BTP Settembre 2051: conviene investire sui BTP 30 anni? La guida per il 2023


I mercati sono in costante evoluzione e se fino a qualche mese fa le obbligazioni pluriennali erano giudicate poco convenienti, negli ultimi mesi stiamo assistendo ad un’inversione di tendenza. Il BTP 2051 al momento è uno dei bond più convenienti e rispetto a soli 5 mesi fa, rende alla scadenza il 40% netto in più.

Si tratta quindi di uno strumento finanziario da tenere in considerazione, soprattutto da parte degli investitori che vogliono dare stabilità ad un portafoglio d’investimento diversificato. Vediamo quindi quali sono i pro e contro del BTP 2051, a chi è consigliato e quali sono le sue caratteristiche in confronto ad altre obbligazioni simili.

Cosa distingue BTP 2051 dagli altri Titoli di Stato? La durata trentennale
Periodicità delle cedole Semestrale
💳 Come acquistare BTP 2051? Tramite la banca (anche utilizzando l’home banking), un consulente finanziario o gli uffici postali
Conviene davvero? Conviene a chi cerca un rendimento certo o vuole diversificare i propri investimenti

Cosa sono i BTP 2051?

Il BTP 2051 è un titolo di Stato con scadenza quasi trentennale, infatti è stato emesso nell’autunno del 2020, con scadenza nel 2051. La cedola semestrale prevede per l’investitore una remunerazione periodica dell’1,70% lordo, mentre il rendimento lordo alla scadenza è arrivato fino al 3,62%.

Negli ultimi anni le obbligazioni sono state penalizzate dai bassi tassi d’interesse, che non permettevano ai titoli di lunga durata di raggiungere un rendimento competitivo e soddisfacente, ma la crescita dell’inflazione ha determinato una netta inversione di tendenza.

Oggi il BTP 2051 è una delle obbligazioni più convenienti sul mercato e rispetto a qualche mese fa, rende un 40% in più a chi avrà la pazienza di aspettare la sua lunga scadenza. Si tratta quindi di uno strumento d’investimento da prendere in considerazione, magari in una strategia d’investimento ben ponderata e diversificata.

In cosa differiscono dagli altri titoli di Stato?

La durata trentennale è la caratteristica più importante del BTP con scadenza nel 2051, ma può essere interessante confrontare questo titolo di Stato con un altro molto simile, come il BTP 2067, conosciuto anche come “BTP Matusalemme” per la sua scadenza di 50 anni.

Il BTP 2051 ha una scadenza più breve di circa vent’anni, quindi espone l’investitore ad una minore volatilità. La durata più breve riduce anche l’incertezza legata all’andamento dei mercati, perché non è facile prevedere quali sono gli scenari che si presenteranno nei prossimi anni.

Il rendimento dei due titoli di Stato è molto simile, mentre la cedola del BTP 2067 è più conveniente con il suo 2,15% lordo. La plusvalenza del BTP 2051 che si realizza negli anni è comunque maggiore. Si tratta di valutazioni che possono aiutare l’investitore a scegliere quale asset inserire nel portafoglio, in base agli obiettivi che si vogliono realizzare e all’orizzonte temporale dell’investimento.

BTP 30 anni: in cosa consistono?

Quando si parla di BTP 30 anni si fa riferimento a titoli del Tesoro pluriennali con scadenza medio-lunga, che prevedono lo stacco semestrale di una cedola semestrale. Sono titoli che vengono venduti attraverso il meccanismo dell’asta tramite le piattaforme istituzionali. Le modalità di collocamento in genere sono descritte in modo molto dettagliato da un apposito decreto, con l’indicazione di procedure e scadenze.

Alla scadenza l’investitore riceve il rimborso del capitale investito, alla pari e in un’unica soluzione. La compravendita di questi strumenti d’investimento è ammessa anche dopo il periodo di emissione, al prezzo determinato dal mercato.

BTP 2051: quotazione e rendimento

Nell’ultimo anno di vita del BTP 2051, la quotazione ha subito una compressione, scendendo in un’occasione anche al di sotto della soglia dei 60 euro. Mentre la quotazione ha assunto un trend negativo, il rendimento è invece salito di ben 140 punti base.

Chi compra il titolo a queste condizioni, ha quindi una maggiore convenienza a conservarlo nel portafoglio fino alla scadenza. Rispetto a qualche mese fa, l’asset rende il 40% in più. Quotazione e rendimento sono solo 2 degli aspetti da soppesare per valutare l’opportunità dell’investimento, ma è bene guardare anche alla composizione del portafoglio d’investimento, all’obiettivo economico che si vuole raggiungere e all’orizzonte temporale che si vuole prendere in considerazione.

La crescita del rendimento è un fattore che ingolosisce gli investitori, ma è bene non farsi attrarre dalla singola cedola, col rischio di sbilanciare il portafoglio d’investimento e sovrainvestire sulle obbligazioni. Anche se il mercato obbligazionario offre prospettive più rosee rispetto al passato, è importante mantenere una strategia multi-asset, così da cogliere anche le opportunità offerte dalle altre asset class, come i titoli azionari.

Acquistare BTP 2051: come fare?

Oggi è possibile acquistare il BTP 2051 nel mercato secondario, al prezzo determinato dalle condizioni di mercato. Prima di comprare è consigliabile monitorare l’andamento dell’obbligazione per un periodo sufficientemente lungo o meglio ancora farsi guidare da un consulente esperto e indipendente.

Per l’acquisto dei titoli di Stato è possibile rivolgersi al proprio istituto bancario, che funge da intermediario, oppure al proprio consulente finanziario di fiducia. Sono operazioni che si possono compiere anche attraverso la piattaforma di home banking messa a disposizione dalla banca. Gli uffici postali sono uno dei canali più tradizionali per comprare i titoli di Stato, ideali per chi non ha particolare confidenza con gli strumenti più tecnologici.

A chi è consigliato questo investimento?

I titoli di Stato trentennali come il BTP 2051 in genere sono consigliati a chi vuole correre dei rischi più contenuti rispetto a quelli del mercato azionario, magari accontentandosi di un rendimento più basso. La recente crescita dei rendimenti rende di certo l’investimento ancora più vantaggioso, a patto di bilanciare bene i vari asset presenti nel portafoglio d’investimento.

Vista la durata del titolo, tutt’altro che vicina, vale la pena anche valutare bene l’orizzonte temporale ideale preso in considerazione nel momento della definizione della strategia d’investimento. Si tratta di valutazioni indispensabili tutte le volte che si valutano asset dalla scadenza così lunga.

Sebbene sia consigliabile adottare una strategia d’investimenti di ampio respiro e di lungo periodo, non bisogna perdere di vista la necessità di una gestione flessibile, che ad esempio offrono i portafogli d’investimento in ETF, che possono includere anche una componente obbligazionaria.

BTP settembre 2051: previsioni

Fare delle previsioni su un titolo di Stato con scadenza medio lunga è una vera sfida anche per gli analisti più esperti. Quello che possiamo fare, semmai, è analizzare con attenzione l’andamento attuale, la quotazione e il rendimento. Se si confermasse il trend attuale, quale potrebbe essere il guadagno generato? E se invece il trend si invertisse? Queste sono ottime domande da cui partire per fare un’analisi degli scenari futuri e valutare un piano d’azione.

Per fare delle previsioni più accurate, è bene anche osservare l’evolversi della situazione geopolitica italiana ed europea, oltre a prendere in considerazione i principali fattori macroeconomici che possono impattare sull’andamento del BTP. L’investitore può farsi affiancare in queste complesse analisi da consulenti finanziari che conoscono bene i mercati e sanno com’è bene muoversi al presentarsi dei vari scenari.

Quali sono i potenziali rischi?

Anche se le obbligazioni sono in genere considerate un investimento poco rischioso, nessuno strumento finanziario è totalmente esente da rischi. Le possibili criticità comprendono il rischio di tasso, che potrebbe tornare ai livelli dei mesi precedenti o invece seguire il trend attuale.

Un altro rischio è legato alla capacità dello Stato italiano di far fronte ai propri crediti. Si parla in questo caso di rischio di credito, molto spesso sottovalutato dagli investitori, che invece dovrebbero sempre prendere in considerazione tutti i possibili scenari.

Investire in BTP 2051 in periodo di crisi

Nonostante facciamo ancora i conti con la pandemia e con una situazione geopolitica tutt’altro che stabile in Europa, il rendimento dei BTP 2051 è cresciuto. Questa è la dimostrazione che anche nei periodi di crisi continuano ad esserci delle opportunità per guadagnare grazie ai mercati finanziari.

Gli investitori più timorosi hanno la tendenza ad “aspettare tempi migliori”, ma ogni fase di mercato è quella giusta per investire. A seconda della situazione di mercato, è indispensabile piuttosto soppesare bene quali asset inserire nel portafoglio d’investimento. Per la selezione degli strumento più adatti è opportuno farsi affiancare da un esperto del settore, per evitare di commettere errori e cogliere invece le migliori opportunità.

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Conclusioni

Una buona strategia di diversificazione del portafoglio prevede il ricorso a strumenti finanziari diversi tra loro, così da bilanciare bene l’esposizione dell’investimento. Se si vuole prendere in considerazione il mercato obbligazionario, il BTP 2051 è di certo una valida opzione, da mettere a confronto con le altre soluzioni.

In base agli obiettivi che si vogliono raggiungere e al profilo di rischio, non è detto che i titoli di Stato siano sempre la scelta più adatta, perché nel grande panorama dei mercati non mancano di certo le alternative. Che si tratti di azioni, materie prime, ETF oppure obbligazioni, la cosa più importante è definire con chiarezza una strategia e un piano d’azione e attenersi ad essi, con la giusta dose di flessibilità.

Anche se la crescita del rendimento del BTP 2051 potrebbe fare gola ad alcuni investitori, i fattori da tenere in considerazione sono molteplici e alcuni tutt’altro che semplici da valutare. Per questo avere un consulente finanziario al proprio fianco può fare la differenza e dare un contributo reale alla scelta dell’investimento migliore.

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Domande frequenti

Cos’è il BTP 2051?

Si tratta di titoli di Stato pluriennale con scadenza nel settembre 2051. Nel corso della sua durata di quasi trent’anni, è previsto lo stacco di cedole semestrali pari all’1,7% lordo.

A chi è consigliato l’investimento?

Le obbligazioni con scadenza a 30 anni sono consigliate a chi vuole diversificare il proprio portafoglio d’investimento con una componente obbligazionaria. Non sono adatte invece a chi ha un orizzonte temporale più breve, a meno che non si valuta già la possibilità di vendere i titoli prima della scadenza.

Quali sono i rischi del BTP 2051?

La durata di questo asset rende complicato fare delle previsioni accurate sull’andamento futuro e comporta un’elevata volatilità. È bene tenere in considerazione anche il rischio di tasso e il rischio di credito.

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*Investire in strumenti finanziari comporta rischi inerenti, tra cui perdita di capitale, fluttuazioni del mercato e rischio di liquidità. I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri. È importante considerare la tua tolleranza al rischio e gli obiettivi d’investimento prima di procedere.