Il lavoro invisibile che svuota la pensione delle donne

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Tra trent’anni una donna sarà più povera di almeno un terzo rispetto a un uomo.

Sono le stime dell’INPS: in Italia le donne percepiscono pensioni inferiori di circa il 36% rispetto a quelle degli uomini – e si tratta di un divario in crescita costante.

Secondo la nostra ricerca, pubblicata questa settimana su La Repubblica e altre testate nazionali, una della cause principali è il costo invisibile della cura, un onere che storicamente ricade soprattutto sulle donne.

Ma qual è il costo nascosto della cura? 

Il divario pensionistico di genere è la diretta conseguenza del divario salariale (ad oggi oscilla tra il 10 e il 16%), che si traduce in minori contributi previdenziali femminili.

Ma anche di una minore propensione femminile al risparmio e all’educazione finanziaria: l’Edufin Index – l’Osservatorio sulla consapevolezza e i comportamenti finanziari e assicurativi degli italiani – indica che l‘alfabetizzazione finanziaria e assicurativa delle donne italiane negli ultimi anni è rimasta inferiore rispetto a quella degli uomini.

O ancora, può essere dovuto a una carriera tendenzialmente più frammentata: il divario salariale di genere inizia solitamente a manifestarsi quando le donne raggiungono l’età in cui, socialmente, si tende a mettere su famiglia. 

Secondo il rapporto mondiale dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro, le donne italiane svolgono il 74 per cento del tempo totale nell’assistenza e cura alla persona non retribuite. Si tratta di 5 ore e 5 minuti di lavoro non retribuito di assistenza e cura al giorno – mentre per gli uomini si tratta in media di un’ora e 48 minuti. 

Le donne, quindi, in media svolgono un lavoro di cura “gratis”, rispetto agli uomini, di 3 ore e 17 minuti.

Abbiamo calcolato quindi 3 ore di lavoro al giorno, nei giorni lavorativi, retribuite secondo un salario minimo di 9€/ora: così le donne arriverebbero a guadagnare circa €7.000 lordi all’anno.

Questo dato pone l’Italia al quinto posto nel continente europeo (dopo Albania, Armenia, Portogallo e Turchia). 

In Italia, circa il 21% delle donne in età lavorativa dichiara di non cercare attivamente un impiego o di non essere disponibile a lavorare a causa del carico di lavoro non retribuito legato all’assistenza e alla cura. Questo fenomeno è particolarmente evidente tra le madri di bambini sotto i 6 anni, con un tasso di occupazione che si attesta al 53,3% – ben al di sotto rispetto ai padri (89%) e alle donne senza figli di età inferiore ai 6 anni (59%).

Questo dato evidenzia chiaramente la penalità all’occupazione legata alla maternità, in contrasto con il premio occupazionale che si osserva nei padri. L’Italia, insieme ad altri paesi europei, è infatti tra i più alti al mondo per la proporzione di occupati rispetto alla popolazione in età lavorativa, ma le disuguaglianze di genere nel mondo del lavoro restano evidenti, soprattutto per le donne che svolgono lavori di cura e assistenza.

Il lavoro non retribuito di cura ha un impatto diretto sul reddito delle donne, limitando le loro ore di lavoro retribuito e la possibilità di accumulare risorse per il futuro. In particolare, le madri con tre o più bambini sotto i 6 anni lavorano in media tre ore in meno rispetto alle donne senza figli piccoli, e ben 9 ore in meno rispetto agli uomini senza figli. Questo divario di ore lavorate si traduce in minori contributi previdenziali e, di conseguenza, una pensione futura attesa più bassa.

Cosa posso fare per colmare il divario?

La soluzione non può essere demandata esclusivamente ai governi, anche se politiche di welfare più avanzate e un maggiore investimento nei servizi di cura potrebbero certamente ridurre il peso del lavoro domestico sulle donne. Tuttavia, affidarsi esclusivamente a riforme sistemiche significherebbe rimanere in balia di un cambiamento che, storicamente, avanza troppo lentamente.

Per le donne, diventa quindi essenziale assumere un ruolo attivo nella pianificazione del proprio futuro finanziario. Accanto alla consapevolezza del problema, esistono strumenti concreti per affrontarlo. I piani pensione integrativi (PIP) rappresentano una delle soluzioni più accessibili e flessibili per accumulare risparmi dedicati alla pensione, integrando le risorse offerte dal sistema pubblico. Questi strumenti consentono di investire regolarmente somme proporzionate alle proprie capacità economiche, beneficiando al contempo di vantaggi fiscali e di una gestione mirata al lungo termine. Anche per chi ha avuto una carriera frammentata o un reddito discontinuo, i PIP permettono di creare una riserva finanziaria che può fare la differenza nella fase post-lavorativa.

Investire in un piano pensionistico non significa soltanto mettere da parte denaro per il futuro, ma anche costruire una strategia finanziaria che tenga conto delle proprie esigenze e dei propri obiettivi. Strumenti come questi sono progettati per essere personalizzati, adattandosi alle diverse situazioni di vita e offrendo una maggiore autonomia finanziaria alle donne, troppo spesso penalizzate dalle dinamiche del sistema tradizionale.

In definitiva, il gender pension gap non è solo un problema di numeri: è una questione di riconoscimento del valore e del contributo delle donne alla società. È una responsabilità condivisa, che richiede interventi strutturali da parte dei decisori politici, ma anche una presa di coscienza individuale. Pianificare il futuro significa, in ultima analisi, non solo proteggere se stessi, ma anche affermare il diritto a una vecchiaia dignitosa e indipendente. E in un mondo ancora segnato da disuguaglianze radicate, questo gesto potrebbe essere decisivo.

Come ti può aiutare Moneyfarm

Le donne, più degli uomini, affrontano spesso percorsi finanziari complessi, segnati da carriere frammentate, periodi dedicati alla maternità o al caregiving familiare e le persistenti disuguaglianze salariali. Questi ostacoli non solo rendono più difficile costruire un patrimonio solido, ma rischiano di compromettere anche la sicurezza economica nella fase più avanzata della vita. Per questo è fondamentale adottare un approccio consapevole e personalizzato alla pianificazione pensionistica.

Un Piano Individuale Pensionistico (PIP) rappresenta uno strumento versatile ed efficace per rispondere a queste sfide. Pensato per essere accessibile a chiunque, il Piano Pensione Moneyfarm offre la possibilità di investire in modo graduale, adattandosi alle circostanze di ciascuno. È una soluzione che consente di costruire un capitale nel medio-lungo termine, con una gestione flessibile e trasparente, sempre orientata a rispettare le specifiche esigenze e priorità di chi investe.

Con il PIP, tutto è pensato per essere semplice e alla portata di tutti. Non ci sono vincoli sulla frequenza o sull’importo dei versamenti: puoi contribuire secondo le tue disponibilità, anche con piccole somme. Ogni linea di investimento è inoltre strutturata in linea con i criteri ESG, garantendo che il capitale sia gestito con responsabilità e sostenibilità. Tutto il processo, dalla sottoscrizione alla gestione, può essere effettuato online, in modo rapido e intuitivo, eliminando le complessità che spesso caratterizzano i percorsi tradizionali.

La trasparenza è un principio centrale. Il Piano Pensionistico non prevede costi di ingresso, caricamento o uscita. Le uniche spese riguardano una commissione di gestione annuale dell’1,25% sul capitale investito e un costo amministrativo annuo di 10 euro. Questi costi, tra i più competitivi sul mercato italiano, garantiscono che il tuo investimento lavori per te senza gravami inutili.

Ma non è solo una questione di numeri. Pianificare il futuro con Moneyfarm significa avere accanto un team di esperti che ascoltano, comprendono e costruiscono insieme a te una strategia su misura. Un colloquio gratuito con un consulente dedicato ti permette di esplorare le opzioni disponibili, analizzare la tua situazione e individuare gli obiettivi più importanti. Questo approccio personalizzato non si limita a risolvere le sfide immediate, ma offre la sicurezza di un piano che evolve con te e che ti accompagna verso una pensione dignitosa e serena.

Investire nella propria pensione è una scelta di responsabilità e lungimiranza. È il modo per proteggere il tuo futuro e affermare la tua indipendenza economica, costruendo, passo dopo passo, una sicurezza finanziaria che rispecchi le tue ambizioni.

Con il supporto giusto, le sfide si trasformano in opportunità. Se vuoi parlare con qualcuno del nostro team per capire come pianificare al meglio la tua pensione, puoi prenotare un appuntamento gratuito con uno dei nostri esperti.

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*Investire in strumenti finanziari comporta rischi inerenti, tra cui perdita di capitale, fluttuazioni del mercato e rischio di liquidità. I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri. È importante considerare la tua tolleranza al rischio e gli obiettivi d’investimento prima di procedere.