Il PAC per integrare la propria pensione

Il Piano di Accumulo Capitale (PAC) può diventare il valido alleato per una pensione più serena?

La chimera di molti pensionati oggigiorno è quella di riuscire ad integrare la propria pensione con una piccola rendita costante senza per questo dover rischiare di perdere i risparmi accantonati durante una lunga vita di lavoro. Se un tempo i titoli di stato, i celebri BOT e i buoni fruttiferi postali costituivano una valida soluzione al problema, attualmente a causa dei tassi di interesse molto bassi questa strategia non è più praticabile. Esistono però semplici strumenti finanziari alternativi che permettono di investire piccole somme (anche attraverso i PAC ) e che possono risolvere il problema integrando la pensione senza rischi attraverso una rendita costante nel tempo.

Come accrescere il proprio patrimonio ottenendo una rendita extra grazie al PAC.

Un ottimo strumento a disposizione di tutti i pensionati desiderosi di integrare la propria pensione è costituito dai PAC, i piani di accumulo. Tramite questo strumento finanziario è possibile effettuare dei versamenti costanti, il cui importo può variare nel tempo ed è a libera scelta dell’investitore. In questo modo è possibile crearsi un tesoretto destinato a rivalutarsi nel tempo sia grazie alle quote progressivamente versate sia attraverso gli interessi maturati e generati dagli investimenti che il gestore effettua tramite queste somme. I piani di accumulo possono infatti essere di diverso tipo a seconda di come i risparmi vengono gestiti: da una parte esistono PAC che investono in ETF dall’altra piani di accumulo che si muovono all’interno del mercato dei fondi di investimento.

I piani di accumulo in ETF.

Questo strumento dall’acronimo in apparenza complicato nasconde in realtà un animo semplice: gli ETF non sono altro che fondi che replicano un indice di referimento che può essere tanto quello di una borsa nazionale, come un ETF dedicato alla borsa italiana, quanto un indice relativo ad aziende quotate in un comparto specifico come quello chimico. La convenienza degli Exchange Traded Fund consiste nei loro costi di gestione molto bassi e nel fatto che si caratterizzano per un rischio limitato rispetto ad un investimento in azioni, garantendo comunque una buona diversificazione dell’investimento e performance più rilevanti rispetto ai titoli di stato o alle obbligazioni. Inoltre grazie alla possibilità dei PAC di acquistare piccole quote con dei versamenti dilazionati nel tempo (spesso a partire da 100 euro/mese)  non è necessario fare particolari sacrifici per poter investire in questo strumento.

I piani di accumulo che investono in fondi.

In questo caso le quote che il pensionato decide di versare in base alla propria disponibilità economica vengono destinate all’acquisto di fondi di investimento. I fondi a differenza degli ETF non replicano esattamente l’andamento di un indice, ma sono comunque strutturati per diversificare il patrimonio in investimenti di differente natura. Possono quindi esserci fondi composti da una percentuale versata in investimenti azionari, da un’altra percentuale investita in obbligazioni monetarie ed un’altra ancora in titoli di stato. In altri casi il fondo può essere puramente obbligazionario o ancora azionario dedicato al mercato americano.

La libertà del piano di accumulo.

Se in relazione ai fondi il ventaglio di scelte a propria disposizione è abbastanza ampio, per quanto riguarda i PAC in ETF sono ancora pochi ma nettamente più convenienti sotto il profilo dei costi e dei rischi (differenze tra Fondi e ETF).

La propensione al rischio dell’investitore e l’obiettivo che si prefigge, che può essere tanto speculativo quanto difensivo, sono i fattori da prendere in considerazione nella scelta del tipo di PAC. Ad ogni modo, a differenza dei fondi pensione per i quali vigono diverse clausole “restrittive” (e che abbiamo trattato più nel dettaglio a questa pagina), nel caso dei PAC la possibilità di versare piccole quote in modo costante e la libertà di bloccare l’investimento o di ritirare il capitale accumulato, costituiscono un punto a favore per tutti i pensionati che desiderano ottenere una rendita integrativa.

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