Conviene investire in polizze vita nel 2025?

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La naturale propensione al risparmio degli italiani ha portato ad un certo interesse per i prodotti assicurativi. Per questo le polizze vita restano uno degli strumenti più utilizzati per garantire sicurezza economica agli eredi e tutelare il capitale investito.

Ma conviene ancora investire in polizze vita nel 2025? La risposta dipende dagli obiettivi personali, dal tipo di copertura scelta e dai costi collegati.

Vantaggi delle polizze vita Esenzione dall’imposta di successione, capitale fuori dall’asse ereditario, detrazione del 19% sulla quota rischio morte, impignorabilità e insequestrabilità delle somme (nei limiti di legge).
Orizzonte temporale delle polizze vita Le polizze vita sono strumenti pensati per il lungo periodo, con benefici che maturano nel tempo.
Conviene investire in polizze vita? Sì, se inserite come tassello di diversificazione e valutate con un consulente indipendente.
Alternative alle polizze vita PAC (Piani di Accumulo di Capitale) e fondi pensione.

Cosa sono le polizze vita?

Le polizze vita sono contratti assicurativi stipulati con una compagnia o una banca, in cui l’assicurato versa un premio unico o periodico. In cambio, al verificarsi di un evento (ad esempio, il decesso) o al raggiungimento di una scadenza, viene riconosciuto un capitale o una rendita, al netto dei costi di gestione.

Il beneficiario non deve coincidere per forza con il contraente: può trattarsi di un erede designato oppure di una persona esterna alla famiglia. Questo rende le polizze strumenti molto utilizzati per garantire un sostegno economico a chi si desidera proteggere.

Un esempio pratico:

  • Un genitore può sottoscrivere una polizza vita indicando come beneficiario il figlio minorenne.

Le polizze vita possono inoltre essere affiancate ad altri strumenti assicurativi o di investimento. È il caso di Moneyfarm Sicura, realizzata in collaborazione con CNP Vita Assicura, che unisce protezione assicurativa e gestione finanziaria.

Come funziona la polizza vita?

Il funzionamento della polizza vita dipende dalla tipologia di contratto stipulato, infatti le variabili in gioco sono molte. Il versamento del premio assicurativo può avvenire in un’unica soluzione o, più di frequente, in quote da versare con una determinata periodicità. Questa seconda soluzione permette all’assicurato di accantonare il risparmio in modo graduale.

In alcuni casi il capitale versato è soggetto ad una rivalutazione, perché legato ad un determinato strumento finanziario.  In altri casi non è prevista nessuna rivalutazione, ma l’assicurato ottiene comunque alcuni vantaggi. Infatti le quote versate sono impignorabili e insequestrabili, mentre le prestazioni liquidate sono esenti dalle imposte di successione.

Il funzionamento della polizza vita è legato anche alle clausole inserite nel contratto, che bisogna sempre leggere con attenzione. Alcune clausole prevedono infatti che non sia previsto il pagamento della prestazione in determinati casi, ad esempio se il contraente è affetto da alcune patologie, è fumatore oppure se la morte dell’assicurato è avvenuta mentre praticava sport pericolosi.

Come funziona la polizza vita?

Il funzionamento di una polizza vita dipende dal contratto scelto, ma esistono alcuni elementi comuni.

  • Modalità di versamento: l’assicurato può optare per un premio unico (versato in una sola soluzione) oppure per premi periodici (mensili, trimestrali o annuali).

La seconda opzione è la più diffusa perché permette di costruire gradualmente il capitale.

  • Protezione legale: i versamenti sono impignorabili e insequestrabili, mentre le somme liquidate sono esenti da imposte di successione. Questo rende la polizza uno strumento efficace anche nella pianificazione patrimoniale.
  • Clausole di esclusione: ogni contratto prevede condizioni che limitano la copertura. Nel 2025 le clausole devono essere riportate in maniera più chiara e trasparente, ma restano da valutare con attenzione.

Alcuni esempi: decesso legato a patologie preesistenti; abitudine al fumo; incidenti durante attività sportive pericolose (es. alpinismo estremo).

Prima della sottoscrizione è fondamentale leggere attentamente il contratto e, se necessario, confrontarsi con un consulente indipendente per verificare che le condizioni siano coerenti con il proprio profilo.

Tipologie di polizze vita

Ogni assicurazione sulla vita ha le sue particolarità, ecco perché è bene conoscere le varie tipologie disponibili sul mercato. Solo così sarà possibile capire quando conviene investire in polizze vita.

Polizze rivalutabili (Ramo I)

Le polizze rivalutabili (o Ramo I) hanno come obiettivo principale la protezione del capitale. I premi versati vengono investiti in una gestione separata della compagnia assicurativa, che garantisce stabilità e una rivalutazione annua.

  • Rischio basso, rendimento contenuto ma più stabile rispetto ai mercati.
  • Esenzione dall’imposta di bollo dello 0,20%.
  • Capitale fuori dall’asse ereditario ed esente da imposta di successione.

Esempio:

Investi 50.000 € in una polizza rivalutabile. Dopo 10 anni, con una rivalutazione media del 2% annuo, riceverai circa 61.000 €, con la garanzia che il capitale non possa mai diminuire.

Polizze caso morte

Queste polizze hanno lo scopo di proteggere gli eredi o altri beneficiari designati. Esistono due varianti principali:

  • Temporanea Caso Morte (TCM): copre solo per un periodo stabilito (es. 20 anni). Se il contraente muore in quel periodo, i beneficiari ricevono il capitale.

Esempio: Hai un mutuo da 150.000 € e due figli. Con una TCM da 150.000 €, in caso di decesso il mutuo viene estinto, evitando pesi economici alla famiglia.

  • Assicurazione a Vita Intera: prevede sempre l’erogazione del capitale, indipendentemente da quando avviene il decesso.

Esempio: Hai stipulato una polizza vita intera da 100.000 €, i tuoi eredi riceveranno sempre il capitale, sia che tu muoia a 70 che a 90 anni.

Nel 2025, rimane confermata la detrazione del 19% sulla quota di premio relativa al rischio morte, entro i limiti di legge (es. 530 € annui per coperture vita/infortuni).

Polizze miste

Le polizze miste uniscono copertura del rischio morte e accumulo di risparmio, perché funzionano su due fronti:

  • Se l’assicurato muore, gli eredi ricevono il capitale.
  • Se invece è in vita alla scadenza, l’assicurato stesso riceve capitale o rendita.

Questo si traduce in:

  • Duplice protezione: tutela gli eredi + accumulo personale.
  • Rendimento medio-basso: perché la parte di risparmio può essere rivalutata (se collegata a una gestione separata), ma i costi sono più alti rispetto a una semplice polizza rivalutabile.

Esempio:

Stipuli una polizza mista da 200 € al mese per 20 anni (totale 48.000 €).

La tua polizza mista prevede:

  • Capitale assicurato minimo di 50.000 € in caso di morte.
  • Se sei in vita alla scadenza, il capitale si rivaluta ogni anno in base alla gestione separata. Con una rivalutazione media del 2% annuo, dopo 20 anni potrai ricevere circa 59.000 €.

Polizze Unit Linked (Ramo III)

Le Unit Linked sono polizze in cui i premi vengono investiti in fondi comuni o ETF. Sono legate ai mercati finanziari, quindi hanno un rendimento potenzialmente più alto, ma anche più variabile.

  • Rischio medio-alto, rendimento dipendente dai mercati.
  • Nel 2025, sono soggette a imposta di bollo 0,20% e a tassazione dei rendimenti al 26% (ridotta al 12,5% per la parte investita in titoli di Stato).
  • Capitale fuori dall’asse ereditario ed esente da imposta di successione.

Esempio:

Tu versi 10.000 € in una Unit Linked collegata a fondi azionari. Dopo 5 anni, il valore cresce a 13.000 €: incassi un guadagno, ma in caso di mercati negativi avresti potuto anche perdere parte del capitale.

Polizze Index Linked

Le Index Linked funzionano in modo simile alle Unit Linked, ma sono collegate a un indice di riferimento (ad esempio FTSE MIB o S&P 500). In genere prevedono premio unico e formule con cap (tetto massimo) e floor (protezione parziale).

  • Rischio medio-alto, rendimento dipendente dall’indice.
  • Regime fiscale identico alle Unit Linked (Ramo III).
  • Strutture più complesse, spesso con costi impliciti (es. opzioni finanziarie).

Esempio:

Tu versi 20.000 € in una Index Linked legata all’S&P 500. Se l’indice cresce del 40% in 5 anni, il rendimento può essere limitato da un cap al 20%. Se l’indice cala, può esserci un “pavimento” che limita la perdita (es. massimo -10%).

Tipologia

Obiettivo principale

Rischio/rendimento

Vantaggi fiscali

A chi è adatta

Rivalutabili (Ramo I)

Protezione capitale

Basso / rendimento contenuto

Esenzione bollo 0,20%, esenzione successione

Chi cerca sicurezza

Caso morte (TCM o vita intera)

Tutela eredi

Nessun rendimento, puro rischio

Detrazione 19% quota rischio, esenzione successione

Famiglie, chi ha mutui

Miste

Protezione + risparmio

Medio-basso

Esenzione successione + parte fiscale su rischio

Chi vuole doppia copertura

Unit Linked (Ramo III)

Crescita capitale

Medio-alto, legato ai mercati

Esenzione successione, tassazione rendimenti 26%, bollo 0,20%

Investitori dinamici

Index Linked

Legarsi a un indice

Medio-alto

Esenzione successione, tassazione rendimenti 26%, bollo 0,20%

Investitori esperti

Procedura di sottoscrizione di una polizza vita

Sottoscrivere una polizza vita significa affrontare un processo strutturato che serve a garantire la correttezza del contratto e la tutela di entrambe le parti.

  • Questionario medico: l’assicuratore richiede sempre informazioni su storia clinica, abitudini di vita e stato di salute. In alcuni casi vengono richiesti esami medici specifici. La trasparenza è fondamentale: dichiarazioni false o incomplete possono portare alla nullità della copertura.

  • Valutazione del rischio: sulla base dei dati raccolti, la compagnia calcola il premio assicurativo, considerando età, sesso, professione e stile di vita. L’obiettivo è applicare un premio proporzionato al rischio.

  • Digitalizzazione: oggi molte fasi avvengono online. Sono sempre più diffusi la firma digitale per i contratti, le piattaforme di consulenza a distanza e i processi di onboarding digitali, che riducono tempi e burocrazia.

Vantaggi e svantaggi delle polizze vita

Quando si valuta se stipulare una polizza vita, è importante non fermarsi solo agli aspetti fiscali o patrimoniali, ma analizzare anche i costi reali di questo tipo di assicurazione e la flessibilità del contratto.

Le polizze vita, infatti, presentano vantaggi fiscali e di protezione patrimoniale che le rendono uno strumento interessante, ma allo stesso tempo hanno anche limiti e criticità da valutare

Aspetto

Vantaggi

Svantaggi/Criticità

Fisco ed eredità

Esenzione imposta di successione e capitale fuori dall’asse ereditario.

Non sempre ottimizzate per la pianificazione fiscale complessiva (rendimenti tassati come altri strumenti).

Imposte aggiuntive

Esenzione bollo 0,20% per le polizze Ramo I (aggiornamento 2025).

Le Unit Linked e Index Linked (Ramo III) sono soggette a imposta di bollo 0,20% e tassazione rendimenti al 26% (12,5% per titoli di Stato).

Tutela legale

Impignorabilità e insequestrabilità delle somme (nei limiti di legge).

Protezione non assoluta: in caso di abusi o premi sproporzionati i creditori possono agire.

Benefici fiscali sui premi

Detrazione 19% confermata nel 2025 sulla quota rischio morte, entro i limiti previsti.

La detrazione riguarda solo la parte rischio, non tutta la componente finanziaria della polizza.

Rendimento / crescita

Possibilità di rivalutazione annua (Ramo I) o rendimento da fondi (Unit/Index Linked).

Rendimento medio-basso rispetto a PAC o ETF sul lungo periodo.

Costi

Nei nuovi prodotti digitali i costi di caricamento sono in calo.

Restano comunque costi iniziali e di gestione superiori ad altri strumenti di investimento.

Flessibilità

Possibilità di designare beneficiari anche non eredi.

Limitata flessibilità nel riscatto: spesso penalità nei primi anni.

Consulenza

Strumento utile se integrato in un piano finanziario completo.

Necessità di consulente indipendente per leggere bene clausole e costi, rischio di prodotti non adatti.

Comprendere a fondo le polizze vita

Chi si domanda quanto costa un’assicurazione sulla vita, potrebbe ricevere una cattiva sorpresa, perché i costi iniziali sono piuttosto elevati. Gli aspetti economici legati all’acquisto di una polizza vita, in ogni caso, meritano un’analisi approfondita.

È vero che il premio iniziale richiesto può apparire significativo, ma è importante sottolineare che tale cifra è destinata a coprire un servizio di lungo termine che fornisce una sicurezza economica in caso di eventi imprevisti. Il “caricamento” e le spese di gestione sono comuni a molte forme di investimento e assicurazione, e contribuiscono a garantire la qualità e l’affidabilità del servizio offerto.

Per quanto riguarda la flessibilità e la possibilità di riscatto anticipato, è corretto osservare che le polizze vita potrebbero presentare alcune limitazioni. Tuttavia, queste sono misure pensate per incentivare la conservazione a lungo termine dell’investimento, una strategia che può massimizzare i benefici per il cliente. La possibilità di riscatto anticipato esiste proprio per offrire una soluzione in caso di necessità urgenti, pur essendo concepita come opzione da valutare con attenzione.

Infine, la detrazione fiscale del 19% sul premio destinato alla copertura in caso di morte rappresenta un incentivo non trascurabile. Pur essendo limitata a una parte specifica del premio, tale detrazione fornisce un risparmio fiscale che può contribuire a ridurre il carico economico complessivo dell’investimento.

Moneyfarm Sicura: la proposta integrata

Tra le soluzioni assicurative disponibili sul mercato, Moneyfarm Sicura rappresenta una proposta innovativa perché combina la protezione tipica delle polizze vita con l’opportunità di investimento dei portafogli gestiti Moneyfarm.

Il prodotto si articola in due varianti principali, pensate per rispondere a esigenze e profili di rischio diversi:

  • Sicura100 (Ramo I): polizza a capitale garantito, che assicura il 100% dell’importo investito in caso di decesso dell’assicurato o a scadenze quinquennali. È ideale per chi cerca massima sicurezza e la tranquillità di non perdere il capitale versato.

  • Sicura&Dinamica (Multiramo): soluzione che unisce una quota in gestione separata (protezione) e una quota investita nei portafogli Moneyfarm (crescita). È pensata per chi vuole un equilibrio tra protezione e rendimento, accettando un livello moderato di rischio.

I punti di forza di Moneyfarm Sicura

  • Assenza di costi di ingresso, uscita, versamento e performance.
  • Bonus iniziale: fino al 3% per Sicura100 e 2% per Sicura&Dinamica, distribuiti nei primi due anni, che aumenta il valore del capitale investito sin dall’inizio.
  • Partnership con CNP Vita Assicura, parte del gruppo internazionale CNP Assurances, garanzia di solidità e oltre 170 anni di esperienza nel settore assicurativo.

Con questi elementi, Moneyfarm Sicura si distingue per trasparenza, convenienza e affidabilità, risultando una soluzione adatta sia agli investitori prudenti, sia a chi desidera bilanciare protezione e opportunità di rendimento.

Conviene investire in polizze vita?

Valide alternative alle polizze sulla vita

La domanda resta del tutto attuale: conviene davvero sottoscrivere una polizza vita oggi? Come abbiamo visto, le polizze vita restano utili per protezione patrimoniale e benefici fiscali, ma hanno anche dei limiti: costi, poca flessibilità e rendimenti contenuti. Per questo, vanno considerate come integrazione, non come strumento principale.

Ad oggi, esistono diverse alternative che possono offrire maggiore crescita, trasparenza e libertà di gestione. Strumenti come PAC e fondi pensione risultano più efficienti per chi cerca rendimento e flessibilità.

Strumento

Finalità principale

Vantaggi

Limiti

Per chi è adatto

Polizze vita

Protezione eredi + accumulo di lungo periodo

Esenzione successione, 19% quota rischio, esenzione bollo Ramo I, capitale impignorabile

Costi iniziali alti, riscatto rigido, rendimento contenuto

Chi vuole sicurezza patrimoniale e tutela familiare

PAC (Piano di Accumulo di Capitale)

Crescita del capitale con versamenti periodici

Flessibilità nei versamenti e riscatti, diversificazione, rendimento potenzialmente superiore

Esposto alla volatilità dei mercati

Chi vuole costruire ricchezza gradualmente, anche con piccoli importi

Fondi pensione

Integrazione della pensione pubblica

Deducibilità fino a 5.164,57 € annui, possibilità di R.I.T.A. (anticipo pensione), gestione professionale

Vincoli di lungo termine e regole stringenti sui riscatti

Chi vuole ottimizzare il risparmio fiscale e pianificare la pensione


La questione se convenga o meno investire in polizze vita può essere risolta considerando la propria situazione finanziaria personale e gli obiettivi a lungo termine. Le polizze vita, sebbene possano sembrare meno flessibili rispetto ad altri strumenti finanziari, forniscono una solida base per chi è in cerca di sicurezza e prevedibilità nel tempo, elementi che non sempre sono garantiti da investimenti più volatili. In effetti, esistono diverse tipologie di polizze vita che possono essere adattate per rispondere alle esigenze di risparmio e investimento di ogni individuo. Consultare un consulente finanziario indipendente può essere una mossa strategica per identificare le soluzioni finanziarie più vantaggiose.

In questo contesto, Moneyfarm Sicura si inserisce come un’opzione valida per coloro che cercano di bilanciare sicurezza e rendimento. Questo prodotto consente di combinare la solidità di una polizza assicurativa con la dinamicità degli investimenti gestiti da Moneyfarm, offrendo così una soluzione che può adattarsi sia agli investitori più cauti che a quelli con una maggiore propensione al rischio.

Domande frequenti

Conviene ancora investire in polizze vita nel 2025?

Sì, se l’obiettivo è proteggere gli eredi e il capitale con vantaggi fiscali (esenzione successione, detrazione 19% quota rischio, esenzione bollo Ramo I). Tuttavia, per chi cerca rendimenti più alti, strumenti come PAC o fondi pensione possono essere più adatti.

Qual è la differenza tra polizze rivalutabili, caso morte e Unit Linked?

Le differenze principali tra queste diverse polizze sulla vita sono:
 
Ramo I (rivalutabili): protezione capitale e rendimento stabile ma contenuto.
Caso morte (TCM o vita intera): pura protezione per gli eredi, nessun rendimento.
Unit Linked (Ramo III): collegate ai mercati, rendimenti potenzialmente più alti ma con maggiore rischio.

Quanto costa una polizza vita?

Il costo dipende da età, salute, capitale assicurato e tipo di contratto. In genere ci sono costi iniziali (caricamenti), spese di gestione e premi periodici.

Le polizze vita hanno benefici fiscali?

Certamente, diversi benefici come:
 
Detrazione 19% sulla quota di premio per il rischio morte (entro i limiti di legge).
Esenzione dall’imposta di successione.
Esenzione dall’imposta di bollo 0,20% per le polizze Ramo I.

Cosa offre Moneyfarm Sicura rispetto alle polizze tradizionali?

Moneyfarm Sicura offre diversi vantaggi in due varianti:
 
Sicura100 (Ramo I): capitale garantito al 100%.
Sicura&Dinamica (Multiramo): protezione + crescita legata ai portafogli Moneyfarm.
Entrambe senza costi di ingresso/uscita, con bonus iniziali e partnership con CNP Vita Assicura.

Quali sono le alternative alle polizze vita?

PAC (Piano di Accumulo di Capitale): crescita graduale e flessibile.
Fondi pensione: integrazione della pensione pubblica con deducibilità fiscale fino a 5.164,57 € annui.

Queste soluzioni offrono maggiore libertà e potenziali rendimenti più elevati rispetto a una polizza vita tradizionale.

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*Investire in strumenti finanziari comporta rischi inerenti, tra cui perdita di capitale, fluttuazioni del mercato e rischio di liquidità. I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri. È importante considerare la tua tolleranza al rischio e gli obiettivi d’investimento prima di procedere.

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