Un orizzonte temporale di lungo termine è sempre meglio che provare a battere il mercato?

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Non sarebbe meglio ribilanciare i portafogli Moneyfarm più spesso per essere sicuri di tenere il passo con il merato azionario?

La domanda è molto interessante, perché fare molte operazioni è sempre una grande tentazione. Il nostro team di asset allocation passa tutta la giornata ad analizzare i mercati e ovviamente ci capita di scovare molte opportunità di breve termine lungo la strada.

D’altra parte sappiamo però che investire concentrandosi sulle dinamiche di breve termine (cosiddetto market timing) comporta più rischi e più costi e non sempre ti fa ottenere i risultati che vorresti. In molti sui mercati finanziari cercano la strategia vincente, ma spesso il miglior alleato dell’investitore è il tempo. Avere un orizzonte di lungo termine è uno dei migliori metodi per creare ricchezza.

Le nostre decisioni di investimento sono prese con questo focus, nel contesto della nostra asset allocation strategica. Questo approccio implica la creazione di allocazioni obiettivo per ciascuna asset class a seconda del profilo di rischio dei clienti. In questo modo possiamo costruire un portafoglio bilanciato, che abbia la possibilità di raggiungere i ritorni a cui puntiamo nel medio periodo.

L’importanza della strategia?

Un errore comune che molti investitori commettono è quello di cambiare in continuazione strategia – cercando di seguire le tendenze del momento ma finendo per accumulare errori. Ognuno dei nostri portafogli è pensato con dietro una strategia elaborata per corrispondere all’appetito per il rischio degl’investitori a cui lo proponiamo. Ovviamente i mercati si muovono e nuove opportunità si presentano in continuazione.

Attraverso ricerche e simulazioni talvolta decidiamo di deviare dalla strategia prefissata (questo si chiama asset allocation tattica): il nostro modello deve essere sufficientemente flessibile per permettere queste deviazioni. Il punto è che non si possono inseguire tutte le opportunità, perché alcune di queste ci allontanerebbero dalla strada che abbiamo previsto, che poi altro non è che l’accordo di gestione che stringiamo con tutti i nostri investitori. Il mandato che ci affidate è quello di accrescere la ricchezza nel tempo, analizzare approfonditamente i prodotti che ciclicamente vengono immessi sul mercato (come abbiamo fatto ad esempio con i Piani Individuali di Risparmio), ma è anche quello di difendere il vostro patrimonio non esponendolo troppo alla volatilità di mercato: dobbiamo rispettarlo anche se questo a volte ci impedisce di fare delle mosse che in un altro contesto avremmo potuto considerare.

I movimenti di mercato, inoltre, potrebbero discostare l’allocazione del tuo portafoglio dagli obiettivi di rischio prefissati. A volte i ribilanciamenti non servono a inseguire le opportunità, ma soprattutto ad adattare l’allocazione alle nuove condizioni di mercato per far sì di non esporti a livelli di rischio superiori a quelli pattuiti con te.

Quando si valutano le performance dei nostri portafogli bisogna quindi tenere a mente che:

– Si tratta di portafogli diversificati globalmente, che includono obbligazioni e azioni.

– Bisogna valutare il rendimento aggiustato al rischio: questo vuol dire misurare il rendimento in base al livello di volatilità che vediamo sul nostro portafoglio.

– Adottiamo un orizzonte temporale di lungo termine. Che sfrutti la tenenza di crescita di lungo periodo dei mercati.

I mercati salgono e scendono, ma i nostri portafogli restano coerenti con gli orizzonti di rischio e con la strategia concordata con i nostri clienti. Anche se a volte c’è la tentazione di reagire alle fluttuazioni di breve termine, siamo convinti che questo approccio pagherà nel lungo termine.

 

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*Gli investimenti in strumenti finanziari sono soggetti alla variabilità del mercato e possono determinare la perdita, in tutto o in parte, del capitale inizialmente investito.

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