Quanto costa l’università nel 2026? Ecco tutte le spese e come pianificarle

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Laurea e master sono percorsi quasi obbligati oggi, soprattutto per poter svolgere alcune professioni. Ma dal punto di vista economico possono comportare un esborso non indifferente, specie per chi ambisce ad iscriversi ad una facoltà prestigiosa in Italia o a frequentare un anno all’estero

Molto prima che i figli raggiungano il traguardo della maturità, le famiglie cominciano a porsi il problema di come investire sull’università: i costi da sostenere sono elevati e, almeno in parte, imprevedibili, dato che non tutti gli studenti riescono a rispettare la tabella di marcia e possono finire fuori corso. 

A meno che lo studente non scelga di vivere coi genitori, o di contribuire alle spese con un lavoro part-time, tutte le spese ricadono sulle spalle della famiglia. Chi riesce a mantenersi durante l’università, del resto, in Italia costituisce una minoranza. Federconsumatori ha stimato nel suo ultimo report un incremento del 6% annuo dei costi per l’università. 


Quanto costa l’università in Italia?

Il costo è variabile in base all’ateneo e al tipo di università, ma si arriva anche a 4.250 euro di retta annuale

Quanto costa mantenere un figlio fuorisede?

Circa 17.500 euro all’anno includendo le spese per vitto e alloggio e trasporti

Quanto costa mantenere uno studente universitario in sede per le famiglie?

Circa 9.379 euro annui considerando tutte le spese

Quanto costa l’università all’estero?

La spesa può superare i 50.000 euro l’anno

Quanto costa andare all’Università?

Tra le voci che incidono maggiormente sul costo dell’università c’è l’alloggio, come emerge dall’approfondimento dedicato a quanto costa mantenere un figlio fuori sede. Il peso dell’affitto risente del tipo di sistemazione – stanza singola o posto letto in doppia condivisa – e della zona geografica, tenendo conto che le città più care d’Italia quando si parla di alloggi nel 2025 sono Milano e, a seguire, Bologna, Firenze e Roma. 

Indicativamente, andrà considerata una cifra compresa fra 300 e 800 euro da moltiplicare per 10 mesi l’anno (o 12 mesi, nel caso si voglia mantenere la stanza per dare gli esami o per frequentare laboratori e tirocini). Il discorso cambia per chi ottiene un posto alloggio a tariffa agevolata presso le residenze universitarie.

Più difficili da stimare le spese di vitto, che si sommano al costo delle bollette, dell’abbonamento ai mezzi di trasporto, dei materiali didattici e degli extra come l’intrattenimento. Oltre allo stile di vita, a incidere è l’inflazione che può pesare sulle spalle delle famiglie e ridurre il valore dei risparmi.

Per uno studente fuori sede dobbiamo considerare un costo minimo mensile compreso fra i 900 e i 1.200 euro al mese. Mediamente, l’investimento necessario per sostenere il costo di un triennio all’università pubblica si può stimare tra i 36.000 e i 48.000 euro.

Quanto costa l’Università in Italia

Oltre che dall’ateneo prescelto, l’importo delle tasse universitarie dipende direttamente dalla condizione economica e dalle fasce ISEE. Sotto una certa soglia di reddito, come abbiamo visto, è possibile accedere a borse di studio, agevolazioni e contributi che possono ridurre in maniera significativa l’esborso da sostenere. 

Al netto di questo, andrà considerato il tipo di facoltà, tenendo presente che quelle scientifiche – come Matematica, Fisica e Ingegneria, ma anche Medicina e Architettura – prevedono generalmente costi più alti rispetto alle facoltà umanistiche come Lettere o Sociologia. Qui di seguito, vediamo una panoramica aggiornata dei costi universitari a livello pubblico per le fasce ISEE più elevate in Italia, per l’anno scolastico 2025/2026. Va considerato che le fasce più basse pagano qualche centinaio di euro annuo in media.


Università

Costo medio in fascia alta

Università di Milano

3.808,56 euro di retta

Università di Pavia

3.742 euro di retta

Università del Salento

3.206 euro di retta

Università la Sapienza di Roma

2872,50 euro di retta

Politecnico di Torino

3761,00 euro di retta

Università di Palermo

2784,50 euro di retta

Quanto costano Università pubblica e privata

Quanto costa fare l’università pubblica in Italia? E quella privata? Per rispondere a queste domande, il primo aspetto da considerare è il reddito, oltre all’eventuale possibilità di accedere alla no tax area (ovvero, all’esenzione completa) o ad esoneri parziali delle tasse universitarie. Le tasse si compongono di copertura assicurativa, spese amministrative e contributi universitari. Nello specifico:

  • quanto costa l’università pubblica in Italia: in generale le università pubbliche costano meno di quelle private in Italia. Ma questo non vuol dire che gli importi delle rette non siano elevati anche qui. Per fare un esempio, per chi frequenta l’Università Bicocca di Milano, l’importo può arrivare a superare i 4.000 euro l’anno, al netto dell’imposta di bollo e della tassa regionale che ammontano a 156 euro. Le tasse sono normalmente suddivise in 2 o 3 rate per dare modo alle famiglie di dilazionare il pagamento. In altri casi – come il Politecnico di Milano – l’importo si compone di una prima rata fissa e di una seconda rata variabile in base al numero dei crediti formativi previsti dal piano di studi;

  • quanto costa l’università privata in Italia: il costo dell’università privata può essere molto più alto e, nel caso degli atenei più rinomati, raggiungere i 20.000 euro l’anno. L’investimento annuo richiesto per frequentare la triennale alla Bocconi, nello specifico, ammonta a più di 16.000 euro all’anno, che diventano 18.000 euro nel caso della laurea magistrale. Anche il costo della formazione post-universitaria dipende dal ranking dell’università, oltre che dalla materia e dal livello di formazione;

  • quanto costa un master? La forbice è molto ampia: per chi ambisce al top, ovvero a un master in Business Administration, la cifra può lievitare fino a 50.000 euro;

  • agevolazioni fiscali e borse di studio: L’iscrizione all’università per gli studenti meritevoli e per chi ha un reddito basso può essere agevolata. Le regole di assegnazione delle borse di studio e delle agevolazioni cambiano in base ai criteri previsti dal singolo istituto. L’esenzione completa è generalmente prevista per chi ha un ISEE basso (spesso sotto i 24.000 o i 27.000 euro) e si iscrive al primo anno della triennale o della magistrale. L’esenzione può essere confermata anche per gli anni successivi, ammesso che lo studente consegua un minimo di crediti formativi l’anno. Oltre alla condizione economica, ci sono altre casistiche che prevedono una riduzione delle tasse universitarie. In aggiunta, è possibile accedere ad altri benefici come contributi per le spese di affitto sostenute dagli studenti fuori sede o per il servizio ristorazione. I benefici per il diritto allo studio, inoltre, possono estendersi al premio di laurea – riservato a chi consegue il titolo nei tempi previsti – e ai programmi di mobilità internazionale. Un altro modo per contenere il costo della retta è orientarsi sulle università telematiche, avendo cura di puntare sulla qualità per non vanificare l’investimento.

Costi medi per cicli universitari lunghi: medicina e giurisprudenza

Tra i percorsi di carriera più ambiti ci sono quelli delle facoltà di Giurisprudenza, per la qualifica di notaio, magistrato o avvocato, ma anche i corsi dedicati alle professioni mediche. La laurea magistrale a ciclo unico può risultare molto impegnativa: non solo dal punto di vista formativo, ma anche economico. Facciamo qualche esempio:

  • quanto costa l’università di Giurisprudenza? L’esborso richiesto è molto variabile. Per una famiglia con reddito non elevato, le tasse annuali possono ammontare a poche migliaia di euro l’anno per studiare legge all’università di Bologna. Al netto di eventuali agevolazioni, conquistare una laurea in Giurisprudenza alla Bocconi, invece, comporta un investimento annuo di 16.700 euro, da moltiplicare per cinque anni;

  • quanto costa l’università di Medicina? Tra le università più prestigiose ci sono poi la facoltà di Medicina e Chirurgia, includendo il corso di Odontoiatria, con una durata di 6 anni (senza considerare le eventuali annualità fuori corso che generano ulteriori rate).  L’investimento dipende molto dall’istituto prescelto. Formarsi presso la Cattolica di Roma, ad esempio, può arrivare a superare gli 11.000 euro l’anno per redditi superiori a 100.000 euro. Se prendiamo in considerazione l’Università San Raffaele, invece, la retta annuale è di circa 20.000 euro, ma varia a seconda dell’anno di corso: il costo complessivo per il ciclo di studi di 6 anni arriva a sfiorare i 100.000 euro.

Quanto costa l’Università all’estero?

Quanto costa l’università in America e oltre confine? Rispetto al costo delle università italiane, studiare all’estero può comportare un esborso molto più alto. Se consideriamo, ad esempio, l’Università di Harvard a Boston, tra le più quotate a livello internazionale, notiamo come la retta possa arrivare anche a 60.000 dollari l’anno. Anche volendo rinunciare al meglio, per completare un ciclo di studi quadriennale (o più) in America è necessario mettere in conto un investimento annuo che si aggira mediamente intorno ai 30.000 euro.

Quanto costa, invece, l’università in Inghilterra? Chi sogna di studiare in UK deve fronteggiare i cambiamenti post Brexit che hanno privato gli studenti europei della possibilità di accedere ai finanziamenti pubblici. Il costo dell’università in Inghilterra, di conseguenza, è diventato meno accessibile e può raggiungere cifre simili a quelle delle università americane.

Per gli studenti comunitari, i costi delle università europee possono essere molto più vantaggiosi. Una meta da non sottovalutare, ad esempio, è la Germania, dove i contributi semestrali richiesti agli studenti sono generalmente contenuti. Un’opportunità interessante, per chi vuole fare un’esperienza di studio all’estero, è accedere ai programmi di mobilità internazionale organizzati dai migliori atenei italiani. I titolari delle borse di studio possono accedere ad apposite integrazioni per pagare le spese, tenendo presente che la permanenza all’estero può durare un paio di mesi o molto di più.

Quando e come investire per l’Università?

A parità di reddito, una famiglia può definire obiettivi più o meno ambiziosi per il futuro dei propri figli. A fare la differenza è la capacità di progettare l’investimento e di far fruttare i risparmi, mettendoli al riparo per quanto possibile dall’incertezza. La ricerca di Moneyfarm mostra che in Italia la maggior parte delle famiglie possono permettersi la spesa dell’università, mettendo in atto la dovuta pianificazione sin dalla tenera età dei figli. Se l’obiettivo è molto lontano nel tempo, però, per organizzarsi bisogna considerare l’effetto dell’inflazione, che determinerà un aumento del costo per l’università da qui a 10 anni. 

Per questo, per non rischiare che i propri risparmi perdano di valore, è consigliabile farli fruttare attraverso un investimento. Se i tempi sono certi e l’obiettivo è chiaro, si può pianificare il giusto investimentoAd esempio, un Piano di Accumulo Capitale è la soluzione per investire nel futuro con un orizzonte temporale lungo e ad intervalli regolari approfittando dell’interesse composto, che permette di impiegare anche i rendimenti ottenuti. Se invece ci si muove su obiettivi di breve termine, magari perché i figli sono già alle superiori e andranno all’università nel giro di pochi anni, si può prendere in considerazione un prodotto come Liquidità+, pensato per chi ricerca un rendimento in tempi ridotti (meno di due anni) ma con una limitata esposizione al rischio.

Al di là dello strumento scelto, resta comunque importante investire in ottica di difesa del capitale, magari affidandosi a un consulente che sappia indicare una strategia dinamica in grado di ridurre il rischio gradualmente man mano ci si avvicina all’obiettivo di investimento. In assenza di una buona pianificazione finanziaria, l’inflazione (a cui il costo di sostenere un corso universitario non è immune) finirebbe per erodere il valore reale dei risparmi, rendendo la spesa sicuramente più problematica.

In generale, le caratteristiche che un investimento di questo tipo deve avere sono commissioni contenute e flessibilità. Ciò è vero per tutti gli investimenti, ma ancora di più quando l’orizzonte temporale è molto lungo: meglio scegliere commissioni contenute e flessibilità. Optare per una soluzione molto costosa può infatti vanificare l’effetto di composizione degli interessi, e l’emergere di futuri bisogni oggi imprevedibili potrebbe rendere necessaria la disponibilità immediata del capitale, per cui è necessario valutare anche questo aspetto. In generale è consigliabile rivolgersi a un consulente, che sia in grado di supportare l’investitore nel tempo.

Domande frequenti

Quanto costa un ciclo di studi universitario?

Un anno all’università può costare mediamente 17.500 euro per uno studente fuorisede, da moltiplicare per i tre o cinque anni previsti. Vanno considerati: la retta universitaria, il vitto, l’alloggio e le altre spese. Ma ovviamente il prezzo potrebbe essere più alto nel caso di istituti particolarmente rinomati come la Bocconi di Milano. Il nord Italia è generalmente più costoso del sud.

Quanto costa frequentare la laurea magistrale?

La retta annuale dipende dalla facoltà e dall’istituto. La laurea specialistica in università privata può costare fino a 15.000 euro l’anno. Il budget aumenta per chi frequenta un corso di laurea a sfondo tecnico – scientifico o un ciclo di studi lungo come la laurea in Medicina.

Quanto costa all’anno uno studente fuorisede?

Il budget per studiare fuorisede dipende soprattutto dalla zona e dal costo degli affitti (fra i 300 e 800 euro al mese). In alcuni casi è possibile accedere ad alloggi a tariffa agevolata in convenzione con l’università. Considerando anche il vitto e le altre spese, il budget mensile raggiunge i 900 – 1.200 euro.

Quando l’università è gratis?

In alcune situazioni è possibile essere esonerati dal pagamento della retta universitaria (ma questo non vuol dire che non ci siano altri costi, come per libri, trasporti o alloggio). Oggi esiste infatti una no tax area per chi ha un ISEE particolarmente basso, in base alle regole specifiche dell’ateneo. Bisogna poi considerare che in alcuni casi gli studenti più meritevoli possono accedere ad interessanti borse di studio o agevolazioni ulteriori.

Quanto costa mantenere un figlio all’università?

Se il figlio frequenta una università in sede, il costo è più contenuto rispetto a quello previsto per i fuorisede. Considerando tutte le voci di spesa, nel 2025 mediamente una famiglia paga 9.379 euro all’anno, secondo gli ultimi studi Federconsumatori.

Come risparmiare sui costi universitari in Italia?

Per risparmiare bisogna tenere conto di diversi fattori: scegliere un’università pubblica al posto di quella privata può garantire una spesa minore in termini di retta annuale. Questa scende anche se l’ISEE familiare è basso o se si accede ad una particolare borsa di studio. Ci sono poi diversi progetti per sostenere gli studenti fuori sede, ad esempio per l’alloggio, in base alla città e all’ateneo specifico. Si può poi risparmiare sui materiali di studio acquistando libri di seconda mano o abbonamenti annuali ai trasporti.

Quanto costa l’Università Bocconi?

Un anno di università alla Bocconi di Milano può costare alle famiglie 17.500 euro. Un investimento da considerare se lo studente vuole poi accedere a professioni altamente specializzate. Vanno poi considerati eventuali costi di alloggio, trasporto e materiali.

*Investire in strumenti finanziari comporta rischi inerenti, tra cui perdita di capitale, fluttuazioni del mercato e rischio di liquidità. I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri. È importante considerare la tua tolleranza al rischio e gli obiettivi d’investimento prima di procedere.