Pensioni militari: applicazioni, novità e integrazione con il PIP

Le pensioni militari sono soggette a delle normative ad hoc che si differenziano in modo significativo rispetto a quelle previste per le altre categorie di lavoratori. A seconda della situazione in cui si trova il militare, la pensione può essere calcolata in base al sistema retributivo, misto e contributivo puro.

Vediamo allora quali sono i punti salienti di questa disciplina e quali sono le principali novità introdotte nel 2022 e nel 2024. Una volta terminata la lettura delle guida, si acquisirà una maggiore chiarezza anche sulle varie opzioni per migliorare il proprio tenore di vita durante gli anni della pensione.

Quali sono le novità sull’art. 54 per le pensioni militari? Il coefficiente di rendita pensionistica è passato da 2,33% a 2,44%
A chi si applica questa novità? Ai militari che andranno in pensione e a quelli che hanno cessato il servizio negli ultimi 5 anni
I militari possono costruire una pensione integrativa? Certo! Possono valutare un Piano Pensione personalizzato

I sei scatti retributivi che incrementano la base pensionistica dei militari

A partire dal 2005 sono stati previsti sei scatti stipendiali, che vanno ad incidere sulla base pensionabile maturata fino al momento della cessazione del servizio.

Questi scatti stipendiali si applicano sullo stipendio, sull’indennità integrativa speciale (conosciuta anche come benefici di infermità ex art. 3 della legge n.539 del 1950), sulla retribuzione individuale di anzianità, sull’assegno ad personam (che è solo eventuale) e sull’indennità di vacanza contrattuale. I sei scatti non si applicano invece all’assegno di funzione.

A seconda che il sistema pensionistico applicato sia quello retributivo, misto o contributivo puro, i sei scatti operano in modo differente. Ad esempio nel caso di sistema misto o contributivo misto, quando l’anzianità è stata maturata a partire dal 1° gennaio 1996, i sei scatti sono convertiti in un incremento figurativo del 15% dello stipendio. Nel caso del sistema retributivo, il 15% dello stipendio deve essere moltiplicato per delle aliquote di rendimento che variano a seconda dell’anzianità contributiva maturata dal militare.

Le disposizioni sui sei scatti retributivi si applicano anche ai vigili del fuoco, ma con modalità leggermente diverse e si applicano sia alla pensione, sia alla buonuscita.

Novità pensioni militari dal 2022

A partire dal 2022 le pensioni militari sono state interessate da un adeguamento, legato sia alla riforma Irpef sia all’applicazione di un’importante sentenza della Corte dei Conti. Ma vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.

La novità riguarda il coefficiente di rendita pensionistica che a partire dal 2022 è passato da 2,33% a 2,44% per effetto della sentenza n. 1 del 2021 delle Sezioni Riunite della Corte dei Conti. L’INPS ha subito recepito quanto disposto dalla Corte dei Conti e ha emanato la circolare n. 199 del 29/12/2021, secondo la quale questo adeguamento si applica anche alle pensioni dei militari che hanno cessato il loro servizio negli ultimi 5 anni.

L’articolo 54 del DPR 1092/1973 in materia di pensioni per i dipendenti civili e militari dello Stato è stato quindi modificato. Questa novità riguarda tra l’altro anche gli ex forestali e i vigili del fuoco, che hanno acquisito quindi il diritto a percepire una riliquidazione d’ufficio e gli arretrati degli ultimi 5 anni.

Art. 54 pensioni militari: le novità 2022 in una tabella

In che modo l’adeguamento della normativa ha impattato sulle pensioni militari? Per scoprirlo diamo un’occhiata alla tabella riassuntiva, dove si possono leggere le entrate in più in corrispondenza di una determinata pensione lorda:

Come cambiano le pensioni militari col nuovo coefficiente di rendita pensionistica

Importo netto pensione nel 2021 Importo netto pensione nel 2022 Entrate in più
8.000€ 8.136€ 136€
8.384€ 8.602€ 218€
8.726€ 8.960€ 234€
12.847€ 13.261€ 414€
19.822€ 20.284€ 462€
23.090€ 23.288€ 198€
26.028€ 26.424€ 396€
28.966€ 29.554€ 588€
31.904€ 32.684€ 780€
34.842€ 35.777€ 935€
37.780€ 38.664€ 884€
49.580€ 50.210€ 630€
63.830€ 64.641€ 811€

Cosa cambia per le pensioni militari dal 2024

Anche nel 2024 non sono mancate le novità in materia di pensioni militari, che hanno riguardato soprattutto l’applicazione della Quota 103. In base a quanto stabilito dalla legge n. 197 del 2022, i nati entro il 31 dicembre 1961 e che hanno maturato 41 anni di contributi entro il 31 dicembre 2024, possono accedere alla pensione anticipata prevista dalla Quota 103.

La differenza rispetto a Quota 100 e Quota 102, riguarda il tetto massimo al trattamento pensionistico che può essere erogato. Infatti non è possibile superare di 5 volte il trattamento pensionistico minimo, quindi di fatto non è possibile andare oltre i 2.818€ lordi di pensione.

L’Ape sociale è stato rinnovato, ma si tratta di una misura che impatta in modo minimo sulle pensioni del comparto militare. Infatti la sua applicazione nel settore difesa e sicurezza è solo marginale, in quanto le condizioni previste dalla normativa difficilmente trovano applicazione ai lavoratori del comparto (l’Ape sociale si applica infatti a disoccupati, caregivers, invalidi e lavori particolarmente gravosi).

Un’altra novità è il depotenziamento di Opzione Donna, che è accessibile alle lavoratrici che hanno almeno 63 anni d’età e 35 anni di contributi maturati entro il 31 dicembre 2022, ma solo se rientrano in 3 aree di tutela:

  • Caregivers;
  • Invalide civili almeno al 74%;
  • Licenziate da imprese che hanno aperto un tavolo d’intesa con le istituzioni per la gestione della crisi aziendale.

PIP Moneyfarm

Qualunque sia la prospettiva pensionistica dei lavoratori militari, è sempre una buona idea valutare le potenzialità di un Piano Pensionistico Individuale o PIP, per costruire una pensione integrativa da affiancare alla pensione militare.

La crescita dell’inflazione ha raggiunto dei valori allarmanti e non è dato sapere se questa corsa dei prezzi si fermerà o proseguirà ancora. A prescindere da quanto tempo manchi all’età pensionabile, c’è il rischio concreto di dover abbassare il proprio tenore di vita durante gli anni della pensione. È possibile però evitare questo rischio con un Piano Pensionistico che permette di accantonare ed investire i risparmi, allo scopo di generare una rendita pensionistica.

Non è mai troppo tardi per cominciare a pianificare come costruire una pensione integrativa, ma il tempo è una leva importante in questi casi. Chi inizia con un certo anticipo potrà contare su un capitale consistente, che durante gli anni della pensione assicurerà un miglior benessere finanziario.

Il PIP è uno strumento totalmente reversibile, infatti gli eredi possono riscattare il 100€ del capitale versato in caso di decesso del contraente prima dell’età pensionabile.

Visto che gli imprevisti possono sempre capitare, sono state previste alcune casistiche che consentono di riscattare il Piano Pensionistico Individuale in anticipo. Un altro vantaggio è rappresentato dalla deducibilità dei contributi versati, fino a 5.164,57 € ogni anno.

Scegliere la migliore pensione integrativa richiede un momento di riflessione, perché ciascun lavoratore ha esigenze diverse e potrebbe preferire delle soluzioni piuttosto che altre. Il ventaglio di possibilità è molto ampio ed è possibile farsi consigliare da consulenti esperti per conoscere le particolarità dei vari Piani Pensione.

Conclusioni

Le pensioni militari si rivolgono agli operatori del comparto difesa e sicurezza e la normativa differisce rispetto a quella prevista per i lavoratori civili. Nonostante queste differenze, la regola d’oro è sempre quella di restare aggiornati sulle novità normative che si susseguono di anno in anno.

Un’altra indicazione utile per tutti i futuri pensionati è di valutare le varie opzioni per costruire una pensione integrativa e ridurre le incertezze economiche che possono presentarsi durante gli anni del pensionamento. Che manchi molto tempo alla pensione oppure solo qualche anno, è sempre il caso di considerare un Piano Pensionistico Individuale, che si può costruire in modo flessibile sulla base delle esigenze e delle possibilità del lavoratore.

Domande frequenti

Cosa sono le pensioni militari?

Si tratta delle pensioni previste per i lavoratori del comparto difesa e sicurezza. La normativa è regolata da disposizioni ad hoc, che differiscono da quelle previste per i lavoratori civili.

Quali sono le novità 2022 per le pensioni militari?

A partire dal 2022 è stato previsto un adeguamento del coefficiente di rendita pensionistica, che è passato da 2,33% a 2,44%. Tale coefficiente si applica con efficacia retroattiva anche alle pensioni dei militari che sono andati in pensione negli ultimi 5 anni.

Quali sono le novità 2024 per le pensioni militari?

Le principali novità riguardano una variazione dei requisiti per accedere a Quota 103, un depotenziamento di Opzione Donna e il rinnovo dell’Ape sociale.

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