L’acquisto del primo immobile è un passo importante nella vita di ogni persona e va ponderato tenendo conto di tutti gli aspetti. Uno dei fattori da tenere in considerazione è il costo del notaio per l’acquisto della prima casa, che spesso incide in modo significativo sulla spesa complessiva.
Le spese notarili si compongono di varie voci. Oltre all’onorario che spetta al notaio, a cui si deve aggiungere l’IVA, vanno pagate anche le imposte di registro, catastale e ipotecaria. Vendiamo nel dettaglio come calcolare questi costi e come scegliere il notaio per l’acquisto della prima casa.
Quali sono le imposte notarili? | Imposta catastale, imposta di bollo e imposta di registro |
Cosa cambia se si compra casa dal costruttore? | Le imposte sono più alte e si paga anche l’IVA |
L’onorario del notaio è diverso in caso di mutuo? | Sì e dipende soprattutto dall’importo dell’ipoteca |
Come si calcola la parcella del notaio? | Non c’è un tariffario standard e il notaio stabilisce liberamente la sua parcella |
Imposte atti notarili: quali sono?
Quando si acquista casa per la prima volta, è bene sapere che le imposte per gli atti notarili hanno un importo diverso a seconda che la casa sia acquistata da un privato oppure dal costruttore. Se chi vende casa è proprio il costruttore, le imposte da pagare sono sensibilmente più alte e alle imposte si deve aggiungere anche l’IVA, che il costruttore verserà poi all’erario.
In caso di acquisto della prima casa, l’acquirente pagherà l’imposta catastale e l’imposta di bollo nella misura di 50€ ciascuna. Per determinare l’importo dell’imposta di registro, bisognerà calcolare prima il valore catastale dell’immobile. Infatti il valore catastale si usa come base imponibile per calcolare l’imposta di registro, che è pari al 2%.
Per calcolare il valore catastale dell’immobile serve la visura catastale, che si può richiedere al catasto oppure al geometra di fiducia. Nella visura è indicata la rendita catastale, che dovrà essere moltiplicata per il coefficiente 115,5 per ottenere il valore catastale dell’immobile.
Se ad esempio la rendita catastale dell’immobile è pari a 1.000€, il suo valore catastale sarà di 115.500€. Per ricavare l’esatto importo dell’imposta di registro, va quindi calcolato il 2% del valore catastale, pari a 3.110€.
1000 x 115,5= 155.500 x 0,02= 3.110€
All’imposta di registro vanno poi sommate l’imposta catastale e l’imposta di bollo, pari a 50€ ciascuna. Per un immobile di questo tipo l’acquirente dovrà pagare in tutto 3.210€ di imposte per gli atti notarili.
3.110 + 50 + 50= 3.210€
Parcella del notaio sull’acquisto della prima casa
Una delle voci di spesa che incide di più sul totale è la parcella del notaio sull’acquisto della prima casa. Il notaio è tenuto a presentare all’acquirente dell’immobile un preventivo, che è legato soprattutto al prezzo previsto per la compravendita dell’immobile.
In base alle tariffe vigenti fino a qualche anno fa e che possono aiutare a farsi un’idea della spesa, quando l’immobile era venduto a 100.000€, la parcella del notaio andava da un minimo di 1.700€ ad un massimo di circa 2.500€. Per un immobile fino a 465.000€ la parcella oscillava invece da un minimo di 2.500€ ad un massimo di 3.700€.
Se fino a qualche tempo fa l’importo della parcella restava lo stesso indipendentemente dal tipo di immobile (che poteva essere un appartamento, una villa, ma anche un garage, una cantina, un negozio, un terreno, un magazzino o un capannone), oggi la tipologia dell’immobile è una delle variabili che incide sull’importo da pagare.
Onorario notaio: mutuo
Quando l’acquirente ha necessità di accendere un mutuo o chiede un finanziamento, il costo del notaio per il mutuo ipotecario è legato per lo più al valore dell’ipoteca. Si deve precisare che il notaio in questo caso dovrà redigere un contratto ulteriore rispetto a quello di compravendita, quindi questo onorario va a sommarsi alla parcella prevista per il contratto di compravendita.
In base alle tariffe vigenti fino al 2013, per un immobile ipotecato per 100.00€, l’onorario del notaio in caso di acquisto prima casa andava da circa 1.400€ a 1.700€. In caso di ipoteca fino a 465.000€, bisognava versare al notaio da un minimo di 1.900€ a un massimo di 2.500€.
Se occorre redigere un contratto preliminare, l’acquirente dovrà pagare al notaio all’incirca dai 500 ai 1.000€. A questi compensi orientativi che abbiamo indicato, bisognerà aggiungere l’IVA, pari al 22%.
Come calcolare il costo del notaio?
Oggi le spese notarili per la prima casa non sono più legate ad un tariffario, ma il notaio può determinare liberamente la propria parcella, in base al principio della libera concorrenza. Per fare una stima più precisa in merito al calcolo del costo del notaio per l’acquisto della prima casa, non si ha altra scelta che chiedere uno o più preventivi.
I fattori che incidono sulla parcella da pagare sono il prezzo fissato per la compravendita dell’immobile, il numero di acquirenti e anche la tipologia di immobile.
La parcella pagata al notaio comprende anche le cosiddette ispezioni ipocatastali, ossia le spese legate alla ricerca e alle verifiche sull’immobile che sono indispensabili per redigere la relazione notarile e il mutuo. Grazie a questi controlli, il notaio può confermare che il venditore è l’effettivo proprietario dell’immobile e che il bene non è gravato da ipoteche iscritte in precedenza.
Un’altra voce di spesa che è inclusa nell’onorario pagato al notaio è l’onere dovuto alla Cassa Nazionale del Notariato. A volte queste voci vengono dichiarate in modo esplicito nel preventivo, mentre in altri casi non vengono esplicitate.
Come scegliere il notaio?
Quando si acquista la prima casa, niente può essere lasciato al caso, soprattutto dettagli importanti come la scelta del notaio. Come scegliere il notaio per essere certi di non avere problemi dopo la stipula del contratto?
Chi ha la fortuna di conoscere un notaio, magari perché consigliato dalla famiglia o dalla cerchia di conoscenti, di certo non ha questo tipo di problemi. Quando invece non si conosce proprio nessuno, il primo passo è quello di chiedere diversi preventivi.
La parcella richiesta dal notaio per l’acquisto della prima casa è uno dei fattori determinanti per fare la scelta, ma non può essere l’unico criterio per decidere. È bene valutare anche la disponibilità del notaio e la chiarezza del suo preventivo.
Altri criteri per scegliere il professionista sono anche le tempistiche proposte per preparare la documentazione e per il rogito, ma anche la dotazione tecnologica, che di certo facilita le comunicazioni e l’invio telematico delle pratiche.
Conclusioni
L’acquisto della prima casa nella cultura italiana rappresenta un evento quasi irrinunciabile, soprattutto quando si acquista l’immobile per abitare. Quando invece si compra l’immobile a scopo d’investimento, bisogna fare qualche valutazione in più sull’opportunità della scelta.
L’immobile rappresenta un asset finanziario come tanti altri e comporta quindi dei costi di gestione e dei rischi, che bisogna ponderare con attenzione. Tra tutti gli asset finanziari, gli immobili sono un investimento poco liquido, perché vendere una casa non è così semplice come vendere delle azioni. Valutare molto bene il costo del notaio per l’acquisto della prima casa, è di certo l’approccio giusto per contenere i costi dell’investimento.
Uno dei mantra più importanti per noi di Moneyfarm è la diversificazione degli investimenti. Rischiare una sovraesposizione del proprio portafoglio nel settore immobiliare (o in qualunque altre settore), è quindi un errore che bisogna scongiurare. Per diversificare ulteriormente il tuo portafoglio d’investimenti, puoi affidarti alla gestione patrimoniale di Moneyfarm e avere un consulente dedicato sempre al tuo fianco.
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Domande frequenti
Quanto incide la parcella del notaio nell’acquisto della prima casa?
La parcella del notaio è legata all’importo previsto per la compravendita dell’immobile e alla tipologia di immobile che si sta acquistando. Non esiste più un tariffario standard, ma bisogna chiedere uno o più preventivi ai notai per conoscere la spesa.
Come si calcola il costo del notaio?
Il notaio può stabilire liberamente la propria parcella, che comprende anche le cosiddette ispezioni catastali e tutte le verifiche che sono necessarie prima del rogito.
Come scegliere il notaio?
Chi non ha un notaio di fiducia, può chiedere diversi preventivi e lasciarsi guidare dalla chiarezza del preventivo e dalla disponibilità del professionista.
*Investire in strumenti finanziari comporta rischi inerenti, tra cui perdita di capitale, fluttuazioni del mercato e rischio di liquidità. I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri. È importante considerare la tua tolleranza al rischio e gli obiettivi d’investimento prima di procedere.