Banche centrali pronte all’azione e le altre notizie della settimana

Questa settimana tre delle principali banche centrali – la Federal Reserve (Fed), la Banca d’Inghilterra (BoE) e la Banca del Giappone (BoJ) – sono pronte agli annunci sui tassi di interesse. 

La Fed ha lasciato fermi i costi di finanziamento al loro massimo ventennale per otto riunioni consecutive, ma si prevede che questo mercoledì annuncerà il suo primo taglio dei tassi in oltre quattro anni. Il contesto del possibile taglio è quello di un’inflazione negli Stati Uniti che si avvicina all’obiettivo del 2% e un mercato del lavoro Usa che inizia a mostrare segni di debolezza. I dati recenti hanno infatti mostrato che il ritmo delle assunzioni negli ultimi tre mesi è sceso al livello più basso dall’inizio della pandemia.

Una questione cruciale che dovrà affrontare la Fed è l’entità del taglio: soli 0,25 punti percentuali saranno sufficienti a evitare ulteriori danni al mercato del lavoro? Si tratta della riduzione più probabile, ma alcuni trader scommettono su un taglio del doppio. È comprensibile che le aspettative siano diverse: dopotutto, la Fed è stata di recente criticata per aver aumentato i tassi troppo lentamente in seguito al peggior episodio d’inflazione in 40 anni di economia statunitense. E se la banca centrale non offrirà una risposta rapida alla debolezza del mercato del lavoro, potrebbe rischiare un ulteriore aumento del tasso di disoccupazione e una possibile recessione.

Per quanto riguarda la BoE e la BoJ, l’aspettativa è che entrambe lascino i tassi fermi questa settimana. La banca centrale britannica ha già ridotto i tassi con un voto sul filo del rasoio ad agosto, precisando però che il taglio non era l’inizio di una serie. Al contrario, la BoJ è stata l’unica grande banca centrale ad aver aumentato i tassi d’interesse – per due volte quest’anno. L’ultimo aumento, una mossa a sorpresa, ha scosso i mercati. Pertanto, è probabile che la banca non abbia fretta di prendere nuove decisioni.

Nel calendario

Martedì: Investimenti diretti esteri della Cina (agosto), vendite al dettaglio degli Stati Uniti (agosto), produzione industriale degli Stati Uniti (agosto).
Mercoledì: Bilancia commerciale del Giappone (agosto), inflazione nel Regno Unito (agosto), annuncio sui tassi d’interesse della Fed.
Giovedì: Annuncio sui tassi d’interesse della BoE. Risultati: FedEx.
Venerdì: Annuncio sui tassi d’interesse della BoJ, inflazione del Giappone (agosto), vendite al dettaglio nel Regno Unito (agosto), fiducia dei consumatori dell’Eurozona (settembre).

La settimana appena trascorsa

Stati Uniti

L’inflazione negli Stati Uniti ha rallentato leggermente più del previsto.

Europa

La Banca Centrale Europea (Bce) ha tagliato i tassi d’interesse, riducendo dello 0,6% il tasso per le operazioni di rifinanziamento.

Regno Unito

L’economia britannica è rimasta stagnante per il secondo mese consecutivo.
AngloGold Ashanti ha proposto un’acquisizione da 2,5 miliardi di dollari della società mineraria Centamin.
Amazon ha annunciato piani per investire 10,5 miliardi di dollari nel Regno Unito per espandere la sua attività nel cloud.
Il più grande portale immobiliare del Regno Unito, Rightmove, ha rifiutato un’offerta di acquisizione da 7,3 miliardi di dollari dal gruppo australiano REA.

Asia

I prezzi al consumo in Cina sono aumentati meno del previsto.

Perché è importante

Secondo l’ultimo rapporto sull’inflazione negli Stati Uniti, da un lato i prezzi al consumo sono aumentati solo del 2,5% in agosto rispetto a un anno fa, un punto percentuale in meno rispetto alle previsioni degli economisti e un calo significativo rispetto al ritmo del 2,9% di luglio. Dall’altro lato, l’inflazione core – la misura che esclude i prezzi volatili di cibo ed energia – è aumentata inaspettatamente dello 0,3% su base mensile, trainata dai costi più elevati legati all’alloggio. Ciò suggerisce che ci sono ancora pressioni inflazionistiche sottostanti.

La Bce ha tagliato i tassi d’interesse per la seconda volta quest’anno, dopo aver spostato la sua attenzione dal combattere l’inflazione – che è ormai vicina al suo obiettivo del 2% – al sostegno dell’economia. Il taglio, ampiamente atteso, ha portato il tasso sui depositi al 3,5%, dal 3,75%. E nonostante la Bce non abbia svelato molto riguardo le sue prossime mosse, almeno un altro taglio appare in vista entro la fine dell’anno.

L’economia britannica ha superato i suoi pari del G7 nella prima metà dell’anno – dopo essere caduta in recessione tecnica alla fine del 2023 – crescendo dell’1,3%. In seguito, però, la sua situazione è peggiorata: i dati della scorsa settimana hanno mostrato che l’economia del Regno Unito è rimasta inaspettatamente stagnante per il secondo mese consecutivo a luglio a causa di forti cali nella produzione manifatturiera e nelle costruzioni. Il risultato deludente ha colto di sorpresa gli analisti, che avevano previsto un aumento dello 0,2%.

I prezzi al consumo in Cina sono aumentati solo dello 0,6% in agosto rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, nonostante l’aumento dei prezzi alimentari causato dal maltempo. Nel frattempo, l’inflazione core, che esclude i prezzi di cibo ed energia, è stata dello 0,3% – la cifra più bassa in tre anni. I dati hanno alimentato le preoccupazioni che la seconda economia mondiale possa avviarsi verso un periodo di deflazione dannoso per la crescita (cioè una diminuzione dei prezzi).

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