Investimenti alternativi: la guida completa per il 2024

Investire in energie alternative o asset non tradizionali è una strategia utile per diversificare il portafoglio. Al tempo stesso, questa scelta rappresenta una sfida per il piccolo investitore: questo tipo di operazione, infatti, richiede competenze specifiche per gestire correttamente i rischi e interpretare trend mutevoli e in continua evoluzione. Il mercato, inoltre, offre strumenti alla portata degli investitori retail come gli ETF, fondi a gestione passiva che riflettono le performance di asset sottostanti, focalizzandosi su un paniere diversificato di titoli.

💸 Cosa si intende per investimenti alternativi? Beni rifugio, commodities, private equity, real estate, hedge fund
👍 Che tipo di vantaggi offrono? Diversificazione e alti rendimenti nel caso degli asset più rischiosi
👎 Quali sono gli svantaggi? Pochi indicatori di performance, complessità e alte commissioni di gestione
🔧 Sono strumenti adatti all’investitore medio? No, ad eccezione dei portafogli di investimento composti da ETF

Investimenti alternativi: cosa sono?

Gli investimenti alternativi sono strumenti con caratteristiche diverse rispetto alle attività tradizionali – come obbligazioni, azioni e fondi comuni di investimento – che compongono, normalmente, il portafoglio dell’investitore medio. Si tratta di attività per lo più riservate a investitori ad alto reddito e a una platea esclusiva, come nel caso dei vini da collezione o di altri beni di lusso.

Come funzionano?

Dal vino al lusso, dal crowfunding immobiliare agli hedge fund esiste un ampio ventaglio di strumenti più o meno strutturati. Come funziona il settore degli investimenti alternativi? Generalmente questi asset si caratterizzano per la gestione attiva e per un elevato livello di complessità. Questa caratteristica aumenta la dipendenza dal gestore e l’importo delle commissioni.

Investimenti alternativi e tradizionali: quali sono le differenze?

  • Complessità

Rispetto alle attività finanziarie di tipo convenzionale, i fondi alternativi di investimento sono generalmente riservati agli investitori di nicchia che puntano ad asset esclusivi. La ragione è dovuta anche alla maggiore complessità di gestione che caratterizza questo tipo di attività. Tra gli aspetti da segnalare c’è anche la difficoltà di accedere a dati, cifre e informazioni utili per orientare le decisioni di investimento.

  • Liquidità

Gli investimenti alternativi si contraddistinguono per un volume di scambi ridotto, da cui consegue una bassa liquidità. Non avendo una base di investitori ampia, richiedono tempi più lunghi per la vendita. Il discorso è diverso nel caso degli indici e degli ETF (Exchange Traded Fund) basati su asset alternativi, caratterizzati da maggiore liquidità.

  • Meccanismo normativo

Gli strumenti di investimento alternativi non rientrano nel mercato pubblico e differiscono anche sul piano normativo: questo settore è soggetto a modalità di regolazione e sorveglianza meno stringenti, anche dal punto di vista delle leggi antifrode.

  • Modalità di gestione

Ad eccezione degli hedge fund, i fondi di investimento alternativi sono generalmente chiusi e hanno un orizzonte di investimento lungo.

Investire in asset alternativi: tipologie

Il private equity si focalizza sull’investimento in aziende non quotate, tramite fondi rivolti ad investitori privati con patrimonio netto elevato o investitori istituzionali come società assicurative e fondi pensione.

  • Beni rifugio

Un modo classico per puntare sugli investimenti alternativi è comprare asset reali, tipicamente metalli e pietre preziose come il diamante. Stoccare lingotti d’oro o monete d’argento non è l’unico approccio possibile: l’alternativa è l’investimento indiretto tramite fondi ed ETF.

  • Hedge funds

Tra le asset class alternative ad alto rischio ci sono gli hedge fund, riservati ad investitori di alto livello. Si caratterizzano, non a caso, per un volume d’affari estremamente elevato. Fra le peculiarità di questi fondi ci sono il ricorso alla leva finanziaria, la preferenza per i derivati e l’esposizione ai titoli liquidi, così come la scarsa regolamentazione che consente di ampliare il margine di manovra.

  • Venture capital

Abbiamo citato i fondi di private equity, focalizzati su società private mature e società quotate in fase di buyout. Quali sono i fondi di investimento alternativi dedicati, invece, alle imprese nascenti? Chi desidera investire nelle startup deve guardare al settore del venture capital. Anche in questo caso il quoziente di rischio è elevato, specie nella fase iniziale dove i rendimenti possono impennarsi rapidamente.

  • Real estate

L’immobiliare è l’investimento alternativo per eccellenza. Comprare case o locali commerciali da affittare non è alla portata di tutti, ma esistono soluzioni più accessibili come il crowfunding che permette di finanziare singoli progetti di real estate tramite piattaforme dedicate, in alternativa ai fondi di investimento immobiliare.

  • Prodotti esclusivi

Dal vino al lusso, gli investimenti alternativi attraggono per definizione un pubblico di nicchia orientato all’acquisto di asset esclusivi. Tra le varie opzioni ci sono opere d’arte, automobili vintage e orologi, così come la possibilità di investire in vino pregiato e francobolli. 

Perché scegliere investimenti alternativi?

Chi sceglie di investire nelle energie alternative e in altri strumenti non tradizionali lo fa principalmente per ottenere alti rendimenti e per limitare i rischi legati alla volatilità dei mercati.

Pro e contro

Rispetto alle azioni e alle obbligazioni, questi asset si caratterizzano normalmente per una correlazione più bassa coi mercati che può aiutare a ridurre le perdite e a contenere il rischio sistemico. Investire nelle energie alternative e in altri strumenti non convenzionali, tuttavia, presenta anche degli svantaggi, come l’accesso limitato alle informazioni e la scarsa disponibilità di indicatori di performance chiari. La difficoltà di gestione determina inoltre commissioni elevate.

Investire in periodo di crisi (covid-19 e guerra Russia-Ucraina)

Investire nelle energie alternative è un trend destinato, con tutta probabilità, a prendere slancio, in virtù dei cambiamenti in atto e degli sviluppi legati alle fonti di energia sostenibile. La situazione geopolitica e l’incertezza economica, del resto, hanno enfatizzato l’esigenza della diversificazione, aumentando l’attenzione per le commodities e i beni rifugio. Questa situazione ha aperto la strada non solo ai beni di investimento più collaudati, ma anche a fondi di investimento alternativi basati, ad esempio, sull’idrogeno e su tecnologie innovative per lo stoccaggio e l’impiego di energia prodotta da fonti rinnovabili.

Conclusioni

I fondi di investimento alternativi hanno dimostrato la loro efficacia nel diversificare i portafogli nei momenti di crisi economica, offrendo buone performance di rendimento. Al tempo stesso, però, non sono uno strumento semplice perché richiedono una gestione attiva e un monitoraggio costante.

Domande frequenti

Cosa sono gli investimenti alternativi?

Rispetto a strumenti tradizionali come le azioni e le obbligazioni, gli investimenti alternativi sono asset esclusivi, generalmente riservati a un pubblico di nicchia con ampia disponibilità di capitali. I fondi alternativi, infatti, sono solitamente fondi chiusi con un alto livello di complessità ed elevati costi di gestione. Non manca, tuttavia, la possibilità di investire in strumenti più liquidi a gestione passiva come gli ETF.

Come investire in asset alternativi?

Accanto ad asset reali come metalli preziosi e risorse naturali, è possibile investire in fondi settoriali e fondi di investimento immobiliare, anche con modalità innovative come il crowdfunding immobiliare. Fra gli strumenti riservati agli investitori ad alto patrimonio netto ci sono private equity, venture capital ed hedge fund.

Perché gli ETF sono uno strumento interessante per gli investitori retail?

Gli investimenti alternativi sono, per definizione, uno strumento utile per diversificare la strategia. Nel caso dei portafogli composti da Etf (Exchange Traded Fund) si tratta di un prodotto alla portata del piccolo investitore che, in questo modo, può scommettere su un ampio ventaglio di titoli, a fronte di un un capitale ridotto. Permettono, infatti, di contenere i costi e di ottimizzare l’esposizione puntando su portafogli ben diversificati per asset e per aree geografiche. Si caratterizzano, inoltre, per la liquidità rispetto ad altri strumenti più difficili da scambiare e caratterizzati da spese di gestione elevate. Gli ETF consentono di investire anche su materie prime come oro, petrolio e idrogeno.

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*Gli investimenti in strumenti finanziari sono soggetti alla variabilità del mercato e possono determinare la perdita, in tutto o in parte, del capitale inizialmente investito.

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