Richiedere l’anticipo del TFR può essere una buona soluzione per ottenere liquidità e finanziare spese come la ristrutturazione della casa dei figli o l’acquisto della prima abitazione.
L’anticipo TFR per motivi personali è una scelta che, in ogni caso, deve essere giustificata da motivi specifici e deve rispettare requisiti precisi che riguardano sia il lavoratore che l’azienda. La richiesta anticipo TFR per difficoltà economiche è regolamentata da normative che stabiliscono le condizioni di accesso e i limiti dell’importo, che può arrivare fino al 70% del fondo già accumulato.
Vediamo in dettaglio come richiedere l’anticipo TFR, quando è possibile ottenerlo e quale tassazione si applica all’anticipo TFR in base ai diversi casi. Non dimenticare inoltre che qui abbiamo spiegato, più nel dettaglio, cos’è il TFR.
Quali sono i requisiti per la richiesta del TFR anticipato? | Anzianità, motivi qualificati, tetto annuo aziendale |
Quale importo è possibile richiedere? | Fino al 70% del TFR già accantonato |
Come si calcola la tassazione sull’anticipo del TFR? | Dipende dalla motivazione |
I dipendenti pubblici possono richiedere l’anticipo del TFR? | Non in costanza di rapporto di lavoro |
Quali sono i requisiti per la richiesta dell’anticipo TFR?
La possibilità di ottenere un anticipo sul trattamento di fine rapporto è limitata da alcuni requisiti di legge, tra cui anzianità di servizio di almeno 8 anni presso lo stesso datore di lavoro e una giustificazione valida della richiesta. Alcuni dei motivi ammessi per la richiesta anticipo TFR includono:
- spese mediche straordinarie;
- acquisto della prima casa;
- necessità di liquidità per altri scopi importanti.
In molti casi, è possibile richiedere l’anticipo TFR per difficoltà economiche temporanee, ma anche qui l’azienda ha la facoltà di accogliere o meno la richiesta in base alle proprie politiche interne e alle normative in vigore.
Quando è possibile avere un anticipo del TFR?
Per i lavoratori del settore privato, il diritto all’anticipo TFR è sancito dal Codice Civile, che permette di richiedere fino al 70% della somma accantonata, purché siano rispettate determinate condizioni. La richiesta anticipo TFR per motivi personali, come l’acquisto della prima casa o il finanziamento di spese straordinarie, è soggetta a valutazione da parte del datore di lavoro, che deve considerare anche i limiti annuali di concessione.
Diversa, invece, è la situazione per i dipendenti pubblici, che non possono ottenere l’anticipo del TFR durante il periodo di servizio. Per loro, è possibile solo stipulare un accordo con una banca per ricevere in anticipo il trattamento di fine servizio con i relativi tassi di interesse, mentre la liquidazione completa avviene solo al termine del rapporto lavorativo.
La parola degli esperti
La gestione ottimale del TFR può influire positivamente sui piani finanziari a lungo termine, ed è spesso consigliabile considerare il trasferimento del TFR a un fondo pensione, una scelta che offre benefici come vantaggi fiscali e una potenziale rivalutazione più alta rispetto a quella ottenuta lasciando il TFR in azienda.
Dal punto di vista fiscale, la previdenza complementare è una delle opzioni più vantaggiose per la gestione del TFR. La tassazione sull’anticipo del TFR varia a seconda della motivazione per cui viene richiesto e della modalità di accumulo del TFR stesso. Gli anticipi del TFR per spese mediche, ad esempio, beneficiano di un’aliquota ridotta che parte dal 15% e può scendere al 9% dopo 15 anni di contribuzione. Per l’acquisto della prima casa o per ristrutturazioni, invece, l’aliquota è fissata al 23%. In caso di anticipo TFR senza motivazione specifica, l’aliquota applicata sarà anch’essa del 23%, una soluzione meno vantaggiosa. Per questo motivo, molti scelgono di lasciare il TFR in azienda o di destinarlo a un fondo pensione per sfruttare le migliori condizioni fiscali e di rendimento.
Quando si può richiedere l’anticipo del TFR
Requisiti |
Almeno 8 anni di anzianità di servizio con lo stesso datore di lavoro e non averlo già richiesto nello stesso contratto di lavoro |
Motivazioni |
Acquisto della prima casa, spese sanitarie straordinarie, motivi personali o altre esigenze previste dalla legge |
Limiti |
Fino al 70% del TFR maturato, entro il 10% degli aventi diritto in azienda e non oltre il 4% del monte salari complessivo |
Tassazione |
Può variare dal 15% per le spese mediche al 23% per l’acquisto della prima casa o altre motivazioni |
Quali sono i requisiti per ottenere il TFR anticipato?
L’anticipo può essere più o meno sostanzioso a seconda della motivazione che lo giustifica. Un aspetto da considerare, inoltre, è il tetto annuo che riguarda il datore di lavoro per l’anticipo del TFR, nei limiti del 10% degli aventi diritto e del 4% della forza lavoro.
Anzianità di servizio
L’anticipazione del TFR deve rispettare, anzitutto, un criterio di anzianità di servizio, ovvero 8 anni di anzianità contributiva in qualità di lavoratore dipendente.
Requisiti soggettivi
In linea generale, la richiesta può essere presentata solo una volta ad esclusione delle spese sanitarie. Affinché sia accolta dal datore di lavoro, dovrà rispettare i limiti soggettivi, ovvero l’anzianità di servizio e il tetto del 70% rispetto alla quota di TFR accumulata. L’azienda, inoltre, potrebbe negare l’anticipo allo scattare dei limiti annuali del 10% e del 4%: una considerazione da fare soprattutto per le aziende con pochi dipendenti per cui non vi è obbligo di soddisfare la richiesta del lavoratore. Un altro aspetto non trascurabile riguarda i lavoratori in cassa integrazione o impiegati presso aziende in crisi, fallimento o liquidazione.
Motivazioni per la richiesta di anticipo TFR
In base alla motivazione possono variare i requisiti e le tasse sull’anticipo del tfr, Vediamo cosa cambia, caso per caso, e quando è possibile richiedere l’anticipo tfr senza motivazione.
Anticipo TFR per acquisto prima casa
Fra le motivazioni valide per l’anticipo del TFR c’è l’acquisto dell’abitazione principale per il lavoratore o per i figli. Il beneficio può essere richiesto anche per finanziarie opere di manutenzione ordinaria o straordinaria, ristrutturazioni e risanamento conservativo di edifici. In caso di ristrutturazione è necessario verificare i vincoli che riguardano, ad esempio, la volumetria e la destinazione d’uso.
Anticipo TFR per spese mediche
L’anticipo del TFR per motivi di salute può essere richiesto in ogni momento entro il 70% del TFR accumulato. Questa richiesta deve essere supportata dalla documentazione medica atta a giustificare le esigenze sanitarie che possono riguardare anche i familiari del lavoratore.
Anticipo TFR per copertura spese durante periodi di congedo
Fra i casi previsti dal Codice Civile per avere l’anticipo del Tfr c’è la necessità di finanziare spese connesse ai periodi di congedo parentale e, inoltre, alle attività di formazione del lavoratore.
Per cosa non è possibile richiedere il TFR?
In linea generale non esistono preclusioni per richiedere il TFR, data la possibilità di giustificare l’anticipo per motivi personali. In questo caso, tuttavia, l’azienda non è obbligata a concederlo. Il datore di lavoro può definire condizioni di migliore favore – non peggiorative – per i lavoratori, sempre nel rispetto delle disposizioni di legge. Il TFR anticipato, inoltre, non è concesso ai lavoratori con cessione del quinto dello stipendio in corso o ai dipendenti di aziende in crisi.
Come richiedere l’anticipo del TFR
La richiesta di anticipo del TFR dovrà essere presentata per iscritto al titolare, allegando la documentazione a supporto (ad esempio prescrizioni mediche o atto notarile per acquisto prima casa). Per compilare la richiesta puoi utilizzare un modulo standard, reperibile con facilità online. Il datore di lavoro, a sua volta, dovrà fornire una liberatoria da far sottoscrivere al dipendente.
Una volta presentata la domanda scritta e allegata la documentazione necessaria, il datore di lavoro dovrebbe rispondere entro 30 giorni. In questo periodo verranno analizzati tutti i requisiti del lavoratore per stabilire se la richiesta è legittima ed è possibile concedere l’anticipo del TFR. In caso di rifiuto è possibile richiedere la verifica della motivazione, fare un tentativo di conciliazione con il datore di lavoro o rivolgersi al giudice del lavoro per far valere i propri diritti.
Anticipo TFR per i dipendenti privati
I lavoratori privati hanno facoltà di richiedere l’anticipo del TFR nei casi già descritti (e in base alla durata della contribuzione), salvo eccezioni come il quinto dello stipendio in corso. A seconda del motivo della richiesta cambierà la tassazione (aliquota) applicata all’importo liquidato. A fare la differenza è anche la modalità di accantonamento del TFR: optando per il fondo pensione scattano diversi vantaggi, come una rivalutazione complessivamente migliore rispetto al TFR in azienda (vedi il video dedicato all’argomento).
Anticipo TFR per i dipendenti pubblici
A differenza dei lavoratori privati, i dipendenti pubblici non possono chiedere l’anticipo del TFR in costanza di rapporto di lavoro. Il trattamento di fine rapporto, infatti, può essere liquidato solo alla cessazione del servizio. L’anticipo del TFR riguarda, nello specifico, un accordo con l’istituto bancario per velocizzare l’erogazione del trattamento di fine servizio rispetto alla scadenza standard dell’INPS, a fronte del relativo tasso di interesse.
Tassazione sull’anticipo del TFR
Nel 2025, la tassazione dell’anticipo TFR continua a variare a seconda della motivazione per cui viene richiesto l’anticipo e della modalità di accumulo del TFR stesso. Ecco alcuni punti chiave da considerare:
- Tassazione standard del TFR: la tassazione del TFR erogato a fine rapporto o anticipato segue il meccanismo della tassazione separata, che tende a essere più favorevole rispetto alla tassazione ordinaria. Se il TFR è stato accumulato in azienda, l’aliquota applicata può variare dal 17% al 23%, a seconda della dimensione dell’azienda. Se, invece, il TFR è stato maturato in un fondo pensione, la tassazione applicata varia dal 9% al 15%.
- Tassazione dell’anticipo del TFR: gli anticipi del TFR sono soggetti a tassazione in base alla motivazione specifica per la quale vengono richiesti:
- per spese mediche, l’aliquota applicata è del 15%, che può scalare annualmente dello 0,3% dopo 15 anni di contribuzione, fino a raggiungere il 9%;
- per l’acquisto o ristrutturazione della prima casa, l’aliquota è fissa al 23%;
- per anticipi richiesti senza una motivazione specifica, la tassazione applicata è anch’essa del 23%.
In quali casi il datore di lavoro può negare l’anticipo del TFR
Il datore di lavoro non è sempre tenuto ad accettare la richiesta di anticipo del TFR, anche se il lavoratore possiede tutti i requisiti previsti dalla legge. Nello specifico, esistono alcuni casi in cui l’azienda può negare l’anticipo del TFR:
- Oltre il 4% del monte salari: se gli anticipi già concessi durante l’anno hanno raggiunto e superato il 4% del monte salari complessivo, il datore di lavoro può opporsi alla richiesta di anticipo del TFR per salvaguardare la sostenibilità economica dell’azienda.
- Superamento del 10% dei dipendenti: in modo analogo, i datori di lavoro non sono tenuti a corrispondere l’anticipo del TFR se lo hanno già fatto nell’anno in corso al 10% dei dipendenti aziendali, un misura il cui scopo è prevenire eventuali condizioni che potrebbero mettere in difficoltà finanziaria le imprese.
- Accordi aziendali specifici: in alcune aziende possono esistere accordi aziendali o contratti collettivi che prevedono regole più stringenti sull’anticipo del TFR, che in alcuni casi possono consentire al datore di lavoro di rifiutare la concessione dell’anticipazione se il lavoratore non rispetta tutte le condizioni particolari definite da tali contratti o accordi.
TFR e Fondo pensione
L’anticipo TFR è solo una delle possibilità legate alla gestione del trattamento di fine rapporto. Una scelta alternativa e spesso vantaggiosa consiste nel destinare il TFR a un fondo pensione. Questa opzione consente di beneficiare della deducibilità fiscale delle somme versate fino a 5.165 euro l’anno e di accedere a condizioni fiscali più favorevoli.
Se destinato a un fondo pensione, il TFR beneficia di una rivalutazione potenzialmente più alta rispetto al mantenimento del fondo presso l’azienda, poiché i rendimenti sono legati all’andamento dei mercati finanziari. Anche nel caso di silenzio assenso, cioè senza una specifica scelta da parte del lavoratore, il TFR viene automaticamente trasferito al fondo pensione, garantendo un’opportunità di crescita del capitale nel lungo termine.
Investi il TFR nel piano pensione se vuoi usufruire di vantaggi come la deducibilità delle somme versate (fino a 5.165 euro) e condizioni più vantaggiose in fatto di aliquote e rivalutazione.
Anticipo TFR: riflessioni finali
Al di là dei vincoli descritti, la richiesta anticipata del TFR può limitare il vantaggio dall’interesse composto prodotto dal fondo: riducendo la base dell’investimento, infatti, si ridurrà anche la possibilità di usufruire degli interessi. Il consiglio, se possibile, è di non riscattare prima il TFR, bensì lasciarlo accantonato nel fondo pensione per realizzare un rendimento più alto (vedi le condizioni del PIP Moneyfarm). Questa scelta può essere affiancata da altri prodotti finanziari per accantonare una certa somma e migliorare, in prospettiva, l’importo della pensione. Un piano di gestione patrimoniale – corredato o meno da un piano di accumulo del capitale – può risultare congeniale per i lavoratori autonomi e per coloro che non hanno la possibilità di lasciare il TFR in azienda.
Domande frequenti
L’anticipazione del trattamento di fine rapporto può essere richiesta dai lavoratori dipendenti del settore privato, nei limiti del 70% rispetto al fondo accantonato, per avere liquidità volta a soddisfare esigenze specifiche. Il datore di lavoro non è tenuto a erogare l’importo se le richieste superano una certa soglia di dipendenti (4% della forza lavoro e 10% degli aventi diritto).
La domanda deve essere presentata per iscritto, allegando tutta la documentazione richiesta in base alla motivazione specifica, come ad esempio certificazioni mediche o atti notarili per l’acquisto della prima casa. In caso di necessità finanziarie legate a problemi di salute o altre spese straordinarie, il lavoratore può richiedere l’anticipo TFR per difficoltà economiche, rispettando i requisiti specifici stabiliti dalla normativa.
I motivi per l’anticipo del tfr possono riguardare l’acquisto o la ristrutturazione dell’abitazione principale in cui vivono il lavoratore o suoi figli (a condizione di avere 8 anni di anzianità contributiva) o le spese sanitarie.
La tassazione applicata al tfr dipende dalla motivazione ed è compresa tra il 23% e il 15% (in caso di anticipo per spese mediche, dove l’aliquota può scendere fino al 9% oltre i 15 anni di contribuzione).
I lavoratori possono richiedere l’anticipo del TFR quando hanno maturato almeno 8 anni di anzianità di servizio con la stessa azienda e in presenza di una motivazione specifica, ad esempio l’acquisto della prima casa o delle spese mediche straordinarie.
L’anticipo del TFR può essere richiesto anche per motivi personali se in possesso di determinati requisiti: in questo caso il lavoratore deve essere impiegato presso un’azienda con oltre 25 dipendenti e può richiedere fino al 30% del TFR maturato fino a quel momento.
La legge prevede che i lavoratori possano richiedere un solo anticipo del TFR per ogni rapporto di lavoro con la stessa azienda, ma solo se in possesso dei requisiti necessari ed entro il limite del 70% del TFR maturato.
Le aziende sono tenute a soddisfare le richieste di anticipo del TFR solo per il 10% dei lavoratori, inoltre la percentuale dei dipendenti che richiedono l’anticipazione del Trattamento di Fine Rapporto non deve superare il 4% della forza lavoro totale.
Il TFR viene erogato già al netto della tassazione applicata in base ai diversi casi, in quanto il datore di lavoro trattiene l’imposta sostitutiva a titolo di acconto, perciò non è necessario dichiarare il TFR nel Modello Redditi o nel 730 poiché non è soggetto a imposta IRPEF.