CFD: cosa sono e come funzionano? La guida completa per il 2024


Tra i prodotti più interessanti tra gli strumenti finanziari derivati, i CFD – Contract for Difference – permettono agli investitori di avvantaggiarsi del movimento del valore di un asset principale detto sottostante. Si tratta di strumenti complessi e regolamentati che possono presentare un alto grado di rischio: scopriamo come funzionano, come vengono tassati e tutti i dettagli fondamentali.

Cosa significa l’acronimo CFD? 🏦 CFD sta per Contract for Difference e designa una tipologia di strumenti finanziari derivati.
Come funzionano i CFD? 📈 I CFD permettono di guadagnare scommettendo sull’andamento dei prezzi di un determinato titolo in due differenti momenti temporali (acquisto e vendita).
Come sono tassati i CFD? 💶 La tassazione dei CFD in Italia è dello 0.5%. Chi investe in CFD può contare su diverse agevolazioni fiscali: questi strumenti, infatti, sono esenti dall’imposta di bollo e, a fini fiscali, le perdite possono essere compensate con i profitti.

CFD: cosa sono?

I CFD (acronimo dell’inglese Contract for Difference) sono strumenti finanziari derivati che consentono agli investitori di trarre profitto dalle variazioni dei prezzi di un determinato asset sottostante, senza possederlo effettivamente. L’asset in questione può essere un qualsiasi prodotto finanziario, per esempio azioni, materie prime, indici, criptovalute e valute estere.

Il CFD è uno strumento a margine, attraverso il quale è possibile guadagnare scommettendo sull’andamento dei prezzi di un determinato titolo in due differenti momenti temporali (acquisto e vendita). I CFD sono strumenti complessi e regolamentati, le condizioni e le caratteristiche dei prodotti di questo tipo possono variare a seconda del broker o dell’intermediario finanziario che li propone.

Operatività intraday e multiday

Con i CFD, gli investitori possono speculare sulle fluttuazioni dei prezzi al rialzo o al ribasso, ottenendo un guadagno se le loro previsioni si rivelano corrette. Ad esempio, se un investitore prevede che il prezzo di un’azione aumenterà, può acquistare un CFD basato su quell’azione. Se il prezzo sale, il venditore del CFD pagherà la differenza di valore al momento della chiusura del contratto. Tuttavia, se il prezzo scende, l’investitore dovrà pagare la differenza al venditore. L’operatività intraday e multiday si riferisce ai diversi approcci di trading online utilizzati dagli investitori per gestire le loro posizioni.

L’operatività intraday, nota anche come day trading, si riferisce a una strategia di trading in cui le posizioni vengono aperte e chiuse entro la stessa giornata di negoziazione. Gli operatori intraday cercano di sfruttare le fluttuazioni dei prezzi a breve termine e di trarre profitto da piccoli movimenti di mercato, con investimenti a breve termine. L’operatività multiday, anche conosciuta come swing trading o posizione di medio termine, implica il mantenimento di una posizione aperta per più di una giornata di negoziazione. Sfrutta quindi i movimenti di prezzo a medio termine e permette di cogliere le tendenze di mercato più ampie. Questo comporta profitti potenzialmente maggiori ma anche una maggiore esposizione al rischio di mercato.

Gli aspetti principali dei CFD

Posizioni long e short con i CFD

Le posizioni long si riferiscono all’acquisto di un CFD per trarre profitto dall’aumento del prezzo dell’asset sottostante. Le posizioni short si riferiscono al contrario alla vendita di un contratto per trarre profitto dalla diminuzione del prezzo dell’asset sottostante, consentendo di guadagnare anche in mercati in calo.

Trading con leva con i CFD

I CFD offrono anche la possibilità di utilizzare la leva finanziaria, consentendo agli investitori di aprire posizioni più grandi rispetto ai propri fondi disponibili. Ciò amplifica sia i profitti potenziali che le perdite. Pertanto, i CFD possono comportare un alto grado di rischio e sono adatti a investitori esperti e consapevoli dei rischi associati.

Il margine nei CFD

Il margine nei CFD rappresenta il deposito iniziale richiesto dai broker per aprire e mantenere una posizione. Si tratta di una percentuale del valore totale dell’asset sottostante che l’investitore deve depositare come garanzia. Il margine serve a coprire le potenziali perdite e a garantire che il trader abbia fondi sufficienti per sostenere la posizione aperta: la sua quotazione varia a seconda del broker, dell’asset e della leva finanziaria utilizzata.

Hedging con i CFD

Fare hedging con i CFD significa utilizzare questi strumenti finanziari per ridurre o compensare il rischio associato ad altre posizioni o investimenti, diversificando il proprio portafoglio d’investimento e proteggendolo da potenziali perdite o fluttuazioni indesiderate dei prezzi. Ad esempio, un investitore che ha deciso di investire in azioni può aprire una posizione short sui CFD basati sullo stesso asset per compensare eventuali perdite nel caso in cui il prezzo dell’azione scenda.

CFD: come funzionano?

Commissioni e spread

Le commissioni sono costi applicati dai broker per aprire e chiudere posizioni e sono calcolate come una percentuale del valore dell’operazione oppure come cifra fissa. Lo spread è la differenza tra il prezzo di acquisto e di vendita di un asset sottostante. Gli investitori pagano lo spread per aprire una posizione: il suo valore può essere variabile o fisso e varia tra i broker e gli asset. Alcuni broker offrono conti senza commissioni ma con spread più ampi, mentre altri possono avere commissioni più elevate ma con spread più stretti. La scelta dipende dalle preferenze individuali e dalla strategia di trading.

Numero di contratti

In Italia, non esiste un limite numerico massimo specifico ai CFD sottoscrivibili da un investitore stabilito dalle autorità di regolamentazione. I singoli broker possono stabilire limiti specifici basati sulle loro politiche interne, sui requisiti di margine e sulla valutazione del profilo di rischio dell’investitore. Il trading dei CFD è soggetto a regolamentazioni e restrizioni definite dall’ente di vigilanza finanziaria italiano, la Consob (Commissione Nazionale per le Società e la Borsa), che ha introdotto norme per il trading dei CFD al dettaglio, come ad esempio la limitazione della leva finanziaria, l’obbligo di fornire un avviso sui rischi e la protezione dai saldi negativi.

Durata delle operazioni

Come già accennato, la durata delle operazioni effettuate con i CFD può variare. In particolare, l’operatività multiday consente di mantenere aperta la posizione sul CFD fino alla chiusura dello stesso che può avvenire automaticamente, alla scadenza del termine di durata massima dello strumento, o in qualsiasi momento precedente tale scadenza, mediante la chiusura del CFD da parte del cliente.

Perdite e profitti nelle operazioni con i CFD

Per calcolare le perdite e i profitti nelle operazioni con i CFD, si prende in considerazione la differenza tra il prezzo di apertura e di chiusura della posizione moltiplicata per la dimensione dell’operazione: se la differenza è positiva, si ottiene un profitto; se è negativa, si registra una perdita. Le commissioni, gli spread e i costi di finanziamento possono influire sul calcolo. È importante considerare anche la leva finanziaria utilizzata, poiché può amplificare sia i profitti che le perdite.

Quali sono le differenze tra CFD e Futures?

I CFD sono contratti privati tra il trader e il broker, senza una scadenza fissa, consentendo operazioni a breve o lungo termine. I Futures sono contratti standardizzati negoziati su mercati regolamentati, con scadenza e dimensione prefissate. I CFD offrono maggiore flessibilità nelle dimensioni delle posizioni, leva finanziaria e accesso a una vasta gamma di asset, ma possono mancare di liquidità rispetto ai Futures, che sono più standardizzati e negoziati in borse regolamentate.

Come vengono tassati i CFD?

Generalmente la tassazione dei CFD in Italia è dello 0.5%. Chi investe in CFD può contare su diverse agevolazioni fiscali: questi strumenti, infatti, sono esenti dall’imposta di bollo e, a fini fiscali, le perdite possono essere compensate con i profitti. È bene, in ogni caso, cercare sempre informazioni approfondite e l’ausilio di un consulente finanziario professionale come MoneyFarm prima di intraprendere qualsiasi operazione, per informarsi sui rischi del trading e sulle opportunità migliori di investimento.

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*Gli investimenti in strumenti finanziari sono soggetti alla variabilità del mercato e possono determinare la perdita, in tutto o in parte, del capitale inizialmente investito.

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