Disinvestire: conviene davvero?

Ogni investimento trova sempre la sua conclusione e dopo il momento dell’acquisto arriva il momento di disinvestire, dopo un intervallo temporale stabilito in partenza. La strategia d’investimento rappresenta la bussola che ogni investitore dovrebbe sempre tenere in considerazione, perché stabilisce non solo quando e come investire, ma anche quando uscire dall’investimento.

Tra l’inizio e la fine dell’investimento è essenziale non dimenticare di monitorare l’andamento dei mercati, perché potrebbero essere necessari degli aggiustamenti strategici. Disinvestire prima del tempo è una delle possibilità a disposizione dell’investitore, ma si tratta di una scelta da ponderare molto bene.

Il disinvestimento potrebbe vanificare tutti i progressi ottenuti fino a quel momento e purtroppo questo succede più di frequente quando la scelta è dettata dall’emotività o dalla paura di perdere una parte del proprio capitale. Ecco perché è importante affidarsi a un consulente finanziario esperto e ad una solida strategia d’investimento.

🤔 Quando disinvestire? In generale è preferibile vendere quando stabilito dalla strategia d’investimento
Quanto tempo ci vuole per disinvestire? Al massimo 15 giorni o meno
💵 Cosa fare in caso di investimento in perdita? Valutare l’investimento nella sua globalità, considerare il lungo termine o affidarsi ad un consulente esperto
💡Come evitare di disinvestire in perdita? Un PAC o un portafoglio diversificato sono due valide soluzioni

Disinvestimento: cos’è?

I disinvestimenti rappresentano la conclusione dell’investimento, con la vendita degli strumenti finanziari acquistati in precedenza. Da questa vendita si può generare un guadagno o una perdita, a seconda se l’investimento si sia concluso con profitto o meno.

Un investimento concluso con profitto produce una plusvalenza, che comporta il pagamento della relativa tassazione, pari al 26%. Anche la fiscalità ha quindi un impatto sulla scelta di disinvestire e questo è un motivo in più per valutare l’uscita dall’investimento con la massima attenzione.

Conviene disinvestire? Quando?

Stabilire se e quando conviene disinvestire non è sempre facile per l’investitore, soprattutto quando si verificano degli eventi inaspettati che mettono davanti a questa scelta. Alcuni investitori scelgono di vendere i propri strumenti finanziari per massimizzare il guadagno, altri per limitare gli effetti di una perdita, altri ancora perché vogliono modificare la propria strategia d’investimento oppure perché hanno bisogno di liquidità.

Si tratta quindi di motivazioni eterogenee che però spingono il risparmiatore verso la stessa conclusione, ovvero la conclusione dell’investimento. Ma quando conviene disinvestire?

Sebbene esistano delle regole che ci permettono di investire in modo sicuro, non è possibile prevedere l’andamento dei mercati. Disinvestire per massimizzare il profitto potrebbe pregiudicare la possibilità di conseguire un profitto ancora maggiore. Allo stesso modo, vendere per limitare le perdite non sempre si rivela la scelta più profittevole, perché i mercati potrebbero sorprendere gli investitori con una rapida ripresa.

Prima di pensare a vendere, è opportuno riflettere sulle motivazioni che hanno spinto l’investitore a comprare, perché ad orientare le scelte dovrebbe essere l’obiettivo fissato in partenza a livello strategico. Cambiare strategia è sempre possibile, ma è consigliabile solo se sono cambiati anche gli obiettivi, l’orizzonte temporale dell’investimento o la propensione al rischio dell’investitore.

Quanto tempo ci vuole per disinvestire?

Le tempistiche di un disinvestimento in genere sono abbastanza rapide e bastano pochi giorni per vedere il capitale disinvestito sul proprio conto corrente. I tempi di disinvestimento da una gestione patrimoniale sono invece un po’ più lunghi, ma nella maggior parte dei casi non si va oltre i 15 giorni.

Cosa fare quando i miei investimenti sono in perdita?

Disinvestire dai fondi in perdita è una tentazione molto forte per l’investitore medio. Vedere i grafici scendere può avere un forte impatto emotivo e generare un’incontrollabile paura, come sanno bene gli esperti di finanza comportamentale. Disinvestire in queste condizioni però è un modo per cementare una perdita che, fino al momento della vendita, è solo eventuale.

Per evitare di commettere errori in questa fase, vediamo alcune strategie che possono aiutare a prendere una decisione consapevole e ben ponderata.

Non concentrare le attenzioni su un singolo investimento in perdita

In alcuni casi la perdita riguarda solo alcuni strumenti finanziari e non l’intero portafoglio d’investimento. Se il portafoglio è ben bilanciato, le perdite che interessano alcuni asset sono ammortizzate dalle buone performance degli altri. Quando si verifica una situazione simile, è bene restare saldi e fedeli alla strategia d’investimento definita in partenza.

Rivedi l’impostazione della tua pianificazione finanziaria

Le esigenze dell’investitore possono cambiare nel corso dell’investimento e spingere a rivedere il modo in cui la pianificazione finanziaria è stata impostata. In questa situazione può essere necessario accettare una vendita in perdita e affidarsi ad una nuova pianificazione.

Rivedi gli obiettivi per i quali hai inserito quel prodotto finanziario nel tuo portafoglio

Se un prodotto finanziario è stato inserito nel portafoglio per le motivazioni sbagliate, non c’è niente di male a tornare sui propri passi. Un errore di valutazione può capitare e non è il caso di perseverare nello sbaglio.

Mantieni un portafoglio diversificato

Quando l’investitore sceglie di mantenere un portafoglio diversificato, la perdita fa meno paura, perché il suo impatto viene ridotto dalla diversificazione. A volta la contrazione dei mercati riguarda solo alcuni settori o geografie, per questo è bene puntare su asset e settori eterogenei.

Ragiona in ottica di lungo termine

Gli investimenti di lungo periodo sono quelli che riescono meglio ad ammortizzare le fasi ribassiste dei mercati, perché l’andamento ciclico che li caratterizza permette di recuperare senza troppe difficoltà. Al contrario gli investimenti di breve periodo sono più rischiosi, perché non permettono di avvantaggiarsi degli effetti benefici della ciclicità dei mercati.

Valuta il rendimento complessivo del tuo portafoglio di investimento

Il portafoglio d’investimento andrebbe sempre valutato nella sua globalità, senza prestare troppa attenzione all’andamento dei singoli asset. Questo è il motivo per cui la selezione degli asset è una fase cruciale, da affidare preferibilmente a consulenti esperti.

Considera l’investimento in un PAC

Investire in un piano di accumulo è un’altra strategia efficace per limitare i rischi, per effetto della gradualità dei versamenti. Questo approccio permette infatti di minimizzare gli effetti delle oscillazioni dei mercati.

Valuta la consulenza di un esperto

La selezione degli asset e la definizione di una strategia d’investimento, sono la chiave per un investimento solido e produttivo. È sempre una buona idea affidarsi ad un consulente esperto e qualificato, che sappia indicare le migliori soluzioni d’investimento in base alle esigenze del risparmiatore.

Conclusioni

Che si tratti di investimenti garantiti o di soluzioni più performanti e rischiose, arriva sempre il momento di disinvestire. Quello che fa la differenza è il momento del disinvestimento dai fondi, perché è in questa fase delicata che si raccolgono i frutti dell’investimento o si subisce una perdita nel peggiore dei casi.

Per limitare le perdite ed evitare di disinvestire prima del previsto, può essere utile diversificare, valutare il portafoglio d’investimento nella sua globalità e restare fedeli alla strategia definita in partenza.

Domande Frequenti

Cosa significa disinvestire?

Il disinvestimento è la vendita degli asset finanziari precedentemente acquistati. Dalla vendita si può ricavare un profitto o una perdita, infatti è bene scegliere con attenzione il momento di disinvestire.

Quando disinvestire in perdita?

Disinvestire in perdita significa cementare la perdita, che è solo eventuale fino al momento della vendita. Un errore di valutazione o un cambio di strategia possono giustificare una vendita in queste condizioni, anche se è preferibile seguire la strategia definita in partenza.

Come evitare di disinvestire in perdita?

Per ridurre i rischi e scongiurare l’eventualità di una vendita degli asset in perdita, bisogna adottare una strategia diversificata e valutare il portafoglio d’investimento nella sua globalità.

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*Gli investimenti in strumenti finanziari sono soggetti alla variabilità del mercato e possono determinare la perdita, in tutto o in parte, del capitale inizialmente investito.

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