Meglio il PAC o il fondo pensione? Ecco cosa scegliere nel 2024

Il sistema pensionistico pubblico italiano non ha seguito l’evoluzione di un paese che è andato via via invecchiando e che per molteplici ragioni (non solo demografiche ma anche economiche e politiche) si trova ora  fare i conti con pensioni insufficienti se non a rischio.

🤓Significato di PAC Piano di Accumulo Capitale
❓Funzionamento del fondo pensione I fondi pensione danno la possibilità a chi lavora di accantonare ogni mese una quota fissata
💸 I versamenti fatti sul fondo pensione sono deducibili? Sì, fino ad un massimo di 5164 €
🏆Maggior punto di forza dei PAC Senza dubbio la flessibilità

Basato sul criterio della ripartizione, il nostro sistema, prevede che i contributi versati dai lavoratori vengano utilizzati per pagare le pensioni di coloro che sono attualmente in pensione, il che implica che il flusso delle entrate (i versamenti contributivi) debba essere compensato con quello delle uscite (le pensioni erogate).
Ma le aspettative di vita si sono allungate, la popolazione è invecchiata e tale equilibrio di “entrate e uscite” si è perso, tra pensioni pagate per un tempo maggiore e la contrazione della crescita economica che ha progressivamente ridotto le entrate contributive.
Nell’ultimo ventennio si è dunque cercato di porre rimedio a un sistema arrugginito e destinato al fallimento, attraverso una serie di riforme strutturali quali:

  • l’innalzamento dell’età e del numero degli anni lavorativi per il raggiungimento della pensione
  • il calcolo della pensione su base contributiva per cui l’importo percepito varia in base ai contributi versati e non più rispetto agli ultimi redditi
  • la rivalutazione della pensione unicamente sulla base dell’inflazione.

È chiaro che per effetto di tali riforme le future pensioni saranno via via più basse e per questo accanto alla previdenza pubblica è nata la previdenza integrativa che consente di accantonare regolarmente in una forma pensionistica complementare una parte dei risparmi per ottenere una pensione aggiuntiva rispetto a quella corrisposta da INPS, INPDAP, etc. E dunque i risparmiatori, lavoratori o non, si trovano spesso a scegliere tra l’apertura di un fondo pensione oppure di un piano di accumulo (PAC).

PAC: in cosa consiste?

Il piano di accumulo può essere sottoscritto da chiunque lo voglia e consente a tutti (anche i disoccupati) di investire piccole somme di denaro in un’ottica di medio-lungo termine, con l’obiettivo di ottenere un rendimento sul capitale investito. Il PAC è dunque una soluzione che riesce ad adattarsi alle varie esigenze dei risparmiatori che hanno una visione di lungo termine.

  • Vantaggi e svantaggi 

Una volta compreso in cosa consiste il PAC andiamo a capire i suoi punti di forza e di debolezza. Tra i vantaggi troviamo la possibilità di poter investire anche piccoli capitali senza vincoli di tempo, il poter modificare i versamenti senza pagare oneri aggiuntivi e l’ottenere un rendimento nel medio lungo periodo su quello che si è versato. È uno strumento che permette di diversificare il proprio portafoglio, contemplando anche una dose di rischio. L’aspetto negativo principale è che dopo un certo periodo di tempo l’acquisto delle successive quote ha una bassa incidenza nel prezzo.

Cos’è un fondo pensione?

I fondi pensione permettono ai lavoratori di mettere da parte mese dopo mese (o anche una volta l’anno) una quota stabilita con il proprio consulente, con l’obiettivo di avere un trattamento pensionistico integrativo a fine vita lavorativa.
Questo strumento non dà accesso immediato al credito accumulato. Si può toccare solo dopo otto anni della sottoscrizione. Resta fermo il fatto che nel caso di acquisto di una nuova casa, per i figli o se si devono affrontare delle spese mediche, si può chiedere un anticipo fino al 75% del capitale accumulato. Per altre esigenze si potrà toccare solo il 30% di quanto c’è.

  • Vantaggi e svantaggi

Esaminiamo ora i punti di forza e debolezza di questo strumento. Il fondo pensione ha il vantaggio che i contributi sono deducibili dal reddito imponibile ai fini del pagamento del Irpef. C’è una tassazione agevolata sulle plusvalenze (20%) e inoltre il capitale messo nel fondo pensione è totalmente esente dal pagamento dell’imposta di bollo dello 0,20% annuo. Da non dimenticare poi che l’operato del fondo pensione è soggetto alla vigilanza di Covip, Consob e Banca d’Italia.

Per quanto riguarda gli aspetti negativi c’è un vincolo di durata, nel senso che questo strumento impone una visione di lungo periodo. Significa che le somme versate non sono riscuotibili quando si vuole, bisogna seguire delle regole e un tempo ben preciso. Altro neo è la questione dei rendimenti. In questo caso sono molto inferiori rispetto ad altre alternative.

PAC e fondo pensione: simili ma diversi

I fondi pensioni e i PAC sono strumenti molto simili, entrambi prevedono l’accantonamento delle somme attraverso il versamento di premi con cadenza mensile, semestrale o annuale, ma presentano delle diversità importanti. Partiamo dal fatto che i fondi pensione, rispetto ai PAC, sono sottoscritti dai lavoratori per avere una pensione complementare aggiuntiva rispetto a quella erogata dall’Inps. I versamenti fatti sono deducibili fino a 5.164,7 euro l’anno. Per aderire a questo strumento devono inoltre passare almeno otto anni prima che si possa prelevare il capitale. Il piano di accumulo ha invece la caratteristica di essere molto flessibile e si adatta alle esigenze dei diversi clienti.

Quando il PAC è la soluzione adatta a te?

Come abbiamo visto PAC e fondo pensione sono molto simili. Se però si vuole fare una scelta tra questi due strumenti bisogna tenere conto che il PAC consente di investire in base al profilo di rischio del risparmiatore. Chi lo sottoscrive può infatti scegliere tra il fondo obbligazionario, che è il meno rischioso, quello bilanciato, con un profilo medio e l’azionario dove il rischio è nettamente più alto. Questo significa che se si è alla ricerca di uno strumento che possa garantire sul medio – lungo periodo dei rendimenti interessanti, la scelta da fare è il PAC.

Quando scegliere un fondo pensione?

Capita sempre più spesso che ci si trovi costretti a interrompere i versamenti o che si presenti la necessità di riscattare il denaro versato fino a quel momento.
La pensione complementare può essere d’aiuto se tutto fila a dovere, ma se dovessero presentarsi degli inconvenienti, e dovessi avere bisogno subito dei tuoi soldi?
In questi casi con i fondi pensione, al pari dei PIP, esistono delle precise regole per le riscossioni anticipate, (a livello puramente esemplificativo, puoi leggere la nostra analisi del fondo pensione offerto dal Fondo Pensione di Byblos e le sue performance paragonate all’offerta di Moneyfarm), mentre su questo fronte soluzioni più flessibili come i piani di accumulo (PAC) potrebbero risolvere in breve tempo la situazione.

I piani di accumulo, infatti, consentono a chiunque di investire i propri soldi con piccoli versamenti periodici (anche di 100 euro/mese) in Fondi comuni o ETF. Risultano essere investimenti sicuri ed efficienti perché consentono di diversificare, contenere i rischi grazie all’acquisto periodico di quote, e disinvestire in qualsiasi momento.

Avere un portafoglio diversificato e in linea con le proprie caratteristiche permette di gestire al meglio la volatilità dei mercati finanziari e di ottenere, nel lungo termine, buoni rendimenti.
Le forme pensionistiche complementari rimangono certo una buona soluzione d’investimento a tutela dei giorni futuri, ma data l’incertezza di questi anni, gli investimenti finanziari più flessibili  possono rappresentare un’ottima a alternativa per rispondere al meglio all’esigenze e gli imprevisti che possono manifestarsi.

Pac e fondo pensione possono coesistere?

Sì, possono coesistere anche perché il fondo pensione è un cassetto dove accumulare risorse mentre il Pac investe con gradualità in modo da poter centrare gli obiettivi di vita che ti sei prefissato. E dunque, diversificare sapendo cosa si vuole è sicuramente un buon modo per capire la giusta combinazione da mettere in atto. Da ricordare quindi che PAC e fondo pensione possono essere alternativi, quanto complementari. Tutto ruota attorno al capire cosa si vuole.

Conclusioni

Come spiegato in questo articolo il PAC e il fondo pensione sono due validi strumenti per poter soddisfare le proprie esigenze. Non è detto che i due debbano essere per forza alternativi. Si può infatti decidere con il proprio consulente di fiducia di scegliergli entrambi, così come di privilegiare l’uno oppure l’altro. Non c’è una scelta giusta e una sbagliata, c’è solo la scelta più adatta alle reali esigenze e ai progetti di vita.

Domande Frequenti

Come funzionano i fondi pensione?
I contributi mensili versati confluiscono su un conto che viene poi utilizzato per reinvestimenti in azioni obbligazioni e altri prodotti finanziari

Quanto versare in un fondo pensione?
La quantità di soldi da versare in un fondo pensione dipende strettamente dalle disponibilità di ciascuno

Che cosa si intende per PAC?
Significa piano di accumulo capitale

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