Anche se il livello di educazione finanziaria in Italia non è particolarmente alto, il numero di persone che sceglie di affacciarsi al mondo degli investimenti finanziari sembra essere in aumento. In questo approfondimento metteremo a confronto due modalità di investimento apparentemente simili, ma in realtà molto diverse: le banche e i servizi di consulenza indipendente come Moneyfarm.
Investire soldi in banca: come funziona?
La Banca tradizionale è stata a lungo l’unico punto di incontro tra i mercati e le persone che desideravano investire i propri risparmi. Tra le molte figure che si possono trovare in filiale, negli ultimi anni si è fatta strada anche quella del consulente, che può proporre a chi è già cliente dell’istituto di credito una serie di soluzioni per investire il proprio denaro. Nella maggior parte dei casi si tratta di pacchetti standardizzati – dunque non personalizzati sulla base degli obiettivi e della propensione al rischio del singolo – e la sottoscrizione comporta una delega totale di gestione dei propri risparmi al consulente della Banca, che si occuperà della distribuzione della somma investita sui diversi prodotti.
Dove e come vengono investiti i tuoi soldi?
Come anticipato, gli investimenti finanziari proposti dagli istituti di credito sono in genere accorpati in pacchetti standardizzati, composti da diversi tipi di prodotti come obbligazioni, azioni o fondi comuni, ma in molti casi è difficile capire in modo trasparente a cosa vengono destinati i propri risparmi e se la strategia sia sufficientemente diversificata. Inoltre, spesso questi strumenti sono erogati da società partner della Banca, e i professionisti percepiscono delle provvigioni sui prodotti collocati: un conflitto di interesse che purtroppo rischia di inquinare il rapporto di fiducia con i risparmiatori, i quali possono trovarsi ad avere un controllo limitato del proprio portafoglio.
Quali sono i costi?
Tra le pieghe dei fogli informativi si può nascondere un’altra nota dolente, quella relativa ai costi. Quando si accede agli investimenti bancari, le spese che possono gravare sulle spalle degli investitori sono sostanzialmente di quattro tipi:
- I costi per la compravendita dei titoli, che variano a seconda del tipo di strumento (e che, in alcuni casi, possono essere piuttosto alti).
- I costi di gestione del portafoglio, che spesso vengono scalati a monte e direttamente dal patrimonio.
- Le commissioni che la Banca, in quanto intermediaria, percepisce sulle performance degli investimenti.
- La consulenza che, nella maggior parte dei casi, non è gratuita né inclusa nei servizi standard offerti ai clienti dagli istituti di credito.
Investire soldi con Moneyfarm: come funziona?
Quello della consulenza finanziaria indipendente è un modello che può sembrare nuovo ma in realtà, come testimoniano i 13 anni di storia di Moneyfarm, è ormai consolidato. La consulenza indipendente si fonda su tre pilastri:
- Investimenti su misura: non esistono pacchetti precompilati da sottoscrivere, ma soluzioni da costruire sulla base dei propri obiettivi di lungo termine e della propensione al rischio. Nel caso di Moneyfarm, il primo passo è la compilazione di un questionario per capire il profilo dell’investitore, al quale poi viene affiancato un consulente dedicato durante tutto il percorso di investimento.
- Indipendenza: per definizione, un consulente indipendente è una persona che non viene pagata per vendere prodotti specifici, ma per dare consigli e proporre soluzioni ad hoc. Quello tra investitore e consulente indipendente è un rapporto privo di conflitti d’interesse che si basa sulla fiducia e sulla condivisione di obiettivi comuni.
- Trasparenza, nei costi e nella gestione: chi conosce Moneyfarm sa bene che non ci sono postille nascoste o documenti inaccessibili. Gli investitori possono monitorare in ogni momento i propri portafogli e avere un riscontro immediato sull’andamento degli investimenti. Anche per quanto riguarda i costi, la loro struttura è semplice ed immediata: non ci sono spese di entrata e la commissione di gestione è chiara e fissa, senza sorprese.
Dove e come vengono investiti i tuoi soldi?
Con Moneyfarm puoi scegliere tra una molteplicità di strategie di investimento che spaziano dalla protezione del capitale alla pianificazione pensionistica, passando per i piani di accumulo capitale e la gestione patrimoniale. I portafogli di investimento sono composti da una selezione di ETF (fondi comuni a gestione passiva caratterizzati da costi ridotti e grande liquidità) e sono costantemente monitorati dal team di Asset Allocation, che opera aggiustamenti e ribilanciamenti quando necessario per mantenere il profilo di rischio\rendimento scelto dall’investitore. Inoltre, il processo di Asset Allocation è strutturato per garantire la massima diversificazione che, insieme alla lungimiranza, è il faro che da sempre guida la strategia Moneyfarm.
Quali sono i costi?
I costi di Moneyfarm sono sempre espressi in modo chiaro non solo sulle pagine del portale dedicate ai singoli strumenti, ma anche in tutti i documenti liberamente consultabili sul sito e nella propria area personale. Le spese sono strutturate in maniera semplice e si possono dividere in due tipologie:
- Le spese di acquisto dei prodotti, che variano a seconda dello strumento scelto. Come anticipato, la strategia Moneyfarm si concentra principalmente sugli ETF che, come è noto, hanno dei costi molto contenuti.
- Commissioni di gestione che nella maggior parte dei casi sono uniche e la cui percentuale varia a seconda del tipo di investimento. Nel caso del PIP (Piano Individuale Pensionistico), ad esempio, è dell’1,25% indipendentemente dal comparto scelto.
Inoltre, diversamente dalle banche e da molti altri competitor, Moneyfarm non prevede alcuna commissione di ingresso, di uscita o di performance.
Gestire i propri risparmi: investimenti bancari e Moneyfarm a confronto
Come abbiamo visto, gli investimenti fatti con il canale bancario o con un servizio di consulenza indipendente hanno ben poco in comune. Al primo impatto la Banca può sembrare la scelta più idonea ai risparmiatori con poca esperienza perché consente di delegare buona parte delle attività all’istituto stesso, lasciando che l’investimento faccia il suo corso. In realtà, in Moneyfarm siamo convinti che anche chi non ha dimestichezza con i mercati finanziari abbia il diritto – e per certi versi la responsabilità – di occuparsi in prima persona della gestione dei propri risparmi, ed è per questo che mettiamo a disposizione dei nostri clienti tutti gli strumenti per informarsi, comprendere e valutare con cura le alternative a disposizione. Il tutto, naturalmente, con l’affiancamento di un consulente indipendente, che non viene remunerato per vendere prodotti – conoscete il detto che dice “non chiedere all’acquaiolo se l’acqua è fresca”? – ma per fornire consigli e accompagnare il risparmiatore lungo tutto il percorso d’investimento.
Domande Frequenti
Gli istituti bancari offrono consulenza gratuita?
No, anche se a volte i costi non sono esplicitati non significa che non ci siano, anzi: spesso si tratta di costi indiretti che vengono retrocessi direttamente dalle commissioni, e che quindi è difficile quantificare in modo chiaro.
La consulenza finanziaria è adatta solo a chi dispone di grandi patrimoni?
No, anche se purtroppo molte persone ne sono ancora convinte. In realtà è esattamente il contrario: la consulenza finanziaria indipendente è pensata per consentire a tutti, indipendentemente dal patrimonio a disposizione o dall’esperienza nel campo, di accedere ai mercati.
Gli investimenti bancari sono garantiti?
Dipende dal tipo di strumento, ma la maggior parte degli investimenti non sono garantiti. Inoltre, qualsiasi investimento è soggetto al rischio di perdita, anche quelli apparentemente più conservativi, e i rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri.
*Investire in strumenti finanziari comporta rischi inerenti, tra cui perdita di capitale, fluttuazioni del mercato e rischio di liquidità. I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri. È importante considerare la tua tolleranza al rischio e gli obiettivi d’investimento prima di procedere.