Le energie alternative stanno vivendo una rapida evoluzione che di certo non può lasciare indifferenti gli investitori più lungimiranti. Fra gli strumenti finanziari da monitorare attentamente ci sono quelli legati all’idrogeno, un settore in crescita che potrebbe riservare ottime sorprese in futuro. Investire in idrogeno è ancora una scelta relativamente coraggiosa: il recente debutto in borsa dei primi ETF tematici dedicati esclusivamente all’idrogeno, tuttavia, fa ben capire quali siano le aspettative legate a questo settore. Puntare sugli ETF è fra le soluzioni più intelligenti per guadagnare sull’idrogeno e mitigare il rischio: per cogliere questa opportunità e costruire una strategia di investimento flessibile affidati a MoneyFarm.
👍 Conviene investire in idrogeno? | A condizione di limitare l’esposizione |
📈 Perché comprare azioni idrogeno? | È un settore in espansione con grande potenziale di crescita |
🤔 Quali sono i rischi? | Volatilità delle quotazioni |
🚀 Quali sono i migliori strumenti per investire in idrogeno? | Azioni, ETF, CFD |
Cos’è l’idrogeno e come viene utilizzato?
L’idrogeno è un elemento chimico infiammabile impiegato per numerose applicazioni. Fra le più note ci sono le celle a combustibile, dispositivi che consentono di convertire l’idrogeno in energia elettrica. I suoi utilizzi includono l’alimentazione di motori di grandi dimensioni, lo stoccaggio di energia da fonti rinnovabili e gli impieghi nell’industria chimica.
L’idrogeno verde – estratto dall’acqua mediante impianti a energia rinnovabile come l’idroelettrico o l’eolico – è solo una delle opzioni possibili. Sono molte, infatti, le fonti da cui può essere ricavato l’idrogeno, a tutt’oggi derivato soprattutto dal metano (si tratta del cosiddetto idrogeno grigio). Nel caso dell’idrogeno blu e nero, rispettivamente, il processo sfrutta gli idrocarburi fossili ed è alimentato da centrali a petrolio o carbone.
Investire in idrogeno: come fare?
Investire in idrogeno non è alla portata di tutti: operare in prima persona sulle piattaforme di trading richiede una conoscenza specifica del settore e competenze elevate per speculare sull’andamento dei titoli. Fra le strategie possibili c’è l’investimento in CFD o azioni Direct Market Access per guadagnare sul breve termine o scommettere sulla crescita delle società del settore. In alternativa è possibile orientarsi sugli ETF, fondi a gestione passiva che consentono anche agli investitori retail di fare un investimento ad ampio raggio con un capitale ridotto.
Azioni: quali sono le migliori?
- Plug Power
La multinazionale americana è tra le aziende leader nella produzione di celle combustibili a idrogeno, caratterizzate da una tecnologia innovativa con sistema di accumulo rapido ed efficiente. Ciò lo rende uno dei titoli migliori per investire sugli sviluppi futuri nel campo delle energie alternative.
- Air Products & Chemicals
Fondata nel 1940, storicamente la Air Product & Chemicals opera nel campo dei prodotti chimici e gassosi e ha esteso l’attività al settore dell’idrogeno specializzandosi negli impianti privi di carbonio a basso impatto ambientale. Fra i maggiori progetti all’attivo c’è un mega impianto in Arabia Saudita per l’alimentazione del trasporto a idrogeno.
- Cummins
Attiva nel settore metalmeccanico e nella produzione di motori alimentati a gas naturale, diesel, ibridi ed elettrici, Cummins opera in 160 nazioni. Di recente la multinazionale americana ha ampliato l’attività con l’acquisizione di Hydrogenics, perfezionando una cella combustibile a idrogeno dalle caratteristiche innovative.
- FuelCell Energy
Nata nel 1969, FuelCell Energy si è affermata fra le società leader nel campo delle energie rinnovabili, anche grazie ai progetti incentrati sull’impiego dell’idrogeno per il trasporto. La multinazionale può contare su un ampio ventaglio di partnership internazionali attive in 50 Paesi.
- Bloom Energy
L’azienda californiana è un nome affermato da oltre 20 anni nel campo delle energie alternative, conosciuto soprattutto per le celle a combustibile a ossido solido. Fra i progetti di ricerca più ambiziosi spiccano quelli legati all’idrogeno, anche in virtù della partnership recentemente siglata con un primario gruppo coreano.
- ITM Power
La società britannica ITM Power è specializzata nello stoccaggio e nella vendita di sistemi a idrogeno in Europa e negli Stati Uniti. Suscita grande attenzione da parte degli investitori grazie alle collaborazioni attivate coi maggiori produttori di energie rinnovabili e al ruolo crescente nella distribuzione e nelle applicazioni power to gas alimentate a idrogeno.
- Ballard Power Systems
Storica azienda energetica fondata in America nel 1979, Ballard Power Systems è storicamente impegnata nella produzione di celle a combustibile con membrana a scambio protonico per la movimentazione di materiali e l’energia portatile. Da circa un decennio opera nel settore delle rinnovabili con focus sui sistemi a idrogeno.
ETF
Gli ETF idrogeno sono strumenti giovani ma indubbiamente utili per calibrare l’esposizione alle materie prime e alle tecnologie green. Offrono l’opportunità di investire su un portafoglio ben diversificato che raggruppa le azioni delle aziende più competitive. Offrono inoltre un buon compromesso fra costi e rendimenti.
Paesi leader nella produzione di idrogeno
Fra i paesi leader nel business dell’idrogeno ci sono gli Stati Uniti, la Cina, la Gran Bretagna e la Germania. I progetti dedicati alla produzione, allo stoccaggio e alla distribuzione di idrogeno verde vedono in prima fila anche Australia, Arabia Saudita, Corea e Cile fra gli altri. Puntare sulla diversificazione geografica è un aspetto molto importante per chi vuole investire in idrogeno, un vantaggio offerto dagli ETF che raggruppano titoli con caratteristiche diverse in un unico prodotto finanziario.
Investimenti in idrogeno: pro e contro
I titoli idrogeno possono avere un andamento altalenante. Al tempo stesso, si tratta di un ambito molto promettente e ricco di potenzialità. Pur trattandosi di un settore ancora ristretto e in fase di sviluppo, potrebbe diventare uno dei maggiori trend nei prossimi anni.
Conviene investire in idrogeno oggi?
Investire in idrogeno significa scommettere su un asset alternativo caratterizzato da forti incognite. Pur essendo molto promettente, l’idrogeno non è ancora un settore maturo. Nel progettare la strategia di investimento, dunque, è bene rivolgersi a un intermediario specializzato e puntare su aziende solide, con ampie prospettive di crescita e partnership importanti all’attivo.
Investire in periodo di crisi (covid-19 e guerra Russia-Ucraina)
Il 2020 – 2021 è stato un anno di svolta per il settore, con balzi record dei titoli energetici specializzati in idrogeno, seguiti da forti ribassi con conseguente stabilizzazione. Fare previsioni, in uno scenario complicato come quello attuale, è difficile anche per il più esperto degli analisti. Ciò è dovuto anche alla peculiarità dell’idrogeno, tecnologia al centro di un’innovazione costante, ricca di possibili sviluppi, ma con modalità e tempistiche ancora da definire.
Conclusioni
Le tecnologie legate all’idrogeno – e, in generale, alle energie alternative – rientrano ormai a pieno titolo nei progetti delle più grandi società al mondo. La domanda di idrogeno potrebbe aumentare significativamente nei prossimi anni, ma è ancora troppo presto per leggere con chiarezza questo trend.
Domande frequenti
Perché investire in idrogeno?
L’idrogeno è considerato una fonte di energia pulita dal grande potenziale in un’ottica di de-carbonizzazione. Le applicazioni spaziano dallo stoccaggio di energia prodotta da fonti rinnovabili all’alimentazione di navi, aerei e mezzi industriali.
Quali sono i vantaggi?
Tra i vantaggi dell’idrogeno c’è la combustione pulita, grazie alla quale potrebbe giocare un ruolo importante nell’ambito della transazione energetica futura. Al contempo, il suo utilizzo pone diverse sfide legate ai costi – e alla sostenibilità – dei processi di produzione e alla gestione delle operazioni di stoccaggio e distribuzione.
Qual è il modo migliore per investire in idrogeno?
A seconda degli obiettivi è possibile acquistare azioni o strumenti derivati come i CFD che permettono di speculare sull’instabilità dei prezzi e di sfruttare la volatilità dei titoli. Una strategia alternativa è puntare sugli ETF idrogeno o sugli Investment Certificates.
*Investire in strumenti finanziari comporta rischi inerenti, tra cui perdita di capitale, fluttuazioni del mercato e rischio di liquidità. I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri. È importante considerare la tua tolleranza al rischio e gli obiettivi d’investimento prima di procedere.