Investimenti a breve termine: la guida completa per il 2024

Quando parliamo di operazioni finanziarie spesso ci concentriamo su investimenti a lungo termine perché un orizzonte temporale ampio permette di ridurre i rischi e massimizzare le opportunità di rendimento, ma non tutti hanno la possibilità di vincolare una parte del proprio patrimonio per un periodo prolungato. Fortunatamente, oggi sul mercato esistono diversi prodotti pensati per rispondere anche alle necessità di chi cerca investimenti a breve termine e a basso rischio: questi prodotti, pur non offrendo rendimenti particolarmente elevati, possono essere una soluzione interessante se gestiti in modo efficace, avvalendosi di una consulenza professionale.

Quanto dura un investimento a breve termine? In genere si tratta di operazioni con un orizzonte temporale non superiore ai 18 mesi
I buoni fruttiferi postali sono rischiosi? Si tratta di prodotti garantiti dallo Stato
Esistono investimenti sicuri a breve termine? Tutti gli investimenti comportano un margine di rischio

Investire denaro a breve termine: cosa significa?

Prima di entrare nel merito dei singoli prodotti è opportuno chiarire cosa significa investire denaro a breve termine e quali sono i parametri da tenere in considerazione quando si opera una scelta di questo tipo. Nel gergo finanziario, quando si parla di investimenti a breve termine ci si riferisce ad operazioni con un orizzonte temporale molto limitato, che prevedano l’impiego di denaro in un prodotto con una scadenza non superiore ai 18 mesi. In genere, questa tipologia di investimenti risponde alle necessità di chi non ha grandi somme a disposizione e non vuole lasciarle sul conto corrente – un errore, purtroppo, ancora molto comune e che di fatto erode il capitale – ma vuole metterle a frutto senza rischi.

Quando si valutano piccoli investimenti a breve termine ci sono due aspetti che contano più di altri: la liquidabilità, vale a dire la possibilità di vendere facilmente e riavere indietro il proprio denaro in tempi rapidi, e la sicurezza, offerta ad esempio da prodotti a capitale garantito.

Dove e come investire a breve termine nel 2024?

Entriamo ora nel vivo della questione, passando in rassegna i prodotti nei quali è possibile investire denaro a breve termine. In questa carrellata, naturalmente, non figurano gli investimenti immobiliari: per loro natura sono operazioni che richiedono tempistiche piuttosto dilatate – servono diversi mesi per comprare e altrettanti per vendere – e non offrono alcuna garanzia sul guadagno finale e, di conseguenza, sulla buona riuscita dell’investimento.

Buoni fruttiferi postali

Protagonisti assoluti degli anni Ottanta e Novanta, i buoni fruttiferi postali continuano a riscuotere un discreto successo tra i piccoli risparmiatori e rientrano a pieno titolo nel novero dei prodotti più apprezzati da quei soggetti con una spiccata avversione al rischio. I buoni fruttiferi postali sono emessi da Cassa Depositi e Prestiti SpA e garantiti dallo Stato Italiano, dunque non si rischia di perdere il capitale investito, non presentano costi di sottoscrizione né di rimborso, e godono di una tassazione agevolata al 12,50% (contro il 26% della maggior parte degli investimenti finanziari).

A fronte di tanta sicurezza, naturalmente, i buoni fruttiferi postali offrono rendimenti piuttosto ridotti, soprattutto se si decide di richiedere il rimborso del capitale prima del termine. Non bisogna dimenticare infatti che si tratta di strumenti pensati per investimenti a lungo termine, e che dunque offrono le massime performance su orizzonti medio lunghi: disinvestendo prima del tempo si rischia di rinunciare anche a quel già esiguo guadagno.

BOT (Buoni Ordinari del Tesoro)

I BOT sono titoli di debito pubblico emessi dal Tesoro la cui durata può variare dai 3 fino ai 12 mesi: si tratta dunque di strumenti pensati per chi ha bisogno di liquidità nel breve termine e vuole avvalersi delle garanzie offerte dallo Stato italiano. Anche in questo caso i rendimenti sono ben lontani da quelli offerti da prodotti più rischiosi ed articolati, e vengono calcolati secondo lo scarto di emissione, vale a dire la differenza tra il capitale versato al momento della sottoscrizione e il valore nominale raggiunto dal titolo alla sua scadenza. Pur essendo considerati tra le forme di investimento più sicure, i BOT – così come tutte le forme di investimento simili – possono andare incontro anche a rendimenti praticamente nulli o, peggio, negativi, riducendo al minimo i margini di guadagno e dunque rischiando di vanificare l’investimento.

Certificati di deposito

Poco conosciuti e diffusi in Italia, i certificati di deposito possono essere considerati la “versione bancaria” dei buoni fruttiferi postali poiché sono una forma di deposito vincolato che dà al titolare il diritto al rimborso del capitale e del relativo interessa una volta raggiunta la scadenza. I certificati di deposito hanno una durata variabile dai 2 ai 5 anni e, nella maggior parte dei casi, al momento della sottoscrizione l’investitore può scegliere la modalità di liquidazione degli interessi (a scadenza o tramite cedola periodica) e la tipologia di tasso (fisso, variabile, crescente etc…). Tuttavia, i rendimenti sono piuttosto limitati e del tutto equiparabili a quelli offerti dai buoni fruttiferi postali, con la differenza che i certificati di deposito non godono di tassazione agevolata: a conti fatti, dunque, non c’è da stupirsi se questi strumenti non sono particolarmente popolari.

Pronti contro termine

Chi sta cercando investimenti a brevissimo termine troverà senz’altro interessanti i Pronti Contro Termine (PCT), contratti piuttosto peculiari nei quali la Banca cede un certo numero di titoli ad un acquirente in cambio di una somma di denaro, e si impegna a riacquistare i titoli ad una data prestabilita. In genere questo lasso di tempo è decisamente corto, in media da 1 a 3 mesi, e il rendimento è costituito dalla differenza tra il valore dei titoli al momento della stipula e il prezzo che la banca offre per riacquistarli alla scadenza.

Obbligazioni garantite

Le obbligazioni garantite (o Covered Bond) sono una novità piuttosto recente in Italia, poiché sono state introdotte solo nel 2005 all’interno del decreto sulla competitività. Si differenziano dalle obbligazioni bancarie ordinarie perché, in caso di fallimento della banca emittente – un’eventualità da molti considerata remota, ma la storia recente ci insegna che si tratta di un rischio reale – è possibile rivalersi su una fetta dell’attivo patrimoniale della banca stessa che viene destinato esclusivamente a questo scopo, assicurandone quindi il rimborso.

Fondi comuni monetari

I fondi comuni monetari – spesso definiti anche “fondi liquidità” per via, appunto, dell’elevata liquidità che li caratterizza – sono una particolare forma dei fondi comuni di investimento, vale a dire quegli organismi di investimento collettivo del risparmio che “uniscono le forze” di tanti risparmiatori, raccogliendone il capitale e reinvestendolo con l’obiettivo di generare rendimento. Nello specifico, i fondi comuni monetari sono considerati un importante fornitore di finanziamento a breve termine per l’economia reale e costituiscono un’opzione piuttosto sicura, pur offrendo rendimenti limitati.

CFD Trading

In questo articolo siamo partiti dal presupposto che chi è interessato ad investire denaro a breve termine dovrà per forza optare per prodotti a basso rendimento, ma non è sempre così: nel mare magnum degli investimenti finanziari esistono strumenti caratterizzati da orizzonti temporali limitati e rendimenti consistenti che, naturalmente, si accompagnano a rischi altrettanto consistenti. È il caso del CFD trading, vale a dire la compravendita di contratti di differenza attraverso strumenti derivati che permettono di operare sui movimenti futuri dei prezzi di un mercato senza dover necessariamente possedere l’asset sottostante. Si tratta di prodotti a leva finanziaria estremamente rischiosi e destinati ad investitori esperti perché, a fronte di una possibilità di rendimento certamente interessante, possono esporre il risparmiatore alla perdita dell’intero capitale investito.

ETF

Nonostante la grande varietà di strumenti presenti sul mercato, gli ETF (Exchange Traded Funds) a nostro avviso rimangono tra i più interessanti non solo per chi cerca investimenti a lungo termine, ma anche per chi ha orizzonti temporali più ridotti. Gli ETF sono particolari fondi di investimento a gestione passiva che mirano a replicare l’andamento di un indice o di un asset class, e hanno il grande vantaggio di essere accessibili anche ai piccoli risparmiatori, i quali difficilmente avrebbero accesso a grandi panieri di titoli. Inoltre, gli ETF hanno costi di gestione decisamente contenuti (difficilmente superano lo 0.5%, contro il 2% medio dei fondi attivi) e sono estremamente liquidi, dunque facili da vendere e comprare in base alle proprie necessità. A fronte di rischi contenuti gli ETF offrono rendimenti più significativi della maggior parte degli altri strumenti visti fino ad ora: il Portafoglio 1 Moneyfarm, ad esempio, dal 2012 ad oggi ha reso l’8,3%, con una media annua dello 0,8%.

Azioni

In chiusura della nostra carrellata non potevamo non menzionare l’investimento in azioni, la forma più diffusa tra chi cerca profitti importanti nel breve termine. Anche in questo caso, però, non possiamo non porre l’accento sull’elevato grado di rischio al quale chi investe in azioni espone il proprio patrimonio, un rischio che non va sottovalutato e che rende questi strumenti più adatti ai trader e a chi dispone di somme considerevoli che gli permetterebbero di affrontare eventuali perdite senza gravi conseguenze. Ciò non significa che operare sul mercato azionario sia una scelta sconsigliabile, anzi: alla luce del periodo storico che stiamo attraversando è possibile individuare delle azioni sulle quali, nel breve termine, può convenire investire come, ad esempio, quelle legate ad aziende che operano nel settore della difesa, dell’energia e della salute – i tre grandi temi del nostro tempo.

Tuttavia, a nostro avviso l’investimento in azioni esprime il massimo delle sue potenzialità sul lungo periodo, e infatti la componente azionaria è molto rilevante nei portafogli di investimento Moneyfarm, studiati per aiutare gli investitori a raggiungere i propri obiettivi su un orizzonte temporale medio lungo.

Investimenti sicuri a breve termine: CCT e BTP

Abbiamo passato in rassegna i principali prodotti che permettono di investire denaro a breve termine, ma è opportuno approfondirne altri due che, oltre ad essere interessanti per chi si muove su orizzonti temporali ridotti, sono anche caratterizzati da un rischio relativamente basso.

Il primo è costituito dai CCT (Certificati di Credito del Tesoro), titoli di stato a tasso variabile della durata di 7 anni: li consideriamo un investimento interessante anche sul breve termine perché a chi sottoscrive l’obbligazione vengono riconosciuti degli interessi – a tasso variabile – con cadenza semestrale attraverso le cedole e, dunque, permettono di toccare con mano il guadagno già nell’immediato.

In altri approfondimenti abbiamo manifestato alcune perplessità circa l’opportunità di investire in BTP ma, come ripetiamo spesso, non esistono investimenti vantaggiosi per tutti ma solo strumenti che rispondono in modo più o meno efficace agli obiettivi del singolo. Pur trattandosi di investimenti tradizionalmente a lungo termine, a nostro avviso i Buoni del Tesori Poliennali possono diventare una risorsa interessante anche per chi è alla ricerca di opportunità sicure con tempistiche ridotte non solo perché, come i CCT, offrono cedole semestrali – in questo caso fisse – ma anche perché possono essere emessi con scadenza a 3 anni: un orizzonte temporale mediamente basso che può soddisfare le necessità di molti piccoli risparmiatori.

Il rendimento negli investimenti di breve, medio e lungo termine

I rendimenti sugli investimenti variano notevolmente a seconda dell’orizzonte temporale dell’investimento.

Per gli investimenti a breve termine, i rendimenti tendono ad essere relativamente bassi, ma stabili. Questi investimenti, come i titoli di Stato, i conti del mercato monetario e i certificati di deposito, sono progettati per proteggere il capitale e offrire una certa crescita, quindi i rendimenti, pur modesti, sono di solito garantiti.

Gli investimenti a medio termine, come alcuni tipi di obbligazioni o fondi di investimento a basso rischio, cercano di bilanciare sicurezza e rendimento. Mentre c’è ancora un rischio di perdita, gli investitori possono aspettarsi rendimenti leggermente più alti rispetto agli investimenti a breve termine in cambio di una maggiore assunzione di rischio.

Gli investimenti a lungo termine, come le azioni, i fondi comuni di investimento aggressivi o l’immobiliare, offrono il potenziale per i rendimenti più elevati, ma con un rischio significativamente maggiore. Questi investimenti possono essere soggetti a notevoli fluttuazioni di valore nel corso del tempo. Tuttavia, a lungo termine, l’obiettivo è che questi investimenti offrano un rendimento significativamente superiore a quello degli investimenti a breve e medio termine.

È importante sottolineare che, indipendentemente dall’orizzonte temporale, nessun investimento offre rendimenti garantiti e tutti gli investimenti comportano un certo livello di rischio. Per questo motivo, è fondamentale comprendere i propri obiettivi d’investimento, il proprio orizzonte temporale e la propria tolleranza al rischio prima di prendere decisioni e non scartare a priori opzioni di investimento a breve termine.

Investimenti a breve termine in periodi di crisi: vantaggi e svantaggi

La storia recente ci insegna che, per riprendersi dai periodi di crisi, i mercati finanziari necessitano di fiducia e di pazienza: due elementi che poco si adattano a chi ha fretta di veder fruttare il patrimonio investito. Oggi la sfida per tutti i risparmiatori è ancora più complessa perché, prima ancora di pensare ai guadagni, l’obiettivo è proteggere il proprio capitale, e l’esperienza ci dice che, per farlo, è necessario governare l’emotività, evitando di compiere scelte azzardate.

Anche in momenti di crisi l’investimento migliore è quello lungimirante – quindi che non guarda tanto all’oggi ma è sempre focalizzato al domani – e diversificato – che quindi ripartisce l’investimento su un mix di asset class, aumentando la sicurezza e le opportunità di rendimento. Queste caratteristiche, insieme all’attenzione ai costi, sono da sempre i capisaldi della strategia di investimento Moneyfarm: attraverso gli ETF abbiamo creato una gamma di portafogli pensati per soddisfare diverse tipologie di investitori, che identifichiamo con un attento processo di profilazione. Questo ci permette di elaborare soluzioni su misura per ogni cliente, proponendo opportunità più sfidanti a chi si muove su orizzonti temporali più lunghi e proposte più conservative ma altrettanto soddisfacenti per chi cerca investimenti a breve termine.

Ad oggi più di 70.000 risparmiatori hanno scelto di gestire il proprio patrimonio con Moneyfarm, indicandoci per il settimo anno a fila come Miglior Servizio di Consulenza Finanziaria Indipendente: se sei alla ricerca di un piccolo investimento a breve termine ma non vuoi mettere a repentaglio i tuoi risparmi con soluzioni poco sicure, affidati agli esperti di Moneyfarm compilando senza impegno il form online.

Conservazione del denaro in tempi di inflazione

La conservazione del denaro è una preoccupazione fondamentale per molti italiani, specialmente in periodi di incertezza economica. L’inflazione, ovvero l’aumento generalizzato e continuo dei prezzi dei beni e dei servizi, erode il potere d’acquisto del denaro nel tempo. Questo significa che, se teniamo i nostri risparmi sotto forma di contante o in conti correnti che non offrono un tasso di interesse competitivo, il valore reale di questi risparmi diminuirà con il passare del tempo.

Di fronte a questo scenario, molti si chiedono come proteggere i propri risparmi dall’inflazione. Una delle soluzioni più comuni è cercare opportunità di investimento che offrano un rendimento superiore al tasso di inflazione previsto. In questo contesto, gli investimenti a breve termine possono rappresentare una soluzione ideale. Questi strumenti, infatti, permettono di investire il proprio denaro per un periodo di tempo limitato, riducendo il rischio associato agli investimenti a lungo termine, ma cercando comunque di ottenere un rendimento che protegga dal deprezzamento causato dall’inflazione.

Tuttavia, è essenziale fare attenzione nella scelta degli investimenti a breve termine. Non tutti offrono rendimenti garantiti e, in alcuni casi, il capitale investito potrebbe essere a rischio. È quindi fondamentale informarsi adeguatamente, valutare le diverse opzioni disponibili e, se necessario, consultare un esperto finanziario prima di prendere qualsiasi decisione.

Liquidità+ ti permette di ottenere un rendimento oltre il 3,9%*

Il nostro servizio “Liquidità+” si manifesta come una scelta di investimento ideata per incrementare la liquidità degli investitori, assicurando, attualmente, un rendimento lordo annualizzato oltre il 3,9%. Questa opzione si caratterizza per il suo contenuto profilo di rischio, dovuto all’investimento in fondi monetari che destinano risorse su asset a basso rischio quali obbligazioni, certificati di deposito e titoli commerciali.

La strategia “Liquidità+” è progettata per essere particolarmente consona a chi mira a obiettivi di risparmio a breve termine e desidera sfruttare rendimenti potenzialmente più elevati, originati dalle variazioni dei tassi di interesse.

Il portafoglio “Liquidità+” non stabilisce vincoli temporali, essendo formulato per un orizzonte temporale inferiore ai 2 anni, ma concedendo la libertà di decidere in ogni momento di ritirare o trasferire l’investimento su un altro portafoglio. I fondi monetari inclusi in “Liquidità+” sono supervisionati dal nostro team di Asset Allocation, che ne monitora costantemente l’evoluzione, sia in termini di performance che di livello di rischio, apportando eventuali modifiche se necessario.

 

*Benché sia un investimento a basso rischio, non è un portafoglio di pura liquidità e il valore dei tuoi investimenti potrebbe calare, ottenendo meno di quanto hai investito

Domande frequenti

Le azioni sono un buon investimento a breve termine?
Le azioni sono uno degli strumenti più diffusi tra chi cerca investimenti a breve termine, ma sono anche tra i più rischiosi.

Conviene investire a breve termine in periodi di crisi?
In linea generale, l’investimento migliore è quello lungimirante e diversificato, che guarda al futuro senza farsi condizionare dall’emotività del momento.

Gli ETF sono adatti ad investimenti a breve termine?
A nostro avviso gli ETF (Exchange Traded Funds) sono tra i prodotti più interessanti non solo per chi cerca investimenti a lungo termine, ma anche per chi ha orizzonti temporali più ridotti.

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*Investire in strumenti finanziari comporta rischi inerenti, tra cui perdita di capitale, fluttuazioni del mercato e rischio di liquidità. I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri. È importante considerare la tua tolleranza al rischio e gli obiettivi d’investimento prima di procedere.