Tassazione TFR: tutto quello che c’è da sapere

Tfr in azienda o sul fondo pensione? La modalità prescelta per gestire e accantonare il trattamento di fine rapporto condiziona anche il calcolo della tassazione tfr 2023. Rispetto al criterio standard per calcolare le aliquote Irpef, inoltre, questo emolumento si differenzia perché ricade nella tassazione separata, con regole specifiche per il calcolo dell’Irpef netto e lordo. Cosa cambia fra la tassazione del Tfr lasciato al datore di lavoro o devoluto a un fondo di previdenza integrativa? Le differenze sono tante e comprendono anche le modalità di richiesta dell’anticipo del Tfr, oltre a un trattamento fiscale e a una rivalutazione più o meno vantaggiosa. Vediamo i punti salienti per orientarci tra le scelte che riguardano il tfr, anche in un’ottica di miglioramento della gestione patrimoniale.

Quanto pesa la tassazione del TFR? Dipende dall’anzianità, dal reddito e dalla modalità di accantonamento (tfr in azienda o fondo pensione)
E la tassazione sull’anticipo? E la tassazione sull’anticipo? Dipende dal motivo della richiesta (prima casa, spese mediche o motivi personali)
Cosa prevede la tassazione separata del Tfr? Il calcolo dell’imposta è basato sull’aliquota media imponibile
Perché conviene valutare il fondo pensione? Deducibilità somme versate, rivalutazione e aliquote vantaggiose

TFR (trattamento di fine rapporto): cosa significa?

Il TFR, anche noto come liquidazione o buonuscita, è una forma di retribuzione differita applicata ai contratti di lavoro dipendente, a tempo determinato o indeterminato, del settore pubblico e privato. Si tratta, in altre parole, di una forma di accantonamento della retribuzione: la quota corrispondente viene maturata mensilmente dal lavoratore e può essere sbloccata al raggiungimento della pensione o anche prima.

Il dipendente ha due possibilità per gestire il trattamento di fine rapporto: lasciare il Tfr in azienda o accantonarlo in un fondo pensione. La scelta deve essere fatta entro 6 mesi dall’assunzione ed è a discrezione del dipendente: nel caso ricada sul Tfr in azienda, può essere modificata in un secondo momento. Se il lavoratore non esprime alcuna preferenza, al contrario, si applica il principio del silenzio assenso e il Tfr deve essere trasferito a un fondo di previdenza. La possibilità di avere il Tfr in busta paga insieme allo stipendio è stata accantonata nel 2018: consultando il cedolino, in ogni caso, è possibile verificare la consistenza del Tfr maturato.

Quando e come viene pagato il TFR?

Il trattamento di fine rapporto viene liquidato, per l’appunto, nel momento in cui si risolve il contratto. Ciò può verificarsi per diversi motivi: raggiungimento dell’età pensionabile, dimissioni volontarie o licenziamento. In casi specifici, inoltre, il lavoratore ha facoltà di richiedere un anticipo sul TFR, motivando adeguatamente la richiesta. Le fattispecie comprendono l’acquisto, la costruzione o la ristrutturazione della prima casa – per sé o per i figli –, le spese mediche, il congedo parentale o le esigenze di formazione. Va tenuto presente, inoltre, che il datore di lavoro potrebbe rifiutare l’anticipo nel caso sia già stato erogato al 4% dei dipendenti. Le regole per svincolare le somme, così come la tassazione sull’anticipo del trattamento di fine rapporto cambiano a seconda che questo sia lasciato in azienda o convogliato a un fondo pensione.

Tassazione TFR: come funziona?

La tassazione del Trattamento di Fine Rapporto (TFR) segue regole specifiche che differiscono da quelle applicate al reddito soggetto a IRPEF ordinaria. Di seguito una spiegazione dettagliata di come funziona.

Il TFR è soggetto a tassazione separata. Questo significa che l’imposta dovuta sul TFR non viene calcolata con le aliquote IRPEF ordinarie del reddito annuale, ma attraverso un’aliquota media che tiene conto degli anni di servizio. La base imponibile per la tassazione del TFR è costituita dall’importo totale accantonato nel corso degli anni, rivalutato in base a un tasso fisso dell’1,5% e al 75% dell’incremento dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, determinato dall’ISTAT.

L’aliquota media si ottiene dividendo il TFR totale maturato per il numero di anni di servizio, determinando così un reddito di riferimento. Su questo reddito viene poi applicata l’aliquota IRPEF media degli ultimi cinque anni. Per esempio, se il TFR totale è di 30.000 euro e il dipendente ha lavorato per 20 anni, il reddito di riferimento sarà 30.000/20 = 1.500 euro. Questa cifra viene moltiplicata per 12 per determinare il reddito annuo e poi si applica l’aliquota IRPEF media​.

La quota finanziaria del TFR, cioè l’incremento annuale dovuto alla rivalutazione, è tassata con un’aliquota del 17%. Questa tassazione si applica alla somma rivalutata secondo i coefficienti ISTAT e il tasso fisso​.

Tassazione TFR in azienda

Cerchiamo anzitutto di capire a grandi linee come funziona la tassazione del TFR in azienda. Il calcolo si basa sul reddito di riferimento, sul totale dei tfr accumulati ogni anno e sull’aliquota media imponibile. Il datore di lavoro dovrà calcolare l’imposta sul Tfr – provvisoriamente trattenuto in azienda – considerando per ogni anno la base imponibile da applicare con relativa aliquota Irpef. Il riferimento, dunque, non è dato esclusivamente dalla retribuzione dell’anno in corso. Nel caso delle aziende con oltre 50 dipendenti, il tfr viene gestito dal Fondo di Tesoreria dell’Inps con tassazione non inferiore al 23%. La rivalutazione viene calcolata in base al tasso fisso dell’1,5% e al 75% del tasso di inflazione. 

Tassazione TFR fondo pensione

Ti sarà capitato spesso di sentire questo consiglio: investi il TFR in un piano pensione e risparmia sulle tasse. In cosa consiste, esattamente, il vantaggio dal punto di vista fiscale? Anzitutto, nella possibilità di dedurre fino a 5.165 euro dall’imponibile Irpef e di usufruire del credito di imposta. Al raggiungimento della pensione, il trattamento di fine rapporto può essere corrisposto in un’unica soluzione o come rendita. Negli anni, la tassazione diventa progressivamente più vantaggiosa: dopo 15 anni, infatti, l’aliquota del 15% si riduce dello 0,3% annuo fino a raggiungere il 9%. Per quanto riguarda i rendimenti, la tassazione del tfr in fondo pensione varia dal 12,5% al 26% a seconda che il guadagno sia prodotto da titoli di stato o da altri strumenti di investimento.

Tassazione anticipo TFR: come funziona?

Anche l’anticipo del tfr è soggetto a tassazione separata e oltre al reddito annuale prende a riferimento l’aliquota Irpef media. Le regole per richiederlo possono dipendere dal contratto nazionale. In linea generale, l’anticipo può coprire fino al 70% della somma maturata e riguardare i lavoratori con almeno 8 anni di servizio. Per chi aderisce al tfr in fondo pensione, la tassazione sull’anticipo del Tfr prevede un’aliquota variabile dal 23% fino al 9% e al 6% a seconda che sia richiesto per finanziare l’acquisto dell’abitazione, le spese mediche o per motivi personali.

Tassazione TFR: calcolo online

Il conteggio della tassazione tfr 2023 non è banale e può essere eseguito con l’aiuto di un calcolatore online. L’importo dipende dalla data di inizio e fine del rapporto lavorativo, dalla retribuzione lorda, dalla base imponibile e dai tfr maturati. Nel caso dei lavoratori pubblici, il conteggio del tfr prende in considerazione un massimale di reddito per il calcolo dell’imposta. La retribuzione è soggetta a una rivalutazione calcolata su base annuale utilizzando indici di riferimento specifici. Il tfr, a ogni modo, è maturato mensilmente se i giorni lavorati nel mese sono almeno 15.

Una volta calcolato il tfr lordo, andrà applicata la rivalutazione e, quindi, andranno sottratte le tasse per ricavare il tfr netto. Il sostituto d’imposta dovrà calcolare la base imponibile, ovvero l’insieme dei tfr accantonati, e l’aliquota media di tassazione da applicare. Le tasse, inoltre, sono soggette a un ulteriore ricalcolo: dipendono, infatti, anche dall’aliquota applicata dall’Agenzia delle Entrate sulla base delle dichiarazioni fiscali e dei redditi degli ultimi 5 anni (se necessario andrà eseguito il saldo delle somme eccedenti).

TFR in azienda: perché conviene destinarlo al fondo pensione?

In sintesi, meglio lasciare il TFR in azienda o investirlo in un fondo pensione? Come abbiamo visto, dal punto di vista fiscale può risultare più conveniente destinare in Tfr a un fondo di previdenza complementare (Tfr in azienda: quanto potresti perdere?).  Oltre a beneficiare di una tassazione agevolata, infatti, la rivalutazione può essere complessivamente migliore rispetto al tfr in azienda come spiega bene questo video. Il trattamento di fine rapporto, inoltre, può essere riscattato più facilmente, richiedendo un anticipo anche senza giustificativo per motivi personali.

Conclusioni

Il consiglio è di cominciare a investire oggi nella pensione integrativa, opzione più vantaggiosa dal punto di vista della tassazione. Non devi per forza decidere adesso: optando per il Tfr in azienda potrai decidere in un secondo momento di convogliarlo in un fondo. Diversamente, una volta fatta questa scelta non potrai modificarla: in compenso avrai più libertà per il riscatto anticipato e potrai approfittare di una tassazione inferiore. Vuoi elaborare una strategia più strutturata ed efficiente in attesa della pensione? Se sì puoi abbinare al fondo pensione un piano di accumulo del capitale, non una semplice scelta di risparmio ma un vero e proprio investimento per il futuro.

Domande frequenti

Come si calcolano le tasse sul Tfr?

Il trattamento di fine rapporto è sottoposto a tassazione separata: l’imposta viene calcolata in base al reddito, all’insieme dei tfr accantonati e all’aliquota media, considerando i vari anni di servizio. La retribuzione, inoltre, è soggetta a rivalutazione sulla base di un tasso fisso e del coefficiente di rivalutazione ancorato all’inflazione rilevata dall’Istat.

Cosa cambia a livello di tassazione tra Tfr in azienda o fondo pensione?

Nel caso del tfr sul fondo pensione l’aliquota cambia a seconda degli anni di contribuzione. Dopo 15 anni si riduce progressivamente dello 0,3% annuo, fino a raggiungere il 9% dal 15% iniziale. 

Come funziona la tassazione dell’anticipo sul Tfr?

Se il lavoratore ha scelto di gestire il tfr con un fondo di previdenza complementare, la tassazione sull’anticipo del tfr prevede un’aliquota diversa in base al motivo della richiesta e alla durata della contribuzione. A seconda dei casi, il carico fiscale può variare dal 23% al 6 %.

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