I conti deposito sono veramente ancora sicuri nel 2024?

I conti deposito “sicuri”, o almeno questo è quello che crede la maggior parte degli investitori, sono un’opzione che fa gola a molti investitori.
I conti deposito sono strumenti di investimento per la gestione della liquidità nel breve ma non sono adatti ad investimenti prolungati nel tempo, tendenzialmente più efficienti sotto il profilo dei rendimenti.
È importante ricordare che i conti deposito, come tutti gli investimenti, presentano dei rischi che se sottovalutati possono ridurre, se non azzerare, il ritorno sull’investimento effettuato.

I conti deposito sono davvero sicuri? Non esistono strumenti 100% sicuri e la sicurezza dei conti deposito dipende dalla stabilità dell’istituto bancario
Cosa sono i conti deposito non vincolati? Sono strumenti dove non esiste alcun obbligo per il titolare di tenere bloccate le giacenze depositate
Quanto rendono i conti deposito? Ben poco
Esistono alternative ai conti depositi? Sì, certo: investire in un portafoglio diversificato o investire in un Piano di Accumulo

I rischi dei conti deposito sicuri

I rischi correlati al conto deposito sono fondamentalmente di 3 tipi: rischio di credito, rischio regolamentare e rischio di reinvestimento.

  1. Rischio di credito: la Banca potrebbe non essere in grado restituire all’investitore i suoi soldi e assolvere al ruolo di creditore. I capitali depositati fino a 100.000 euro, sono tutelati dallo Stato e quindi garantiti dal Fondo di garanzia dei depositi ma quanto eccede i 100.000 euro non è garantito.
  2. Rischio regolamentare: le leggi possono cambiare e le garanzie possono venire meno.
  3. Rischio di reinvestimento: scaduto il vincolo temporale del conto deposito il risparmiatore dovrà cercare un nuovo conto deposito a tassi soddisfacenti, oggigiorno sempre più rari.
  4. Rischio di liquidità: prelevare l’importo vincolato può comportare la perdita degli interessi maturati fino a quel momento e in alcuni casi il pagamento di una penale.
  5. Rischio legato alla capienza del fondo di garanzia: i conti deposito sono garantiti fino a 100.000 euro a persona in caso di default sistemici, mentre l’importo eccedente non è coperto dalla garanzia.

Devi ricordare che i tassi sui conti deposito sono proporzionali alla necessità della Banca di reperire capitali. In altre parole, il tasso di interesse di un conto deposito è inversamente proporzionale alla salute dell’istituto di credito che lo offre. Le Banche in potenziale sofferenza finanziaria sono quelle che offrono i tassi più interessanti sul mercato.

Il conto deposito non vincolato è un conto deposito sicuro?

conti deposito non vincolati sono quegli strumenti dove non esiste alcun obbligo per il titolare di tenere bloccate le giacenze depositate. Il titolare potrà infatti ritirare e disporre in ogni momento della sua liquidità rinunciando a parte dei rendimenti. Questa garanzia ovviamente va a discapito ulteriore delle performance, che sono per questo tipo di strumenti non dissimili da quelle di un conto corrente. Il conto deposito non vincolato è dunque uno strumento molto sicuro ma non è propriamente uno strumento di investimento.

I conti deposito online sono sicuri?

In termini di sicurezza non c’è alcuna differenza tra i conti deposito online e quelli tradizionali che puoi aprire in una filiale bancaria. Fermo restando il requisito della sicurezza, il conto deposito online potrebbe invece presentare altri vantaggi che può essere utile conoscere.

In alcuni casi, quando si tratta di un conto deposito online, i costi di gestione sono ancora più competitivi e in alcuni casi sono pari a zero. Infatti, la gestione risulta più semplice rispetto al conto tradizionale e la banca deve affrontare dei costi inferiori.

Non è escluso che l’apertura di un conto deposito online permetta al correntista di ottenere dei tassi di interesse più vantaggiosi rispetto al conto deposito aperto in filiale. Si tratta quindi di un’opportunità che vale la pena cogliere, anche per la comodità di effettuare la procedura di apertura direttamente dal divano di casa.

Il rendimento dei conto deposito

Il conto deposito negli anni passati prevedeva dei rendimenti piuttosto bassi, ma nel 2024 stiamo assistendo ad un’inversione di tendenza, con dei rendimenti sempre più competitivi.
L’elevato tasso di inflazione registrato negli ultimi mesi potrebbe però rendere inefficace il vantaggio del rendimento più elevato legato al vincolo. Per questi motivi, non riconoscendo più il vantaggio di rinunciare al controllo sul proprio capitale, molti risparmiatori potrebbero optare per il conto deposito non vincolato. In questo caso però i rendimenti scendono ulteriormente.
Per fortuna oggi esistono alternative che possono garantirti una buona prospettiva di rendimento senza rinunciare alla flessibilità (ad esempio puoi leggere la nostra analisi del conto deposito offerto da banca Aidexa e le sue performance paragonate all’offerta di Moneyfarm).

Conti deposito e inflazione: l’impatto sulla redditività del tuo investimento

L’inflazione è un elemento chiave da considerare quando si parla di investimenti, anche per quanto riguarda i conti deposito. Questa, infatti, rappresenta l’aumento generale dei prezzi dei beni e servizi in un’economia, e ha un impatto diretto sul potere d’acquisto del denaro.

Per comprendere come l’inflazione influisce sulla redditività del tuo investimento in un conto deposito, è necessario tenere in considerazione il concetto di tasso di rendimento reale. Il tasso di rendimento reale è la percentuale di rendimento di un investimento una volta considerata l’inflazione. In pratica, è il tasso di interesse pagato dal conto deposito, meno il tasso di inflazione corrente.

Se il tasso di inflazione dovesse superare il tasso di interesse offerto dal conto deposito, il rendimento reale sarebbe negativo, il che significherebbe che, nonostante l’accumulo di interessi, il potere d’acquisto dei soldi diminuirebbe.

Quindi, quando si valuta un conto deposito, non bisogna guardare solo il tasso di interesse offerto. È importante tener conto anche dell’inflazione prevista per lo stesso periodo di tempo così da cercare di mantenere o, preferibilmente, aumentare il potere d’acquisto del proprio patrimonio nel tempo.

Cosa succede se la Banca fallisce?

È piuttosto remota l’ipotesi di fallimento di una banca, ma non sono mancati dei casi di default anche in Italia. Cosa accade al deposito nel caso in cui la banca fallisca? In questo caso il correntista è tutelato dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD). In particolare la tutela copre non solo i conti deposito, ma anche il denaro depositato nei conti correnti e nelle carte prepagate dotate di IBAN, i certificati di deposito nominativi e i pagamenti degli assegni circolari.

In seguito al fallimento della banca, i suoi debiti vengono pagati attraverso il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, mentre l’istituto di credito viene ammesso alla liquidazione coatta amministrativa o all’amministrazione straordinaria, secondo una procedura simile a quella del fallimento.

Garanzia del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi: come funziona?

In seguito al fallimento della banca e alla sua incapacità di far fronte ai debiti, interviene il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi. Per ogni correntista è prevista una copertura fino a 100.000 euro, quindi se si tratta di un conto cointestato la copertura diventa complessivamente di 200.000 euro.

Qualora lo stesso correntista abbia aperto più conti presso la stessa banca o sia titolare di diversi strumenti bancari, tra conti correnti, correnti deposito e carte prepagate con IBAN, la copertura resta sempre di 100.000 euro.

I correntisti non devono presentare alcuna richiesta per ottenere il rimborso del deposito, perché viene disposto in automatico. Le tempistiche sono piuttosto rapide, infatti è previsto il pagamento entro 7 giorni dall’ammissione della banca alla liquidazione coatta amministrativa.

Tutte le banche che operano in Italia e anche quelle estere sono obbligate ad aderire al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi. Le banche extracomunitarie sono esentate, purché abbiano un loro sistema analogo di garanzia. Sono esentate da quest’obbligo anche le banche di credito cooperativo, ma anche queste offrono ai correntisti una forma di tutela molto simile a quella prevista dal Fondo.

Le alternative di investimento al conto deposito

Se sei alla ricerca di rendimenti più alti di quelli garantiti dal conto deposito, puoi tenere in considerazione l’alternativa di un investimento completamente differente come quello in ETF o fondi.

Alternativa 1: investire in un portafoglio diversificato

Diversamente dal conto deposito avresti, infatti, un investimento su misura, un portafoglio diversificato, costruito sulla base della tua propensione al rischio e di una serie di dettagli che vanno a delineare il tuo profilo di investitore.

Ogni investitore è diverso dall’altro e ha esigenze specifiche che possono essere valorizzate solo con un portafoglio d’investimento personalizzato e creato su misura per raggiungere i suoi obiettivi finanziari. Chi sceglie di investire con Moneyfarm può contare su consulenti esperti e in grado di delineare una strategia d’investimento che trova il suo punto di forza proprio nella diversificazione.
Inoltre, grazie alla presenza in portafoglio di diverse componenti (obbligazioni, azioni etc.) riusciresti a contenere i rischi legati all’andamento dei mercati e otterresti rendimenti più alti rispetto ai conti deposito.

Alternativa 2: investire in un Piano di Accumulo.

La seconda alternativa al conto deposito è rappresentata dai Piani di Accumulo (PAC), con i quali abbiamo già stabilito un confronto. Questa soluzione consente infatti di investire a piccole dosi, ossia costruendo il proprio l’investimento nel tempo attraverso versamenti periodici di cifre contenute (anche 100 euro mese). Tale metodo, permette infatti di esporre in misura minore l’investimento ai rischi correlati alle fluttuazioni di mercato garantendo un rendimento soddisfacente al termine del periodo.
Attenzione quindi a non farsi ammaliare da asserzioni illusorie come quella degli investimenti sicuri e privi di rischio, perché in momenti di crisi, solo un investimento in un portafoglio diversificato (composto cioè da componenti obbligazionarie, azionarie, valutarie etc.), potrebbe dimostrarsi un efficace salvagente per i propri risparmi.

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Il nostro servizio “Liquidità+” si presenta come un’opzione di investimento formulata per esaltare la liquidità degli investitori, garantendo, attualmente, un rendimento lordo annualizzato oltre il 3,9%. Questa proposta si fa notare per il suo rischio moderato, dovuto all’investimento in fondi monetari che si orientano su asset a basso rischio come obbligazioni, certificati di deposito e note commerciali.

La metodologia “Liquidità+” è stata sviluppata per essere particolarmente appropriata per chi persegue obiettivi di risparmio a breve termine e vuole sfruttare rendimenti potenzialmente più elevati, derivanti dalle fluttuazioni dei tassi di interesse.

Il portafoglio “Liquidità+” non stabilisce vincoli temporali, essendo strutturato per un orizzonte temporale inferiore ai 2 anni, ma concedendo la libertà di optare in ogni momento per il ritiro o il trasferimento dell’investimento su un altro portafoglio. I fondi monetari inclusi in “Liquidità+” sono curati dal nostro team di Asset Allocation, che ne vigila costantemente le performance e il livello di rischio, apportando correzioni se necessario.

 

*Sebbene l’investimento sia a basso rischio, non è un portafoglio di sola liquidità e il valore dei tuoi investimenti potrebbe calare, risultando in un ritorno inferiore all’investimento iniziale

La Tassazione dei Conti Deposito e il suo Impatto sul Rendimento Netto

La questione della tassazione è fondamentale quando si parla di investimenti e, in particolare, dei conti deposito. In Italia, gli interessi generati dai conti deposito sono soggetti a un’imposta sostitutiva del 26%, un dettaglio che non deve essere trascurato quando si calcola il rendimento netto di tali strumenti finanziari. 

È essenziale, quindi, considerare questo aspetto fin dall’inizio, per avere un quadro chiaro e realistico del guadagno effettivo che si otterrà al termine del periodo di investimento. La tassazione incide direttamente sul profitto, riducendolo, e può influenzare la decisione su quale conto deposito scegliere e per quanto tempo vincolare i propri risparmi.

In questo contesto, la scelta di conti deposito sicuri diventa ancor più rilevante. Non solo è vitale assicurarsi che il proprio denaro sia gestito da istituti finanziari solidi e affidabili, ma è anche cruciale comprendere in modo approfondito come la tassazione influenzi il rendimento finale. 

La chiarezza e la trasparenza delle informazioni fornite dalle banche, in termini di costi e condizioni, sono pertanto elementi chiave per fare scelte informate e per gestire al meglio il proprio patrimonio, bilanciando in modo oculato rendimento atteso e sicurezza dell’investimento.

In definitiva, i conti deposito sono una buona forma di investimento?

La convenienza del conto deposita va valutata in relazione alla propensione al rischio dell’investitore. Come abbiamo visto, si tratta di asset finanziari che offrono standard di sicurezza molto elevati, ma al tempo stesso offrono rendimenti più bassi rispetto ad altre tipologie di investimento come gli ETF e il mercato azionario.

Se l’investitore ha una propensione al rischio molto bassa, il conto deposito può rappresentare una valida soluzione di investimento, soprattutto se si abbraccia un orizzonte temporale lungo. Se invece l’investitore è in grado di affrontare un rischio più alto, è preferibile un’altra tipologia di investimento.

Domande frequenti

Quali sono i rischi di un conto deposito?
I principali rischi collegati ad un conto di deposito sono i rischi di investimento (se la banca non è in grado di restituire le somme al creditore), il rischio regolamentare (dovuto a variazioni di leggi e normative) e il rischio di reinvestimento (scaduto un conto deposito è sempre più difficile trovarne di nuovi con tassi soddisfacenti).
Quanto si guadagna con un conto deposito?
Attualmente i conti di deposito sono uno strumento di investimento sempre meno popolare perché, nel corso degli anni, la loro redditività è calata considerevolmente.
Quanto rende un conto deposito vincolato?
I conti deposito vincolati mantengono un rendimento superiore a quelli non vincolati, seppure nel corso degli anni entrambi questi strumenti siano divenuti sempre meno redditizi.

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*Investire in strumenti finanziari comporta rischi inerenti, tra cui perdita di capitale, fluttuazioni del mercato e rischio di liquidità. I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri. È importante considerare la tua tolleranza al rischio e gli obiettivi d’investimento prima di procedere.