Nuovo BTP Valore, considerazioni preliminari per gli investitori

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Dopo il grande successo dello scorso anno in termini di adesioni, il Tesoro italiano ha annunciato una nuova emissione di BTP Valore, dal 26 febbraio all’1 marzo. L’emissione, dedicata al retail, con durata di sei anni e un premio fedeltà al termine del periodo, promette di raccogliere grande interesse presso gli investitori italiani.

Ma quali sono i punti da considerare prima di decidere di investirvi? Vediamoli insieme al team di Consulenza e al team di Asset Allocation di Moneyfarm.

Valutare attentamente obiettivi e orizzonte temporale del proprio portafoglio

Non bisogna mai considerare un potenziale investimento singolarmente, come se fosse una storia a sè. In effetti, osserva Vincenzo Cuscito, Head of Investment Consultants Italy, Moneyfarm, “Il BTP Valore è uno strumento interessante, ma non bisogna dimenticare che risponde a specifici obiettivi di investimento: protezione del capitale con garanzia dello Stato italiano e generazione di una cedola annua. Non è una soluzione adatta a raggiungere qualsiasi obiettivo, ad esempio chi perseguisse la crescita del capitale investito, dovrebbe esplorare soluzioni alternative”.

Inoltre, se è vero che l’investimento è garantito dallo Stato italiano a scadenza, nel caso un investitore volesse liquidare l’investimento prima di tale data si esporrebbe a potenziali perdite in conto capitale. “Questo è un punto fondamentale: bisogna considerare il proprio orizzonte temporale e valutare attentamente se si potrebbe o meno avere necessità di accedere ai capitali investiti nel BTP Valore prima della scadenza dello strumento. Vendere prima potrebbe voler dire realizzare perdite sul capitale investito”, prosegue Cuscito.

Diversificare gli investimenti è fondamentale

Diversificare vuol dire distribuire il proprio investimento su un ampio numero di asset. Questo approccio comporta una serie di vantaggi cruciali:

  • In un investimento ben diversificato le performance più estreme ed episodiche si annullano, garantendo un risultato più prevedibile (mediano) per l’investimento.
  • Inoltre, la diversificazione permette di modulare la volatilità attesa di un investimento, aumentando o diminuendo la percentuale di investimenti rischiosi.
  • Infine, calibrando bene le correlazioni tra varie asset class si può ottenere una protezione in caso di situazioni di mercato estreme.

Per questo in Moneyfarm crediamo fermamente nel valore della diversificazione per conseguire rendimenti nel lungo termine. Il BTP Valore presenta una struttura con rendimenti prefissati e crescenti nel tempo, il che può essere vantaggioso per chi cerca stabilità e prevedibilità. Tuttavia, se un investitore volesse liquidare l’investimento prima della scadenza, si esporrebbe a potenziali perdite in conto capitale. “Il BTP Valore e, in generale, i titoli di Stato, rappresentano una asset class interessante, su cui in effetti investiamo in tutti i nostri portafogli. Basti pensare che nei nostri portafogli bilanciati prudenti, come il P3 e il P4, vi è una quota investita in titoli di Stato pari rispettivamente al 27% e al 16% circa. Ed anche nel nostro portafoglio più aggressivo, rivolto al lungo periodo, il P7, abbiamo una quota superiore al 5%”, ha aggiunto Cuscito.

Concentrare il proprio portafoglio su un solo tipo di strumento potrebbe non essere la scelta più saggia, soprattutto per un investitore basato in Italia, che possiede immobili in Italia e ha attività lavorative o imprenditoriali in Italia. Consideriamo nel prossimo punto alcuni fattori macro.

Occhio ai rischi

Come detto, il BTP Valore, come tutti i titoli di Stato emessi dal Tesoro Italiano, è garantito dallo Stato italiano. Nessuno preconizza una incapacità dello Stato di far fede a tale garanzia, anzi, questo rinnovato focus dello Stato Italiano su BTP rivolti al pubblico retail è certamente benvenuto, dato l’obiettivo di dare maggiore stabilità e affidabilità al finanziamento del fabbisogno pubblico.

Un aspetto importante è che il BTP Valore offre mesi con rendimenti prefissati, garantendo una certa sicurezza agli investitori. Tuttavia, è cruciale ricordare che tali strumenti devono essere considerati in un contesto più ampio di pianificazione finanziaria. Ad esempio, in caso di vendita anticipata rispetto ai tre mesi con rendimenti stabiliti, gli investitori potrebbero non ricevere l’intero importo previsto.

Sicuramente l’esperienza del Giappone può essere in qualche modo di ispirazione: un paese con un debito pubblico del 240% circa è riuscito a mantenere, negli ultimi 20 anni, un costo del finanziamento estremamente contenuto.

In effetti, fa notare Roberto Rossignoli, Senior Portfolio Manager ed Head of Research di Moneyfarm, “una composizione di detentori di debito pubblico meno internazionale e più aperta al pubblico domestico e retail diminuisce la volatilità dei tassi d’interesse, creando una domanda meno sensibile a cambiamenti del contesto finanziario internazionale; che sia un outlook negativo, un cambio di rating, un’accelerazione sul quantitative tightening da parte della banca centrale, è lecito immaginarsi che difficilmente la reazione dell’investitore retail medio possa essere reattiva quanto quella di investitori istituzionali internazionali”. 

Ciò detto, portare all’eccesso questa politica può avere dei risvolti negativi potenziali di medio-lungo termine. “Prima di tutto, introduce una distorsione degli incentivi fiscali del governo, in quanto un costo della raccolta non ‘indicizzato’ a misure di effettiva performance economica e fiscale può degenerare in politiche recessive per la crescita. Tornando al Giappone, nonostante il costo di finanziamento sia rimasto basso, anche la crescita economica nell’ultimo ventennio è risultata anemica”, osserva Rossignoli.

Va sottolineato poi che Tokyo “dispone di una banca centrale completamente autonoma, che può agire secondo interessi idiosincratici dell’economia, senza dover mediare tra traiettorie politiche ed economiche a volte anche molto diverse come quelle che si delineano all’interno dell’Eurozona. In un sistema con tassi di cambio bloccati come quello dell’Euro, è difficile avere la stessa flessibilità”, prosegue il gestore, richiamando l’attenzione su un rischio fondamentale.

Si può creare un cortocircuito tra ricchezza degli italiani e andamento del Paese. Periodi di stress finanziari e possibile incremento degli spread potrebbero coincidere con una decrescita della ricchezza netta dei risparmiatori, togliendo un supporto anticiclico all’economia del paese”, conclude infatti Rossignoli.

Cuscito richiama l’attenzione degli investitori proprio su questi aspetti: “Se guardiamo alla storia degli ultimi anni, l’Italia si è già trovata a dover affrontare momenti di forte stress e volatilità per i propri titoli di Stato, in occasione per esempio di cambi di Governo, oppure con la crisi del debito europeo nel 2011. In questi momenti, se un investitore volesse liquidare il proprio investimento in BTP, potrebbe essere obbligato a realizzare perdite anche ingenti”.

Conclusioni sul BTP Valore

Il BTP Valore di prossima emissione rappresenta una opzione di investimento interessante per gli investitori italiani, grazie alla sua struttura di tassi minimi garantiti e al meccanismo step up che offre rendimenti crescenti nel tempo.

Bisogna comunque inserirlo all’interno di una pianificazione finanziaria più ampia. Gli investitori devono considerare attentamente i propri obiettivi finanziari, l’orizzonte temporale e la necessità di diversificare il portafoglio per mitigare i rischi.

Sebbene il BTP Valore offra sicurezza e stabilità grazie alla garanzia dello Stato italiano, non è esente da rischi, come quelli legati a una possibile vendita anticipata o a un’inflazione crescente. Pertanto, è consigliabile non concentrare eccessivamente il proprio portafoglio in un unico strumento finanziario. Un’allocazione ben bilanciata, che includa diverse asset class come azioni, obbligazioni corporate e altri strumenti di investimento, può aiutare a ottimizzare il rapporto rischio-rendimento.

Inoltre, è utile esplorare altre opportunità di investimento che potrebbero offrire rendimenti competitivi o benefici fiscali. Sul nostro blog, offriamo un approfondimento su alternative interessanti al BTP Valore, analizzando le loro caratteristiche e potenzialità.

Sul nostro blog puoi trovare un altro approfondimento, dove cerchiamo di capire se ci sono alternativi interessanti a un investimento in BTP. Per questo, confrontarsi con un consulente può aiutare a cogliere le opportunità offerte da questi strumenti o da soluzioni alternative, mantenendo la barra dritta verso i propri obiettivi.

Domande Frequenti

Quali sono i vantaggi del BTP Valore rispetto ad altri strumenti di investimento?

Il BTP Valore offre diverse caratteristiche interessanti per gli investitori. Innanzitutto, è garantito dallo Stato italiano, il che fornisce una sicurezza significativa sul capitale investito. Inoltre, offre una cedola annua e un premio fedeltà alla fine del periodo di sei anni, che possono aumentare il rendimento complessivo dell’investimento.

Questi pagamenti, pagate ogni tre mesi, permettono agli investitori di ricevere flussi di cassa regolari. È importante notare che il ministero dell’economia e delle finanze gestisce l’emissione del BTP Valore, garantendo trasparenza e affidabilità. Tuttavia, è cruciale ricordare che questi titoli sono più adatti a chi ha un orizzonte temporale d’investimento a lungo termine e non ha bisogno di liquidare l’investimento prima della scadenza, poiché la vendita anticipata potrebbe comportare perdite in conto capitale.

Come posso inserire il BTP Valore nella mia strategia di diversificazione del portafoglio?

Il BTP Valore può essere un componente utile di una strategia di diversificazione del portafoglio. Investire in titoli di Stato come il BTP Valore può aiutare a bilanciare il rischio complessivo del portafoglio, poiché generalmente questi titoli sono meno volatili rispetto ad azioni e altri investimenti più rischiosi.

È consigliabile combinare il BTP Valore con altre classi di asset, come azioni, obbligazioni corporate e fondi comuni di investimento, per ottimizzare il rapporto rischio-rendimento. L’ultima emissione del BTP Valore ha raccolto miliardi di euro, segno della fiducia che gli investitori ripongono in questo strumento. Consultarsi con un consulente finanziario può aiutare a determinare la giusta allocazione per raggiungere i propri obiettivi di investimento.

Quali sono i principali rischi associati all’investimento nel BTP Valore?

Nonostante il BTP Valore sia garantito dallo Stato italiano, ci sono comunque dei rischi da considerare. Uno dei principali rischi è la possibilità di perdite in conto capitale se l’investitore decide di vendere il titolo prima della scadenza, a causa delle fluttuazioni del mercato.

Inoltre, anche se lo Stato italiano ha storicamente onorato i suoi debiti, esiste sempre un rischio di credito, sebbene remoto, associato alla capacità dello Stato di rimborsare il capitale alla scadenza. Infine, bisogna tenere presente il rischio di inflazione: se l’inflazione dovesse aumentare significativamente, il potere d’acquisto dei rendimenti del BTP Valore potrebbe diminuire.

Quanto è stata grande l’ultima emissione del BTP Valore?

L’ultima emissione del BTP Valore ha raccolto miliardi di euro, dimostrando la fiducia degli investitori in questo strumento e la sua popolarità tra il pubblico retail.

Quali tassi di interesse offre il BTP Valore?

Il BTP Valore offre tassi minimi garantiti, che assicurano un rendimento fisso agli investitori indipendentemente dalle condizioni di mercato. Questo garantisce una sicurezza di rendimento per chi investe in questo strumento.

Cosa significa meccanismo step up nel contesto del BTP Valore?

Il meccanismo step up è una caratteristica del BTP Valore che prevede un aumento progressivo dei tassi di interesse nel tempo. Questo significa che gli investitori possono beneficiare di rendimenti crescenti se detengono il titolo fino alla scadenza, incentivando il mantenimento dell’investimento a lungo termine.

Chi gestisce l’emissione del BTP Valore?

L’emissione del BTP Valore è gestita dal ministero dell’economia e delle Finanze italiano, che si occupa di stabilire i termini e le condizioni dell’emissione, nonché di garantire la trasparenza e la sicurezza dell’investimento.

Come posso essere sicuro di vedere sottoscritto l’ammontare richiesto nell’emissione del BTP Valore?

Per veder sottoscritto l’ammontare richiesto nell’ambito di un’emissione del BTP Valore, è importante partecipare durante il periodo di collocamento. Gli investitori retail possono fare richiesta di acquisto tramite intermediari finanziari autorizzati, come banche e broker online. È consigliabile agire tempestivamente, poiché il volume di titoli disponibili può essere limitato.

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*Investire in strumenti finanziari comporta rischi inerenti, tra cui perdita di capitale, fluttuazioni del mercato e rischio di liquidità. I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri. È importante considerare la tua tolleranza al rischio e gli obiettivi d’investimento prima di procedere.