Pensione a 57 anni: quando e come è possibile nel 2024?


Ho 57 anni, quando posso andare in pensione? In alcuni casi, la risposta è: subito. Potrebbe sembrare un sogno: in realtà non è così, o almeno non per tutti. In casi specifici è possibile accedere al pensionamento anticipato prima dei 60 anni: quali sono, più precisamente, i requisiti da rispettare per andare in pensione a 57 anni? Esistono varie opzioni per avvicinare il traguardo, tutte molto selettive e non sempre soddisfacenti dal punto di vista economico. In vista del pensionamento, a ogni modo, è possibile adottare soluzioni mirate per garantirsi una maggiore tranquillità, grazie a una rendita che anticipa e integra la pensione.

Quali sono i presupposti per la pensione di vecchiaia? 20 anni di contributi e requisito anagrafico (67 anni)
Avere la pensione a 57 anni è possibile? Sì, per le donne (in casi particolari) e per i lavoratori precoci
Quali sono le opzioni Inps per la pensione a 57 anni? Quota 41 e pensione anticipata ordinaria o per lavoratori invalidi
È possibile ottenere una rendita anticipata in attesa della pensione? Sì, grazie alla RITA, riservata a chi ricorre alla previdenza complementare

Ho 57 anni: quando posso andare in pensione?

Tempo libero a volontà da dedicare a viaggi, hobby, famiglia e affetti: chi non vorrebbe andare in pensione  prima, per godersi il meritato riposo e assaporare un ritmo di vita più rilassato? La differenza – oltre all’età del pensionamento – la fa l’assegno: una pensione sostanziosa consente di avere un buon tenore di vita e di tenersi al riparo da rinunce e ristrettezze. In casi specifici, il pensionamento anticipato e il benessere economico possono convivere. In aggiunta alle soluzioni e trucchi per andare in pensione prima, è possibile aumentare le proprie disponbilità finanziarie grazie ai fondi previdenziali complementari e a piani personalizzati per valorizzare i risparmi. Tagliare il traguardo della pensione Inps a 57, tuttavia, non è escluso: vediamo nel dettaglio le misure di cui è possibile beneficiare.

Andare in pensione a 57 anni: ecco come fare

Prima di analizzare le varie soluzioni disponibili, è doverosa una premessa: pur essendo una prospettiva allettante, la pensione anticipata è onerosa: indipendentemente dall’opzione prescelta, in altre parole, comporta un costo economico. Inevitabilmente, l’assegno risulterà inferiore rispetto all’importo che si otterrebbe con la normale pensione di vecchiaia (accessibile con un minimo di 20 anni di contributi, anche cumulabili). Elaborare un fondo pensione personalizzato, quindi, è un’ottima idea per garantirsi le risorse adeguate per vivere bene. Pur essendo tecnicamente possibile, inoltre, andare in pensione a 57 anni è un’opzione riservata a una piccola minoranza di lavoratori: scopriamo se rientri fra questi.

  • Pensione di vecchiaia anticipata per lavoratori invalidi

Il primo modo per ottenere la pensione Inps a 57 anni è accedere alla pensione anticipata per lavoratori invalidi. Rientra in questa casistica chi abbia una validità accertata non inferiore all’80%: Ne hanno diritto esclusivamente i lavoratori del settore privato, ad eccezione quindi dei lavoratori autonomi o impiegati nel settore pubblico. Il secondo requisito è avere alle spalle almeno 20 anni di contributi. In realtà, solo le donne hanno la possibilità di andare in pensione a 57 anni grazie a questa misura: l’età minima, infatti, corrisponde rispettivamente a 56 anni e 61 anni per donne e uomini, cui si sommano 12 mesi di decorrenza della pensione.

  • Pensione anticipata ordinaria 

Andare in pensione a 57 anni è possibile anche senza l’invalidità. Ciò grazie alla pensione anticipata ordinaria per i lavoratori precoci, agganciata alla cosiddetta quota 41 che consente il pensionamento con 41 anni e 10 mesi di contributi (per le donne, contro i 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini). Il traguardo della pensione a 57 anni è accessibile per una donna che abbia cominciato a lavorare presto, a 15 anni di età, a condizione di aver versato i contributi in maniera continuativa. Va considerata, inoltre, la finestra di 3 mesi per l’erogazione della pensione, un vincolo non applicato ai lavoratori AFAM e del comparto scuola.

  • Quota 41

È possibile ottenere la pensione anticipata a 57 anni con la legge 104? I cosiddetti caregiver sono fra le categorie contemplate da quota 41, misura che consente di pensionarsi con 41 anni di contributi (indipendentemente dall’età) a condizione di avere 12 mesi di contributi versati prima dei 19 anni. La normativa prevede vari profili di tutela: invalidi, disoccupati, persone impegnate in lavori gravosi e usuranti. La legge, dunque, prevede un doppio requisito: rientrare in una delle categorie elencate e aver cominciato a lavorare presto.

  • RITA (Rendita Integrativa Temporanea Anticipata)

Ottenere la pensione Inps a 57 anni, come abbiamo visto, non è per niente facile, oltre a comportare un assegno ridotto, spesso insufficiente per garantirsi un buon tenore di vita. Una valida alternativa è usufruire della cosiddetta RITA, opzione riservata ai sottoscrittori di un fondo previdenziale complementare. Grazie a questo strumento è possibile ottenere una rendita per avvicinarsi alla pensione di vecchiata. Leggi il nostro approfondimento per scoprire come funziona la pensione integrativa e gli obiettivi di rendita. versamenti e liquidazione.

  • Opzione Donna

Tra le soluzioni Inps per andare in pensione prima dei 60 anni c’è Opzione donna, inizialmente prevista per le lavoratrici con 35 anni di contributi e 57 anni di età. Nel tempo la misura è stata modificata e oggi il requisito di età è salito rispettivamente a 58 anni  per le lavoratrici dipendenti e 59 anni per le lavoratrici autonome. La differenza riguarda anche la possibilità, per le autonome, di proseguire l’attività lavorativa.

Una modalità ulteriore, se vogliamo atipica per anticipare l’età del pensionamento è la cosiddetta isopensione, formula riservata ai lavoratori di aziende con oltre 15 dipendenti. Grazie a questa opzione l’impresa può sottoscrivere un accordo coi sindacati ed esodare i lavoratori più anziani, incaricandosi di versare i contributi che consentirebbero di raggiungere la pensione di vecchiaia (non più di 7 anni rispetto alla soglia prevista per legge).

  • Pensione casalinghe a 57 anni

Grazie al Fondo Pensione Casalinghe, andare in pensione a 57 anni è possibile per donne – e uomini – impegnati nella cura della casa, in forma non retribuita e anche in assenza di contributi da lavoro. Il requisito per ottenere la pensione è avere un’età inferiore ai 65 anni e aver contribuito al fondo per almeno 5 anni, oltre a non avere rapporti di lavoro dipendente o autonomo soggetti a contribuzione obbligatoria. A fronte di un importo minimo, è possibile stabilire liberamente la cifra da devolvere al fondo. Se i contributi complessivamente versati corrispondono a una quota prefissata dell’assegno sociale – il cui importo varia di anno in anno – è possibile accedere alla pensione di vecchiaia a 57 anni.

Pensione anticipata: il ruolo del fondo pensione e del piano di accumulo

Non sai ancora quando andrai in pensione e con quanto? Se consideriamo le incertezze legate al futuro previdenziale, la scelta di aderire a un fondo pensione si rivela indubbiamente saggia, anche dal punto di vista della tassazione. Grazie a un fondo pensione Moneyfarm puoi accedere a vari benefici fiscali, incluso un massimo di 5.165 euro deducibili dalla dichiarazione dei redditi. I vantaggi del fondo pensione possono convivere con quelli offerti da un PAC (piano di accumulo del capitale: considerando un orizzonte di investimento lungo (20 o 30 anni), questo strumento è adatto per sfruttare l’interesse composto ed espandere così il capitale in vista del pensionamento.

Ascoltiamo gli esperti

Nel contesto attuale, l’idea di andare in pensione a 57 anni può sembrare una prospettiva lontana per molti lavoratori. Tuttavia, esistono scenari in cui questo obiettivo potrebbe diventare realtà, anche nel 2024. Per comprendere meglio come e quando si può accedere alla pensione anticipata, è fondamentale esplorare le normative vigenti, le possibilità offerte dai vari regimi pensionistici e le strategie di pianificazione finanziaria che possono essere messe in atto.

Prima di tutto, è essenziale riconoscere che il sistema pensionistico italiano è in continuo cambiamento, con riforme che cercano di bilanciare l’equità generazionale e la sostenibilità finanziaria. Nel 2024, le regole pensionistiche potrebbero essere soggette a modifiche, influenzate da fattori come l’andamento demografico e la situazione economica del paese. Per coloro che mirano a ritirarsi a 57 anni, è cruciale rimanere aggiornati sulle ultime normative e valutare come queste possano influenzare i propri piani di pensionamento.

Uno dei fattori chiave da considerare è l’anzianità contributiva. Per accedere alla pensione anticipata, i lavoratori devono aver accumulato un certo numero di anni di contributi. La soglia specifica varia a seconda del regime pensionistico e può essere influenzata da fattori come il genere, il settore di lavoro e la storia lavorativa individuale. In alcuni casi, è possibile accedere alla pensione prima dei 67 anni standard, a condizione di aver iniziato a lavorare in giovane età e di aver mantenuto un costante apporto contributivo.

Un’altra considerazione importante è l’aspetto finanziario. Andare in pensione a 57 anni significa meno anni di lavoro e, di conseguenza, un periodo più lungo durante il quale si dovrà attingere al proprio fondo pensione. Questo richiede una pianificazione finanziaria accurata e, in alcuni casi, l’adozione di strategie di investimento o di risparmio per garantire che i fondi siano sufficienti a coprire un periodo di pensionamento più lungo.

Infine, è importante valutare le opzioni offerte dalla previdenza complementare. I fondi pensione e i piani individuali di risparmio pensionistico possono fornire un supporto finanziario aggiuntivo, permettendo ai lavoratori di accumulare risorse extra da utilizzare durante la pensione. Questi strumenti possono essere particolarmente utili per chi prevede di andare in pensione prima dell’età standard.

Conclusioni

Al di là dei requisiti richiesti, conviene andare in pensione a 57 anni? Come abbiamo visto, tutte le opzioni hanno un costo: prevedono, cioè, una decurtazione più o meno ampia dell’assegno rispetto a ciò che si otterrebbe andando in pensione più tardi. Questo basandosi sui requisiti attuali: in futuro, il prepensionamento potrebbe risultare ancora più difficile da raggiungere e ancor più penalizzante dal punto di vista economico. In prospettiva, dunque, conviene tutelarsi con scelte di investimento ad hoc e valutare la possibilità di sottoscrivere una pensione integrativa. Scegliere lo strumento di gestione patrimoniale giusto è ancora più importante per i lavoratori autonomi, considerando il gap previdenziale esistente rispetto ai lavoratori dipendenti. Cosa scegliere tra fondi pensione o PAC? Segui i consigli Moneyfarm per studiare la migliore strategia finanziaria ed eventualmente combinare i vantaggi di entrambe le soluzioni. A proposito, per farti un’idea delle tempistiche per andare in pensione (e dell’importo dell’assegno) puoi fare una simulazione e calcolare la pensione in pochi click sul sito dell’Inps o utilizzando un software specializzato. 

Domande frequenti

È possibile avere la pensione anticipata a 57 anni?

In casi specifici sì, grazie a quota 41 o usufruendo di altre misure come la pensione di vecchiaia per i lavoratori invalidi con almeno l’80% di invalidità. Questa possibilità riguarda le donne che hanno iniziato a lavorare in giovane età e, inoltre, profili di tutela particolari come caregiver e persone impegnate in lavori gravosi e usuranti.

Cos’ è la RITA?

In alternativa alle misure Inps per andare in pensione a 57 anni è possibile beneficiare della RITA, una rendita riservata ai sottoscrittori di un fondo previdenziale complementare. Per ottenerla a 57 anni è necessario avere 20 anni di contributi obbligatori, 5 anni di contribuzione al fondo ed essere disoccupati da almeno 24 mesi. 

Quali sono le altre soluzioni per andare in pensione prima?

Opzione Donna, Ape Sociale, pensione casalinghe e isopensione.

Hai trovato questo contenuto interessante?

Hai già votato, grazie!

*Investire in strumenti finanziari comporta rischi inerenti, tra cui perdita di capitale, fluttuazioni del mercato e rischio di liquidità. I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri. È importante considerare la tua tolleranza al rischio e gli obiettivi d’investimento prima di procedere.