Come l’oro, l’argento è considerato un bene rifugio e una riserva di valore che consente di tutelarsi dagli imprevisti del mercato. Non solo: l’argento è un metallo molto utilizzato in ambito industriale per numerose applicazioni. Chi desidera investire sulla commodity argento ha varie possibilità, fra cui l’acquisto di Exchange Traded Funds, fondi comuni di investimento a gestione passiva. Se vuoi approfittare dei vantaggi degli ETF puoi affidarti alla consulenza indipendente di MoneyFarm e costruire un portafoglio di investimento su misura. La domanda di fondo è: conviene investire in argento fisico o finanziario e quali sono, rispettivamente, gli asset migliori su cui investire?
💰 Conviene investire in argento? | Sì, a condizione che l’esposizione non sia eccessiva |
🔧 Quali sono gli strumenti principali per investire in argento? | Monete, lingotti, ETF, azioni, CFD, futures, fondi comuni |
🤔 Quali sono i rischi? | Volatilità dei prezzi |
👍 Conviene investire in argento fisico o finanziario? | Dipende dall’orizzonte temporale |
Perché investire in argento?
Utilizzato fin dai tempi antichi come moneta di scambio insieme all’oro, l’argento fu protagonista fino alla fine dell’Ottocento del cosiddetto standard bimetallico: un sistema monetario basato sulla circolazione di monete in oro e argento reciprocamente convertibili, poi superato dall’introduzione del sistema aureo. Ancora oggi diverse nazioni continuano a produrre monete in argento.
L’argento non è solo un metallo prezioso, ma anche una materia prima caratterizzata da numerosi utilizzi in ambito industriale, con riferimento all’elettronica di consumo, alle strumentazioni medicali, alla produzione di pannelli solari e non solo. Investire in monete d’argento o in lingotti, dunque, è semplicemente una delle modalità possibili per scommettere sulle quotazioni del metallo. Investire in argento conviene e, se sì, quali sono gli strumenti più sicuri e redditizi su cui puntare?
Come investire in argento?
L’investimento in argento può avvenire in due modi: acquistando metallo fisico o investendo in argento finanziario. Nel primo caso è possibile comprare lingotti, monete in argento da investimento o altri oggetti preziosi. Al di là del contenuto in metallo, gli oggetti da collezione hanno un valore più ampio che, però, non sempre è facile da stimare (e, a maggior ragione, da mettere a frutto). L’argenteria o i gioielli possono aumentare la quotazione nei decenni: trovare l’acquirente giusto, tuttavia, non è affatto scontato e il rischio costane è quello di vendere al ribasso.
In alternativa, conviene investire in argento finanziario? Sotto alcuni aspetti, si tratta indubbiamente di una scelta vantaggiosa. Comprare ETF con sottostante argento, nello specifico, consente di puntare sul valore finanziario dell’argento con modalità simili all’investimento in azioni. Una valida alternativa agli ETF del settore minerario è acquistare azioni di singole miniere ed aziende estrattive. La scelta se investire in argento fisico o finanziario dipende sostanzialmente – ma non solo – dall’orizzonte temporale adottato: la seconda modalità, infatti, si presta più facilmente ai movimenti frequenti, mentre l’acquisto di metallo fisico è più indicato per chi desidera mantenere a lungo la posizione e ha un atteggiamento improntato alla prudenza.
Investire in argento fisico: monete e lingotti d’argento
Chi desidera investire in metalli preziosi può affiancare all’oro l’acquisto di lingotti o monete in argento, come sterline e dollari. In entrambi i casi è necessario adottare misure di sicurezza adeguate per proteggere i beni dal rischio di furto. La soluzione più classica per investire in argento fisico è rivolgersi alla banca e ricorrere allo stoccaggio in caveau.
Investire in ETF argento
Come investire in argento senza acquistare il metallo fisico? Le opzioni sono diverse e adatte a vari profili di investitore. Tra le soluzioni più valide ci sono gli ETF argento, fondi comuni di investimento a gestione passiva con sottostante argento (può trattarsi di metallo o contratti derivati, a seconda che adottino un principio di replica fisica o sintetica). Questo tipo di strumento può offrire rendimenti elevati: in cambio, però, è necessario affrontare un rischio altrettanto sostenuto. La scelta del gestore, di conseguenza, è essenziale per cogliere le migliori opportunità per limitare l’esposizione.
Investire in azioni
L’alternativa all’acquisto di ETF con sottostante argento è l’investimento in azioni. A questo proposito, bisogna considerare che non sempre l’andamento delle azioni delle aziende estrattive riflette le variazioni di prezzo della materia prima. Ciò è dovuto a diversi fattori. Un aspetto da considerare è che la produzione di argento è per lo più un sottoprodotto dell’estrazione dei metalli di base: le variazioni legate alla domanda di argento, di conseguenza, non si traducono automaticamente in una variazione corrispondente dei volumi di produzione. In linea generale, conviene investire sulle società più solide con un ventaglio di attività e progetti ben diversificato.
● Wheaton Precious Metals Corp
Fra le maggiori società di streaming di metalli preziosi, Wheaton Precious Metals Corp (NYSE: WPM) con sede a Vancouver in Canada gestisce la vendita di argento, oro, palladio, cobalto e 24 miniere con numerosi progetti in corso di sviluppo. Un riferimento sicuro per gli investitori con asset di qualità e performance verificabili.
CFD argento
Un approccio diverso è puntare sugli strumenti derivati con caratteristiche speculative. I CDF (contratti per differenza) sono relativamente facili da utilizzare e si basano sulla differenza di prezzo con possibilità di vendere allo scoperto.
Futures
Come i CDF, i futures sono strumenti derivati – e dunque rischiosi – che sfruttano la leva finanziaria. La loro complessità li rende un asset riservato agli operatori esperti. Oltre a speculare sul prezzo della materia prima, in questo caso l’investitore ha la possibilità di acquisire metallo fisico.
Fondi comuni
I fondi comuni (commodities mutual funds) offrono la possibilità di investire sulle materie prime senza esporsi al rischio che caratterizza strumenti come i futures. L’investimento può riferirsi sia alle materie prime vere e proprie che alle azioni di società minerarie o coinvolte nella commercializzazione e nell’impiego dell’argento per varie tipologie di applicazioni.
Investire in argento: quali sono i vantaggi?
Rendimenti
Investire in argento conviene dal punto di vista del rendimento? Come per ogni tipo di investimento, le aspettative di guadagno sono commisurate al livello di rischio: pensiamo agli strumenti basati su derivati e, in generale, agli asset speculativi indicati per le operazioni di breve periodo. Chi ha un atteggiamento più cauto e non ha fretta può orientarsi sull’acquisto di argento fisico.
Bene fisico/tangibilità
Come altre tipologie di beni rifugio, l’argento può integrare una strategia difensiva contro i rischi del mercato. Investire in argento fisico offre una garanzia importante: al di là delle variazioni di prezzo, questo tipo di investimento è destinato a mantenere il suo valore anche nell’ipotesi di un crollo finanziario.
Investimento liquido
I lingotti d’argento solo relativamente facili da vendere: chi ha fretta di concludere l’operazione, tuttavia, potrebbe non recuperare appieno il valore del metallo, tenuto conto anche della tassazione. In alternativa esistono strumenti più liquidi come i fondi ETF che consentono di scambiare rapidamente le quote sul mercato.
Diversificazione
Come altri metalli preziosi e commodities, l’argento è una buona opzione per ampliare il portafoglio: l’ideale è controbilanciare la sua relativa volatilità con asset più stabili, specie se la scelta ricade sul trading con strumenti a leva.
Quali sono i rischi?
Come altre materie prime, l’argento può rappresentare un buon investimento nel medio periodo, senza sottovalutare i rischi legati alle oscillazioni di prezzo improvvise. Rispetto ad altri metalli, l’argento può risultare infatti piuttosto volatile.
Conviene investire in argento oggi?
L’acquisto di materie prime è una valida soluzione per diversificare l’investimento, a condizione che l’esposizione non sia eccessiva. In linea generale, quest’ultima dovrebbe aggirarsi intorno al 5% del capitale investito. Come l’oro, l’argento può dare sicurezza all’investitore e contribuire a stabilizzare il portafoglio specie al culmine di una corsa al rialzo.
Investire in periodo di crisi (covid-19 e guerra Russia-Ucraina)
Nel corso degli ultimi due anni il prezzo delle commodities ha registrato una forte crescita, per certi versi imprevedibile nel suo sviluppo, data la complessità del quadro geopolitico e delle relazioni internazionali. Al netto delle frizioni e delle incognite, è indubbio che le materie prime siano da considerare oggi un diversificatore irrinunciabile per i portafogli multi asset.
Conclusioni
Investire in beni rifugio, argento incluso, è sempre consigliabile, considerando anche l’importanza di questo metallo in ambito industriale e la crescente domanda dei mercati emergenti. Per chi vuole puntare sugli ETF e sull’argento finanziario è fondamentale rivolgersi a un gestore affidabile: chiedi consiglio a MoneyFarm per inserire i migliori asset in portafoglio e per calibrare l’esposizione nel tempo.
Domande frequenti
Perché investire in argento?
L’argento è considerato da sempre un bene rifugio. Rispetto ad altri metalli preziosi si caratterizza per la versatilità di impiego in ambito industriale, ma anche per la volatilità delle quotazioni. È un investimento di nicchia che richiede competenze specifiche per poter sfruttare i movimenti di prezzo.
Meglio investire in argento fisico o finanziario?
Acquistare quote di fondi, azioni e altri strumenti liquidi può offrire buoni rendimenti nel breve periodo e ha il vantaggio di semplificare gli scambi. Il metallo fisico, del resto, rappresenta una riserva di valore nel tempo e consente di proteggersi da eventuali turbolenze del mercato.
Investire in ETF argento conviene?
Gli ETF con sottostante argento sono un ottimo strumento per diversificare un portafoglio multi asset. Sono considerati, comunque, uno investimento per specialisti, data la loro complessità: rivolgersi a un intermediario specializzato è fondamentale, specie nel caso dei fondi più rischiosi.
*Investire in strumenti finanziari comporta rischi inerenti, tra cui perdita di capitale, fluttuazioni del mercato e rischio di liquidità. I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri. È importante considerare la tua tolleranza al rischio e gli obiettivi d’investimento prima di procedere.