I titoli di Stato hanno sempre riscosso un certo successo tra gli italiani e i BTP 2047 rientrano tra i buoni del tesoro di maggiore interesse. La tendenza tutta italiana al risparmio ha infatti generato la necessità di ricorrere a degli strumenti per proteggere il capitale, senza incorrere in rischi troppo elevati.
Nel tempo il rendimento dei buoni del Tesoro pluriennali è sceso gradualmente, ma restano pur sempre degli strumenti validi per i risparmiatori. Oggi puntiamo la lente d’ingrandimento sui BTP 2047 per capire bene le loro peculiarità, la differenza con gli altri titoli di Stato e la convenienza del loro investimento.
✅ Cosa distingue BTP 2047 dagli altri Titoli di Stato? | È un Titolo di Stato con scadenza trentennale mentre gli altri in genere hanno una scadenza più breve |
👨 A chi è consigliato il BTP 2047? | A chi vuole proteggere il capitale dall’inflazione |
💳 Come acquistare BTP 2047? | Presso la propria banca, alla Posta e presso i broker abilitati |
❓ Conviene davvero? | Conviene a chi cerca un rendimento certo, ma non mancano alternative con migliori prospettive di rendimento |
Cosa sono i BTP 2047?
I BTP 2047 sono i buoni del Tesoro trentennali che sono stati emessi nel marzo 2018 e che hanno la loro scadenza nel 2047. Al momento della loro emissione è stato piazzato un importo pari a 960 milioni di euro, con un rapporto tra domanda e assegnazione pari a 2,64.
Questi buoni del Tesoro hanno un rendimento netto del 2,99% e gli investitori vengono remunerati anche attraverso una cedola semestrale netta del 2,63%. Le caratteristiche del BTP 2047 lo rendono conveniente per chi detiene i titoli fino alla loro scadenza naturale. La vendita prima della scadenza comporta per l’investitore una più alta esposizione al rischio di mercato, oltre alla perdita degli interessi maturati dal momento dello stacco dell’ultima cedola.
In cosa differiscono dagli altri titoli di Stato?
La differenza principale tra il BTP 2047 e gli altri titoli di Stato riguarda la scadenza, che nel nostro caso è trentennale. I titoli di Stato pluriennale possono avere invece una durata inferiore, pari a 3, 5, 7, 10 e 15 anni oppure una durata superiore e pari a 50 anni.
I titoli di Stato che hanno una scadenza più lunga sono i più rischiosi, ma sono anche quelli che vengono remunerati meglio. Anche se la maggior parte dei risparmiatori considera i titoli di Stato uno strumento molto sicuro, in realtà non sono totalmente privi di rischi, perché dipendono dallo stato di salute dei conti pubblici, che può essere monitorato attraverso il rapporto tra debito pubblico e PIL.
Le altre differenze tra i vari titoli di Stato dipendono dalle condizioni dell’investimento, che si possono conoscere al momento dell’emissione oppure monitorando le quotazioni nel tempo. Ad esempio nel caso del BTP 2047 il valore delle cedole è costante, mentre nel caso del BTP Futura è stato previsto un meccanismo step-up, con cedole crescenti nel tempo.
Quotazione BTP 2047
La quotazione del BTP 2047 si può monitorare in tempo reale all’interno dei portali web dedicati, infatti l’investitore può rimanere costantemente aggiornato. In generale possiamo dire che il prezzo del titolo è legato all’andamento dei tassi d’interesse. Quando i tassi di mercato salgono, il prezzo dei titoli di Stato scende e viceversa.
Nel 2022 il BTP 2047 ha evidenziato un forte calo di rendimento passando dal prezzo di 114,400€ di gennaio (con volume di scambio pari a 1.526.000) al prezzo di 71,19€ registrato il 12 ottobre (con volume di scambio pari a 4.036.000). Le vicende governative ed economiche, come sempre, incidono fortemente sulle quotazioni di mercato e il recente cambio di governo, unito all’attuale crisi internazionale, ha colpito pesantemente anche il potenziale rendimento del BTP 2047. Dall’insediamento del nuovo governo, tuttavia, la quotazione è tornata a salire e in data 23 novembre ha raggiunto il nuovo picco di 83,49€ con volume di scambio pari a 3.466.000.
Questo dimostra come il vendere titoli come i BTP prima della loro scadenza naturale possa far perdere l’occasione di sfruttare a pieno le loro potenzialità, dal momento che dopo un periodo di forte ribasso (apparentemente irrecuperabile), anche il titolo a scadenza trentennale sta velocemente rialzando la sua quotazione.
Negli anni ci siamo abituati ad assistere alle performance deludenti dei titoli obbligazionari, ma non è escluso che in futuro i rendimenti migliorino, rendendo questi strumenti ancora più appetibili per gli investitori. Le pessime performance del 2022 potrebbero lasciare il posto ad un rimbalzo significativo, di cui gli investitori potranno avvantaggiarsi.
BTP trentennali rendimento
Il rendimento del BTP 2047 non è legato solo alle condizioni offerte all’acquisto, ma anche agli inevitabili oneri economici che vanno dai costi di apertura del conto titoli presso l’istituto bancario, all’applicazione dell’imposta di bollo. Si deve tener conto anche della tassazione applicata, pari al 12,5%, come per tutti i titoli che vengono emessi dallo Stato.
Gli ultimi dati relativi al BTP 2047 mostrano un rendimento effettivo lordo di 3.77 e rendimento effettivo netto di 3.39. Le quotazioni, tuttavia, sono nuovamente in rialzo pertanto queste cifre si prospetta siano destinate a salire, recuperando il terreno perso nel 2022.
Acquistare BTP 2047: come farlo?
Trattandosi di titoli di Stato già emessi attraverso il tipico sistema dell’asta, oggi i BTP 2047 si possono acquistare presso la propria banca, dove è necessario chiedere prima l’apertura di un dossier titoli. Si può effettuare questa operazione anche attraverso il servizio di internet banking. L’acquisto dei BTP 2047 è possibile anche presso gli uffici di Poste Italiane, chiedendo un appuntamento ai consulenti finanziari dedicati.
Prima di procedere all’acquisto è bene tenere conto della diversificazione del portafoglio d’investimento. Moneyfarm costruisce per i propri clienti dei portafogli multi-asset che possono comprendere anche dei titoli di Stato, a seconda degli obiettivi dell’investitore.
A chi è consigliato questo tipo di investimento?
L’acquisto di titoli di Stato pluriennali è spesso legato ad esigenze di protezione del risparmio, con il preciso scopo di tutelare il capitale rispetto al rischio inflazione. Negli anni passati i rendimenti dei BTP sono diventati sempre più bassi nel tempo, infatti erano considerati poco convenienti per chi cerca uno strumento d’investimento ben remunerato. Oggi la crescita dei rendimenti lascia sperare che in futuro i titoli obbligazionari diventino sempre più convenienti.
Alla luce dei nuovi possibili scenari, le obbligazioni e i BTP in particolare restano un elemento importante all’interno di un portafoglio d’investimento ben diversificato. Lasciarsi ingolosire dai migliori rendimenti del mercato obbligazionario e puntare sui singoli titoli, sarebbe invece uno scivolone pericoloso per gli investitori, per i quali è preferibile restare ancorati ad una strategia multi-asset.
Oltre all’esigenza di diversificazione a cui abbiamo già accennato, il risparmiatore dovrebbe valutare ogni investimento anche sulla base di obiettivi di lungo periodo, tenendo conto del proprio profilo di rischio. È sulla base di questi criteri che Moneyfarm cura la gestione patrimoniale dei clienti, avvalendosi di una molteplicità di asset finanziari facenti parte di settori diversi.
Conviene davvero?
Per valutare la convenienza dell’investimento, si possono prendere in considerazione le previsioni sul BTP 2047, ma soprattutto le condizioni offerte dai buoni del Tesoro, con particolare riferimento al prezzo, al rendimento offerto, ma anche alle commissioni che vengono applicate dall’istituto di credito presso il quale l’investitore ha aperto il dossier titoli.
Un elemento da tenere in considerazione è il prezzo TEL, ossia il prezzo di negoziazione del titolo, che comprende anche le cedole maturate. È questo il prezzo che l’investitore andrà a pagare per l’acquisto del titolo di Stato.
Anche il fattore tempo ha la sua importanza, perché il risparmiatore deve valutare il potenziale che il proprio capitale può avere nell’arco temporale considerato. La proiezione sul rendimento che si può generare col BTP 2047 deve essere messa a confronto con quella di altri strumenti d’investimento, che possono avere anche una finalità di protezione del risparmio nel lungo periodo.
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*Pur essendo un investimento a basso rischio, non è un portafoglio di liquidità pura e il valore dei tuoi investimenti potrebbe scendere, ottenendo meno di quanto hai investito.
Conclusioni
Rispetto a qualche anno fa i buoni del Tesoro pluriennali sono diventati uno strumento finanziario sempre meno appetibile per i risparmiatori, ma non è detto che i bassi rendimenti siano destinati a continuare nel tempo. Di certo le soluzioni per gestire il risparmio, anche in un’ottica di lungo periodo, non mancano e vanno prese in considerazione ancor prima di un eventuale acquisto di BTP 2047.
Tra le varie alternative offerte dal mercato, si possono ad esempio valutare degli strumenti molto più liquidi come gli ETF, che offrono dei rendimenti più competitivi e hanno dei costi nettamente inferiori. Le soluzioni di risparmio gestito di Moneyfarm molto spesso fanno uso degli ETF, perché permettono di costruire portafogli d’investimento flessibili, che si adattano alle esigenze di un’ampia platea di investitori.
Domande frequenti
Cosa sono i BTP 2047?
Sono buoni del Tesoro con scadenza trentennale emessi nel marzo 2018, quindi con scadenza nel 2047. Il valore delle loro cedole rimane costante nel tempo.
Cosa distingue i BTP 2047 dagli altri titoli di Stato?
La particolarità di questi buoni del Tesoro è la scadenza a trent’anni, mentre nella maggior parte dei casi gli altri titoli hanno una scadenza più breve, che può essere fissata a 3, 5, 7, 10 e 15 anni. Solo i titoli a 50 anni hanno una scadenza più lontana.
Qual è il rendimento dei BTP 2047?
Il rendimento netto dei BTP 2047 è pari al 2,99% e gli investitori ricevono come remunerazione una cedola semestrale netta del 2,63%.
Conviene acquistare i BTP 2047 nel 2023?
Si, attualmente il titolo presenta un valore nettamente inferiore a quello raggiunto alla fine del 2021. Il minimo storico è stato raggiunto a ottobre (71,19), ma in meno di un mese ha già riacquistato valore, raggiungendo prezzo pari a 83,49€.
E’ sicuro investire nei BTP?
Storicamente i BTP sono titoli a basso rischio, elemento che rende gli investimenti piuttosto sicuri. Contrariamente a quanto avveniva in passato, tuttavia, il loro rendimento netto è diminuito notevolmente.
*Investire in strumenti finanziari comporta rischi inerenti, tra cui perdita di capitale, fluttuazioni del mercato e rischio di liquidità. I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri. È importante considerare la tua tolleranza al rischio e gli obiettivi d’investimento prima di procedere.