Età massima per aderire a un fondo pensione: non è mai troppo tardi

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In Italia il tema della pensione è al centro delle preoccupazioni di tanti lavoratori, soprattutto considerando il progressivo invecchiamento della popolazione e il conseguente innalzamento dei requisiti anagrafici per la pensione. In questo scenario la previdenza complementare gioca un ruolo strategico, ma qual è l’età massima per aderire a un fondo pensione?

Sottoscrivere un fondo pensionistico non è una scelta riservata esclusivamente ai giovani, ma si tratta di una soluzione utile e importante anche per i lavoratori in età più avanzata. Per questo motivo proponiamo un approfondiremo sui limiti di età dei fondi pensione, i vantaggi di aderire a 50 e 60 anni, e se sia ancora possibile farlo dopo il pensionamento.

Qual è l’età massima per aderire a un fondo pensione?Fino a 66 anni è possibile aderire a un fondo pensione normalmente, mentre oltre quell’età in caso di trasferimento o lavoro attivo
Perché aderire a un fondo pensione a 50 anni?Adottare il fondo pensione a 50 anni permette di sfruttare un orizzonte significativo e flessibilità fiscale
Perché aderire a un fondo pensione a 60 anni?A 60 anni la convenienza del fondo pensione rimane grazie alla detrazione dei contributi e alla possibilità di ottenere il capitale
È possibile continuare ad aderire a un fondo pensione dopo il raggiungimento dell’età pensionabile?Chi aderisce prima del pensionamento può prolungare i contributi anche dopo aver iniziato a percepire la pensione pubblica

Fino a che età si può aderire a un fondo pensione?

La normativa italiana prevede che sia possibile sottoscrivere un fondo pensione fino a un anno prima del raggiungimento dell’età prevista per la pensione di vecchiaia per gli assicurati con la previdenza obbligatoria, attualmente fissata a 67 anni in presenza di almeno 20 anni di contributi. Ciò significa che, in condizioni standard, l’adesione è consentita fino ai 66 anni per uomini e donne.

Tuttavia, esistono delle importanti eccezioni: possono infatti aderire a un fondo pensione a qualsiasi età coloro che:

  • proseguono l’attività lavorativa subordinata dopo il raggiungimento dell’età pensionabile;
  • provengono da un altro fondo pensione trasferibile.

Al contrario, per i soggetti che hanno già maturato i requisiti per la pensione e hanno iniziato a percepire l’assegno pensionistico dall’INPS la normativa vieta la sottoscrizione di un fondo pensione. Resta però aperta la possibilità di continuare a versare contributi, a condizione che si sia aderito almeno un anno prima del compimento dell’età pensionabile.

Perché aderire a un fondo pensione anche a 50 anni?

Chi è arrivato a 50 anni senza una previdenza complementare dovrebbe considerare che non è troppo tardi per iniziare, poiché quest’età rappresenta un momento in cui è possibile ancora cominciare a costruirsi un futuro più sereno.

A 50 anni, infatti, si ha ancora un orizzonte temporale di almeno 15–17 anni prima della pensione, sufficiente per usufruire dei vantaggi fiscali dei fondi pensionistici e dei benefici rappresentati dall’accumulo di un capitale aggiuntivo. D’altronde, ogni euro versato nei fondi pensione fino al limite previsto di 5.164,57 euro annui è deducibile dal reddito, permettendo un risparmio fiscale immediato.

Aderire a un fondo pensione a 50 anni, quindi, rimane ancora una scelta conveniente: il tempo a disposizione prima di raggiungere l’età pensionabile, infatti, lascia spazio a un beneficio fiscale immediato e consente di accumulare un capitale non trascurabile, utile per integrare la pensione pubblica e affrontare le spese future con maggiore tranquillità.

Ad esempio, ipotizziamo il caso di Mario, un ipotetico lavoratore che decide di aderire a un fondo pensione 57 anni. Versando ogni anno 5.000 euro per dieci anni, Mario può usufruire di una detrazione IRPEF pari a circa 2.050 euro annui, risparmiando complessivamente oltre 20.000 euro in tasse. Al momento della pensione, il capitale accumulato sarà sottoposto a una tassazione agevolata del 15% assicurando a Mario un vantaggio economico significativo.

Vale ancora la pena aderire a un fondo pensione a 60 anni?

Ovviamente quando si avvicina l’età pensionabile possono sorgere dei dubbi sulla convenienza e l’utilità di aderire a un fondo pensionistico: ha senso avviare un fondo pensione verso i 60 anni? Anche in questo caso la risposta è , nonostante cambino sia l’obiettivo che la strategia.

A questa età, infatti, la durata dei versamenti si riduce, ma l’opportunità fiscale resta forte. Anche versando contributi per soli cinque anni (la durata minima richiesta) è possibile usufruire della deducibilità fiscale sui versamenti fino al limite di legge, oltre a beneficiare della tassazione agevolata sui rendimenti.

Inoltre alla pensione, se la rendita ricavata dalla conversione del capitale non supera una certa soglia in rapporto alla pensione sociale, è possibile ottenere il riscatto in capitale anziché in rendita (la rendita pensionistica complementare derivata dalla conversione del 70% del capitale accumulato deve essere inferiore alla metà della pensione sociale, pari a 7.002,97 euro annui nel 2025). Questo può trasformare il fondo pensione in uno strumento flessibile, con un ritorno immediato in termini di liquidità.

Anche se spesso il capitale accumulato è inferiore rispetto a chi ha iniziato in giovane età, l’investimento rimane vantaggioso per chi ha 60 anni e deve lavorare per almeno altri 5 anni prima di ottenere la pensione INPS.

È possibile aderire dopo l’età pensionabile?

Chi ha già raggiunto l’età pensionabile legale (67 anni, con 20 anni di contributi), e comincia a percepire una pensione pubblica, non può sottoscrivere un fondo pensione ex novo. Tuttavia, se l’adesione è avvenuta almeno un anno prima può restare nel fondo e continuare a versare contributi anche dopo il pensionamento.

Inoltre, chi prosegue un’attività lavorativa subordinata anche da pensionato può aderire o trasferire contributi a un fondo, beneficiando ancora dei vantaggi fiscali previsti dalla legge. Ovviamente resta valido il requisito della presenza di almeno un anno di iscrizione al fondo prima del pensionamento.

Chi ha aderito attivamente e continua a versare oltre i limiti tradizionali invece può ottenere ulteriori benefici: in questo caso la tassazione sui rendimenti dei fondi è ridotta rispetto ad altri strumenti finanziari, inoltre la tassazione finale sulla prestazione può ridursi fino al 9% grazie al meccanismo di riduzione progressiva per anni di iscrizione.

Età massima del fondo pensione: riflessioni finali

Occorre sottolineare che la regola dell’adesione fino a un anno prima della pensione vale in linea generale per tutti i fondi aperti e i PIP (Piano Individuale Pensionistico). Alcuni piani però prevedono delle clausole più restrittive, le quali tuttavia devono essere rese note in modo chiaro prima dell’adesione. L’ente di vigilanza infatti, la Covip, richiede la massima trasparenza sui limiti, sulle condizioni e sui vantaggi fiscali, anche in caso di adesioni tardive ai fondi pensione.

Le idee comuni che associano la sottoscrizione di un fondo pensione esclusivamente alla giovane età non tengono conto che la normativa e i vantaggi fiscali permettono di iniziare anche a 50 o 60 anni, con scadenze flessibili e vantaggi immediati. Pur riducendosi gli anni di contribuzione, la deducibilità e la tassazione agevolata rimangono intatte, offrendo un’opportunità concreta per migliorare la pensione futura o ottenere liquidità in forma di capitale.

Naturalmente è fondamentale scegliere bene il fondo pensione giusto a cui aderire, possibilmente rivolgendosi a dei professionisti per essere certi di individuare la soluzione più adatta alle proprie esigenze. Scegliendo la previdenza complementare Moneyfarm non solo è possibile sottoscrivere un fondo pensione conveniente e flessibile, senza nessun costo d’entrata, caricamento o uscita, ma si può avere la sicurezza di ottenere un piano pensionistico in linea con i propri obiettivi futuri grazie alla consulenza di un Team di esperti.

Domande frequenti

Qual è l’età massima per accedere a un fondo pensione integrativo in Italia?

In Italia è possibile accedere a un fondo pensione integrativo in qualsiasi momento, tuttavia per usufruire delle prestazioni pensionistiche complementari è necessario aver maturato almeno 5 anni di contribuzione al fondo.

Quando scade il fondo pensione?

Un fondo pensione non ha una scadenza, ma è possibile riscattare il capitale o convertirlo in rendita al raggiungimento dell’età pensionabile, oppure decidere di rimanere nel fondo a condizione di avere almeno un anno di contribuzione al momento del pensionamento.

Conviene fare un fondo pensione a 50 anni?

Anche chi inizia a 50 anni con un fondo pensione può usufruire di importanti benefici fiscali e garantirsi una rendita utile dopo il pensionamento per mantenere il proprio tenore di vita.

Un pensionato può aderire alla previdenza complementare?

Una persona titolare di una pensione di vecchiaia non può aderire alla previdenza complementare, a meno che non continui a svolgere l’attività lavorativa dipendente, oppure nel caso in cui sia titolare di una pensione di invalidità o anticipata e aderisca al fondo pensione almeno un anno prima dell’età fissata per legge per ottenere la pensione di vecchiaia.

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