Giovedì la Banca Centrale Europea (Bce) ha deciso di mantenere i tassi di interesse invariati, dopo averli tagliati di 25 punti base nella riunione precedente.
Come si legge nel comunicato, la motivazione che ha spinto la banca centrale a mantenere i tassi ai livelli attuali nell’Eurozona sono le pressioni sui prezzi, che rimangono elevate, e un’inflazione dei servizi persistente.
Nel dettaglio, l’inflazione nella zona euro è scesa al 2,5% dal 2,6% di giugno 2024, le pressioni di fondo sono rimaste costanti e i costi dei servizi hanno nuovamente superato il 4%.
L’approccio della Banca centrale è stato equilibrato e prudente: il tasso di deposito è stato mantenuto al 3,75%, come previsto dai mercati e dagli economisti. Per le banche, invece, il tasso d’interesse di riferimento per ottenere denaro dall’istituzione centrale rimane al 4,25%.
“La domanda ora è se la Bce si impegnerà in un altro taglio dei tassi a settembre,” commenta il nostro Chief Investment Officer Richard Flax. “Tuttavia, mentre i mercati finanziari potrebbero prevedere un’altra riduzione di 25 punti base, sembra che i responsabili politici stiano mantenendo le loro carte coperte.”
L’inflazione nell’Eurozona non ha ancora raggiunto l’obiettivo del 2% della Bce e la banca centrale mira a consentire ai tassi attuali di influenzare l’economia e ridurre l’inflazione prima di considerare un altro taglio.
“La Presidente Christine Lagarde ha già dichiarato che devono vedere dati chiari per giustificare un altro taglio dei tassi,” commenta Flax, “e il fatto che il mercato del lavoro in Europa continui a mostrare segni di resilienza nonostante due anni di stagnazione economica significa che possono permettersi di aspettare.”
La politica monetaria è cruciale per chi investe perché le decisioni della Banca Centrale Europea influenzano i tassi di interesse, l’inflazione e la stabilità economica. Quando la Bce abbassa i tassi di interesse, il costo del denaro diminuisce, incentivando gli investimenti e i consumi, e facendo salire l’inflazione. Al contrario, se la Bce alza i tassi, il costo del denaro aumenta, frenando gli investimenti e i consumi, e facendo scendere l’inflazione.
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