Investire in BOT conviene? Tutti i pro e contro

Tradizionalmente considerati uno strumento sicuro, i bot sono utili per per proteggere i risparmi dall’inflazione, se concepiti per integrare una strategia investimento diversificata che preveda, accanto ai titoli del debito pubblico, prodotti più remunerativi. In fatto di rendimenti, infatti, i risultati dei bot possono essere molto deludenti rispetto alle aspettative. Investire in bot oggi conviene ancora e, se sì, in quale ottica?

Cosa sono i bot? Titoli di Stato italiani a scadenza breve
Investire oggi in bot conviene? Non per chi punta al rendimento
Come si guadagna sui bot? Scarto di emissione
Qual è la tassazione sul rendimento? Aliquota del 12,50%

Cosa sono i BOT?

Conviene investire in bot adesso? Prima di provare a rispondere a questa domanda, vediamo più da vicino cosa sono i BOT e come funziona il meccanismo di sottoscrizione e di remunerazione. I bot sono titoli del debito pubblico italiano a scadenza breve impostata a 3, 6, 12 mesi o – nel caso dei bot flessibili – altra durata comunque compresa entro i 12 mesi. La remunerazione è basata sullo scarto di emissione, ovvero sulla differenza tra prezzo di rimborso e di sottoscrizione. Il prezzo di acquisto, infatti, è sempre inferiore al valore nominale dei titoli.

Vantaggi e svantaggi dei BOT

Investire in Buoni Ordinari del Tesoro (BOT) rappresenta una scelta che necessita di una valutazione approfondita dei suoi vantaggi e svantaggi, al fine di comprendere se si adatti alle esigenze specifiche dell’investitore.

Vantaggi dell’Investimento in BOT

Sicurezza elevata: uno dei principali benefici nell’investire in BOT è la loro elevata sicurezza. Essendo titoli di Stato, presentano un rischio di emissione estremamente basso. La garanzia fornita dallo Stato riduce significativamente il rischio di insolvenza, rendendoli uno strumento particolarmente sicuro, soprattutto in contesti di incertezza economica.

Gestione semplificata: la gestione dei BOT è relativamente semplice, rendendoli accessibili anche per gli investitori meno esperti. La loro natura e il meccanismo di funzionamento sono di facile comprensione, facilitando così la gestione dell’investimento.

Svantaggi dell’Investimento in BOT

Rendimenti ridotti: in confronto con il passato, il rendimento attuale dei BOT è notevolmente inferiore. Questo aspetto è particolarmente rilevante in un contesto di tassi d’interesse bassi, dove le alternative di investimento potrebbero offrire rendimenti superiori.

Costi associati: nonostante la semplicità di gestione, è fondamentale considerare i costi associati all’investimento in BOT. Questi includono la tassazione, agevolata al 12,5%, le commissioni di acquisto e vendita, nonché il costo del mantenimento del conto titoli. Tali spese possono incidere sull’effettivo rendimento netto dell’investimento.

Come funziona l’asta e i BOT

I bot sono collocati attraverso aste competitive con cadenza semestrale o annuale la cui gestione è affidata alla Banca d’Italia. Gli operatori autorizzati possono esprimere un totale di 5 offerte con l’indicazione del rendimento. Il meccanismo d’asta prevede un collocamento supplementare riservati agli operatori specialisti. In aggiunta all’asta dei bot a 12 mesi e a 6 mesi, il calendario prevede emissioni discrezionali di bot a 3 mesi e con durata diversa secondo le esigenze di tesoreria.

La durata e il prezzo dei BOT

Per investire in bot è necessario aprire un conto titoli presso un intermediario finanziario. L’acquisto prevede un taglio minimo di 1.000 euro o multipli. La sottoscrizione dei bot è soggetta a commissioni di importo variabile secondo la durata residua dei titoli. Il collocamento dei titoli di Stato è vincolato al rispetto di un tetto per le commissioni.

Rendimento dei BOT: cosa aspettarsi?

Al netto dei costi, il rendimento dei bot è molto risicato. Non a caso, più che un investimento i titoli del debito a breve scadenza sono considerati uno strumento di protezione dall’inflazione e uno strumento di liquidità alternativo al contante, utilizzato in questo senso sia dai privati che dalle organizzazioni finanziarie. Anche così concepiti, non sempre sono un prodotto del tutto soddisfacente se consideriamo il trend in fatto di rendimenti. Diversificare il portafoglio è, quindi, una scelta obbligata anche per gli investitori che privilegiano un basso profilo di rischio.

In sintesi: conviene investire in BOT?

Investire la liquidità in eccesso in bot, senza diversificare opportunamente le risorse finanziarie, non è una strategia lungimirante se consideriamo gli interessi e i costi. Va considerato, comunque, che – in aggiunta al mercato primario, ovvero all’asta in fase di emissione – i bot possono essere negoziati sul mercato secondario, ovvero il MOT (Mercato Telematico Obbligazionario), sfruttando una fase rialzista dei prezzi.

Se preferisci un approccio semplice puoi puntare su prodotti finanziari più redditizi, delegando a un consulente finanziario la composizione e la gestione del portafoglio. Volendo, in aggiunta puoi attivare un piano di accumulo del capitale per incrementare su base periodica la base di investimento e migliorare così le aspettative di rendimento. Sfrutta la leva dell’interesse composto con Moneyfarm attivando un piano di investimento su misura.

Conclusioni

Come abbiamo visto, investire in bot ha pro e contro. Tra gli elementi svantaggiosi ci sono i bassi rendimenti, rispetto ai quali altri strumenti finanziari, come gli ETF, risultano senza dubbio più appetibili. Affidarsi a un Robo Advisor come Moneyfarm è una valida alternativa per gestire il portafoglio online in modo semplice, puntando a un migliore rapporto rischio investimento e a un risultato soddisfacente, grazie alla diversificazione degli asset e alla riduzione dei costi di gestione.

Domande frequenti

Investire in bot: come funziona?

I bot sono titoli del debito pubblico italiano con scadenza a 3, 6 0 12 mesi o compresa entro l’anno (bot flessibili). L’emissione avviene con aste competitive sul rendimento a cui possono accedere gli intermediari autorizzati. Sottoscrivendo un conto titoli, i privati possono prenotare l’acquisto dei bot con taglio minimo di 1.000 euro o multipli. Lo scambio può avvenire anche sul mercato secondario (MOT), rivendendo o acquistando i titoli prima della scadenza.

Conviene investire in bot?

Investire in bot oggi non è una scelta remunerativa, pur trattandosi di uno strumento piuttosto sicuro con rischio di emissione molto basso. Può essere comunque una scelta dettata da esigenze di protezione dall’inflazione e di allocazione della liquidità in eccesso.

Qual è il rendimento dei bot?

Il rendimento dei bot è dato dallo scarto di emissione, ovvero dalla differenza tra valore nominale e prezzo di acquisto. Tale scarto è, a conti fatti, quasi nullo se consideriamo i costi, in primis la commissione applicata dalla banca e la tassazione (agevolata al 12,50 %) sui guadagni. In generale, il bot non offre rendimenti soddisfacenti e dovrebbe essere affiancato da strumenti più remunerativi (come gli ETF) per realizzare un investimento effettivo.

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*Gli investimenti in strumenti finanziari sono soggetti alla variabilità del mercato e possono determinare la perdita, in tutto o in parte, del capitale inizialmente investito.

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