Un patto tra il Nord e il Sud del mondo per affrontare insieme il cambiamento climatico e lo sviluppo economico. Settimana scorsa a Parigi si è tenuto un vertice informale per concretizzare le idee nate nell’ultimo vertice COP sul clima tenutosi in Egitto, in vista del prossimo che sarà negli Emirati Arabi Uniti a fine 2023.
Al vertice hanno partecipato 30 capi di Stato e di Governo ma anche la Segretaria al Tesoro americana, Janet Yellen, il Premier cinese Li Qiang, il nuovo Presidente della Banca Mondiale, Ajay Banga, e il Segretario Generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres.
Il vertice è finito con l’accordo di tutti i partecipanti di riformare l’attuale sistema finanziario globale. Si è inoltre concordato che il sistema internazionale di prestiti pubblici sostenuto dalla Banca Mondiale e dal Fondo monetario internazionale ha dimostrato il suo valore nel corso degli anni, ma non è più in grado di far fronte alle sfide globali attuali.
Gli obiettivi raggiunti
Nonostante si trattasse di un vertice informale e di preparazione per la prossima COP, si sono fissati alcuni importanti punti.
- La Banca Mondiale ha annunciato l’intenzione di inserire negli accordi con i paesi più vulnerabili una nuova clausola che permetterà la sospensione del pagamento del debito nel caso in cui si verifichino delle calamità naturali.
- Il nuovo presidente della Banca Mondiale intende trasformare la cultura all’interno dell’Istituzione in chiave sostenibile.
- La declinazione di una roadmap
La roadmap per un nuovo patto finanziario globale
La road map discussa a Parigi contiene una serie di proposte che dovranno essere sviluppate e implementate in modo dettagliato e presentate successivamente ai futuri incontri del G20, a quelli annuali della Banca Mondiale, del Fondo Monetario Internazionale, della Cop 28, fino al Summit per il Futuro che si terrà il prossimo settembre.
Alcuni degli obiettivi segnati nella road map sono già stati raggiunti al vertice di Parigi. Ad esempio, la Banca mondiale ha accettato di iniziare a sospendere il pagamento del debito per i paesi colpiti dal disastri climatici. La postilla in questo caso è che la flessibilità si applicherà solo sui nuovi contratti.
Moneyfarm e il paradigma verde
Riuscire a centrare gli obiettivi di sviluppo sostenibile e trovare un patto tra il Nord e il Sud del mondo per affrontare insieme il cambiamento climatico e lo sviluppo economico sono obiettivi di lungo respiro, che segnano un passaggio importante verso la neutralità carbonica.
Se l’incontro di settimana scorsa a Parigi ha portato a degli sviluppi relativi alla finanza pubblica, il processo di decarbonizzazione necessita però anche dell’aiuto degli investitori privati.
I fondi che considerano le caratteristiche di sostenibilità nel processo di investimento sono cresciuti esponenzialmente tra il 2019 e il 2022, anno, quest’ultimo, dove c’è stata una stabilizzazione della crescita a causa dello scoppio del conflitto in Ucraina, con il conseguente aumento dei prezzi delle materie prime e dei tassi di interesse. Fattori che non hanno però smorzato l’attenzione verso il mondo degli Esg.
Eventi come il vertice informale di Parigi ci ricordano però la centralità che la lotta al cambiamento climatico ha all’interno del dibattito finanziario e politico globale.
Moneyfarm fa parte di tutto questo. Noi crediamo nell’importanza di considerare i rischi e gli aspetti climatici all’interno delle scelte di investimento. Tra gli obiettivi dei portafogli Esg di Moneyfarm c’è quello di considerare le emissioni di gas serra e le fonti di ricavi delle aziende in portafoglio, nonché di incrementare la quota indirizzata a investimenti in aziende o strumenti finanziari che contribuiscono attivamente a generare un impatto positivo anche nella lotta al cambiamento climatico.
*Investire in strumenti finanziari comporta rischi inerenti, tra cui perdita di capitale, fluttuazioni del mercato e rischio di liquidità. I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri. È importante considerare la tua tolleranza al rischio e gli obiettivi d’investimento prima di procedere.