Quando si tratta di previdenza, non tutte le categorie di professionisti seguono lo stesso percorso. Ad esempio, chi è iscritto ad un albo – pensiamo ai medici o ai notai – farà riferimento ad una cassa diversa rispetto ad un dipendente pubblico o ad un lavoratore dello spettacolo. Anche per quanto riguarda i fondi pensione, i lavoratori possono scegliere di sottoscrivere prodotti pensati appositamente per settori specifici: è il caso di FON.TE, il fondo dedicato ai lavoratori del terziario, che in questo approfondimento metteremo a confronto con il Piano Pensione Moneyfarm.
Fondo Pensione FON.TE: cos’è e come funziona?
FON.TE è un fondo pensione complementare riservato ai lavoratori del settore terziario, categoria che include il mondo del commercio, del turismo e dei servizi. In particolare, FON.TE può essere sottoscritto sia da lavoratori dipendenti – ad esclusione dei dirigenti, che dispongono di un fondo dedicato – sia da autonomi e liberi professionisti, ed è consentita l’adesione anche dei soggetti fiscalmente a carico degli aderenti. Il fondo opera in regime di contribuzione definita: ciò significa che l’entità dell’assegno pensionistico integrativo sarà determinata sulla base della contribuzione effettuata e dei rendimenti ottenuti dal fondo.
Una volta che il dipendente ha effettuato l’iscrizione, il datore di lavoro è tenuto a versare la contribuzione pattuita secondo le aliquote di riferimento con scadenza trimestrale. Inoltre, il datore ha anche la facoltà di versare contributi aggiuntivi e lo stesso vale per il dipendente, che può integrare il fondo con versamenti volontari.
Da luglio 2023 la Banca depositaria di FON.TE è BNP Paribas.
*Tutte le informazioni riguardanti il Fondo Pensione FON.TE sono state acquisite dal portale dedicato e dalla nota informativa liberamente accessibile.
Dove e come vengono investiti i tuoi soldi?
Il patrimonio del fondo è gestito da intermediari di banche, compagnie di assicurazione, Sim o Sgr. Al momento dell’attivazione, il lavoratore sarà chiamato a scegliere l’opzione di investimento più adatta alle proprie esigenze tra 4 comparti, tutti caratterizzati da una gestione a indirizzo etico:
- TE Conservativo: destinato prevalentemente al conferimento tacito del TFR, è caratterizzato da una politica di investimento più prudenziale. Il suo orizzonte di rischio è breve (5 anni).
- TE Sviluppo: mira ad ottenere una moderata rivalutazione del capitale investito con un orizzonte temporale medio (oltre 5 anni).
- TE Crescita: l’obiettivo è massimizzare il tasso di rendimento tenendo conto del rischio assunto e con un orizzonte temporale medio lungo (oltre 10 anni).
- TE Dinamico: con un benchmark composto per la maggior parte da indici azionari (60%), questo comparto mira ad ottenere una rivalutazione significativa del capitale su un orizzonte temporale lungo (oltre 15 anni).
Qualora nel corso del tempo l’aderente volesse cambiare il comparto scelto in fase di sottoscrizione potrà farlo, ma non più di una volta all’anno.
Quali sono i costi e i vantaggi fiscali di FON.TE?
Diversamente da altri prodotti simili di cui abbiamo già avuto modo di parlare su queste pagine, FON.TE presenta spese di adesione diverse a seconda della categoria di appartenenza del lavoratore: ad esempio, per i dipendenti il costo è di 15,50 euro una tantum (da dividere tra lavoratore e azienda), mentre gli autonomi e i liberi professionisti dovranno corrispondere una quota una tantum di 30,00 euro. Durante la fase di accumulo, gli associati che effettuano versamenti volontari durante l’anno dovranno sostenere una spesa di 22 euro, mentre in assenza di versamenti contributivi il costo è pari a 10 euro.
Se guardiamo ai vantaggi, FON.TE gode delle agevolazioni previste per legge per i fondi pensione, e dunque sia della deducibilità dal reddito dei contributi versati (fino ad un massimo di 5.164,57 euro, cifra che incluse sia i contributi versati dall’azienda sia quelli versati dal lavoratore), sia della tassazione agevolata al 20% sui rendimenti (12,5% nel caso di Titoli di Stato).
Riscatto, anticipazione e trasferimento
Qualora l’aderente volesse richiedere un’anticipazione sulle somme accumulate, potrà ottenere fino al 75% della propria posizione nei casi previsti dalla legge come, ad esempio, per l’acquisto o la ristrutturazione della prima casa o per sostenere spese sanitarie importanti. L’esercizio di questa prerogativa presenta un costo di 24 euro, lo stesso importo richiesto per un eventuale riscatto per cause particolari come, ad esempio, la cessazione dell’attività lavorativa con disoccupazione o la maturazione dei requisiti pensionistici nel regime obbligatorio entro 5 anni dall’iscrizione alla previdenza complementare. Se invece l’aderente volesse trasferire la propria posizione, potrebbe farlo a titolo gratuito solo se avesse perso i requisiti di partecipazione al fondo: in caso contrario dovrà sostenere una spesa pari a 30 euro.
Piano Pensione Moneyfarm: cos’è e come funziona?
Tra le soluzioni Moneyfarm per la tutela del proprio benessere finanziario sul lungo termine non poteva mancare un prodotto dedicato alla previdenza complementare. A differenza della proposta precedente, il PIP Moneyfarm – istituito da Allianz Global Life e distribuito da MFM Future Srl, che è la società di brokeraggio assicurativo del gruppo Moneyfarm – è aperto a tutti, lavoratori occupati e non, a patto di aderire al fondo almeno 12 mesi prima del raggiungimento del requisito della pensione di vecchiaia. Il Piano Pensione Moneyfarm, pensato per integrare quella che sarà la nostra pensione pubblica, e si caratterizza per l’estrema flessibilità: non prevede infatti vincoli circa la frequenza o l’importo dei versamenti, così ognuno può contribuire secondo le sue possibilità. Inoltre, il patrimonio del PIP è separato rispetto a quello dell’impresa che lo istituisce, dunque in caso di insolvibilità di Moneyfarm i fondi sono protetti e non possono essere impiegati per soddisfare eventuali creditori dell’azienda.
**Tutte le informazioni riguardanti il PIP di Moneyfarm sono state acquisite dal documento liberamente consultabile sul sito ufficiale di Allianz Global Life.
Dove e come vengono investiti i tuoi soldi?
Al momento dell’iscrizione il cliente ha la possibilità di scegliere tra ben 6 linee di investimento, che si differenziano per composizione – prevalentemente obbligazionaria o azionaria – e per orizzonte temporale. Un aspetto fondamentale che distingue il PIP Moneyfarm da altri prodotti della stessa categoria è che è unicamente ESG: ciò significa che nella composizione dei comparti viene posta una grande attenzione alla selezione di aziende con caratteristiche positive in termini di sostenibilità ambientale, sociale e di governance.
Ecco, nel dettaglio, le soluzioni di investimento disponibili:
- MFM Linea Prudente: pensato per un orizzonte temporale medio (da 5 a 10 anni dal pensionamento), si tratta di un comparto obbligazionario misto con volatilità al 4%;
- MFM Linea Moderata: adatto a chi ha un orizzonte temporale medio-lungo (da 10 a 15 anni dal pensionamento), si tratta di un comparto equilibrato con volatilità al 6%;
- MFM Linea Bilanciata: disegnato per chi ha un orizzonte temporale lungo (oltre 15 anni dal pensionamento), presenta una volatilità all’8%;
- MFM Linea Orizzonte: pensato per chi ha un orizzonte temporale superiore a 15 anni dal pensionamento, è composto principalmente da portafogli azionari e presenta una volatilità al 10%;
- MFM Linea Futuro: anche questo è pensato per gli investitori lungimiranti (orizzonte temporale oltre i 15 anni), è composto principalmente da portafogli azionari e presenta una volatilità al 12%;
- MFM Linea Azionaria: adatto a chi ha un orizzonte temporale molto lungo (oltre i 15 anni), si tratta di un comparto azionario con volatilità al 14 %.
**Tutte le informazioni riguardanti il PIP di Moneyfarm sono state acquisite dal documento liberamente consultabile sul sito ufficiale di Allianz Global Life.
PIP Moneyfarm: costi, tassazione e vantaggi fiscali
Nella nostra esperienza, un buon piano pensione non deve essere solo flessibile, ma anche economico: così si avrà la certezza che il 100% dei versamenti sarà sempre investito nel proprio fondo, e non verrà eroso da costi fissi. Per questo il PIP Moneyfarm non presenta né costi di iscrizione né spese per anticipazione, trasferimento o riscatto del patrimonio accumulato. Anche qualora il cliente decidesse, nel corso degli anni, di cambiare linea di investimento perché sono cambiate le sue esigenze, può farlo gratuitamente. Le uniche spese previste sono 10 euro all’anno di costo amministrativo e una percentuale dell’1,25% annuo sul controvalore dell’investimento, indipendentemente dal comparto scelto.
Da un punto di vista fiscale, PIP Moneyfarm gode di tutti i vantaggi dedicati ai fondi pensione, e quindi:
- Possibilità di dedurre dal reddito IRPEF i contributi versati (fino ad un massimo di 5.164,57 euro), abbattendo quindi l’imponibile.
- Tassazione agevolata al 20% o al 12,5% sui rendimenti
Inoltre, qualora il cliente decidesse di destinare al PIP anche il proprio TFR, si vedrebbe applicata un’aliquota agevolata che oscilla dal 9% al 15%, nettamente inferiore rispetto alla tassazione che si applica in regime ordinario (dal 23% al 43%).
**Tutte le informazioni riguardanti il PIP di Moneyfarm sono state acquisite dal documento liberamente consultabile sul sito ufficiale di Allianz Global Life.
Trasferimento, riscatto e anticipazione
Come anticipato nel paragrafo precedente, con un PIP Moneyfarm l’esercizio delle prerogative individuali è sempre a costo zero: è possibile trasferire il proprio investimento ad un altro fondo pensione, richiedere un’anticipazione (nelle modalità previste dalla normativa vigente) o usufruire della RITA senza incorrere in spese extra.
Nella fase di erogazione, il sottoscrittore dovrà sostenere solo un costo di 25 euro all’anno per la copertura delle spese amministrative, e una percentuale variabile dall’1,80% al 3,30% a seconda della periodicità di erogazione scelta (annuale, semestrale, quadrimestrale, trimestrale o mensile).
**Tutte le informazioni riguardanti il PIP di Moneyfarm sono state acquisite dal documento liberamente consultabile sul sito ufficiale di Allianz Global Life.
Fondo pensione FON.TE e PIP Moneyfarm in sintesi
Dopo aver analizzato nel dettaglio i due prodotti, ecco una tabella che riassume e mette a confronto le caratteristiche principali di FON.TE e del PIP Moneyfarm:
row 1, col 1 | FON.TE | PIP MONEYFARM |
COSTI DI APERTURA | da 15,50 euro a 30 euro una tantum | nessuno |
COSTI AMMINISTRATIVI | da 10 a 22 euro l’anno | 10 euro l’anno |
COMMISSIONI DI GESTIONE | da 0,1160% a 0,7860% a seconda del comparto scelto | 1,25% per tutti i comparti |
SPESE PER LE PREROGATIVE INDIVIDUALI | da 24 a 34 euro per le anticipazioni, da 0 a 40 euro per il trasferimento, 40 euro per la RITA, da 0 a 34 euro per il riscatto. | nessuna |
LINEE DI INVESTIMENTO | 4 (Conservativo, Sviluppo, Crescita, Dinamico) | 6 (Prudente, Moderata, Bilanciata, Orizzonte, Futuro, Azionaria) |
VANTAGGI FISCALI | sì | sì |
Come Moneyfarm può aiutarti nella gestione dei tuoi risparmi?
Il giorno della pensione può sembrare lontanissimo non solo ai più giovani ma anche a chi ha già alle spalle una certa anzianità contributiva e vede spostarsi sempre più in là il limite minimo per l’età pensionabile. Se il “quando” è difficile da prevedere, sul “quanto” possiamo già dire con ragionevole certezza che non sarà sufficiente per mantenere lo stesso tenore di vita sul lungo termine. Ciò che possiamo (e dobbiamo!) fare tutti, giovani e meno giovani, è tutelarci mettendo al sicuro i nostri risparmi. Scopri tutte le soluzioni Moneyfarm e affidati al nostro team di consulenti esperti e indipendenti per gestire al meglio la tua finanza personale.
Per una panoramica completa delle altre comparazioni che abbiamo fatto su quest’argomento, puoi anche riferirti agli articoli che trovi elencati qui sotto:
Fondo pensione Intesa San Paolo Vs Moneyfarm a confronto | Moneyfarm
Fondo pensione Cometa: come funziona e differenza con PIP Moneyfarm
Fondo pensione BCC: come funziona e qual è la differenza con Moneyfarm
Fondo pensione Poste a confronto con il PIP di Moneyfarm
Fondo Pensione UniCredit – Previdenza P.I.P. CRV
Fondo pensione Byblos a confronto con il PIP di Moneyfarm
Fondo pensione Cariplo a confronto con il PIP di Moneyfarm
Seconda Pensione Amundi: Come Funziona | Moneyfarm
Fondo Pensione Generali Global: Come Funziona | Moneyfarm
Domande Frequenti
Quanto costa iscriversi ad un fondo pensione?
I costi variano a seconda della tipologia di fondo scelto: il PIP Moneyfarm, ad esempio, non prevede alcun costo di iscrizione, ma solo un costo amministrativo di 10 euro l’anno e una commissione di gestione del 1,25% indipendentemente dalla linea di investimento scelta.
Posso dedurre i soldi che verso nel fondo pensione?
Sì: ogni anno è possibile portare in deduzione le somme versate nel fondo fino ad un massimo di 5.164,57 euro, abbattendo così il proprio imponibile IRPEF.
Cosa succede se per un mese non posso fare versamenti sul PIP Moneyfarm?
Non succede nulla: il PIP Moneyfarm è uno strumento versatile e flessibile, e non prevede vincoli sulla frequenza o l’importo dei versamenti.
*Investire in strumenti finanziari comporta rischi inerenti, tra cui perdita di capitale, fluttuazioni del mercato e rischio di liquidità. I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri. È importante considerare la tua tolleranza al rischio e gli obiettivi d’investimento prima di procedere.