BTP 2050: conviene investirci? Rendimento e quotazioni

Dopo anni di performance dimenticabili, oggi i trend del mercato obbligazionario sembrano muoversi in tutt’altra direzione, rispolverando strumenti a volte considerati desueti e spingendo molti risparmiatori ad investire in BTP. Tra i prodotti più popolari su Borsa Italiana troviamo il nuovo BTP 2050 (ISIN IT0005398406), emesso nel gennaio 2020 – dunque poco prima dell’inizio della pandemia – e con una durata trentennale: in questo approfondimento cercheremo di capire come mai queste obbligazioni stiano vivendo un periodo florido e quali sono i vantaggi che possono offrire ai risparmiatori, in termini sia di rendimento sia di diversificazione.

 

📈 Qual è il rendimento del BTP 2050 oggi?  Offre un rendimento a scadenza lordo del 4,58 %.
🤔 Dove si acquistano i BTP 2050?  Come tutti i buoni del Tesoro si acquistano sul MOT (Mercato telematico delle Obbligazioni e dei Titoli di Stato).
💰 I BTP 2050 pagano le cedole?  Sì, si tratta di cedole semestrali del 2.45%

I BTP: Cosa sono in poche parole

Prima di entrare nel merito della quotazione del BTP 2050 è bene ripartire dalle basi per comprendere meglio di che strumento stiamo parlando. I BTP (Buoni del Tesoro Poliennali) sono delle obbligazioni, vale a dire dei titoli di debito emessi da un Paese con quattro caratteristiche principali:

  • Sono garantiti dallo Stato: ciò significa che il possessore dell’obbligazione ha diritto alla restituzione del capitale per il suo valore nominale.
  • Hanno una durata fissa: i BTP presentano una scadenza compresa fra i 3 e i 30 anni. Nel caso dei BTP 2050 la scadenza è fissata, appunto, al 2050, dunque si tratta di un’obbligazione con un orizzonte temporale lungo.
  • Redistribuiscono i proventi: chi investe in BTP riceverà cedole semestrali a tasso fisso (i BTP BTP Italia invece sono indicizzati al tasso di inflazione nazionale).
  • Godono di una tassazione agevolata del 12,5%: una percentuale decisamente inferiore rispetto all’aliquota del 26% che interessa i redditi finanziari.

BTP 2050: cos’è e come funziona?

 Il BTP 2050 è dunque un’obbligazione a tasso fisso con scadenza al 1 settembre 2050 che è stata emessa dallo Stato Italiano a gennaio del 2020, e che ha registrato da subito un discreto interesse anche da parte degli investitori esteri, i quali si sono aggiudicati circa 2\3 dell’emissione. Questi nuovi BTP 2050 funzionano esattamente come tutti gli altri BTP, vale a dire che prevedono una cedola (in questo caso del 2.45% pagata semestralmente, il 1 marzo e il 1 settembre di ogni anno) e, una volta portati a scadenza, l’investitore riceverà dallo Stato il totale del capitale investito e l’interesse maturato.

BTP 2050 e BTP Romania 2050

Come abbiamo visto, i Buoni Poliennali del Tesoro sono degli strumenti che i governi possono mettere in campo per finanziare le proprie attività, e l’Italia non è l’unico Paese ad usufruirne. Quasi contemporaneamente al BTP 2050 nostrano, anche la Romania ha emesso un titolo di debito molto simile: è il BTP Romania 2050 (ISIN XS2109813142), che viene negoziato in corso secco – vale a dire che non tiene conto del valore dei diritti accessori ma il solo capitale – e che offre agli investitori una cedola annuale del 3,375%. Stando ai prezzi odierni, a scadenza il titolo romeno offrirà un rendimento effettivo lordo di 6,59%, contro il 4,58% del BTP 2050 emesso dallo Stato Italiano.

La quotazione del BTP 2050

Il valore nominale di un BTP al momento della sua emissione e alla scadenza è sempre uguale a 100, mentre il suo valore di acquisto può variare nel tempo, registrando quotazioni uguali, sotto o sopra la pari. Se fino alla fine del 2021 la quotazione dei BTP 2050 su Borsa Italiana è stata al rialzo – superando anche la soglia dei 125 euro – chi volesse acquistarli oggi si troverebbe davanti a cifre decisamente sotto la parità e che nelle ultime settimane oscillano tra i 67 e i 70 euro. Dunque, se un investitore oggi volesse acquistare queste obbligazioni per 10.000 euro nominali spenderebbe tra i 6.700 e i 7.000 euro.

BTP 2050: che rendimento ha?

Il rendimento di un Buono del Tesoro Poliennale è dato da due fattori: la cedola, che viene pagata due volte all’anno nel caso dei BTP semestrali per tutto il periodo di detenzione del titolo, e la differenza tra il prezzo di acquisto e il valore nominale che viene rimborsato alla scadenza. Ad oggi il BTP 2050, a fronte di un prezzo su Borsa Italiana di 67,81 euro, offre un rendimento a scadenza lordo del 4,58 %; il BTP 2051, che negli ultimi mesi ha riscosso grande successo per via della sua convenienza e delle possibilità di rendimento, oggi propone un rendimento effettivo lordo a scadenza del 4,46%.

Come acquistare BTP 2050

 In prima istanza i BTP vengono venduti tramite aste alle quali possono partecipare solo ed esclusivamente gli intermediari finanziari autorizzati, quindi le Banche e le società di investimento, che possono sottoscriverli per un valore nominale minimo di 1.000 euro. Dopo la loro emissione, i BTP possono anche essere acquistati sul MOT (Mercato telematico delle Obbligazioni e dei Titoli di Stato), un mercato secondario che viene gestito direttamente da Borsa Italiana e che è aperto sia agli operatori sia agli investitori retail. A questo mercato possono accedere anche i risparmiatori attraverso i propri intermediari, a fronte naturalmente del pagamento delle commissioni previste. Per acquistare BTP 2050 dunque è necessario rivolgersi al proprio istituto di credito o al proprio servizio di consulenza finanziaria.

BTP 2050: ci sono potenziali rischi connessi all’investimento?

Pur essendo da sempre considerati “investimenti sicuri”, i BTP – al pari di qualsiasi altra obbligazione – comportano una serie di rischi che, per quanto ridotti rispetto ad altre forme di investimento, non vanno sottovalutati. Il primo aspetto riguarda le quotazioni dei BTP 2050: come abbiamo visto nei paragrafi precedenti, il prezzo dei BTP può variare in modo sostanziale nel corso del tempo – soprattutto su orizzonti temporali lunghi, come nel caso dei BTP 2050 – e l’investitore che si trovasse a venderli prima della scadenza potrebbe ottenere meno di quanto ha speso per l’acquisto dei titoli stessi. Il secondo aspetto, troppo spesso sottovalutato dagli investitori, riguarda il rischio di credito da parte dell’emittente, vale a dire la possibilità che lo Stato italiano non sia in grado di rimborsare tutti gli investitori alla scadenza del titolo. Nonostante si tratti di un’eventualità remota, non dobbiamo dimenticare che i disastri finanziari possono succedere, come ci dimostra il default dell’Argentina dei primi anni Duemila, che ha messo in ginocchio migliaia di risparmiatori.

Conviene investire in BTP 2050? L’opinione di Moneyfarm

Chi frequenta spesso queste pagine sa bene che i BTP in genere non sono in cima alla lista dei nostri strumenti finanziari preferiti, perché spesso offrono rendimenti ridotti a fronte di vincoli più che decennali. Tuttavia, inserire i BTP 2050 in un più ampio portafoglio diversificato può essere una strategia vincente per quegli investitori che vogliono credere nel trend positivo che le obbligazioni stanno registrando negli ultimi mesi. Se, dunque, i BTP 2050 possono essere uno strumento interessante per chi desidera arricchire la componente obbligazionaria del proprio portafoglio, chi invece fosse alla ricerca di investimenti con orizzonti temporali brevi dovrebbe, a nostro avviso, puntare su strumenti alternativi come le azioni o gli ETF (Exchange Traded Funds).

Come ripetiamo spesso, non esistono strumenti perfetti per tutti, ma solo soluzioni che si inseriscono in modo più o meno efficace all’interno di una strategia di investimento: se vuoi scoprire quali sono i prodotti finanziari più adatti alle tue esigenze, al tuo orizzonte temporale e alla tua propensione al rischio, compila senza impegno il form online e affidati alla consulenza esperta e indipendente di Moneyfarm, come hanno già fatto più di 80.000 risparmiatori.

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Il nostro servizio “Liquidità+” si articola come una soluzione di investimento pensata per accrescere la liquidità degli investitori, offrendo, attualmente, un rendimento lordo annualizzato oltre il 3,9%. Questa opzione si distingue per il suo rischio calibrato, grazie all’investimento in fondi monetari che allocano su asset a basso rischio come obbligazioni, certificati di deposito e strumenti commerciali.

La strategia “Liquidità+” è stata creata per essere particolarmente idonea a chi ha obiettivi di risparmio a breve termine e desidera beneficiare di rendimenti potenzialmente più elevati, derivanti dalle variazioni dei tassi di interesse.

Il portafoglio “Liquidità+” non pone vincoli temporali, essendo progettato per un orizzonte temporale inferiore ai 2 anni, ma offrendo la libertà di decidere in ogni momento di ritirare o reindirizzare l’investimento verso un altro portafoglio. I fondi monetari inclusi in “Liquidità+” sono gestiti dal nostro team di Asset Allocation, che ne monitora costantemente le performance e il livello di rischio, apportando modifiche se necessario.

 

*Pur essendo un investimento a basso rischio, non è un portafoglio di liquidità pura e il valore dei tuoi investimenti potrebbe diminuire, ottenendo meno di quanto hai investito.

Domande frequenti

Che differenza c’è tra i BTP 2050 e i BTP Italia?

Diversamente dai BTP tradizionali, sia le cedole sia il capitale dei BTP Italia sono rivalutati in base all’andamento dell’inflazione italiana con scadenza semestrale e sulla base dell’indice ISTAT.

Cos’è il rischio emittente?

Il rischio emittente – detto anche rischio di credito – è la possibilità che chi ha emesso il titolo di debito (in questo caso lo Stato italiano) non sia più in grado di pagare quanto dovuto, e dunque risulti inadempiente nel pagamento delle cedole o nel rimborso del capitale alla scadenza del titolo.

Conviene oggi acquistare i BTP 2050?

Dipende dalla propria strategia di investimento: i BTP 2050 possono essere interessanti per chi ha un orizzonte temporale lungo e desidera implementare la componente obbligazionaria del proprio portafoglio, ma chi cerca rendimenti migliori potrebbe optare per soluzioni differenti come gli ETF.

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*Gli investimenti in strumenti finanziari sono soggetti alla variabilità del mercato e possono determinare la perdita, in tutto o in parte, del capitale inizialmente investito.

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