Moneyfarm, una storia di successo – Girardo (Avvenire) intervista Daprà

Semplicità, indipendenza, strategia d’investimento: i capisaldi del servizio Moneyfarm spiegati dal nostro Ceo al caporedattore della redazione economica di Avvenire, Marco Girardo. Ascolta qui l’audio:

 

MG: Come è nata Moneyfarm?
GD: L’idea alla base di Moneyfarm è che la tecnologia può aiutare le persone a investire in modo più consapevole ed efficiente, anche persone con patrimoni non particolarmente alti ma che hanno bisogno di una risposta in un contesto complicato di mercato, di rendimenti e di previdenza. Ci siamo chiesti proprio come poter dare a chi sente il bisogno di gestire al meglio i propri risparmi, in questo contesto, una soluzione migliore della consulenza tradizionale e del conto corrente bancario.

MG: Siete dei neofiti di questo settore?
GD: Assolutamente no. Veniamo dall’industria tradizionale e anche questo ci ha spinto a fare qualcosa di nuovo. Io vengo da Deutsche Bank, Paolo Galvani [Ndr Co-fondatore e Presidente Moneyfarm] ha un’esperienza ventennale tra banche ed SGR.

MG: Moneyfarm è una storia di successo nel panorama italiano dell’innovazione nella gestione del risparmio: in cosa vi differenziate esattamente da chi fa gestione del risparmio in modo tradizionale e da chi fa trading, diciamo dal ‘fai-da-te’?
GD: Sono tre gli elementi che ci differenziano. Il primo è la semplicità. Secondo noi la gestione del risparmio era una cosa troppo complessa. Non è facile per una persona compiere una scelta d’investimento, a maggior ragione se i servizi finanziari presenti sul mercato la rendono ancora più complessa di quello che dovrebbe essere. Portare semplicità di utilizzo e principi basilari di trasparenza è una nostra caratteristica distintiva.

Il secondo elemento è l’indipendenza. Chi offre consulenza in materia d’investimento a nostro parare deve essere indipendente, non può essere guidato da logiche di collocamento del prodotto. Non lo diciamo solo noi, la nuova regolamentazione europea MiFID II ha abbracciato questo principio. Dentro il conflitto d’interessi si generano asimmetrie informative tra consulente e cliente.

Il terzo elemento è la nostra strategia d’investimento: l’idea di utilizzare strumenti a basso costo (Etf) in un portafoglio diversificato con un’ottica di medio-lungo termine è qualcosa di semplice, tutto sommato, che però purtroppo pochi offrono. Ci si concentra sul singolo fondo, sul singolo titolo. Sbagliatissimo. Quando compri una casa devi guardare prima alla planimetria che alle maniglie delle porte. È questo che determina il rendimento nel lungo periodo. E non lo diciamo noi, lo dicono i fatti. Questa è l’unica strategia corretta per chi vuole investire ma ha poco tempo a disposizione o non si sente particolarmente esperto.

MG: Torniamo all’indipendenza. Voi siete tra i primi in Italia ad aver già mandato ai vostri clienti le informative conformi alla normativa MiFID II con la trasparenza e il livello di informazione che ne consegue. Questo è centrale per voi?
GD: Sì, decisamente. Noi facciamo molta fatica a capire come sia possibile che ancora oggi nell’industria del risparmio ci sia così poca trasparenza sui costi. Le persone purtroppo spesso comprano senza sapere quanto pagano. Vanno in fiducia. Se sono trasparente posso farti capire quale è davvero, alla fine, il valore che ti genero.

MG: Quanto al primo punto, la semplicità, voi offrite Gestione Patrimoniale, Piano di Accumulo, Analisi investimenti…
GD: Sì, in realtà abbiamo spacchettato l’offerta in questo modo ma il nostro prodotto è la Gestione Patrimoniale, che si può sottoscrivere sul sito in pochissimi minuti. Cerchiamo di evitare parole complesse, cerchiamo di spiegare le cose nel modo più fattuale possibile, e soprattutto offriamo la possibilità di parlare con i nostri consulenti (che volendo si possono anche incontrare nel nostro ufficio di Milano): un team di persone qualificate che aiutano a capire ancora meglio il servizio Moneyfarm e offrono consigli a chi magari non risolve tutti i suoi dubbi in autonomia sulla piattaforma.

La semplicità per noi si traduce così: offrire da una parte una tecnologia intuitiva e semplice da usare e dall’altra garantire anche un supporto umano che può velocizzare l’esperienza di apprendimento. Questa è la semplicità di Moneyfarm. Peraltro facciamo un grosso lavoro sui contenuti e sull’educazione finanziaria, il nostro cliente ha accesso a una grande quantità di informazioni, ci teniamo a tenerlo aggiornato su quello che accade sui mercati e a trasmettergli la nostra chiave di lettura degli accadimenti che reputiamo rilevanti.

MG: Oltre a circa 40.000 clienti, voi avete anche oltre 250.000 utenti attivi sulla vostra piattaforma. In che senso parlate di rapporto personale con gli utenti se avete una piattaforma dove possono fare tutto in autonomia?
GD: Essere utente di Moneyfarm significa avere accesso a tanti contenuti informativi e poter simulare dei portafogli per farsi un’idea di come si potrà investire. Entrare in contatto con Moneyfarm è molto semplice: basta iscriversi sul sito, compilare un questionario in cui si condividono con noi alcune informazioni preliminari (la propria attitudine al rischio, i propri obiettivi d’investimento) e, se lo si desidera, fissare un appuntamento telefonico con un consulente per costruire insieme il portafoglio. In pochi giorni parte effettivamente l’investimento e si diventa quindi un investitore.

MG: L’emergenza educazione finanziaria è particolarmente sentita in Italia. Voi ritenete di contribuire a colmare questo vuoto?
GD: Abbiamo uno tra i blog su risparmio e investimenti tra i più visitati in Italia. Spiegare al cliente non solo quello che fa Moneyfarm ma anche come funzionano i mercati finanziari è fondamentale per aiutarlo a non prendere decisioni affrettate e spesso sbagliate. Noi informiamo le persone per aiutarle a prendere decisioni migliori in un contesto culturale difficile come quello in cui viviamo oggi, in special modo in Italia. Penso per esempio al tema delle pensioni… tra trent’anni magari la pensione statale non esisterà più e sicuramente non esisterà più nella forma in cui la conosciamo oggi: capire le implicazioni di alcune scelte finanziarie il prima possibile è cruciale.

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*Gli investimenti in strumenti finanziari sono soggetti alla variabilità del mercato e possono determinare la perdita, in tutto o in parte, del capitale inizialmente investito.

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