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Quanto costa vivere da soli? La guida completa per il 2025

⏳ Tempo di lettura: 8 minuti


In Italia, una persona che vive da sola si trova ad affrontare un costo della vita del 68% in più rispetto alle famiglie con due componenti secondo gli ultimi dati Istat. Non stupisce, quindi, che i giovani under 30 siano poco propensi a traslocare dalla famiglia di origine. 

Per molti aspetti vivere da soli è considerato un lusso, tenendo conto che in primis bisogna scegliere se vivere in affitto oppure comprare una casa. Ma nella pratica, quanto costa vivere da soli in affittoinvestire nell’immobile di proprietà e sobbarcarsi le spese mensili del single medio? Vediamo una panoramica completa per il 2025.

Quante persone vivono da sole in Italia? 8,8 milioni
Quanto spende un single in media? Secondo i dati Istat 2025, la spesa mensile per una famiglia di una sola persona è pari a 1.932 euro
Quanto costa la casa? Incide per il 43,9%
Quanto costa vivere da soli in affitto? Nelle grandi città si possono superare i 600 euro per una stanza

Quando vanno a vivere gli italiani da soli?

Secondo i dati Eurostat, l’Italia rientra fra le nazioni dove l’indipendenza economica giunge più tardi: se, in media, i giovani europei escono di casa a poco più di 26 anni, nel nostro Paese i giovani si affrancano dalla famiglia di origine dopo i 30 anni, come in Croazia, Grecia e Spagna. 

In Finlandia, Svezia e Danimarca, invece, l’età media scende a 23. Fra le ragioni di questo fenomeno, insieme alla dinamica dei salari, c’è il costo proibitivo dell’alloggio. Un altro fenomeno poi va evidenziato quando si parla di persone che vivono da sole. A causa dei cambiamenti demografici degli ultimi anni, la popolazione anziana è sempre più numerosa a discapito della fascia più giovane. E sono 4,6 milioni le persone con più di 65 anni di età che vivono da sole.

Quanto spende in media chi vive da solo rispetto a conviventi e famiglie?

Negli ultimi anni la spesa media mensile per una famiglia di una sola persona è arrivata a 1.932 euro, ovvero il 68% circa di quella delle famiglie di due componenti e il 58% circa di quella delle famiglie di tre componenti. 

Guardando alle differenze territoriali, circa un terzo delle persone che vivono da sole abita nelle aree metropolitane. Ciò comporta una grande variabilità del costo dell’affitto e dell’acquisto di un immobile. Se consideriamo quanto costa vivere in una grande città come Roma o Milano da soli, è facile capire come uno stipendio di buon livello sia il requisito minimo per sbarcare il lunario.

Senza contare che esiste una grossa differenza tra chi abita al nord e chi al sud del paese: nelle aree settentrionali si spende molto di più rispetto alle regioni meridionali. Ma a moltiplicare il costo della vita è, soprattutto, il fattore casa: analizziamo una per una le voci che incidono sul bilancio mensile.

Abitazione: quanto costa andare a vivere da soli in affitto?

Tipologia di spesa (affitto)Costo
Spesa per il canone mensile di affitto420 euro di media
Spese di agenziaVariabile, una mensilità + 15% canone annuo
Spese di registrazione del contratto2% del canone annuo 
Caparra per l’affitto1 o 2 mensilità del canone, che verranno restituite al termine del contratto di affitto

Costo dell’affitto

Quanto costa andare a vivere da soli in affitto? Secondo i dati, circa il 18% delle famiglie paga un affitto mensile, con una media nazionale di circa 420 euro, ma che raggiunge picchi molto più alti per le grandi città: a Milano, ad esempio, affittare una stanza può costare più di 600 euro.

I prezzi degli alloggi, come sappiamo, sono in crescita, complice anche la rivalutazione Istat che tiene conto delle variazioni del costo della vita. Per il 2025 la rivalutazione degli affitti è dell’1,1% per gli immobili ad uso abitativo. Milano ad oggi rimane la città più cara, ma seguono Torino e Napoli con un +8% rispetto al 2024. Ma quando si decide di vivere da soli, vanno anche considerate le spese ulteriori collegate all’affitto.

Spese di agenzia per l’affitto

Vivere in una grande città costa di più sotto tutti i punti di vista, inclusa la provvigione di agenzia, in media più alta rispetto ai piccoli centri. In generale, i valori oscillano tra una mensilità e il 15% del canone annuo di locazione.

Spese di registrazione del contratto d’affitto

Il costo di registrazione del contratto di affitto, salvo accordi diversi, spetta al locatore e al conduttore in eguale misura. Nella maggior parte dei casi ammonta al 2% del canone annuo, moltiplicato per il numero di annualità. Va considerato che le imposte di bollo sono a carico del proprietario dell’immobile. 

Caparra per l’affitto

Non va dimenticata la caparra: l’anticipo equivale di solito a due mensilità da recuperare alla scadenza del contratto. Perché si paga una caparra? Si tratta di una somma disposta come cauzione, ovvero una garanzia per il proprietario, che può trattenere in caso di mensilità non pagate o danni effettuati dall’inquilino all’immobile. Solo in questi casi il proprietario può trattenere le somme, in tutti gli altri deve restituirle entro un massimo di 60 giorni dal termine del contratto di affitto.

Abitazione: quanto costa andare a vivere da soli comprando casa?

Tipologia di spesa (mutuo)Costo
Spesa per la rata mensile del mutuo600-700 euro al mese
Spese di agenziaVariabile, 2%-5% del costo della casa più IVA
PeriziaQualche centinaio di euro
Notaio2000-3000 euro per una casa da 100.000 euro
ImposteVariabili in base al soggetto da cui si acquista, ci sono agevolazioni sulle tasse in caso di prima abitazione
Polizze assicurativeQualche centinaio di euro all’anno

Costo del mutuo

Quanto costa vivere da soli senza affitto? Comprare un monolocale o un bilocale di piccole dimensioni, in media, costa di più: gli immobili di piccola metratura, infatti, si distinguono per un prezzo al metro quadro più elevato, specie se recenti e posizionati in zone centrali. 

La passione degli italiani per la casa di proprietà è cosa nota: secondo i recenti dati, 3 italiani su 4 vivono in case di proprietà, e il mutuo è un esborso consistente: in media oscilla tra 600 e 700 euro mensili, che salgono ancora nei comuni centro di un’area metropolitana. Il valore medio della rata mensile è aumentato rispetto agli anni scorsi anche a causa della crescita dei tassi di interesse sui mutui variabili.

Il Codacons ha segnalato di recente un incremento dei tassi sui muovi mutui, che comporta un aumento della spesa anche di qualche centinaio di euro all’anno. Ma il costo del mutuo non è l’unico da sostenere se si decide di comprare casa e vivere da soli. 

Spese di agenzia

Oltre al prezzo dell’immobile, è necessario considerare le spese di compravendita, a cominciare dalla commissione di agenzia, variabile in percentuale fra il 2% e il 5% più IVA, a seconda del valore della casa e della zona.

La perizia

Accendere un mutuo comporta il versamento delle spese di istruttoria e perizia, necessaria per verificare il valore dell’immobile e la presenza di abusi edilizi o altri difetti. La spesa solitamente è di qualche centinaio di euro, ma può salire anche oltre i 1.000 euro. 

L’atto notarile

Quanto pesa il costo del notaio? Dipende: oltre all’atto di compravendita (rogito), in caso di finanziamento andrà considerato l’atto di stipula del mutuo, una spesa detraibile al 19%. Per un immobile da 100.000 euro, questa spesa può aggirarsi intorno ai 2000-3000 euro.

Le imposte

Non sono detraibili, invece, le tasse sulla casa relative alla compravendita ovvero l’imposta catastale, ipotecaria, di registro e IVA di una casa. Ci sono invece delle agevolazioni sulla prima abitazione:

  • Imposta di registro del 2% invece del 9% sul valore catastale dell’immobile;
  • Imposta ipotecaria: 50 euro;
  • Imposta catastale: 50 euro.

Le tasse sono invece più alte se si decide di comprare da un’impresa (ad esempio da una ditta di costruzioni).

Le polizze assicurative

Una voce aggiuntiva è la polizza sul mutuo, obbligatoria per l’acquisto con prestito. Il costo aumenta in caso di polizze accessorie con garanzie facoltative rispetto alla copertura incendio e scoppio. Si parla di qualche centinaio di euro all’anno.

Spesa media per il trasloco e il mobilio

Trovare una casa ammobiliata può essere una scelta preferibile per chi è in affitto o ha già investito un capitale importante nell’acquisto della casa. I costi di un trasloco variano a seconda del volume di mobili e oggetti che bisogna spostare, e si aggirano sui 1.000 euro per un bilocale e circa il doppio per metrature più ampie. Acquistare il mobilio ex novo è, naturalmente, più costoso: se con circa 1.000 euro si può comprare una cucina economica, affidarsi ad un mobiliere può comportare un esborso anche di 15.000 euro se si scelgono finiture di pregio.

Spese condominiali medie

Quanto costa vivere da soli in condominio? La forbice di spesa è molto variabile: per le spese condominiali conviene considerare un importo medio tra 100 e 200 euro al mese. Queste spese possono includere servizi come:

  • pulizie,
  • luce per le scale;
  • servizi di portierato;
  • manutenzione ordinaria;
  • manutenzione del giardino;
  • servizio di amministrazione del condominio;
  • costi di gestione dei rifiuti;
  • lavori su parti comuni come gli ascensori.

Per il calcolo delle spese ci sono delle tabelle specifiche di riferimento, per legge.

Costo del riscaldamento: centralizzato o autonomo?

In generale, il riscaldamento centralizzato in condominio conviene a livello di efficienza e distribuzione delle spese. L’importo mensile, in ogni caso, è molto variabile e dipende dal tipo di impianto installato. 

Tari: la tassa sui rifiuti

L’imposta sui rifiuti dipende dal numero di abitanti, dalla metratura dell’immobile e dalla città di residenza. Il comune di Milano, ad esempio, ha recentemente rivisto le tariffe: la quota fissa è di circa 1,40 euro al metro quadro per un solo occupante, alla quale si aggiungono una quota variabile di circa 54,50 euro l’anno e il tributo provinciale per l’esercizio delle funzioni ambientali (TEFA) del 5%.

Spese mensili per vivere da soli

Nell’insieme, il costo mensile è piuttosto imprevedibile: in città, comunque, si possono superare con facilità i 1.000 euro per abitudini di vita medie. Vediamo le voci di costo:

  • utenze di luce e gas: prevedere il costo luce e gas non è semplice se consideriamo il rincaro delle bollette e le difficoltà geopolitiche che caratterizzano l’ultimo periodo, senza dimenticare i costi di voltura o subentro. Secondo alcune analisi, nei prossimi mesi si stima un rincaro di quasi il 30% per il prezzo dell’energia, con un esborso aggiuntivo di quasi 300 euro l’anno per una famiglia tipo;
  • internet e telefono: attivare internet può costare una trentina di euro al mese, a seconda della tipologia di connessione veloce o ultraveloce;
  • spese alimentari: dividere la spesa conviene, infatti la spesa media per alimentari e bevande è aumentata del 2,5% nell’ultimo anno;
  • trasporti: muoversi con l’auto costa molto di più per i single, se consideriamo i costi della benzina, del bollo, dell’assicurazione e del meccanico. Non è un caso quindi che nelle grandi città i giovani tendano a preferire i servizi di carsharing, che si aggirano tra i 30 e i 40 cent al minuto.

Come risparmiare vivendo da soli

Nell’insieme, la rata dell’affitto o mutuo è la voce più significativa a livello mensile. Se aggiungiamo i costi fissi come cibo, gas, luce acqua, fibra e altre spese necessarie, un single arriva a superare i 1.000 euro al mese senza considerare i trasporti e lo svago. 

Tieni traccia di entrate e uscite

Alcune spese non sono comprimibili: annotare con regolarità le voci di costo, a ogni modo, è una buona abitudine per capire come risparmiare mensilmente e come raggiungere un certo equilibrio fra guadagni e spese.

Risparmia su spese e trasporti

Migliorare la contabilità quotidiana contribuisce ad aumentare i margini di risparmio e a minimizzare gli sprechi. Ad esempio, comprare un’auto a basso consumo o usata – se il tragitto verso il lavoro non è troppo lungo – o ricorrere ai mezzi pubblici può essere una buona idea per tagliare il costo dei trasporti.

Metti da parte i tuoi risparmi

Pianificare le spese è essenziale per capire quanto effettivamente risparmiare e se ci sono i margini per accantonare, ogni mese, una cifra più o meno grande per gli imprevisti o per aprire un conto deposito o un piano di accumulo capitale.

Andare a vivere da soli non è una scelta semplice, se consideriamo che almeno un terzo – se non la metà – dello stipendio è destinata, di solito, alla spesa abitativa. Sei stanco di versare l’affitto e sogni di comprare casa? Per non disperdere i frutti del tuo lavoro e mirare agli obiettivi di lungo periodo puoi mettere da parte risparmi con un piano d’accumulo e far crescere, di anno in anno, il tuo capitale sfruttando la composizione degli interessi con Moneyfarm.

Domande frequenti

Quanto costa vivere da soli?

Secondo i dati Istat, la spesa mensile per una famiglia di una sola persona è pari a 1.932 euro.

Quanto costa vivere da soli in affitto?

Il costo complessivo mensile racchiude il canone si affitto, le spese per le bollette per luce e gas, le spese per internet e telefoniche, le spese alimentari e per i trasporti. A questi costi vanno aggiunti quelli relativi alle spese condominiali e a tutto ciò che si acquista al di fuori dei servizi e prodotti di base. Il costo complessivo varia in base alla città in cui ci si trova, nelle città metropolitane può arrivare anche a quasi 2.000 euro al mese.

Quanto costa vivere da soli con la casa di proprietà?

Se si esclude il mutuo, una spesa mensile media per una persona da sola con casa di proprietà può facilmente aggirarsi intorno ai 700 euro.

Quanti soldi servono per andare a vivere da soli?

Tenendo presenti i costi iniziali per stipulare un canone di affitto o per comprare casa con un mutuo, è consigliato avere dei soldi da parte prima di andare a vivere da soli. Solo per le spese essenziali possono infatti essere necessari 1400-1500 euro al mese.

Quali sono le spese mensili per le utenze per un single?

Queste variano in base alla zona in cui ci si trova, ai fornitori e alla tipologia di servizio a cui si accede. Mediamente si parla di 150-200 euro mensili includendo luce, gas, acqua e spese per internet.

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