In Italia ogni anno ci sono quasi 400.000 giovani che scelgono di lasciare la propria città per andare all’università. È l’esercito degli studenti fuori sede che riempie e anima, durante i mesi di corso, le città universitarie italiane da Sud a Nord. L’esperienza dello studio fuorisede può essere estremamente formativa, non solo sotto l’aspetto accademico. Per moltissimi giovani si tratta della prima volta fuori casa, un momento in cui si apprendono i primi rudimenti della vita da adulti.
Quanto costa per una famiglia mantenere un figlio fuorisede? – Tabella Iniziale
✅ La prima cosa da fare? | Pianificare la spesa con largo anticipo |
❓Quali voci di spesa considerare? | • Tasse universitarie • Vitto e alloggio • Trasporti • Spese accessorie |
💸 Città più cara dove studiare in Italia? | Milano |
🥇Città universitaria più famosa? | Bologna |
Purtroppo visti gli impegni universitari e i tempi non proprio rosei, è molto difficile per uno studente essere in grado di mantenersi autonomamente durante un ciclo di studi in un’altra città. Esiste certamente la possibilità di trovare degli impieghi part-time per contribuire alle spese, ma nella maggior parte dei casi questi guadagni non sono sufficienti a sostenere tutti i costi relativi all’affitto, all’acquisto dei libri, alle tasse universitarie e alle altre provvigioni necessarie per sopravvivere lontani da casa.
Se sei un genitore è dunque importante prevedere questo tipo di spesa e comprendere sin da subito quale sarà il costo che andrai ad affrontare, in modo da poter accantonare in anticipo la somma necessaria, magari risparmiando un po’ alla volta con un PAC (Piano Accumulo Capitale). Una buona pianificazione è infatti fondamentale per non precludere questa opportunità ai tuoi figli o per non doverti trovare a fare sacrifici quando sarà il momento. L’Università resta, comunque, un investimento che vale la pena sostenere. Secondo gli ultimi dati dell’Osservatorio Job Pricing, in media un laureato guadagna il 38,8% in più rispetto a coloro che sono sprovvisti di titolo, con percentuali di impiego più alte.
Il costo di studiare fuorisede
Abbiamo preparato una stima di massima delle spese (basandoci su alcune indagini sull’argomento) per aiutarti a farti un’idea.
Tasse universitarie:
Le tasse universitarie dipendono dall’area geografica e dalla fascia di reddito. Abbiamo selezionato tre città modello per la nostra stima. Una è Milano che è rinomata per i suoi istituti di prestigio, una è Bologna (città universitaria per eccellenza) e infine Pisa, città universitaria più piccola ma sede di centri di eccellenza come la Normale e la Scuola Superiore di Sant’Anna. Da notare che le spese sottoelencate riguardano gli istituti pubblici e non quelli privati. Se la tua ambizione fosse la Bocconi, dovresti prevedere spese ancora maggiori.
Costo medio annuale di adesione
(fonte: II Rapporto Nazionale Federconsumatori sui costi degli Atenei italiani)
NO TAX AREA | FASCIA MASSIMA | |
Milano – facoltà umanistiche | 156 euro (per ISEE <30.000 euro) | 3.360 euro |
Milano – facoltà scientifiche | 156 euro (per ISEE <30.000 euro) | 4.257,12 euro |
Bologna | 157,04 (per ISEE < 27.000 euro) | 2.197,04 euro |
Pisa | 156,00 (per ISEE < 26.000 euro) | 2.686,00 euro |
A questi costi va aggiunto quello dei libri universitari. In questo caso il saldo varia molto a seconda della facoltà (certe facoltà come medicina richiedono agli studenti di acquistare dei testi anche molto costosi). Al fine del nostro calcolo, considereremo la cifra di 400€ tra libri e corredo per ogni anno accademico. Si tratta, rispetto alla maggior parte dei casi, di un’approssimazione per difetto. Tra gli studenti è molto in uso la pratica di risparmiare su questa voce. Sfortunatamente, si tratta di uno stratagemma conto la legge che in questa sede non abbiamo la possibilità di consigliare.
Vitto e alloggio:
Qui sotto abbiamo elencato i costi di alloggio, ripartendo da un approfondimento di Skuola.net relativo allo scorso anno. Per quanto riguarda i costi del soggiorno (che sono spesso la voce di spesa più significativa), affittare una stanza singola costa in media 461 euro al mese, mentre la doppia si attesta attorno ai 266 euro al mese. Come è facile immaginare, però, città come Milano, Bologna, Roma e Napoli hanno costi ben più elevati.
Costo medio mensile per l’affitto di una stanza
STANZA SINGOLA | STANZA DOPPIA | |
Milano | 637 euro | 353 euro |
Bologna | 506 euro | 264 euro |
Pisa | 324 euro | 203 euro |
Per quanto riguarda invece i costi di vitto, possono variare da una città all’altra e anche a seconda dello stile di vita dello studente (Quante volte va a cena fuori o ordina delivery? Quante volte sceglie invece di cucinare?), ma in linea generale secondo lo stesso studio già citato la spesa si aggira attorno ai 400 euro mensili.
L’importanza della pianificazione
Come si evince facilmente dai costi evidenziati, la spesa per vivere un anno da studente fuorisede è piuttosto elevata, andando da poco meno di 10.000€ fino a oltre 15.000€. Ricorda che il costo va poi moltiplicato per i diversi anni di corso.
C’è la possibilità di fare delle economie e risparmiare su alcune voci? Certamente sì. Per esempio non tutti devono prendere una stanza che costi come nella media potete optare per un alloggio più economico, oppure si può fare economia sulla dotazione giornaliera. È ancora possibile ricevere una borsa di studio. C’è poi la possibilità che lo studente contribuisca alla spesa almeno parzialmente attraverso un lavoro part-time. Il conto finale potrebbe però essere anche più salato rispetto alla nostra previsione.
In ogni caso, se hai dei figli ancora lontani dall’Università tieni a mente che la pianificazione sarà fondamentale per accantonare la somma necessaria. Se hai ancora molti anni per organizzarti, devi però considerare l’effetto dell’inflazione. Il costo per sostenersi all’Università da qui a 10 anni andrà sicuramente ad aumentare. Per questo, se non vuoi fare perdere di valore ai tuoi risparmi, è consigliabile che cominci a considerare di investirli. Se il tuo scopo è avere quanto ti serve per pagare l’Università, sei già un passo avanti nella pianificazione del piano adatto a te: i tempi di investimento sono certi e l’obiettivo è chiaro, questo vuol dire che hai già quasi tutte le informazioni che ti servono.
Ti resta solamente da selezionare un investimento che risponda alle tue esigenze, ad esempio, uno dei portafogli Moneyfarm (studiati per diversi livelli di rischio e rendimenti attesi) o un PAC, che ti permetterà di accantonare un po’ per volta la somma necessaria.
Domande frequenti
Quanto si spende in un anno di università?
Il costo per mantenere un figlio all’università varia a seconda delle città e dalle fasce di reddito, ma si aggira attorno ai 10.000 euro all’anno.
Quanto costano le università pubbliche?
Le tasse delle università pubbliche dipendono dal reddito: nella maggior parte dei casi, chi ha un ISEE inferiore a 20.000 o 30.000 euro rientra nella tax free area, mentre per i redditi superiori la cifra si aggira tra i 2.500 e i 4.500 euro all’anno.
Quanto costa all’anno un figlio all’università?
Il costo annuale per mantenere un figlio all’università si ottiene sommando le spese richieste dalle tasse di facoltà, quelle per l’affitto e quelle necessarie per fare la spesa. Si devono, naturalmente, aggiungere alcuni extra come biglietti aerei o del treno per tornare saltuariamente a casa o le spese per uscire nel weekend.
*Investire in strumenti finanziari comporta rischi inerenti, tra cui perdita di capitale, fluttuazioni del mercato e rischio di liquidità. I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri. È importante considerare la tua tolleranza al rischio e gli obiettivi d’investimento prima di procedere.