Con i livelli di inflazione mai alti come ora, per un numero sempre maggiore di famiglie diventa importante provare a risparmiare il più possibile. Benzina, bollette, spesa alimentare per non parlare delle imposte, tutte queste voci di spesa meritano un’attenzione meticolosa da parte di tutti gli italiani che con responsabilità si prendono cura del proprio budget, per se stessi o insieme ai propri cari.
Così, ogni singolo aumento viene vissuto con grande fastidio e ci si ingegna in ogni modo, spendendo molto tempo ed energie, per provare a generare anche un minimo risparmio. Sicuramente queste sono buone pratiche di budgeting, perché tenere sotto controllo i propri costi ci permette di avere più risparmi da spendere in ciò che ci rende felici o da investire.
Ma se ti dicessimo che una delle più importanti voci di spesa per molte famiglie viene spesso completamente ignorata? Stiamo parlando di quanto viene speso per la gestione del risparmio, una spesa della quale spesso la maggior parte delle persone non sono neanche completamente conosce, ma che può in alcuni casi pesare di più anche delle bollette, della spesa per l’auto o, per alcuni, anche della spesa alimentare.
Quanto spendono le famiglie italiane?
Ma quanto pesano le principali voci di spesa sul bilancio degli italiani. Partiamo dalla benzina, i cui continui aumenti occupano le preoccupazioni di milioni di automobilisti. Secondo una ricerca Facile.it e MiaCar.it in media per questa voce si spendono 1296 euro annui. Passiamo alle bollette, altro argomento all’ordine del giorno, viste le recenti impennate dei costi dell’energia. Sempre secondo Facile.it nel 2020 gli italiani hanno speso tra luce e gas 1.239,71 euro a famiglia. Ovviamente la situazione può cambiare da famiglia a famiglia e nell’ultimo anno tutti abbiamo potuto constatare sulle nostre tasche un aumento purtroppo molto significativo rispetto a queste cifre, ma questi numeri servono per dare un’idea. Un ulteriore punto di vista sulle abitudini di spesa degli italiani ce la fornisce poi l’Istat: per alimentari e bevande analcoliche si spendono 4800 euro l’anno e in trasporti se ne vanno in media 3500 euro all’anno.
Quanto si spende per gli investimenti?
E per gli investimenti? Quando si spende. Ovviamente dipende dall’ammontare del patrimonio. Immaginiamo una famiglia o un individuo con 100.000 investiti in un fondo bilanciato. Secondo un’analisi Moneyfarm, effettuata su dati Morningstar, il costo medio di un fondo bilanciato aggressivo è del 2,15% (escludendo tra l’altro le commissioni di performance). Questo vuol dire che il costo annuo per la gestione di questo fondo è di 2300 euro annui. Come si può notare si tratta di cifre che, per molti investitori, possono essere in un’ordine di grandezza non dissimile se non superiore alle voci di spesa verso le quali solitamente viene concentrata la maggior parte della comunicazione. Come per tutti i servizi è giusto pagare quando si ottiene un valore, ma è anche giusto essere consapevoli di quanto si sta spendendo per valutare se poter fare delle economie.
Come risparmiare sugli investimenti
Risparmiare sui costi di gestione, vuol dire migliorare la performance del proprio investimento, o anche raggiungere gli stessi risultati di risparmio accantonando di meno ogni mese, liberando quindi liquidità da spendere nella propria quotidianità.
A Moneyfarm crediamo che la trasparenza e l’efficienza dei costi sia la chiave del successo degli investimenti di lungo termine. Per questo applichiamo un regime di costo di parecchio inferiore alla media dei fondi comuni di investimento.
Questa caratteristica, oltre a determinare un importante risparmio, può migliorare anche la performance di lungo termine degli investimenti, come si può apprezzare dal grafico che stima l’effetto dei costi sui rendimenti di Moneyfarm e i fondi comuni immaginando un portafoglio ipotetico con un rendimento (del tutto teorico e a scopo dimostrativo) del 6%.
Se anche tu hai degli investimenti attivi, iscriviti al servizio Moneyfarm per scoprire la nostra proposta di investimento personalizzata.
INIZIA ORA
Fonte Morningstar Direct su elaborazione dati Moneyfarm. Categorie Morningstar (i) Eur Cautious Global Allocation (0-35% esposizione azionaria) | (ii) Eur Moderate Global Allocation (35-65% esposizione azionaria) | (iii) Eur Aggressive Global Allocation (>65% esposizone azionaria). La performance dei portafogli Moneyfarm è calcolata al netto dei costi degli strumenti sottostanti e delle commissioni di gestione annuali e al lordo degli oneri fiscali. La performance dei fondi comuni componenti i peer groups è al netto di commissioni di gestione e di commissioni di ingresso e di uscita e al lordo degli oneri fiscali. Abbiamo calcolato i costi medi delle categorie di fondi concorrenti considerando la media delle commissioni ricorrenti (c.d. ongoing fees) e un’approssimazione in merito alle commissioni una tantum (c.d. entry / exit fees). Le evidenze sono da ritenersi valide per tutti i portafogli Moneyfarm dal P2 al P7, sia per investimenti >€50.000 che inferiori al 31 agosto 2022. Per ulteriori dettagli sulla composizione del peer group e il calcolo dei costi si invita a visualizzare il nostro sito per ulteriori dettagli sul processo metodologico si invita a contattarci direttamente attraverso tutti i nostri canali. Gli investimenti in strumenti finanziari sono soggetti alla variabilità del mercato e possono determinare la perdita del capitale inizialmente investito. I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri. I dati sono aggiornati al 30 ottobre 2022.
*Investire in strumenti finanziari comporta rischi inerenti, tra cui perdita di capitale, fluttuazioni del mercato e rischio di liquidità. I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri. È importante considerare la tua tolleranza al rischio e gli obiettivi d’investimento prima di procedere.