Investire in criptovalute: tutto quello che c’è da sapere

⏳ Tempo di lettura: 16 minuti

Le criptovalute, o valute digitali, sono sicuramente una delle innovazioni finanziarie più rilevanti dell’ultimo decennio. Si tratta di una tecnologia che all’inizio era conosciuta da pochi, ma oggi è diventata molto popolare destando l’interesse anche del mondo finanziario. Sono in tanti, infatti, ad essere attratti dalla possibilità di investire in criptovalute, ovvero acquistare valute digitali o strumenti finanziari costruiti su questi asset con l’obiettivo di ottenere un ritorno economico.

Una criptovaluta è una moneta digitale. Immagina che gli euro che hai in tasca o in banca non esistessero da nessun’altra parte se non in un pezzo di codice scritto su qualche server. Ecco, questa è una criptovaluta: un gettone virtuale a cui puoi accedere aprendo il tuo computer. Ogni valuta ha una propria valutazione che varia nel tempo: questo vuol dire che le criptovalute possono essere convertite con altre valute o utilizzate per acquistare beni di ogni tipo.

Ora, potresti domandarti come mai un qualcosa di completamente intangibile e virtuale è arrivato ad avere un valore reale. La risposta è che il valore, al contrario di quello che si è comunemente tenuti a pensare, non è una qualità intrinseca di un oggetto, ma equivale semplicemente a quanto le persone sono disposte a valutare l’oggetto in questione in termini di scambio: in altre parole a quanto sono disposte a pagare per esso.

L’andamento delle criptovalute è piuttosto volatile, tuttavia ci sono molti investitori interessati a destinare una parte del proprio capitale alle cripto. Ma come si investe in criptovalute e quanto è conveniente questo investimento? Proviamo a rispondere a queste domande e vediamo quali sono i progetti cripto più interessanti.

❓ Cosa sono le criptovalute Le criptovalute sono monete digitali, che utilizzano la tecnologia della crittografia per assicurare trasparenza e immutabilità delle operazioni.
💼Dove investire in criptovalute? La compravendita delle criptovalute può avvenire sui siti Exchange o sui Broker online. Gli stessi mettono a disposizione degli investitori anche App mobile.
💸 È sicuro investire in criptovalute? Il mercato delle criptovalute è caratterizzato da altissima volatilità, elemento che rende questi investimenti particolarmente rischiosi.
✅Conviene investire in criptovalute? Le criptovalute sono una tipologia di investimento che può portare sia ad elevati guadagni sia ad ingenti perdite. L’elevata volatilità non assicura in alcun caso un reale profitto.

Criptovalute: cosa sono e come sono nate?

La storia delle criptovalute è piuttosto affascinante. La prima di queste ad affermarsi, il Bitcoin, fece la propria comparsa in un forum di appassionati di informatica, introdotte nel 2009 da un utente che si faceva chiamare con lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto (di cui tutt’oggi non è stata accertata la vera identità). I Bitcoin si basano su un sistema chiamato blockchain: si tratta di un sorta di rete digitale, dove vengono registrate in tempo reale tutte le transazioni che avvengono tramite Bitcoin.

In questo modo ogni transazione viene registrata sulla blockchain. Il sistema non ha un proprietario unico che lo custodisce e ne garantisce il funzionamento, ma vive grazie alla potenza di calcolo dei computer degli utenti che partecipano al network. In cambio del loro supporto, questi ricevono come gratificazione i nuovi Bitcoin che vengono messi in circolazione.

La diffusione di nuovi Bitcoin è centellinata in modo che non ne circolino troppi, cosa che ne causerebbe l’immediata svalutazione. La rete blockchain permette in definitiva di eseguire pagamenti e transazioni in tempo reale, o quasi, senza che i possessori delle valute siano costretti a rivelare la propria identità e con elevati livelli di sicurezza.

All’inizio l’idea prese piede solamente in piccoli forum online, tra persone che condividevano ideali politici al confine tra l’anarchismo e l’ultra-liberismo. Col tempo, per via delle loro caratteristiche di non rintracciabilità e per l’efficienza della tecnologia alla base di essi, i Bitcoin hanno attirato una crescente attenzione anche da parte di grandi investitori che hanno intravisto in essi una possibilità di profitto.

Il successo crescente ha permesso al prezzo dei Bitcoin di passare da 0 a oltre 75mila euro per unità, facendo diventare milionarie molte delle persone che credettero originariamente nel progetto. Oggi i Bitcoin e le altre criptovalute che si sono affiancate ad esso, hanno una capitalizzazione complessiva che arriva a quasi 3.500 miliardi di dollari. Davvero niente male per un bene intangibile che fino a pochi anni fa non esisteva neanche, anche se la possibilità che stiamo assistendo a una bolla speculativa è concreta.

Perché investire in criptovalute?

Esistono diversi motivi per entrare nel mercato delle criptovalute e uno di questi è proprio la blockchain, il registro su cui sono registrate tutte le transazioni. Si sente spesso parlare di digitalizzazione della moneta e delle transazioni, e la risposta a questa esigenza potrebbe essere proprio la blockchain, una tecnologia con cui è bene familiarizzare fin da subito.

In questo caso, infatti, le transazioni non sono controllate dalle banche centrali, infatti le criptovalute conservano la loro indipendenza rispetto al sistema bancario tradizionale. Lo stesso prezzo delle criptomonete è regolato unicamente dal mercato in base al meccanismo della domanda e dell’offerta, senza possibilità che venga alterato dall’esterno.

Anche se al momento il trend delle criptovalute nel 2025 è negativo, le possibilità di guadagnare non mancano. Alcuni speculatori, infatti, scelgono di fare trading con le criptovalute e di sfruttarne l’elevata volatilità intraday, ossia all’interno della stessa giornata, mentre altri acquistano la moneta nei momenti di ribasso allo scopo di ottenere un profitto dalla plusvalenza nel momento in cui il prezzo tornerà a salire.

Come investire in criptovalute?

Come iniziare ad investire in criptovalute? In realtà non esiste un solo modo per utilizzare le criptomonete a scopo d’investimento, ma è possibile scegliere tra diverse opzioni. Il trading con le criptovalute permette di acquistare i CFD (sono strumenti finanziari derivati chiamati Contratti per Differenza, in quanto il loro prezzo dipende dal valore al momento di acquisto e in quello di vendita), ossia dei derivati che si possono scambiare sulle piattaforme di trading. Le oscillazioni dei prezzi sono molto ampie per effetto dell’elevata volatilità, quindi rendono possibili i guadagni, ma alzano in modo esponenziale il livello di rischio. Quando fa trading con le criptovalute, infatti, l’investitore non entra in possesso delle valute digitali, ma si limita ad utilizzare dei derivati

Chi invece vuole acquistare direttamente Bitcoin o altre cripto, deve invece affidarsi a delle piattaforme diverse da quelle offerte dai broker. Queste piattaforme si chiamano exchange e permettono di acquistare le criptomonete utilizzando le valute FIAT, come l’euro o il dollaro. Dopo l’acquisto in genere si attende un periodo di tempo che può essere anche molto lungo prima di rivendere le cripto. In questo caso le criptovalute vengono messe all’interno di un portafoglio elettronico, ad esempio una chiavetta USB o un wallet digitale, dopodiché è possibile usare le criptovalute per effettuare transazioni o acquisti oppure rivenderle sul mercato

La terza opzione è rappresentata dagli ETF di criptovalute. Si tratta di fondi quotati in borsa che replicano l’andamento di una specifica criptovaluta, ad esempio Bitcoin, oppure di un paniere di titoli di società legate in qualche modo alle criptovalute. A differenza delle prime due opzioni, investire in ETF di criptovalute è più semplice e accessibile, inoltre questa soluzione garantisce una maggiore diversificazione per limitare l’imprevedibilità dell’andamento delle crypto. 

Strategie di investimento nelle criptovalute

Nel panorama finanziario contemporaneo, le criptovalute sono emerse come una classe di asset estremamente dinamica e in rapida evoluzione. Questa sfaccettata realtà offre diverse strategie di investimento che possono essere categorizzate principalmente in tre approcci distinti tra cui è possibile scegliere: investire in criptovalute a lungo termine, fare trading giornaliero o preferire il trading algoritmico.

L’investimento a lungo termine rappresenta una strategia conservatrice, che si basa sulla tenuta di una posizione per un periodo prolungato, magari anni, con la convinzione che il valore della criptovaluta crescerà nel tempo. Il trading giornaliero, al contrario, sfrutta le fluttuazioni di prezzo giornaliere per ottenere profitti immediati, richiedendo una profonda comprensione del mercato e una vigilanza costante. Infine, il trading algoritmico è un metodo avanzato che utilizza algoritmi e tecnologie sofisticate per automatizzare l’intero processo di negoziazione, adattando le posizioni in risposta a specifici segnali del mercato.

Ovviamente ciascuna di queste strategie presenta vantaggi e rischi, richiedendo un’analisi attenta delle proprie capacità, degli obiettivi finanziari e della tolleranza al rischio per determinare l’approccio più idoneo alle proprie esigenze. 

Dove investire in criptovalute?

Oggi esistono oltre 2.000 criptovalute differenti e scegliere in quale criptovaluta investire è molto difficile. Dietro ogni moneta digitale, infatti, c’è un progetto che può essere più o meno valido. In queste circostanze, quindi, è fondamentale conoscere il progetto e provare a capire se potrebbe avere successo oppure no.

L’obiettivo di questa scelta non è certo quello di puntare su una criptovaluta che vale pochi centesimi, nella speranza che il suo valore cresca in modo esponenziale com’è accaduto a chi ha scelto di investire in Bitcoin anni fa. Questi progetti devono invece essere valutati come ogni altro asset finanziario, attraverso una valutazione preliminare che potrebbe spingere l’investitore a concentrarsi su asset class più stabili delle criptovalute.

Exchange e broker online: quali sono le differenze?

Gli exchange e i broker online sono i due strumenti per eccellenza che consentono di investire in criptovalute, consentendo la compravendita delle stesse. All’apparenza possono sembrare due tipologie di siti simili, ma differiscono per alcuni punti fondamentali:

  • I broker online sono delle società o persone fisiche (privati) che si occupano di investire per conto di terzi. I broker agiscono dunque come intermediari e sono la migliore soluzione per tutti coloro che non hanno familiarità con questa tipologia di operazioni di investimento. I broker, tuttavia, stabiliscono da sé i prezzi di vendita o acquisto delle criptovalute, pertanto gli stessi possono risultare differenti da quelli effettivamente presenti sul mercato.
  • Gli exchange sono piattaforme online che consentono all’investitore di operare in prima persona, effettuando la compravendita diretta di criptovalute. Gli stessi possono richiedere delle commissioni di trading, soprattutto nel momento in cui si aprono posizioni a lungo termine, che vengono mantenute oltre le 24 ore (es. ci sono costi di commissione per le posizioni “overnight”, ossia notturne). Per operare con gli exchange bisogna necessariamente possedere delle competenze adeguate in fatto di trading, poiché le operazioni non vengono affidate a una terza parte, né ad un intermediario, svolgendosi direttamente tra acquirenti e venditori.

In quali criptovalute è possibile investire oggi? Eccone alcune

Tra gli oltre 2.000 progetti a cui abbiamo accennato, alcuni sembrano avere qualche possibilità in più di trovare il favore dei mercati. Alcuni di questi progetti sono anche i più longevi e hanno dimostrato di saper sopravvivere in un mercato competitivo come quello delle criptovalute.

  1.     Bitcoin

Bitcoin è la criptovaluta più importante del mercato crypto, in grado di superare il valore di 100.000 euro a metà gennaio 2025. Adesso, come tutte le criptovalute, ha cominciato una fase ribassista e c’è molta incertezza sul suo futuro, infatti gli analisti stanno facendo fatica ad abbozzare delle previsioni sul Bitcoin attendibili. Ormai Bitcoin è un brand riconosciuto che conoscono tutti, inoltre è il punto di riferimento dell’intero mercato che detta l’andamento di tutto il settore crypto. La maggioranza degli ETF di criptovalute, infatti, sono ETF su Bitcoin. 

  1.     Ethereum

Dopo il Bitcoin, Ethereum è senza dubbio il progetto più importante in ambito crypto, perché su di esso si basa l’infrastruttura degli smart contract, ancora in fase di evoluzione e miglioramento. Nel suo picco Ethereum ha raggiunto una valutazione di oltre 4.000 euro nel novembre 2021, mentre oggi è scesa al di sotto dei 1.500 euro. Introdotta nel 2015, Ethereum non è una moneta digitale ma una piattaforma decentralizzata che consente un’ampia gamma di applicazioni, in grado di far funzionare sia strumenti finanziari che database e giochi. 

  1.     Bitcoin Cash

Nato per superare alcuni limiti del Bitcoin, il Bitcoin Cash si può considerare un suo derivato e ha caratteristiche molto simili. L’obiettivo del progetto è quello di ridurre i tempi di elaborazione delle transazioni, grazie a una blockchain caratterizzata da blocchi più grandi. Bitcoin Cash è sia una rete di pagamento per le transazioni tra due soggetti che una criptovaluta, un progetto nato dopo il fork di Bitcoin del 2017 (è una variazione che avviene dopo una modifica del protocollo) con l’obiettivo di incrementare in modo significativo il numero di transazioni elaborabili dalla rete aumentandone le prestazioni. 

  1.     ADA (Cardano)

Cardano è un progetto che si basa su una blockchain in grado di convalidare i blocchi sulla base del Proof of Stake, un sistema ritenuto più efficiente rispetto a quello Proof of Work adottato da Bitcoin. Anche Ethereum ha deciso di adottare questo meccanismo per migliorare le sue performance, ma il progetto Cardano è stato tra i primi a introdurlo in modo nativo. Questa tecnologia, nota come blockchain di terza generazione, assicura commissioni basse, una maggiore capacità e una velocità più elevata. La criptovaluta utilizzata su Cardano è chiamata ADA. 

  1.     Ripple

Ripple nasce come alternativa ai sistemi di pagamenti transfrontalieri come SWIFT. In questo caso, infatti, le transazioni vengono validate in 5 secondi attraverso un sistema indipendente e senza intermediari, che ne garantisce la sicurezza e l’affidabilità. Tuttavia, a differenza di quanto avviene con la maggioranza delle altre criptovalute, Ripple è sotto il controllo diretto di un’unica società. In realtà Ripple non compete direttamente con le altre criptovalute, infatti si propone più come un’alternativa più evoluta e aggiornata del sistema SWIFT utilizzato dalle banche per le operazioni interbancarie. 

  1.     Tezos

Tezos è una criptovaluta che è cresciuta molto rapidamente, riuscendo a entrare anche nella classifica delle 10 crypto più capitalizzate prima dell’arrivo di altre criptovalute. Oggi la sua ascesa si è arrestata, ma il progetto può comunque essere ritenuto valido perché può contare su una blockchain efficiente e ottimizzata. Nata nel 2014, Tezos ha come obiettivo quello di democratizzare la blockchain, consentendo a qualunque possessore della criptovaluta di partecipare all’evoluzione di questa tecnologia. Nel 2017 Tezos ha ottenuto finanziamenti considerevoli per lo sviluppo del progetto, ma oggi non sembra reggere la competizione sempre più serrata nel settore crypto e ha perso parte dell’interesse degli investitori. 

  1.     EOS

Un’altra piattaforma blockchain che potrebbe dare filo da torcere a Ethereum è EOS. Si tratta di una piattaforma più semplice da usare e scalabile, che comunque conserva i punti forti degli altri progetti, come la sicurezza e gli smart contract. Introdotto nel 2017, EOS è un’alternativa a Ethereum in grado di assicurare prestazioni superiori con una velocità molto elevata di elaborazioni dei contratti. Anche in questo caso chi possiede EOS può accedere a diversi processi, ad esempio esprimendo la sua opinione e il suo voto in merito alla definizione delle regole alla base dell’evoluzione della blockchain. 

  1.     Litecoin

Il progetto Litecoin mira ad accelerare i tempi di elaborazione di un blocco e utilizza un algoritmo che ha peculiarità diverse da Bitcoin ed Ethereum. Il punto di debolezza di Litecoin è l’estrema volatilità, un aspetto che rende il progetto poco affidabile agli investitori in cerca di maggiore affidabilità. Questa valuta digitale è stata introdotta nel 2011 da Charlie Lee, un ex dipendente di Google. È un progetto che si basa sul codice sorgente di Bitcoin, utilizzato spesso per piccole transazioni quotidiane e caratterizzato da un processo di mining molto più rapido. Come il Bitcoin, anche Litecoin ha un numero predefinito di monete in circolazione, pari a 84 milioni. 

  1.     Decentraland

Si tratta di un progetto diventato molto popolare, che consiste nella creazione di un mondo virtuale dove comprare terreni, giocare e interagire con gli altri utenti. Il mondo è già popolato da diversi VIP che hanno scelto di intrattenersi in questa originale realtà virtuale. Nata nel 2017, Decentraland e la sua criptovaluta MANA, la valuta digitale nativa del sistema, consente agli utenti di comunicare tra loro, effettuare transazioni all’interno di questo mondo virtuale e scambiarsi contenuti o partecipare a dei veri e proprio giochi digitali. Decentraland non ha un’autorità centralizzata, infatti l’intero ecosistema è gestito e regolato dagli utenti stessi. 

  1. Uniswap

L’obiettivo del progetto è facilitare lo scambio automatizzato di token nelle piattaforme decentralizzate. Il successo recente della DeFi ha dato popolarità al progetto, che potrebbe risolvere i problemi di liquidità che si sono riscontrati nelle piattaforme decentralizzate. Uniswap è in pratica un exchange di criptovalute completamente decentralizzato, a differenza degli exchange centralizzati gestiti da un’unica società. Gli elementi principali di questo progetto sono un pool di liquidità fornito dagli utenti stessi, una governance inclusiva a cui partecipano tutti i titolari di Uniswap e la possibilità di fare trading automatizzato. 

  1. Shiba Inu

Doge Killer (LEASH) è un token dell’ecosistema Shiba Inu (SHIB), noto come “DogeCoin killer” per la sua crescente popolarità nel mondo delle criptovalute. Il termine “Doge killer” indica che Shiba Inu e LEASH potrebbero minacciare la popolarità e il valore di Dogecoin. Tuttavia, questi termini sono usati informalmente e non prevedono necessariamente l’andamento del mercato. Si tratta di una meme coin, ossia una criptovaluta con un’elevata volatilità dettata da un’alta speculazione da parte del mercato. È gestita interamente dalla sua comunità, ma è ritenuta oggi una delle criptovalute più instabili e rischiose su cui investire, soprattutto nel lungo termine. Inoltre, al momento sembra aver perso la sfida con DOGE, considerando che quest’ultimo è l’ottava criptovaluta al mondo per capitalizzazione di mercato. 

Differenze tra criptovalute e CFD

Ulteriore aspetto che bisogna considerare, se si vuole investire in criptovalute, è la possibilità di acquistare non i titoli veri e propri, bensì i CFD.

I CFD sono i cosiddetti “strumenti derivati” poiché non sono crypto vere e proprie, bensì degli espedienti finanziari che consentono di operare sia al rialzo sia al ribasso (acquistando le cripto quest’ultima possibilità non è prevista).

I CFD replicano l’andamento del titolo sottostante, ossia seguono il trend di mercato della criptovaluta che rappresentano: sono dunque adatti alle speculazioni che mirano a investimenti di breve e brevissimo termine, poiché generano guadagno a seconda delle oscillazioni di prezzo. 

Essendo il mercato delle criptovalute caratterizzato da una volatilità estremamente elevata, i CFD si prestano a una compravendita rapida, poiché chi li utilizza mira non ad acquisire profitto nel tempo, ma a trarre vantaggio dalle micro oscillazioni che possono avvenire anche nell’arco di poche ore. Acquistando CFD, pertanto, non si diventa possessori di strumenti di pagamento: non si possiedono, dunque, crypto in senso stretto.

App per investire in criptovalute

Per investire in criptovalute non è indispensabile avere un computer o partecipare al progetto, ad esempio contribuendo al funzionamento della blockchain, infatti basta uno smartphone e alcune app. Monitorare le cripto o scambiarle sono operazioni che oggi si possono eseguire anche in mobilità, attraverso lo smartphone.

Sia gli exchange che le piattaforme di trading hanno tutte un’applicazione per smartphone che semplificano la gestione delle criptovalute. Questa semplicità ha abbassato la barriera all’ingresso per gli investitori, che devono però restare coscienti che si tratta di investimenti che comportano rischi anche molto elevati per il capitale investito.

Quanto investire in criptovalute?

Gli investitori che scelgono di entrare nel mondo delle criptovalute, devono sapere che si tratta di asset volatili e poco affidabili. Queste caratteristiche impongono quindi prudenza e una scelta oculata in termini di asset allocation. È bene quindi fare attenzione e adottare un profilo di rischio basso, scegliendo di destinare ai progetti cripto solo una piccola parte del capitale investito.

La diversificazione è sempre una regola valida nel mondo degli investimenti e vale soprattutto per quegli asset che sembrano essere più insidiosi di altri, come i Bitcoin e altre criptovalute.

Consigli utili per iniziare a investire in criptovalute

Prima di iniziare ad investire, servono gli strumenti necessari per gestire l’operatività, come le piattaforme di trading o gli exchange, a seconda della strategia d’investimento che si vuole seguire. Il primo passo è quello di scegliere delle piattaforme regolamentate e affidabili, così da evitare inutili rischi per il capitale.

Come dicevamo, la diversificazione è importante, quindi il capitale andrebbe distribuito non solo sulle criptovalute ma anche su asset con un rischio inferiore per bilanciare correttamente questi investimenti. Per quanto riguarda la scelta di più criptovalute, in questo momento non esistono particolari vantaggi con questo approccio, ma è spesso ritenuto più interessante investire soltanto in Bitcoin per aggiungere una componente crypto al proprio portafoglio d’investimento. 

Quali sono i vantaggi degli investimenti in criptovalute?

Il mercato delle criptovalute non è controllato dalle banche centrali, infatti finora conserva la sua indipendenza ed è soggetto a regole a sé stanti. Sempre più spesso, però, anche le criptovalute risentono delle crisi globali, quindi è bene restare vigili e monitorare l’andamento dei mercati.

Sebbene si tratti di un mercato meno liquido rispetto al forex, la liquidità sta crescendo pian piano, dando più stabilità all’andamento dei prezzi. Inoltre i mercati sono aperti h24, così si può operare anche al di fuori dei tradizionali orari d’ufficio.

Bisogna anche considerare i diversi modi per investire in criptovalute (exchange, CFD, ETF), con soluzioni adatte ad ogni esigenza. Un altro vantaggio è legato alla volatilità di questi asset, con la possibilità di ottenere rendimenti interessanti anche nel breve termine a patto di accettare un rischio elevato di svalutazione dell’investimento. 

Investire in criptovalute: quali sono i rischi?

La volatilità dei mercati cripto è la principale criticità di questi progetti tecnologici. Uno degli esempi più eclatanti è l’andamento del Litecoin, una criptovaluta che sembrava aver retto bene alla crisi dovuta alla pandemia, salvo poi crollare bruscamente e in modo del tutto inaspettato.

Si fa fatica a trovare dei progetti che offrano un buon livello di affidabilità, quindi la prudenza non è mai troppa, soprattutto quando si decide quante risorse allocare nel settore delle criptovalute. D’altra parte, il rischio di esplosione della bolla non è ancora del tutto scongiurato.

Le criptovalute, infatti, sono un mercato non regolamentato, quindi non sono soggette a una serie di regole a cui devono sottostare altri asset come le azioni delle società quotate o gli ETF. Inoltre sono una tecnologia piuttosto recente, quindi non ancora in grado di garantire quella stabilità necessaria per investimenti di lungo termine. 

Investire in criptovalute è sicuro?

Come abbiamo visto, i rischi degli investimenti in criptovalute sono legati alle caratteristiche insite in questi mercati. Non bisogna invece temere in merito alla sicurezza delle transazioni, che restano registrate nella blockchain e non si possono più cancellare.

Le chiavi degli accessi e gli indirizzi dei portafogli digitali devono essere custoditi con la massima cura, senza divulgarli a terzi, ad esempio tramite messaggi o email. Chiunque entri in possesso delle chiavi di accesso può appropriarsi del capitale, quindi queste chiavi vanno protette come si farebbe con le credenziali del proprio conto bancario.

Al contrario, investire in criptovalute comporta un rischio elevato, quindi è opportuno approcciarsi a questo tipo di operazioni in modo consapevole. Un modo per mitigare questo rischio è ad esempio la scelta di un ETF di criptovalute, oppure destinando appena una piccola parte del capitale a questo asset. 

Investire in criptovalute: conviene nel 2025?

Le valutazioni andate alle stelle e le storie di persone diventate milionarie attraverso le criptovalute stanno spingendo molti a considerare un investimento. Sfortunatamente, vista la portata mondiale che il fenomeno ha raggiunto, difficilmente oggi vi troverete ad acquistare per un pungo di centesimi delle monete virtuali destinate a moltiplicare il proprio valore in modo esponenziale. Per accedere a un tipo di investimento del genere ci vorrebbe, oltre che un discreto intuito, la fortuna di trovarsi nel posto giusto al momento giusto.

Detto questo, le criptovalute oggi vanno considerate un classe di investimento a tutti gli effetti, tanto che anche molte banche di investimento le hanno inserite all’interno della propria rosa di asset. A dispetto del loro nome, l’investimento in valute digitali è più assimilabile a un investimento in materie prime, piuttosto che a un investimento valutario. Le valute, come il dollaro e l’euro, hanno la caratteristica di essere utilizzate come mezzo di scambio per l’acquisto di altri beni e di essere regolate da autorità centralizzate (le banche centrali). Le criptovalute, al contrario, non sono ancora diffuse come strumento di scambio. Con le materie prime condividono molto caratteristiche: le strutture che ne regolano l’offerta e la diffusione sono decentrate, le criptovalute più di successo (come i Bitcoin) sono piuttosto scarse rispetto alla domanda e la diffusione di nuovi gettoni avviene solamente entro limiti molto stringenti.

In generale, investire in criptovalute, rispetto ai tradizionali modi di investire soldi, oggi è piuttosto rischioso (soprattutto sul lungo termine) per via dell’elevata volatilità che hanno dimostrato di avere in passato. Il fatto che le principali di esse siano riuscite anche a incrementare il proprio valore nel tempo non vuol dire necessariamente che questo trend continuerà in futuro. Per investire con successo in questa asset class, proprio come nel caso delle materie prime, servono conoscenze molto specializzate che non sono alla portata di tutti. 

Inoltre nessuno può mettere la mano sul fuoco sull’affidabilità tecnologica della rete. Il sistema ha dimostrato di essere solido ma bisogna ricordare che solo il sospetto di un problema nel suo funzionamento porterebbe ad annullare il valore di una valuta all’istante. Esiste poi un problema di regolazione: i governi potrebbero decidere un giorno di rendere le criptovalute illegali, proprio in virtù della loro non tracciabilità. Bisogna ricordare che se in molti hanno fatto fortuna investendo nelle criptovalute, tante di esse sono oggi sparite dalla circolazione o valgono cifre prossime allo zero.

Al di là delle speculazioni sulla valutazione che queste valute raggiungeranno in futuro, quello che preme sottolineare è che esse hanno sicuramente avuto sicuramente il merito di evidenziare una debolezza nel sistema finanziario tradizionale (l’obsolescenza del sistema dei pagamenti) e di aver suggerito una soluzione attraverso l’innovazione digitale. Si tratta di un altro dei campi dove le nuove tecnologie stanno rivoluzionando i meccanismi della finanza tradizionale.

Investire in criptovalute in periodo di crisi

Negli oltre 2.000 progetti disponibili nel settore criptovalute, è possibile trovare delle buone opportunità anche nei periodi di crisi. Pandemia e guerra in Ucraina, infatti, hanno esercitato di certo la loro influenza sui mercati, ma si tratta di crisi cicliche che si possono gestire con la giusta strategia.

Anche con i mercati ribassisti si possono ottenere dei guadagni interessanti, a patto di anticipare il trend e cavalcarlo. Il periodo di crisi che stiamo attraversando non deve spaventare, ma andrebbero comunque fatte delle valutazioni accurate prima di investire in criptovalute nel 2025.

Criptovalute e investimenti: riflessioni finali

Il mercato delle criptovalute è pieno di insidie, perché la volatilità e l’instabilità dei progetti possono aumentare in modo esponenziale il rischio dell’investimento. La regola base da seguire è differenziare il più possibile, investendo in cripto solo una parte limitata del proprio capitale. Conoscere l’universo cripto è comunque utile, perché è certo che sentiremo parlare di blockchain ancora per molti anni.

Domande frequenti

Come investire in criptovalute?

Esistono due modalità di investimento: affidarsi al trading con le criptovalute per guadagnare attraverso l’oscillazione dei prezzi oppure acquistare le criptomonete e tenerle nel portafoglio in attesa che aumentino di valore.

Quanto investire in criptovalute?

L’investimento deve essere orientato alla massima prudenza, destinando a questo mercato solo una percentuale molto bassa del proprio capitale, secondo le più accreditate strategie di diversificazione.

Conviene investire in criptovalute?

I guadagni milionari dei primissimi investitori sono ormai un ricordo lontano, perché oggi è difficile individuare quei progetti che avranno una crescita esponenziale. Le criptovalute sono asset finanziari dal rischio elevato, quindi prima di investire si deve valutare bene il proprio profilo di rischio e decidere di conseguenza in merito agli investimenti.

In quale cripto conviene investire oggi?

Tra le criptovalute più interessanti da valutare per futuri investimenti ci sono Bitcoin, Ethereum e Ripple, tuttavia Bitcoin rimane la criptovaluta di riferimento per chi vuole investire in questo asset.

Perché non investire in criptovalute?

Esistono diversi motivi per non investire in criptovalute, tra cui l’elevata volatilità, la mancanza di regolamentazione e la speculazione, ma è possibile destinare una piccola parte del proprio capitale a questo asset e limitare il rischio.

Come iniziare con le criptovalute?

Per iniziare con le criptovalute è possibile acquistare le valute digitali tramite un exchange, fare trading online con i CFD sulle criptovalute o acquistare un ETF di criptovalute.

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*Investire in strumenti finanziari comporta rischi inerenti, tra cui perdita di capitale, fluttuazioni del mercato e rischio di liquidità. I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri. È importante considerare la tua tolleranza al rischio e gli obiettivi d’investimento prima di procedere.

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