Che si tratti dell’apertura di una nuova attività, della dichiarazione dei redditi o della tenuta della contabilità, la scelta del commercialista fa la differenza. Una buona consulenza fa rispondere tempo e, in molti casi, denaro: non solo perché consente di ottimizzare la fiscalità, ma anche perché evita sanzioni e noie burocratiche. L’assistenza del consulente fiscale non è standardizzata, ma rispecchia le competenze del professionista: anche le tariffe, di conseguenza, non sono necessariamente allineate. Vediamo quanto un commercialista al mese e quali sono i prezzi medi applicati per le varie prestazioni.
Quanto costa un commercialista? | Da 400 euro fino a 2 – 3.000 euro all’anno |
Da cosa dipende il costo del commercialista? | Volume d’affari e regime contabile |
Il regime forfettario conviene? | Sì, la tassazione è agevolata e gli adempimenti ridotti |
Quanto costa la dichiarazione dei redditi dal commercialista? | 300 – 800 euro |
Qual è il ruolo del commercialista?
Il commercialista offre una consulenza specializzata in materia fiscale e contributiva e riguardo l’avvio e la gestione di attività imprenditoriali. Fra le sue competenze rientrano la redazione di contratti, bilanci e business plan.
Quali fattori incidono sul costo del commercialista?
Il costo di un commercialista si compone di voci fisse e variabili. Oltre a capire quanto costi fare un 730 dal commercialista o eseguire operazioni ricorrenti, andranno considerate le prestazioni conteggiate come extra ed eventuali consulenze non comprese nel preventivo standard. Nel caso di un freelance con partita Iva in regime forfettario, elaborare il preventivo è abbastanza semplice. Le valutazioni da fare, in molti casi, riguardano un numero limitato di servizi, come la scelta del codice Ateco o il costo della dichiarazione dei redditi. Se la startup opera in un settore non regolamentato, del resto, studiare l’inquadramento per l’avvio dell’attività potrebbe non risultare altrettanto banale.
Natura e complessità delle operazioni
Il costo di un commercialista all’anno dipende anzitutto dal regime contabile e dal fatturato dell’impresa. Il regime fiscale e il tipo di attività si ripercuotono sulle ore richieste al professionista per svolgere l’incarico, nonché sulle sue responsabilità. Redigere un business plan o un bilancio di esercizio, come evidente, è più complesso che predisporre il pagamento degli F24 per una mini partita Iva con volumi di fatturato ridotti e inquadrata in regime forfettario.
Mole di scritture
Per valutare quanto costa un commercialista al mese bisogna considerare il numero e la natura delle operazioni da eseguire. Oltre alla quantità e al volume delle fatture, andranno considerate tutte le altre incombenze, come la presentazione dei modelli Intrastat e altri adempimenti da eseguire con cadenza regolare.
Metodo di lavoro
Il preventivo del commercialista e le eventuali voci extra dipendono anche dagli strumenti di lavoro utilizzati dal professionista e dalle sue competenze. Non tutti i commercialisti hanno lo stesso livello di specializzazione. La gestione del lavoro, inoltre, può risultare più o meno efficiente a seconda del tipo di delega concordata col cliente e grazie al supporto di procedure più o meno automatizzate.
Quanto costa un commercialista per una ditta individuale?
Le tariffe del commercialista che segue una ditta individuale dipendono, anzitutto, dal volume d’affari e conseguentemente dal regime contabile applicato. Oltre un certo fatturato (diverso a seconda che la ditta operi nella prestazione di servizi o nella vendita di beni) l’impresa rientra nella contabilità ordinaria con obbligo di presentazione del bilancio di esercizio. Tra le competenze del commercialista, in questo caso, rientrerà anche il registro degli inventari.
Quanto costa un commercialista per una partita IVA?
Regime forfettario
Rispetto al regime di contabilità ordinaria, il regime forfettario è più agile da gestire ed economicamente vantaggioso: i costi del commercialista, infatti, non comprendono la tenuta della contabilità e le comunicazioni Iva. Per rientrare in questo tipo di inquadramento è necessario rispettare un tetto di fatturato annuo (65.000 euro) e una serie di requisiti aggiuntivi.
Regime ordinario
Chi non rientra nei requisiti menzionati dovrà sostenere costi più alti per il commercialista. Ricadrà infatti nel regime di contabilità semplificata, valido per le ditte che non superino la soglia di 400.000 euro – con riferimento alla vendita di servizi – o 700.000 euro per lo scambio di beni. Oltre questo volume d’affari si applica la contabilità ordinaria.
Quanto costa un commercialista per una SRL o SAS?
I costi del commercialista sono decisamente più elevati per le società. Una Srl o Sas può dover affrontare una spesa annua compresa fra i 2.000 e i 3.000 euro per la tenuta della contabilità e la gestione degli adempimenti obbligatori.
Quanto costa un commercialista all’anno?
Definire quanto costa un commercialista all’anno non è immediato. La natura dell’attività e la sua struttura fiscale, inevitabilmente, condizionerà il budget, il numero di consulenze necessarie e, di conseguenza, le ore che il commercialista dedicherà alle esigenze della singola ditta o lavoratore autonomo. Se, nel caso di un libero professionista in regime forfettario, possiamo ipotizzare un costo annuo compreso fra i 400 e i 700 euro, la spesa aumenterà sensibilmente per una ditta individuale in regime ordinario o in contabilità semplicata. In questo caso possiamo prevedere un esborso compreso fra i 1.000 e i 2.000 euro in base al numero e all’importo delle fatture. Nel caso di una Sas o Srl il costo del commercialista può arrivare a 3.000 euro e oltre.
Quanto costa fare un 730 (dichiarazione dei redditi) da un commercialista?
Compilare la dichiarazione dei redditi fai da te o tramite Caf consente indubbiamente di risparmiare nell’immediato. È sempre una buona idea? La risposta è no: rinunciare alla consulenza del commercialista può costare caro. Pensiamo alla possibilità di accedere a crediti, rimborsi, detrazioni e agevolazioni o, al contrario, di incorrere in sanzioni per aver sottovalutato un adempimento fiscale: un errore o una svista può determinare esborsi aggiuntivi in futuro. Ciò detto, quanto costa fare un 730 dal commercialista? La tariffa dipende dal fatturato annuo e generalmente può spaziare dai 300 euro agli 800 euro per le persone fisiche titolari di partita Iva.
Tariffario
I costi del commercialista, come abbiamo visto, sono decisamente variabili in base al tipo di attività. Al di là dei costi medi non dobbiamo dimenticare che il fiscalista è libero di stabilire il tariffario sulla base delle proprie disponibilità e competenze.
Servizio | Costo |
Pratiche inizio attività e apertura partita Iva | Da 300 euro |
Dichiarazione Iva | 150 – 550 euro |
Dichiarazione dei redditi | 300 – 800 euro |
Intrastat | 50 – 80 euro l’ora |
Bilancio | Da 500 euro |
Invio F24 | 15 – 30 euro cadauno |
Redazione business plan | 80 – 150 euro l’ora |
Pratiche di chiusura o variazione attività | Da 100 euro |
Rottamazione cartelle | 100 – 500 euro |
Ravvedimenti operosi | 30 – 150 euro |
Come risparmiare e investire per potertelo permettere?
Indipendentemente dalle dimensioni dell’attività e dal regime contabile, è bene non sottovalutare la scelta del commercialista. In generale è preferibile sostenere un costo più elevato per dormire sonni tranquilli e, se possibile, garantirsi qualche vantaggio a livello fiscale. Un altro discorso è la profittabilità dell’impresa e la possibilità di accedere alla liquidità utile per fare investimenti mirati, così da far crescere l’attività, superare i periodi difficili e affrontare serenamente possibili spese future. Per diversificare la strategia finanziaria puoi orientarti su un piano di gestione patrimoniale con l’aiuto di Moneyfarm.
Domande frequenti
Quanto costa un commercialista all’anno?
Il costo annuo di un fiscalista dipende dalla complessità delle operazioni e dal numero di rilevazioni contabili e consulenze richieste. Nel caso di un libero professionista con regime forfettario, il costo di gestione annuo va dai 400 euro in su. L’onorario aumenta significativamente per le ditte individuali e per le società.
Quanto costa la dichiarazione dei redditi dal commercialista?
Anche in questo caso la forbice è variabile e spazia da 300 euro fino a 800 euro e oltre per le attività con volume d’affari importante.
Quanto costa un commercialista per una società?
Nel caso di una Srl o Sas, il costo annuo del commercialista può arrivare a superare i 3.000 euro, data la quantità di adempimenti che comprendono la redazione e il deposito del bilancio di esrcizio e la tenuta della contabilità ordinaria.
*Investire in strumenti finanziari comporta rischi inerenti, tra cui perdita di capitale, fluttuazioni del mercato e rischio di liquidità. I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri. È importante considerare la tua tolleranza al rischio e gli obiettivi d’investimento prima di procedere.