Come gestire al meglio i propri soldi? La guida completa per il 2024


Famiglie, single, fidanzati, giovani o meno giovani: saper gestire le proprie finanze è un tema trasversale, che coinvolge tutti noi nelle diverse fasi della vita. Molti pensano che amministrare bene i propri soldi coincida con il semplice risparmio, ma si tratta di una visione piuttosto riduttiva che non tiene conto delle variabili individuali, come gli obiettivi di lungo termine – comprare una casa al mare, andare in pensione presto, creare una rendita per i figli, etc – e il fatto che la nostra capacità di produrre ricchezza cambia sensibilmente nel corso degli anni.
Quindi, come gestire i soldi? In questo articolo cercheremo di approfondire il tema della corretta gestione dei propri soldi, prendendo spunto da alcune teorie consolidate nel mondo finanziario e facendo tesoro dei loro principi per arrivare ad una pianificazione economica consapevole e – soprattutto – efficace.

👛 Come conviene gestire i soldi a lungo termine? Investendoli in modo strategico in soluzioni su misura.
🤔 Come si imposta un budget? Facendo il conto delle entrate e destinando una quota ad ogni spesa (fissa, variabile, extra)
💰Perché è importante accantonare soldi? Per far fronte ad eventuali spese impreviste e per mettere da parte qualche risparmio per il futuro.

La teoria del ciclo di vitale e la definizione dei propri obiettivi

Sul tema della gestione dei propri soldi si sono spesi pensatori e consulenti di ogni tipo, immaginando soluzioni più o meno efficaci che hanno, come obiettivo, quello di massimizzare la capacità di spesa dell’individuo. Come è ovvio, il nostro consiglio è quello di diffidare da chi propone strategie facili che fanno guadagnare cifre da capogiro nel breve termine, ma prendere invece spunto da teorie e pareri autorevoli sul tema.

Nello specifico, una delle nozioni più consolidate è certamente quella elaborata da Franco Modigliani negli anni Cinquanta, e che gli è valsa il Premio Nobel per l’Economia: la teoria del ciclo vitale. Modigliani parte dal presupposto che l’obiettivo di una persona non sia tanto risparmiare il più possibile quanto massimizzare il suo benessere complessivo, mantenendo dunque un profilo di consumo costante per tutta la vita. Si tratta di una differenza tutt’altro che trascurabile, perché sposta il focus dal semplice accumulo alla stabilità sul lungo termine.

Se vogliamo mantenere una capacità di spesa costante, però, non possiamo ignorare che la nostra capacità di produrre reddito non lo è, ma varia nel corso della nostra vita: nella maggior parte dei casi, infatti, la curva è piuttosto bassa all’inizio, quando si è giovani, poi cresce durante la fase lavorativa per poi calare nuovamente quando si esce dal mondo del lavoro e si va in pensione.

La strategia più efficace, dunque, è quella di spostare le risorse nel tempo, alternando i momenti di risparmio e di accumulo a quelli di spesa.

Impostare un budget per risparmiare: la regola del 50-30-20

Ora che abbiamo visto la teoria, è il momento di passare alla pratica: per gestire efficacemente i soldi da soli, in coppia o in famiglia, il punto di partenza è sempre il budget.
Vi abbiamo già parlato di come fare un piano di risparmio mensile fai da te, ma in questo articolo vogliamo concentrarci in particolare su come gestire i soldi, quindi, sull’impostazione di un budget adeguato per garantirci una capacità di spesa più o meno costante.

Ragionando in un’ottica ampia, possiamo dire che ognuno di noi annualmente affronta delle spese fisse necessarie – dal mutuo alla spesa alimentare – e poi delle spese variabili, che non sono solo gli “extra” come le vacanze (con tutti gli annessi e i connessi, come ad esempio il costo di un passaporto) o le cene fuori, ma anche tutte quelle voci che possiamo definire impreviste e che richiedono la creazione di un “fondo di emergenza” come visite mediche, spese per cambiare l’auto o per sostituire gli elettrodomestici, e via dicendo.
Una delle strategie più comuni e diffuse per gestire i soldi mensilmente è la regola del 50-30-20, che vi abbiamo già raccontato e che prevede la suddivisione delle entrate in tre categorie, ad ognuna delle quali corrisponde un budget definito: il 50% andrà destinato alle spese necessarie, il 30% agli extra e il 20% all’accantonamento.

Ma, come abbiamo visto, molte delle voci di spesa sono imprevedibili, e per garantirci l’agognato benessere complessivo di cui parlava Modigliani è fondamentale scegliere con attenzione cosa fare del nostro accantonamento, escludendo naturalmente l’ipotesi di gestire i soldi in banca lasciandoli sul conto corrente o sul conto deposito (se non sei convinto, ecco un approfondimento sul perché lasciare troppi soldi sul conto è una scelta che può costarti molto caro).

Nel prossimo paragrafo analizzeremo alcune delle alternative più efficaci a disposizione dei risparmiatori, ma se vuoi approfondire l’argomento puoi consultare la nostra guida per risparmiare e investire a tutte le età e affidarti alla consulenza indipendente di Moneyfarm. Con un semplice questionario identifichiamo il tuo profilo di investitore per capire i tuoi obiettivi, la tua situazione patrimoniale e la tua propensione al rischio, e poi elaboriamo una strategia su misura insieme ai nostri consulenti dedicati. Scopri senza impegno la nostra proposta compilando il form online.

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Investire i tuoi soldi: quali sono le alternative?

Nel mare magnum dei prodotti finanziari, scegliere come investire il famigerato accantonamento non è cosa semplice. Al di là dell’importo – che varia, naturalmente, da persona a persona – un investimento ragionato fa sempre la differenza sul lungo termine, perché incide sul benessere individuale, familiare e anche di coppia: a questo proposito, vi invitiamo a dare un’occhiata ad una ricerca che abbiamo fatto proprio sul rapporto tra le relazioni sentimentali e responsabilità finanziaria, che dimostra che anche in amore i soldi fanno la felicità.

Quali sono, dunque, le possibilità di investimento più adatte a gestire i propri soldi sul lungo termine? Possiamo suddividerle in tre macro-categorie:

  • gestione patrimoniale: è senza dubbio una delle soluzioni più complete per proteggere ed incrementare nel tempo il valore del capitale, la cui gestione viene affidata tramite un mandato ad un soggetto terzo, che si occupa di investirlo in modo coerente per massimizzare le opportunità di rendimento.
  • fondo pensione: chi si trova all’inizio della propria carriera professionale spesso fatica a capirne la necessità, ma è bene non sottovalutare l’importanza di costruire una pensione integrativa, cioè una forma di previdenza complementare che si va ad aggiungere a quella obbligatoria prevista per legge. Questa scelta permette di tutelare il nostro tenore di vita futuro, dandoci quindi la libertà di pianificare la vita con più serenità. Proprio perché si tratta di un obiettivo di lungo termine, il piano pensione Moneyfarm è composto esclusivamente da investimenti ESG, ponendo quindi una maggiore attenzione alla selezione di aziende che mettano la sostenibilità al centro.
  • Piani di accumulo capitale (PAC): sono prodotti ideali per chi non dispone di grandi cifre nell’immediato perché permettono di incrementare periodicamente l’importo con un semplice versamento, che viene automaticamente investito in base alle percentuali definite nel piano scelto.

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Il nostro servizio “Liquidità+” si offre come una soluzione di investimento mirata a potenziare la liquidità degli investitori, proponendo, al momento, un rendimento lordo annualizzato oltre il 3,9%. Questa opportunità si distingue per il suo rischio contenuto, grazie all’investimento in fondi monetari che investono in asset a basso rischio come obbligazioni, certificati di deposito e strumenti commerciali.

La tattica “Liquidità+” è stata ideata per essere particolarmente adatta a chi ha obiettivi di risparmio a breve termine e desidera usufruire di rendimenti potenzialmente più elevati, derivanti dalle variazioni dei tassi di interesse.

Il portafoglio “Liquidità+” non impone vincoli temporali, essendo strutturato per un orizzonte temporale inferiore ai 2 anni, ma offrendo la libertà di decidere in ogni momento di ritirare o reindirizzare l’investimento verso un altro portafoglio. I fondi monetari inclusi in “Liquidità+” sono gestiti dal nostro team di Asset Allocation, che ne monitora costantemente le performance e il livello di rischio, apportando modifiche se necessario.

 

*Anche se è un investimento a basso rischio, non è un portafoglio di liquidità pura e il valore dei tuoi investimenti potrebbe diminuire, restituendoti meno di quanto hai investito.

Conclusioni

Purtroppo molte persone pensano ancora che il mondo degli investimenti finanziari sia appannaggio di chi dispone già di patrimoni importanti, ma la realtà è che tutti possono mettere a frutto i propri risparmi e ottenere dei rendimenti adeguati con la pianificazione, la costanza e avvalendosi della consulenza di professionisti del settore.

Da sempre in Moneyfarm crediamo che il miglior investimento sia quello orientato al futuro, ecco perché creiamo ogni giorno portafogli bilanciati e diversificati, studiati per aiutare i nostri clienti a raggiungere i propri obiettivi sul lungo termine. Non è mai troppo presto per mettere a frutto i tuoi risparmi: scopri senza impegno la proposta Moneyfarm compilando il form online.

Domande Frequenti

Cos’è la teoria del ciclo vitale?

Elaborata dal Premio Nobel per l’economia Franco Modigliani, la teoria del ciclo vitale sostiene che l’obiettivo di una persona non sia tanto massimizzare il risparmio quanto massimizzare il benessere complessivo, mantenendo un profilo di consumo stabile per tutta la vita.

Come funziona la regola del 50\30\20?

Basta dividere le entrate in tre categorie: 50% per le spese necessarie, 30% per le spese extra e il 20% per l’accantonamento.

Quali sono le possibilità di investimento più adatte per gestire i soldi?

I prodotti finanziari sono molti, ma a nostro avviso quelli più idonei sono la gestione patrimoniale (che permette di delegare l’investimento ad un esperto per massimizzare le opportunità di rendimento), il fondo pensione (per integrare la previdenza obbligatoria prevista per legge) e i piani di accumulo capitale (per mettere da parte i propri risparmi un po’ alla volta).

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*Gli investimenti in strumenti finanziari sono soggetti alla variabilità del mercato e possono determinare la perdita, in tutto o in parte, del capitale inizialmente investito.

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