Nei mesi recenti le valutazioni dello zucchero hanno catturato l’attenzione degli investitori e per un buon motivo.
Di recente, le valutazioni dello zucchero, come quelle dei titoli delle molte aziende legate a questa filiera, hanno guadagnato slancio: tanto che moltissimi investitori si domandano se oggi vi sia un’opportunità di investire in questa materia prima di uso molto comune. Investire nelle materie prime agricole non è mai semplice. Oggi grazie agli ETF sullo zucchero (ETF sugar), sempre più investitori hanno la possibilità di puntare e prendere una posizione sul prezzo dello zucchero con relativa semplicità.
🇧🇷🇮🇳 Quali sono le principali nazioni produttrici di zucchero? | Il Brasile e l’India |
🌐 Lo stato interviene nel commercio dello zucchero? | Sì, creando un prezzo di scambio minimo nei principali paesi produttori |
📈 Esistono degli ETF sullo zucchero quotati su Borsa Italiana? | Sì |
❓ Si possono trovare ETF sugar a leva? | Sì ma investire in essi è altamente sconsigliato per l’investitore non professionista. |
ETF sugar conviene investire nello zucchero?
Ma prima di approfondire il tema degli ETF sullo zucchero, cerchiamo di capire qualcosa di più riguardo al commercio di questa materia prima. Lo zucchero viene estratto dalla canna da zucchero. Oltre allo zucchero, la canna da zucchero produce altri sottoprodotti, compreso l’etanolo che viene utilizzato come combustibile alternativo. L’India è il secondo produttore di zucchero dopo il Brasile e ospita più di 700 zuccherifici. Circa cinque milioni di agricoltori sono associati al settore, il che riflette un’elevata dipendenza dell’agricoltura di questi due giganti dalla produzione di zucchero.
Sebbene lo zucchero sia storicamente un’industria ciclica (che tende a prosperare in fasi positive di mercato), la domanda di zucchero è piuttosto lenta ad adattarsi ai mutamenti economici. Pertanto, per capire la ciclicità del settore, bisogna concentrarsi sul lato dell’offerta. A causa delle dimensioni del settore e della sua importanza in termini di impiego, esso riceve un’elevata attenzione da parte dei governi dei maggiori produttori (come appunto il Brasile e l’India) e pertanto l’industria dello zucchero è altamente regolamentata. Il governo indiano, per esempio, decide il prezzo minimo di vendita, che funge da cuscino e rende la coltivazione della canna da zucchero più redditizia per gli agricoltori.
Durante il periodo del buon monsone, la produzione di canna da zucchero è molto elevata, il che porta a una maggiore offerta sul mercato. In definitiva, ciò si traduce in prezzi più bassi e una minore redditività per gli zuccherifici. A volte, i proprietari di mulini devono vendere lo zucchero a un prezzo inferiore ai loro costi di produzione. Quindi, questi agricoltori passano ad altre colture, determinando così un calo della superficie di coltivazione della canna da zucchero e, di conseguenza, una minore produzione negli anni a venire.
A causa della minore produzione e della domanda stabile, i prezzi dello zucchero aumentano, il che aumenta la redditività per i proprietari di mulini. Questi prezzi elevati e il prezzo minimiamo garantito, invogliano gli agricoltori a produrre canna da zucchero, aumentando così nuovamente la produzione. L’intero ciclo dura circa quattro-cinque anni e determina la ciclicità dei prezzi dello zucchero.
Attualmente, la produzione di zucchero in Brasile ha subito una battuta d’arresto a causa della minore resa dei raccolti, a causa della scarsa semina e del monsone sfavorevole. Ciò ha portato a una diminuzione dell’offerta e a un aumento dei prezzi internazionali dello zucchero, a vantaggio del suo secondo produttore più grande, l’India.
Inoltre, c’è stato un aumento della domanda di etanolo da parte delle società energetiche sostenuta dai piani del governo di aumentare la produzione di etanolo e ridurre la dipendenza dal petrolio estero. Vista la ciclicità del settore, chi volesse entrare nel mercato dovrebbe riuscire nel difficile compito di individuare il momento del ciclo favorevole. In caso contrario, si potrebbero avere perdite sostanziali.
Gli ETF sullo zucchero
Gli ETF sono una soluzione piuttosto economica e pratica per tutti coloro che volessero investire nel mercato dello zucchero. Gli ETF, o Exchange Traded Funds, sono dei fondi di investimento passivi il cui scopo è quello di replicare l’andamento di un indice borsistico. Il principale vantaggio degli ETF è il fatto che essi permettono di investire un gruppo di titoli mantenendo un’ampia diversificazione in modo semplice e con costi solitamente contenuti.
La grande varietà di fondi e quindi di ETF a disposizione dell’investitore permette anche un’ampia flessibilità nella creazione di portafogli di investimenti e un’ampia opportunità di scelta di strategie. Inoltre, come suggerisce il nome, gli ETF sono quotati sui mercati regolamentati: questo vuol dire che le quote possono essere scambiate giornalmente. Ciò garantisce solitamente una relativa liquidità e facilità di negoziazione per questi fondi, che possono essere comprati e venduti in modo relativamente semplice.
Gli ETF sulle materie prime , o ETC (Exchange Traded Commodities) hanno come obiettivo la replica dell’andamento del prezzo di una materia prima. Anche in questo caso esiste un indice di riferimento che segue il prezzo della materia prima (o investe in un paniere di azioni legate alla filiera della materia prima) e l’ETF replica il prezzo dell’indice.
Quando si selezionano gli ETF, e lo stesso vale sugli ETF sugar, bisogna stare molto attenti al tipo di replica associato al fondo.
• Esistono ETF a replica fisica, che acquistano in quota proporzionale la totalità delle azioni presenti in un indice. Questi fondi sono solitamente molto apprezzati per la trasparenza nella strategia di replica, ma hanno anche costi solitamente più elevati perché richiedono operazioni di gestione più complicate.
• Ci sono poi gli ETF a replica sintetica: per quanto riguarda gli ETF che investono in materie prime questi fondi costruiscono l’esposizione attraverso contratti derivati. Per questo motivo è molto importante capire e studiare quali siano le modalità di investimento di questi fondi quando si investe in un ETF a replica sintetica.
Quotazioni: grafico prezzo dello zucchero grafico ETF zucchero
Dal grafico, che traccia il prezzo dello zucchero negli ultimi 10 anni, si può apprezzare l’andamento ciclico del prezzo di questa materia prima. Come si può notare il prezzo negli ultimi 2 anni (in parallelo alla ripresa post pandemia) è cresciuto sostanzialmente, avvicinandosi ai massimi storici dell’ultima decade.
A oggi la quotazione dello zucchero è di 18 centesimi di dollaro per pound, contro un record negli ultimi 10 anni di 23 centesimi di dollaro per pound. Come si può notare dall’analisi del grafico, il prezzo dello zucchero ha avuto un crollo verticale durante la pandemia, in linea con quanto successo con altre materie prime, ma ha poi recuperato velocemente terreno tornando all’interno della tendenza di crescita che si notava già prima della pandemia.
Sapendo che l’andamento dello zucchero è ciclico, la rincorsa dei prezzi degli ultimi due anni è un fattore che sicuramente non può essere ignorato da chiunque stia considerando l’investimento su questa materia prima, anche se la crescita della domanda – legata alla sempre maggiore richiesta da parte dell’industria di carburanti – potrebbe creare le condizioni di fondo per un apprezzamento di questa materia prima nel lungo termine.
I migliori ETF sullo zucchero
Su Borsa Italiana è presente una gamma di ETC offerta da WisdomTree, azienda specializzata nella distribuzione di fondi sulle materie prime. L’ETF WisdomTree Sugar si basa sull’indice Bloomberg Sugar Subindex per tracciare il valore della materia prima. L’ETF opera attraverso replica sintetica: questo vuol dire che lo zucchero non viene acquistato direttamente ma vengono impiegati dei contratti derivati per simularne il prezzo. Questo vuol dire che nell’investimento, oltre all’azienda che gestisce il fondo, sono coinvolte altre controparti come “garanti” di questi contratti.
Il fondo, lanciato nel 2006, ha un patrimonio gestito di oltre 20 milioni di dollari e commissioni di gestione piuttosto competitive considerato che si tratta di un ETC (0,45%). La valuta di riferimento è il dollaro.
Nella stessa gamma WisdomTree esiste anche un fondo EURO HEDGED che garantisce una protezione per l’investitore euro rispetto al rischio di cambio per un prezzo solo leggermente inferiore. Esiste poi una variante di investimento a leva x2 e x3 che. Oltre ad avere costi di gestione più elevati, questi strumenti sono altamente sconsigliati per gli investitori non professionali, per la relativa facilità con cui si può perdere tutto il capitale investito.
Investire negli ETF sugar conviene?
L’investimento in materie prime è un investimento altamente specializzato, destinato a investitori esperti. Prima di puntare, comunque con una parte limitata del proprio capitale, su questo tipo di investimento bisogna sviluppare una visione chiara e coerente.
Il consiglio per tutti gli investitori che non avessero un livello di esperienza sufficiente ad approcciare questo tipo di investimenti è sempre quello di farsi accompagnare da consulenti professionisti in grado di supportare l’investitore nella creazione di una strategia di investimento ben diversificata.
Domande frequenti
Come viene utilizzata la canna da zucchero?
Oltre che per l’uso alimentare, derivato dalla canna da zucchero è anche l’etanolo che viene utilizzato per la produzione dei carburanti alternativi.
Cosa determina la ciclicità del prezzo dello zucchero?
Soprattutto l’offerta e le dinamiche economiche e politiche dei maggiori paesi produttori come India e Brasile.
Esistono ETF sugar a leva?
Esistono su Borsa Italiana fondi a leva x2 e x3 che, ma la scelta di questi fondi e sconsigliata a investitori non esperti.
*Investire in strumenti finanziari comporta rischi inerenti, tra cui perdita di capitale, fluttuazioni del mercato e rischio di liquidità. I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri. È importante considerare la tua tolleranza al rischio e gli obiettivi d’investimento prima di procedere.