Negli ultimi anni il ricorso ai fondi pensionistici integrativi si è moltiplicato, complice l’esigenza di colmare il gap previdenziale comune a carriere irregolari e discontinue, o dovuto a retribuzioni insufficienti per affrontare il caro vita. Un altro incentivo riguarda i numerosi vantaggi del fondo pensione, riconosciuto come uno strumento utile per gestire in modo efficace il risparmio. In parallelo, sono aumentate le domande di trasferimento da un fondo pensione a un altro, alla ricerca di condizioni migliori o per soddisfare esigenze specifiche come la cessazione del rapporto di lavoro. Quando si può trasferire un fondo pensione e quali sono i costi da affrontare?
🤝 É possibile trasferire il fondo pensione? | Sì dopo due anni di adesione al fondo |
📝 Quali sono le tempistiche? | La pratica deve essere completata entro sei mesi dall’avvio |
📌 Quali sono i requisiti per il trasferimento fondo pensione? | Anzianità contributiva |
👍 Conviene? | Dipende dal tipo di fondo e dalle commissioni |
Passare da un fondo pensione a un altro: è possibile?
Grazie al fondo pensione, una volta conclusa la carriera lavorativa è possibile convertire i risparmi in reddito e accedere, di conseguenza, a una pensione più alta, adeguata al costo della vita. Le condizioni contrattuali, tuttavia, possono variare in modo sensibile da un prodotto all’altro suggerendo, in alcuni casi, l’opportunità di trasferire la posizione individuale da un fondo all’altro: quando conviene farlo e quali sono le regole da seguire?
Cosa dice la normativa?
Il trasferimento del tfr pregresso a un nuovo fondo pensione è possibile solo se riguarda prodotti qualificati come previdenziali, conformi cioè al decreto legislativo 252/05 e modificazioni successive. La pratica può riguardare fondi chiusi, aperti e PIP (Piani Individuali Pensionistici), con differenze riguardo i costi e le commissioni. Per quanto concerne la tassazione del fondo pensione, questa è applicata in fase di prestazione e sui rendimenti conseguiti: non riguarda, dunque, la fase di trasferimento. La pratica, inoltre, non è gravata da penali.
I requisiti per il trasferimento di un fondo pensione
Per avviare la richiesta di trasferimento del fondo pensione è necessario rispettare una serie di requisiti specifici, variabili in base alla situazione lavorativa. In generale, il fondo è trasferibile dopo due anni dalla sottoscrizione. Nel caso dei lavoratori pubblici iscritti a un fondo pensione chiuso, tuttavia, il periodo minimo di contribuzione risulta di 3 o 5 anni a seconda che la richiesta di trasferimento riguardi un prodotto simile o un fondo aperto o PIP.
E’ possibile trasferire il fondo pensione? La risposta degli esperti
Il trasferimento di un fondo pensione da una categoria lavorativa all’altra rappresenta un’opzione flessibile e vantaggiosa nel panorama previdenziale italiano. Molto spesso, i lavoratori si trovano a cambiare impiego o settore lavorativo e, con ciò, sorge la necessità di gestire in modo efficiente il proprio piano pensionistico. Fortunatamente, le normative attuali permettono il trasferimento del capitale accumulato da un fondo pensione di categoria a un piano individuale pensionistico, come nel caso di un trasferimento verso Moneyfarm.
Questo tipo di operazione, definita appunto trasferimento, è regolamentata in modo da garantire la continuità del percorso previdenziale del lavoratore, senza perdite di benefici o accumuli già realizzati. Il trasferimento consente, quindi, di mantenere la propria strategia di investimento previdenziale, adattandola alle nuove esigenze lavorative e personali. Il processo è generalmente semplice e non comporta oneri eccessivi, permettendo al lavoratore di gestire il proprio piano pensionistico con la massima flessibilità.
https://youtu.be/N-f5cDHiT48
Trasferimento fondo pensione: quando si può fare?
In linea generale è possibile trasferire il tfr dall’azienda a un nuovo fondo pensione a condizione di rispettare l’anzianità contributiva. Un’eccezione riguarda i lavoratori che perdono i requisiti di partecipazione al fondo, ad esempio per cessazione del rapporto di lavoro: nel caso dei fondi negoziali, il trasferimento può essere fatto prima del periodo standard.
Come fare per passare da un fondo pensione a un altro?
Come trasferire un fondo pensione? Il primo accorgimento è consultare la documentazione da allegare al modulo di trasferimento del fondo pensione in pdf. É necessario, inoltre, verificare se il fondo prevede un contributo a carico del datore di lavoro e, di conseguenza, se l’importo in questione verrà destinato al nuovo prodotto pensionistico. Nel caso dei fondi aperti e non negoziali, infatti, il lavoratore potrebbe perdere questo diritto. La considerazione da fare, dunque, riguarda le condizioni contrattuali della forma pensionistica prescelta prima di procedere all’effettivo trasferimento della posizione.
Le caratteristiche del processo di trasferimento
Il trasferimento del tfr pregresso a un fondo pensione diverso si articola in varie fasi. Anzitutto, il fondo cedente dovrà verificare i dati riportati nel modulo trasferimento del fondo pensione e la presenza dei requisiti. Una volta completata la richiesta, l’ente procederà a comunicare al fondo cessionario la disponibilità al trasferimento, i dati identificativi e il numero di iscrizione all’Albo dei fondi pensione COVIP. In assenza di ragioni ostative, il nuovo fondo accoglierà la richiesta comunicando i dati bancari per disporre il trasferimento.
Quali sono le tempistiche dalla richiesta al trasferimento?
Per legge, dalla richiesta di trasferimento del fondo pensione al completamento della pratica non possono trascorrere più di sei mesi. Per l’avvio della pratica è necessario disporre dell’autorizzazione del fondo cessionario.
Quali sono i costi del trasferimento di un fondo pensione?
I costi per trasferire la previdenza complementare variano da un fondo all’altro e dipendono dal prodotto specifico. Il rispettivo regolamento, pubblicato sul sito web del fondo, deve riportare nel dettaglio le condizioni dei trasferimenti, così come le commissioni e i costi di gestione. Per quanto riguarda la tassazione, come accennato, il trasferimento avviene in esenzione fiscale poiché l’imposizione avviene in fase di prestazione.
Conclusioni
Oltre alla possibilità di trasferire la posizione da un prodotto all’altro, la previdenza complementare offre diversi vantaggi sul piano fiscale. Infatti, il fondo pensione è deducibile ai fini Irpef fino alla soglia di 5.164 euro, con deducibilità al 50% o al 100% a seconda del carico familiare. Si tratta, dunque, di un prodotto volto ad accrescere l’importo della pensione e, insieme, a migliorare la gestione del risparmio. L’ideale è affiancarlo a un portafoglio di investimento personalizzato: scopri i vantaggi del piano pensione Moneyfarm e come costruire il piano di investimento adatto per raggiungere gli obiettivi futuri.
Domande frequenti
É possibile trasferire un fondo pensione?
Il trasferimento del fondo pensione può essere fatto senza incorrere in penali o tassazione aggiuntiva. Una volta avviata la pratica, l’adesione al nuovo fondo deve avvenire entro sei mesi.
Come avviene il trasferimento da un fondo pensione ad un altro?
La pratica prevede la verifica dell’anzianità contributiva con periodo minimo di due anni salvo eccezioni. Il titolare del piano pensione dovrà sottoporre il modulo di trasferimento al fondo pensione, allegando la relativa documentazione e avere l’autorizzazione del fondo cessionario per il trasferimento della posizione.
Quale tassazione si applica al trasferimento del fondo pensione?
Il trasferimento avviene in esenzione fiscale: la tassazione del fondo, infatti, riguarda i rendimenti e la fase di erogazione del capitale o della pensione.
*Investire in strumenti finanziari comporta rischi inerenti, tra cui perdita di capitale, fluttuazioni del mercato e rischio di liquidità. I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri. È importante considerare la tua tolleranza al rischio e gli obiettivi d’investimento prima di procedere.