Rischio di mercato: cos’è? Tutto quello che c’è da sapere


Le variazioni del mercato e dello scenario economico, per definizione, espongono il portafoglio di investimento al rischio di prestazioni deludenti, sia in caso di rialzi che di ribassi imprevisti, nel caso dello short selling. Nello specifico, cos’è il rischio di mercato, a cosa è dovuto e quali strumenti di copertura è possibile adottare?

💸 Rischio di mercato: cos’è? La possibile perdita di redditività dovuta a imprevisti e variazioni del mercato
📝 Da cosa è composto? Rischio di cambio, commodity risk, variazione dei costi azionari e dei tassi di interesse
💡 Come si misura il rischio di mercato? Metodi statistici come value at risk, coefficiente beta
🎯 Come si riduce? Diversificazione, hedging

Rischio di mercato: una definizione

Qualsiasi attività finanziaria è esposta alla possibilità di subire un ritorno inferiore alle attese. Non a caso, l’investimento è soggetto a un premio per il rischio di mercato, ovvero a un rendimento per compensare la possibilità di perdere il capitale.

Rischio di mercato: i principali fattori che lo determinano

Il rischio di mercato è dato da un insieme di fattori, spesso imprevedibili e non semplici da gestire. Vediamo i più importanti.

Tassi d’interesse

Le variazioni dei tassi d’interesse, specie se repentine, contribuiscono ad accrescere la volatilità dei mercati, incidendo sul prezzo degli asset. L’aumento dei tassi può deprimere gli investimenti, i consumi, la competitività delle esportazioni e, di conseguenza, diminuire gli utili delle società e il valore delle azioni.

Corsi azionari

Gli investimenti azionari sono soggetti al rischio di mercato e al cosiddetto rischio specifico, ovvero all’andamento della società emittente. Diversificare il portafoglio è un modo per ridurre il secondo: il rischio sistemico (legato, cioè, alla situazione dei mercati finanziari) non è invece eliminabile. Le azioni e gli indici azionari sono soggetti a continue oscillazioni, specie nel caso di mercati contraddistinti da forte volatilità.

Costi delle materie prime

Il cosiddetto commodity risk è il rischio dovuto alla variazione di prezzo delle materie prime quali prodotti energetici e metalli.

Tassi di cambio valutari

Il rischio di cambio, legato cioè alle variazioni di prezzo di una valuta, definisce il costo degli asset e i guadagni delle attività sui mercati forex.

Come si misura e come si calcola il rischio di mercato?

Il rischio di mercato misura con strumenti come il VAR (value at risk) e i coefficienti beta e alfa per confrontare la volatilità di un titolo rispetto alla generalità del mercato.

Come proteggersi dai rischi di mercato?

Eliminare il rischio di mercato non è possibile. Tuttavia, esistono strategie utili per mitigarlo. Fra gli approcci più utilizzati dai trader esperti c’è l’hedging, ovvero il ricorso a strumenti come stock index future e trading con le opzioni per controbilanciare le posizioni.

Conclusioni

Come previsto dalle regole sul rischio di mercato Mifid, la tolleranza individuale al rischio è cruciale per scegliere i prodotti e i servizi finanziari migliori. Affidarsi a un consulente finanziario esperto è l’ideale per studiare la corretta esposizione e aumentare le prospettive di rendimento. Iscriviti a Moneyfarm per scoprire qual è il tuo profilo di investitore e quali sono gli strumenti più adatti per raggiungere i tuoi obiettivi.

Domande frequenti

Rischio di mercato: cos’è?

La volatilità dei prezzi e le variazioni dei mercati incidono sulla quotazione degli asset e sul valore di azioni e altri strumenti finanziari. Il rischio di mercato – a differenza del cosiddetto rischio specifico, legato a una precisa società – riguarda la possibilità di conseguire un ritorno inferiore al previsto, a causa di fattori che condizionano l’andamento del mercato nel suo complesso.

Da quali fattori dipende il rischio di mercato?

Fra i più importanti sono il commodity risk, il rischio di cambio, la variazione dei costi azionari e dei tassi.

Come si misura?

Esistono vari indicatori per stimare il rischio di mercato. Per la misura della volatilità è possibile ricorrere al coefficiente beta, utile per confrontare l’andamento di un titolo rispetto alla direzione generale del mercato. Il value at risk (VAR) è uno strumento statistico impiegato per calcolare – sulla base di diversi scenari – la probabilità che un investimento perda valore entro un certo periodo.

Hai trovato questo contenuto interessante?

Hai già votato, grazie!

*Gli investimenti in strumenti finanziari sono soggetti alla variabilità del mercato e possono determinare la perdita, in tutto o in parte, del capitale inizialmente investito.

Avatar Centro Studi Moneyfarm