I piccoli risparmiatori italiani sono tradizionalmente attratti dagli investimenti obbligazionari e dopo la crescita dei tassi d’interesse, si è acceso ancora di più l’interesse tra chi sta valutando di investire in BTP. La sicurezza di questi strumenti d’investimento è uno dei punti di forza di questi titoli, perché il rischio default è piuttosto remoto, anche se presente.
Cosa significa Btp? | Buoni del Tesoro Poliennali |
Sono sicuri? | Sono tra gli strumenti finanziari più sicuri |
Sono profittevoli? | Il rendimento dipende da diversi fattori |
È un buon investimento? | Dipende, ma è meglio inserire i BTP in un portafoglio più diversificato |
La convenienza dell’investimento va valutata tenendo conto di vari aspetti, come l’orizzonte temporale considerato, la previsioni in materia di inflazione e la situazione generale del mercato obbligazionario. Questa guida sulla convenienza dei BTP ti accompagnerà nella scoperta di questo strumento d’investimento, dai concetti più semplici fino alle valutazioni in merito all’opportunità di entrare nel mercato.
Cosa sono i BTP?
I BTP (Buoni del Tesoro Poliennali) sono titoli obbligazionari emessi dal Ministero dell’Economia e delle Finanze per finanziare le spese legate alle infrastrutture pubbliche oppure per dare nuovo impulso allo sviluppo economico del Paese. Gli investitori privati e istituzionali investono i loro capitali allo scopo di ricevere il pagamento delle cedole semestrali o ottenere una plusvalenza alla scadenza naturale dei titoli oppure al momento della loro vendita anticipata.
La durata dei BTP oscilla da un minimo di 3 anni ad un massimo di 50 anni. Mentre quelli di breve durata hanno un rendimento più basso, quelli di durata maggiore rendono di più, anche se le condizioni di mercato possono rendere necessaria una vendita dei titoli ben prima della scadenza.
Dove si possono acquistare i BTP?
Chi è interessato a investire in BTP oggi, deve sapere che i titoli si possono sottoscrivere per un importo nominale pari a 1.000€ e multipli di questa cifra. L’acquisto può avvenire al momento della prima emissione, partecipando all’asta indetta dal Ministero dell’Economia oppure dopo l’emissione, attraverso il mercato secondario.
In entrambi i casi l’investitore deve rivolgersi ad un intermediario autorizzato, come banche o società d’investimento. Prima dell’asta viene annunciato il quantitativo di titoli emessi e il verrà fissato secondo le logica della domanda e dell’offerta. In caso di acquisto sul mercato secondario, l’investitore sottoscrive titoli già in circolazione, venduti da altri investitori al prezzo determinato dal mercato.
Qual è il rendimento netto dei BTP?
Per capire se conviene investire in BTP oggi, bisogna partire dalla valutazione del rendimento, che può avere origine diversa a seconda delle scelte dell’investitore. Sebbene si tratti di un investimento considerato sicuro, esiste la possibilità di ottenere un rendimento negativo.
Il tasso cedolare
I BTP garantiscono delle cedole periodiche che comportano degli incassi regolari e stabiliti in partenza. Nella maggior parte dei casi il tasso cedolare è fisso, come ad esempio nel caso del BTP 2067 o del BTP 2072. A volte le cedole sono invece crescenti nel tempo, come accade nel BTP Futura. In entrambi i casi il tasso delle cedole è prestabilito, così l’investitore ha la certezza dell’ammontare dell’incasso.
Lo scarto di emissione
Lo scarto di emissione può comportare una plusvalenza se l’emissione è sotto la pari e quindi il valore di emissione è più basso di quello di rimborso. Si ottiene invece una minusvalenza quando l’emissione è sopra la pari e quindi il valore di emissione è superiore al valore di rimborso. Esiste anche la possibilità che valore di emissione e di rimborso siano uguali.
La vendita prima della scadenza
L’investitore non è obbligato a detenere i BTP fino alla scadenza, ma può anche venderli sul mercato secondario al prezzo di mercato. Il prezzo dei titolo oscilla in continuazione e in genere è più basso quando il tasso d’interesse scende. La vendita prima della scadenza può quindi generare un rendimento positivo o negativo.
Quando investire in titoli di Stato?
La conoscenza del mercato obbligazionario permette di valutare le condizioni più favorevoli per l’acquisto del BTP, anche se si tratta pur sempre di un mercato poco volatile, con oscillazioni di prezzo poco marcate. Una strategia d’investimento di lungo periodo e orientata alla diversificazione, riduce l’importanza del momento d’ingresso nel mercato.
Conviene acquistare BTP quando lo spread è alto?
Quando lo spread è alto, cresce il differenziale tra i BTP a 10 anni e i bund tedeschi di pari durata. In queste condizioni la fiducia dei mercati è sbilanciata verso i titoli tedeschi, mentre cala la fiducia verso quelli italiani. Lo spread alto spesso spaventa gli investitori, che sono portati a vendere i loro BTP e offrono quindi agli altri investitori un’occasione per acquistare ad un prezzo più vantaggioso.
Conviene investire in titoli di Stato italiano?
Chi sceglie di investire in BTP può contare sulla solidità di uno Stato sovrano, che rende il rischio emittente più basso. Anche quando le prospettive di rendimento sono rosee, è necessario dedicare del tempo ad un’attenta riflessione sulla validità dell’investimento.
È bene considerare che si tratta di un investimento medio lungo, che genera un rendimento spesso inferiore rispetto a quello del mercato azionario. A parità di orizzonte temporale, bisogna quindi valutare altre opzioni d’investimento e confrontarle con i BTP, in modo da farsi un’idea delle potenzialità di altri mercati.
Quanto investire in BTP?
Una solida strategia d’investimento dovrebbe sempre valutare il capitale da investire non in relazione ad un unico asset, come i BTP, ma in relazione al portafoglio d’investimento nel suo compresso. Piuttosto che decidere quanto investire in BTP, bisognerebbe riflettere su quale percentuale di capitale allocare sugli strumenti obbligazionari, così da creare un portafoglio ben bilanciato.
Acquistare BTP allo scopo di mantenere un portafoglio diversificato è una valida strategia per distribuire il rischio su più asset di tipo diverso. I portafogli d’investimento Moneyfarm non solo sfruttano il potenziale offerto dalla diversificazione, ma possono anche sfruttare le leve dell’interesse composto per far crescere in modo esponenziale i rendimenti.
Quali sono i migliori BTP in cui investire?
La scelta dei BTP su cui investire è strettamente legata alle aspettative dell’investitore e di sicuro una prima scelta da fare è quella tra i BTP di lunga o breve durata. Il rendimento può essere sensibilmente diverso e crescere con la durata, ma quando la scadenza si allunga, crescono anche le probabilità di una vendita anticipata prima della scadenza.
Se l’obiettivo dell’investitore è investire sui BTP per proteggersi dall’inflazione, si può valutare un BTP indicizzato all’inflazione, ma solo nel caso in cui si ritenga che l’inflazione possa crescere ancora. Le aspettative sul’inflazione vanno poi messe a confronto con i rendimenti offerti dai vari tipi di BTP. Non esiste il miglior BTP in assoluto, ma solo quello che è può essere migliore in base alle esigenze e alle aspettative dell’investitore.
Investire in BTP: pro e contro
Il vantaggio principale dei BTP è legato alla certezza delle cedole semestrali, che sono predeterminate in partenza. Questo dato va poi incrociato con il rendimento potenziale conseguibile alla scadenza o in caso di vendita anticipata. Il rischio emittente contenuto è un altro punto di forza dei BTP, che restano strumenti in grado di dare una certa garanzia di sicurezza.
Tra gli svantaggi dobbiamo segnalare la convenienza ridotta dei BTP a breve scadenza. I Buoni del Tesoro con scadenza più lunga offrono invece un elemento di incertezza in più, perché espongono alla possibilità di una vendita anticipata, che può aumentare notevolmente il rischio.
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Conclusioni
I BTP sono degli strumenti d’investimento molto attraenti per gli investitori che amano rifugiarsi su asset sicuri e poco rischiosi. Non esiste il rischio zero quando si tratta di investimenti, anche se l’Italia offre ancora buone garanzie di solidità come emittente.
Una volta stabilito che i Buoni del Tesoro sono una buona opzione all’interno del portafoglio d’investimento, si può valutare quanto e come investire in BTP oggi. È questo il momento di valutare esigenze, obiettivi e aspettative dell’investitore, così da scegliere i BTP e la strategia più idonea.
In queste fasi decisionali così complesse, avere al fianco un consulente indipendente come Moneyfarm può fare la differenza. I consulenti guidano il risparmiatore nella scelta degli asset adatti e costruiscono un portafoglio d’investimento personalizzato.
Domande Frequenti
Conviene investire in BTP?
La convenienza dell’investimento è legata alla durata del BTP, alle prospettive sull’inflazione e alla possibilità di una vendita dei titoli prima della scadenza. I rendimenti oggi sono più convenienti rispetto agli anni precedenti rispetto alla pandemia, ma vanno valutati in relazione all’orizzonte temporale dell’investimento.
Qual è il rendimento dei BTP?
Il rendimento è legato al tasso cedolare offerto, alla possibilità che si tratti di un’emissione sopra o sotto la pari e all’eventualità di una vendita prima della scadenza.
Quanto investire in BTP?
Il capitale da destinare ai BTP va valutato in proporzione agli altri asset presenti nel portafoglio d’investimento, in base ad una solida strategia di asset allocation.