche fasi di mercato.

📈 Perché l’inflazione cresce? Perché aumentano i costi di produzione, perché cresce la domanda o perché crolla la fiducia nella moneta
🛡 È importante proteggersi dall’inflazione? Sì, perché erode il potere d’acquisto
⚔️ Come proteggersi dall’inflazione? Servono i giusti asset, una solida strategia e un consulente esperto
💡 Come dev’essere un investimento che contrasta l’inflazione? Diversificato e potenziato dall’interesse composto

Cos’è l’inflazione e perché si verifica?

Per comprendere il significato di inflazione, dobbiamo immaginarla come un’onda progressiva che porta alla crescita dei prezzi di beni e servizi. In Italia questa crescita percentuale viene quantificata dall’Istat sulla base di un paniere di prodotti e servizi considerati rappresentativi delle abitudini di consumo degli italiani.

Una leggera inflazione è considerata un sintomo positivo della crescita economica, che porta a far salire l’ammontare dei salari e il prezzo dei beni di consumo. Quando invece la crescita è troppo alta, riduce drasticamente il potere d’acquisto dei consumatori e di conseguenza può rallentare lo sviluppo economico del Paese.

I fattori che portano all’impennata dell’inflazione sono diversi, come ad esempio l’aumento dei costi di produzione, la crescita dalla domanda di beni e servizi non controbilanciata da una crescita dell’offerta oppure una generalizzata sfiducia nei confronti della moneta.

Perché proteggersi dall’inflazione?

La naturale tendenza dell’inflazione a crescere erode il potere d’acquisto dei risparmiatori, soprattutto quando il capitale rimane fermo sui conti correnti e non viene investito. Mentre i prezzi salgono, il capitale resta lo stesso, quindi a parità di capitale si potrà acquistare un quantitativo di beni inferiore.

Questo scenario fa comprendere quanto sia importante utilizzare il capitale per generare un rendimento, in modo da contrastare gli effetti dell’inflazione. Quando l’inflazione si assesta su bassi livelli, anche un investimento a basso rischio e a basso rendimento potrebbe essere sufficiente per proteggere i risparmi dall’inflazione. Quando invece la crescita dei prezzi è più rapida, per sostenere il costo dell’inflazione può essere utile puntare ad investimenti ad hoc e affidarsi ad una solida strategia d’investimento.

I migliori investimenti contro l’inflazione

Investire contro l’inflazione significa puntare su asset che riescono non solo ad evitare gli effetti dell’inflazione sul potere d’acquisto del capitale, ma che riescono anche a sfruttarla come punto di forza. I beni rifugio sono tradizionalmente considerati efficaci per raggiungere questo scopo, ma vediamo più da vicino tutti gli strumenti finanziari che permettono di investire contro l’inflazione.

Investimenti immobiliari

Neanche gli immobili sono immuni dall’inflazione, infatti col crescere generalizzato dei prezzi sale anche il costo degli immobili. Questo è un fattore da considerare se si sta pensando di comprare adesso un immobile da investimento, che probabilmente si andrà a pagare di più rispetto a qualche mese fa.

Gli investitori riescono ad avvantaggiarsi per effetto dell’inflazione solo se posseggono già un immobile che produce una rendita. In questo caso l’inflazione giustifica un incremento del canone d’affitto e rende ancora più conveniente una vendita in questa fase di mercato.

Queste valutazioni devono tenere conto anche dei costi legati all’investimento immobiliare, come la manutenzione e le tasse sulla proprietà e sulla plusvalenza. Chi vuole investire in immobili ma non dispone di grandi capitali, può adottare un approccio alternativo e puntare sui fondi d’investimento immobiliare.

Investimenti in obbligazioni

In genere le obbligazioni offrono rendimenti che difficilmente riescono a superare il tasso d’inflazione, quindi si tende a scartare questo asset nei periodi di forte crescita dei prezzi. La situazione invece cambia quando si punta alle obbligazioni indicizzate all’inflazione.

Gli investimenti obbligazionari sono accessibili anche attraverso dei fondi comuni legati al tasso d’inflazione, che rendono l’investimento più flessibile e anche più conveniente grazie ai costi di gestione passiva, che sono notoriamente più contenuti.

Investimenti in azioni

Le imprese solide riescono a sopportare bene l’inflazione nel breve periodo, ma se la corsa dei prezzi continua, anche le società migliori devono fare i conti con gli aumenti dei salari e dei costi per le materie prime.

Investire in azioni può essere conveniente nei periodi di inflazione? La risposta è sì, se si ha l’esperienza sufficiente per selezionare i titoli delle società che hanno caratteristiche ben precise, che li rendono idonei a superare il momento di crisi e di volatilità. Si tratta in genere di società che hanno un basso livello di debito, una marginalità sostenibile e una catena di approvvigionamento corta e controllata.

Investimenti in materie prime

Quando si parla di investimenti contro l’inflazione si pensa subito ai beni rifugio come l’oro e l’argento. L’investitore che sceglie di investire in materie prime deve però sapere che queste avranno già un costo più elevato se la curva inflattiva si è già impennata, quindi è bene valutare con attenzione se e quando entrare nel mercato.

Gli investimenti in oro sono quelli più comuni in caso di inflazione, infatti il valore del metallo prezioso tende a salire in questa fase di mercato. Le possibilità per l’investitore sono tante, perché può puntare sia all’oro fisico che all’oro finanziario.

Gli ETF sulle materie prime sono una soluzione che aiuta a contrastare la tipica volatilità del mercato delle materie prime e al tempo stesso a diversificare il portafoglio d’investimento.

Investimenti in prestiti a leva

Un altro modo per investire contro l’inflazione è puntare sui prestiti a leva, perché sono un asset a tasso variabile, quindi il tasso d’interesse cresce di pari passo all’inflazione. Per investire si possono scegliere dei titoli garantiti da ipoteca oppure obbligazioni di debito garantite.

Anche in questo caso gli ETF possono venire incontro alle esigenze degli investitori, perché alcuni fondi comuni a gestione passiva replicano l’andamento di questi titoli e obbligazioni garantite.

Investimenti in ETF contro l’inflazione: i migliori

In questa rassegna dei principali strumenti per contrastare l’inflazione abbiamo incontrato diverse volte gli ETF, che con la loro versatilità riescono bene a soddisfare le esigenze dei risparmiatori che vogliono proteggere il proprio capitale dalla crescita dell’inflazione.

Non serve andare alla ricerca del miglior ETF contro l’inflazione, perché la soluzione ideale in questo frangente è rappresentata dal giusto mix di strumenti diversificati, ma che si muovono tutti verso un unico obiettivo: tutelare il capitale dalla corsa dei prezzi e generare un rendimento nel tempo.

Tra le soluzioni più efficienti per contrastare l’inflazione abbiamo incontrato gli ETF sulle materie prime, gli ETF su titoli e obbligazioni garantite, gli ETF sull’immobiliare e quelli che replicano l’andamento di obbligazioni indicizzate all’inflazione. Si tratta di opzioni che si possono valutare e prendere in considerazione nell’ambito di un portafoglio ben diversificato.

Pro e contro degli investimenti contro l’inflazione

Investire contro nell’inflazione permette all’investitore di proteggere il valore del portafoglio, diversificare con la scelta di varie asset class e tutelare il potere d’acquisto che deriva dal reddito. Orientare le scelte d’investimento solo sulla base dell’inflazione, sarebbe però un pericoloso scivolone per il risparmiatore.

Il rischio di inseguire gli investimenti contro l’inflazione è quello di allontanarsi dal raggiungimento degli obiettivi economici definiti insieme alla strategia d’investimento. Un altro rischio da non sottovalutare è quello di aumentare l’esposizione al rischio e sbilanciare il portafoglio verso determinati tipi di asset.

L’importanza della diversificazione del portafoglio

La domanda che sta tormentando gli economisti di tutto il mondo è quanto durerà questa parentesi inflattiva. Nessuno possiede la sfera di cristallo per prevedere l’andamento del tasso d’inflazione e le opinioni degli esperti sono divise su questo tema. Alcuni economisti ipotizzano che l’inflazione possa ridursi già nel 2023, mentre altri propendono per una parabola inflattiva più lunga.

Puntare tutto sugli investimenti contro l’inflazione sarebbe comunque un azzardo, perché la regola d’oro degli investimenti ben bilanciati è diversificare il portafoglio d’investimento. I vari asset che compongono il portafoglio permettono di bilanciare il rischio nel lungo periodo e assicurano la crescita costante del rendimento.

Sfrutta il potere dell’interesse composto

La diversificazione del portafoglio è soltanto uno dei fattori chiave per contrastare gli effetti dell’inflazione. Un altro elemento fondamentale è l’interesse composto, che esplica i suoi effetti soprattutto negli investimenti di lungo periodo.

Il rendimento generato dall’investimento può essere a sua volta reinvestito, facendo così aumentare gradualmente l’ammontare di capitale investito dal risparmiatore. L’incremento progressivo del capitale investito porta nel tempo ad una crescita esponenziale del rendimento per effetto dell’interesse composto.

In una simile situazione non solo l’investimento riesce a battere l’inflazione, ma la crescita del rendimento supera abbondantemente la crescita del tasso d’inflazione. È la situazione ideale a cui dovrebbe aspirare ogni investitore che teme l’inflazione e che vuole mettersi al riparo dai suoi rischi.

Investi con Moneyfarm

Per contrastare l’inflazione non basta scegliere gli asset finanziari più adatti, ma anche la strategia gioca un ruolo fondamentale. Il mercato infatti cambia in continuazione ed è necessario non farsi trovare impreparati e adattare l’investimento ai nuovi scenari che si presentano.

In una situazione così complessa e in continua evoluzione, l’investitore che non ha una solida esperienza sui mercati finanziari, rischia di trovarsi in difficoltà e commettere degli errori. Chi sceglie di investire con Moneyfarm viene invece seguito da consulenti esperti, che dopo una valutazione degli obiettivi e delle esigenze del cliente, scelgono gli strumenti più adatti per comporre un portafoglio diversificato e bilanciato.

Gli investitori hanno la certezza che il portafoglio d’investimento viene monitorato nel tempo, così è possibile valutare degli aggiustamenti periodici per adattare il portafoglio alle nuovi condizioni del mercato o alle sopravvenute esigenze del cliente.

Conclusioni

La crescita dell’inflazione mette in difficoltà molti investitori, che spesso sono alla ricerca degli asset più idonei per proteggere il proprio capitale. La scelta degli strumenti finanziari è solo il primo passo per contrastare l’inflazione, ma la parte più importante è affidarsi ad una strategia solida, che utilizzi come capisaldi la diversificazione e l’interesse composto.

Gestire l’investimento è tutt’altro che facile quando l’inflazione galoppa, infatti è consigliabile affidarsi a consulenti esperti come quelli che compongono il team di Moneyfarm. Raggiungere gli obiettivi d’investimento è possibile anche nei periodi d’inflazione, ma solo se si conoscono bene i mercati finanziari.

Domande Frequenti

Quali sono i migliori investimenti contro l’inflazione?

Esistono diversi asset che si possono valutare, come ad esempio le obbligazioni indicizzate all’inflazione o gli investimenti immobiliari. Nessuno di questi strumenti da solo è sufficiente a proteggere il capitale, ma va inserito in un portafoglio d’investimento creato in modo strategico.

Quale strategia adottare nei periodi di inflazione?

La diversificazione è fondamentale per ridurre i rischi e incrementare il rendimento nel tempo, anche se alcuni asset subiscono una contrazione del prezzo. Un altro elemento strategico fondamentale è l’interesse composto, che contrasta l’inflazione incrementando in modo esponenziale il rendimento.

I beni rifugio sono una soluzione valida quando l’inflazione cresce?

I beni rifugio sono una soluzione molto comune in caso di inflazione, ma puntare solo su quelli porterebbe a sbilanciare il portafoglio d’investimento.

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*Gli investimenti in strumenti finanziari sono soggetti alla variabilità del mercato e possono determinare la perdita, in tutto o in parte, del capitale inizialmente investito.

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