Investimenti: cosa fare in caso di successione?

Nella vita, ottimista o pessimista che si sia, si è consapevoli che prima o poi si potrà venire a mancare, quindi meglio prepararsi e conoscere se i nostri cari godranno dei nostri beni e in qual misura.

Il tema delle successioni ci è noto a grandi linee sia per cultura che per eventi spiacevoli che ci sono successi nella nostra vita. Ma quanti di noi ne conoscono i dettagli?

In tema di investimenti, o di accrescimento del proprio patrimonio, tutti siamo preoccupati riguardo quello che arriverà ai nostri cari una volta che avremmo lasciato il mondo terreno; ecco quindi un’esemplificazione del processo di successione.

Il coniuge ed i figli del defunto sono tutelati fino ad un valore del patrimonio totale del defunto di 1 milione di Euro, pagheranno infatti una tassa di successione del 4% solo per l’eccedente di questa cifra, gli altri congiunti avranno una tassa del 6%, e gli eredi stranieri una tassa del 10%.

La tutela del patrimonio ereditato, e quindi la mancanza della tassa di successione, ammonta a 100mila euro nel caso in cui si tratti di fratelli e sorelle.

Quando si sente parlare di patrimonio, bisogna fare attenzione, si intendono tutti i beni sia mobili che immobili, al netto di eventuali passività (come ad esempio i debiti). Per beni mobili si intendono gioielli, opere d’arte, ed ovviamente anche conti correnti bancari e postali, investimenti in azioni, obbligazioni, fondi fiduciari etc. I beni immobili, verranno valutati al loro valore catastale. Attenzione inoltre ai conti correnti cointestati e alle rispettive scelte di firma congiunta e disgiunta.

ETF e successione

Anche i nostri ETF ricadono nella categoria degli investimenti, quindi risultano molto semplici e sicuri, grazie ad un processo di successione snello e ben comprensibile.

Inoltre, godono anche del vantaggio della diversificazione a bassi costi grazie alla loro natura che mira a replicare l’andamento di un indice, e quindi vanno a considerare un paniere di titoli, facendo assumere all’investitore una posizione ad un settore e non ad un singolo titolo, evitandogli di essere legato alla sorte di un unico ente.

Altro fattore positivo di questo strumento, è la sua flessibilità grazie all’assenza di qualsiasi vincolo temporale, lasciando la possibilità di liquidare i propri investimenti sicuri al momento che si ritenga più opportuno o semplicemente al momento del bisogno.

In più, ognuno ha obiettivi diversi per il proprio capitale, dalla protezione dall’inflazione, al puro rendimento, cercando di non parcheggiare una liquidità in qualche conto deposito. Tutti questi traguardi sono facilmente raggiungibili con gli ETF, strumenti quotati che nascono di natura obbligazionaria e azionaria permettendo di creare un portafoglio in linea con qualsiasi tipologia di investitore e modello di rischio, da quello più intrepido a quello più prudente.

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*Gli investimenti in strumenti finanziari sono soggetti alla variabilità del mercato e possono determinare la perdita, in tutto o in parte, del capitale inizialmente investito.

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